Smart TV: smart mica tanto …

Le smart tv sono i nuovi computer?

forse si ma di certo non sono così smart come vorrebbero farci credere.

Nel mondo vi sono diversi competitors che si stanno sfidando dal punto di vista tecnologico nel campo delle Smart Television, oggi analizziamo le Piattaforme Smart che utilizzano.

Vi è da Dire che tutte utilizzano della App dedicate, fatte da sviluppatori interni, per le principali e più comuni e delle altre “costruite” appositamente da società esterne personalizzate per un tipo di piattaforma facendo si che potremmo trovare una App di nostro interesse solo per una marca di Tv e non in un’altra creando molta confusione nel Consumatore.

Come negli Smartphone, anche nei sistemi operativi delle televisioni abbiamo delle App preinstallate dal produttore e delle App che possiamo scegliere a nostro piacimento che varieranno a seconda dello Store che abbiamo a disposizione e della nazione in cui viviamo…

Infatti a seconda della Nazione/Regione del mondo in cui viviamo avremo a disposizione più o meno App a secondo della marca della Tv che andremo a comprare, quindi accade che per l’Italia una determinata marca di Tv abbia poche App a disposizione mentre in un’altra ne abbia tantissime di più, creando molta confusione a chi deve scegliere un prodotto.

Le principali piattaforme Smart legate ad ogni marchio di produzione Tv sono

Samsung con l’eco sistema Tizen

Lg con la piattaforma Smart WebOs 3.0

Philips, Sony e Sharp con l’Ecosistema Android Tv

Panasonic con My Home Screen 2.0 sviluppo Firefox OS

HiSense con la piattaforma Vidaa U

 

Partiamo quindi ora ad analizzare la piattaforma Tizen di Samsung, produttore coreano sempre sul podio nella vendita in tutto al mondo la sua Smart TV con l’adozione di Tizen, ha dato modernità al suo sistema operativo basato su Linux rispondendo alle richieste più importanti dei suoi utenti: mettere a disposizione di tutti gli sviluppatori un ecosistema che consenta di creare applicazioni ricche di funzionalità e di facile utilizzo, per garantire un’esperienza di utilizzo Fluida e veloce.

Il sistema operativo Tizen è stato pensato per moltissimi di dispositivi come smartphone, tablet, PC, elettrodomestici, fotocamere fino alle automobili. Samsung è stata la prima nell’adozione di Tizen, avendolo utilizzato nella sua gamma di smart watch Samsung Gear.

Si tratta di un ecosistema talmente avanzato che è in grado di offrire strumenti di sviluppo tali che i programmatori riescono a realizzare applicazioni con la stessa qualità che si trova su smartphone e tablet.

Con il tempo Tizen quindi verrà utilizzato sempre più dispositivi, creando un vero e proprio ecosistema in cui diverse tipologie di  elettrodomestici e macchine potranno dialogare in modo diretto tra loro e noi potremo controllarle comodamente dal nostro divano difronte al Televisore vero e proprio centro di controllo Domotico.

Lg invece utilizza l’ecosistema Smart WebOs arrivato alla versione 3.0 per risolvere tutti i problemi avuto in passato e migliorare l’esperienza interattiva sulle sue Televisioni. 

Lg principale concorrente della sua conterranea Samsung è sicuramente Numero 1 al mondo nella produzione di Pannelli Lcd e OLED il cui acronimo è Organic Light Emitting Diode, ovvero diodo organico a emissione di luce la cui principale caratteristica è quella di permettere la realizzazione di display a colori capaci di emettere luce propria dando un Nero profondo paragonabile a quello dei vecchi Plasma e quindi senza bisogno di retroilluminazione.  

Questi Oled sono delicati e molto costosi da produrre tant’è che Lg è il Leader indiscusso e quasi unico fornitore al mondo di pannelli OLED per tutte le marche di TV e telefonini, tra cui Samsung WebOs 3.0 ha apportato al sistema operativo Coreano delle novità per avvicinarlo al concorrente Tizen infatti LG ha migliorato i sui punti deboli, migliorando soprattutto la reattività del suo sistema, poco veloce sui modelli del 2014.

Il nuovo 3.0 è ora il 40% più veloce all’avvio ed anche il passaggio da un’app all’altra è migliorato: si parla di un tempo inferiore del 60%.

L’interfaccia è la stessa presente dalla prima versione: le icone si sviluppano in orizzontale, lungo il bordo inferiore della TV, sfruttando icone di semplice consultazione e lettura.

Abbiamo poi ovviamente una serie di App preinstallate e subito fruibili come i vari servizi di streming on demand come Netflix, Amazon Prime Video, Youtube che potranno essere integrate da altre scelte a nostro piacimento scelte nel LG Content Store.

Philips, Sony e Sharp utilizzano l’Ecosistema Android Tv di Google, un sistema molto versatile e in grado di offrire, molto probabilmente, la più ampia disponibilità di applicazioni. 

Adottano come interfaccia grafica uno stile molto simile a quello di Tizen e WebOS trovando icone colorate e piatte, facilmente identificabili e semplici da scorrere.

Le versioni di Philips e Sony sono praticamente identiche se non fosse per qualche funzione proprietaria presente nei modelli Top di Gamma come la ricerca tramite assistente Vocale.

I punti di forza di Android TV sono chiaramente nell’offerta di applicazioni e servizi, infatti avendo all’accesso al Google Play Store abbiamo una quantità di App non paragonabile a quella dei competitors e la possibilità di dare alla Tv il controllo degli apparati Domotici con a bordo il sistema operativo di Google

Panasonic utilizza My Home Screen 2.0 derivato dallo sviluppo del defunto Firefox OS che venne utilizzato per non uniformarsi ai suoi concorrenti; scelta coraggiosa intrapresa per emergere in un mercato molto piatto ed uniformato.

Dopo l’abbandono di Mozilla Panasonic  ha continuato da sola lo sviluppo della App in formato HTML 5 dando la possibilità a tutti di creare nuove App in modo molto semplice e rapido, anche qui ci sono le app di base come Netflix e YouTube in 4K e HDR. Le novità migliori della nuova interfaccia sono comunque il media player compatibile con contenuti 4K e HLG.

Infine il più grande produttore cinese HiSense con la piattaforma Vidaa U la quale ora è molto più veloce e ci da la possibilità di crearci la nostra interfaccia grafica, impostando ad esempio l’accesso diretto alle varie sorgenti connesse agli ingressi HDMI(come anche in Tizen).

Dispone di un browser Internet, web store con oltre 200 applicazioni, supporto ai codec HEVC/VP9 per contenuti 4K di Amazon, YouTube, Netflix e Amazon Prime Video.

La navigazione tra i vari menù infine è stata totalmente rivista per garantire l’accesso diretto ai vari settaggi premendo i tasti del telecomando al massimo tre volte.

 

 




Il Futuro della Televisione, non il nostro …

 

L’intento di questo e dei prossimi articoli non è quello di spiegarvi quale saranno i programmi televisivi della prossima estate ma quali saranno le tendenze Televisive dei prossimi anni.

Dal punto di vista tecnologico infatti siamo di fronte ad una nuova era che ci porterà realmente a vedere ciò che vogliamo, quando vogliamo e dove vogliamo, Tv generalista compresa.

La Rivoluzione digitale ha portato a digitalizzare tutti i contenuti Televisivi, per poterne usufruire e rendere la Televisione simile ad un Pc e ad uno Smartphone.

Diventa infatti sempre più difficile riuscire a comprare una Tv priva della Funzioni Smart poiché tutti i contenuti sono diventati Digitali e sempre più spesso, quando la sera ci addormentiamo sul divano e non riusciamo a terminare un programma, il giorno seguente in metrò o su qualunque mezzo pubblico possiamo rivederlo, tramite apposita App, sul nostro Smartphone.

La Televisione è diventata il nostro Terminale casalingo, il principale, ma pur sempre uno dei tanti, Terminali di cui oggi siamo in possesso.

Essendo la principale e la più grande ha delle caratteristiche tecniche tali che difficilmente chi li vende sa cosa ha esposto in negozio.

Oggi infatti si parla di televisori con

  • Edge LED Advanced Local Dimming

  • Supporto formati HDR-10, Dolby Vision, HLG e Advanced HDR Technicolor

    • Nano Cell Black Treatment

    • ConversioneSDR-HDR

    • Magic Remote con microfono per controllo vocale

    • Supporto Miracast/WiDi

    • Moduli Bluetooth e Wi-Fi ac

    • Tre ingressi HDMI 2.0b HDCP 2.2

    • Media gateway DLNA

    • DVR via USB con Time Shifting

    • Sistema App WebOs 3.5

Che quasi nessuno sa cosa sono o a che servono e che quindi difficilmente li utilizzerà perlomeno tra noi adulti… infatti solo i nostri ragazzi, che sono realmente la generazione SMART, ci possono spiegare come accendere la nostra nuova Televisione!

Ad Maiora

 




LA DISPERAZIONE DEL GRUNGE

Circa nove mesi or sono ho iniziato la collaborazione con BetaPress.it ed il primo articolo che ho scritto aveva come titolo: “Nostalgia di Grunge” in cui “fissavo” la fine del movimento musicale di Seattle con la morte di Kurt Cobain.

Non ho cambiato idea neanche dopo la prematura scomparsa di uno dei miei idoli sin da quando ero ragazzino: Christopher John Boyle, in arte Chris Cornell. Chris si è suicidato pochi giorni fa in una stanza d’hotel a Detroit (il funerale è fissato per il giorno venerdì 26 maggio 2017 a Los Angeles; n.d.a.) ed è stato una delle tre persone famose per cui ho versato una lacrima, le altre due sono stati Kurt Cobain ed il pilota Gilles Villeneuve.

Ritengo di conoscere molto della vita di Chris, ho letto biografie, ascoltato interviste, comperato tutta la discografia da solista, con i Soundgarden e con gli Audioslave, l’ho visto tre volte in live, ho seguito insomma sia la carriera artistica sia, per quel che è possibile conoscere, la sua vita privata. Ebbene potete capire quanto sia stato un duro colpo per me apprendere del suo suicidio!

L’ultimo gesto disperato del Grunge! Una sola considerazione vorrei porre all’attenzione del lettore e cioè la parola che più di tutte definisce la storia, dagli anni novanta ad oggi, di quel fenomeno nato nella città di Seattle: “disperazione”. «La televisione. La televisione è la cosa più sinistra del nostro pianeta. Va’ subito a prendere la tua TV e buttala dalla finestra o vendila e compra uno stereo migliore» diceva Kurt Cobain, infatti, a differenza del panorama musicale di oggi, infarcito di “pizzi e merletti tele-mediatici”, il movimento Grunge ha cercato risposte alla vita a partire dalla rabbia e dal desiderio disperato di colmare un buco nero.

Avrei scritto circa metà delle cose che ho letto nell’articolo di Paolo Vites: “CHRIS CORNELL/Requiem per Seattle: quel buco nero nel sole da riempire” (in calce il link) per cui oggi mi faccio da parte ed esorto il lettore a leggerlo. Infine vorrei proporre un brano di Schubert (Ave Maria) magistralmente interpretata da Chris, dimostrazione della sua grandezza artistica e versatilità vocale!

 

http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2017/5/20/CHRIS-CORNELL-Requiem-per-Seattle-quel-buco-nero-nel-sole-da-riempire/764985/

 

 

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=pd2emzFAqv8&w=640&h=480]

 

 

Perth




Digitalizzazione, le ultime novità 2

 

Sigilli elettronici

Esistono due tipi di sigilli: 1. sigillo elettronico avanzato 2. sigillo elettronico qualificato che nella definizione appaiono simili alla firma elettronica avanzata e alla firma elettronica qualificata, perché come riportato dall’articolo 36 del regolamento, il sigillo elettronico avanzato è connesso unicamente al creatore del sigillo, è idoneo a identificare il creatore del sigillo, è creato attraverso dati su cui il creatore del sigillo ha controllo ed è collegato ai dati cui si riferisce in modo da permettere l’identificazione di ogni modifica successiva dei dati; il sigillo elettronico qualificato, che oltre alle caratteristiche di quelli avanzati, si basano su certificati qualificati e realizzati attraverso dispositivi sicuri.

Con l’emanazione del regolamento eIDAS strumenti come il sigillo elettronico verranno forniti a pagamento da parte di soggetti chiamati servizi fiduciari, che dovranno garantire idonee garanzie in termini di qualità e sicurezza, inoltre si può affermare che con l’entrata in vigore del regolamento si apre la strada per realizzare il mercato unico digitale.

Certificati di autenticazione web

Attraverso i servizi di certificazione dei siti web i visitatori del sito possono accertare l’identità della persona fisica o giuridica che c’è dietro il sito.

I certificati qualificati di autenticazione di siti web contengono:

a) un’indicazione, almeno in una forma adatta al trattamento automatizzato, del fatto che il certificato è stato rilasciato quale certificato qualificato di autenticazione di sito web;

b) un insieme di dati che rappresenta in modo univoco il prestatore di servizi fiduciari qualificato che rilascia i certificati qualificati e include almeno lo Stato membro in cui tale prestatore è stabilito e il Nome o la ragione sociale (se pg);

c) il nome della persona (o la ragione sociale, se pg) a cui è stato rilasciato il certificato, o uno pseudonimo.

d) elementi dell’indirizzo, fra cui almeno la città e lo Stato, della persona fisica o giuridica cui è rilasciato il certificato;

e) il nome del dominio o dei domini gestiti dalla persona fisica o giuridica cui è rilasciato il certificato;

f) l’indicazione dell’inizio e della fine del periodo di validità del certificato;

g) il codice di identità del certificato che deve essere unico per il prestatore di servizi fiduciari qualificato; h) la firma elettronica avanzata o il sigillo elettronico avanzato del prestatore di servizi fiduciari qualificato che rilascia il certificato;

i) il luogo in cui il certificato relativo alla firma elettronica avanzata o al sigillo elettronico avanzato di cui alla lettera

h) è disponibile gratuitamente; j) l’ubicazione dei servizi competenti per lo status di validità del certificato a cui ci si può rivolgere per informarsi sulla validità dei certificato qualificato.

Documenti UNICI

L’articolo 19 modifica l’articolo 22 del CAD in materia di copie informatiche di documenti analogici prevedendo, al comma 3, che la copia per immagine su supporto informatico di un documento analogico è prodotta mediante processi e strumenti che assicurino che il documento informatico abbia contenuto e forma identici a quelli del documento analogico da cui è tratto, previo raffronto dei documenti o attraverso certificazione di processo nei casi in cui siano adottate tecniche in grado di garantire la corrispondenza della forma e del contenuto dell’originale e della copia.

La modifica tende a garantire la sussistenza anche di altri metodi che garantiscano la conformità del documento informatico rispetto a quello analogico basati sulla certificazione di processo del raffronto tra i due.

L’articolo, inoltre, abroga il comma 6 del citato articolo 22, che prevedeva che, fino all’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (di cui al comma 5 dell’articolo 22 del CAD) che individua i documenti analogici originali unici, permanesse l’obbligo della conservazione dell’originale analogico oppure, in caso di conservazione sostitutiva, la loro conformità all’originale dovesse essere autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato con dichiarazione da questi firmata digitalmente e allegata al documento informatico.

L’articolo 20 aggiunge il comma 2-bis all’articolo 23 del CAD che riprende quanto già disposto dal vigente articolo 23-ter, comma 5, che viene conseguentemente abrogato. In esso si prevede che sulle copie analogiche di documenti informatici possa essere apposto a stampa un contrassegno (sulla base delle regole tecniche di cui all’art. 71 CAD) tramite il quale è possibile accedere al documento informatico, ovvero verificare la corrispondenza allo stesso della copia analogica.

Il contrassegno sostituisce, a tutti gli effetti di legge, la sottoscrizione autografa del pubblico ufficiale e non può essere richiesta la produzione di altra copia analogica con sottoscrizione autografa del medesimo documento informatico.

“Contrassegno elettronico” o anche “Timbro digitale”, “Codice bidimensionale” o “Glifo”, termini che sono da intendersi come sinonimi, come quello strumento che può contenere un documento amministrativo informatico o un suo estratto o una sua copia o un suo duplicato o i suoi dati identificativi.

Il contrassegno, pur non assicurando di per sé la “corrispondenza” della copia analogica al documento amministrativo informatico originale contenuto nel contrassegno stesso o conservato dall’amministrazione che lo ha prodotto, fornisce la possibilità di effettuare la verifica di tale corrispondenza almeno per il tempo di disponibilità del servizio di verifica suddetta o per il tempo di validità giuridica del documento amministrativo, contrastando in tale modo i fenomeni di contraffazione.

Come previsto dalla norma, tale contrassegno sostituisce a tutti gli effetti di legge la sottoscrizione autografa e non può essere richiesta la produzione di altra copia analogica con sottoscrizione autografa del medesimo documento informatico.

Il formato di output del contrassegno elettronico, ottenuto con la stampa su carta, è un “bitmap” riacquisibile tramite scanner o specifico viewer in dotazione, per essere visualizzato ad esempio, da smartphone o tablet (applicazioni ormai molto diffuse); la tecnologia legata al contrassegno elettronico si è evoluta velocemente permettendo di contenere oltre ai dati relativi al testo e all’immagine in forma binaria, anche file video, audio e dati biometrici.

Con questo articolo ritengo di aver concluso la parte che riguarda le novità più importanti.