Tiger Woods

“Probabilmente il giro di golf disputato a dicembre che ha avuto più anticipazioni da sempre, la persona che ha avuto più attenzioni nella storia di questo sport e forse quella che ne ha necessitate di più, dopo 301 giorni Tiger Woods ritorna al golf competitivo.”

Queste le parole del commentatore con le quali è iniziato il primo giro del Hero Target Word Challenge, normalmente una gara di fine stagione; solo 18 giocatori, tutti invitati, un posto paradisiaco come Albany alle Bahamas, nulla di golfisticamente rilevante se non fosse per le tre righe sopra: è tornato sul percorso Tiger Woods, non solo per qualche iniziativa commerciale, ma in gara.

Sul campo Woods ha giocato quattro buoni giri, ha sofferto un po’ nel terzo, forse anche a causa del vento, ma ha dimostrato una discreta continuità.

Ora non resta che aspettare il 2018 e vedere se queste 72 buche sono state uno dei tanti ritorni senza essere competitivi o, finalmente, “Tiger is back!”

Tornando alle prime tre righe, “la persona che ha avuto più attenzioni nella storia di questo sport” potrebbe sembrare esagerato, ma non è cosi!

Senza alcuna intenzione di scrivere una biografia, non ne sarei in grado, vorrei soffermarmi su un dato: nel 1997, quando l’italiano Costantino Rocca percorreva Magnolia Lane per arrivare all’Augusta National Golf Club dove, poco dopo, sarebbe sceso in campo proprio con Tiger Woods (che poi avrebbe vinto) nel gruppo finale del Masters Tournament, sapeva che in caso di vittoria lo avrebbe aspettato un cospicuo assegno di $ 486.000.

Vent’anni dopo, pochi mesi fa, lo stesso assegno andato allo spagnolo Sergio Garcia ed è stato di ben $ 1.838.115

Questi circa 1.400.000 in più hanno un nome e cognome: Heldrick (Tiger) Woods. Il campione che ha rivoluzionato il golf facendolo diventare uno sport vero e proprio.

Può sembrare un’affermazione pesante anche questa, ma la preparazione fisica, prima di lui, non era ritenuta un aspetto fondamentale, nemmeno nel caso di atleti di altissimo livello. Con lui la pallina ha iniziato a cadere decisamente più lontano, rendendo il golf ben più spettacolare e appetibile per sponsor e diritti televisivi, schizzati subito alle stelle.

Per non parlare dello spirito di emulazione concretizzato nei tigrotti di peluche che sono comparsi sulla sacca di decine, se non centinaia, di migliaia di giovani in tutto il mondo.

Anche se, in realtà, solo uno aveva la scritta in tailandese “la mamma ti vuole bene”, cucita a mano dalla signora Kultida Woods.

Giovane, prestante fisicamente, fortissimo, con due genitori modello, una bellissima moglie, due figli stupendi e quell’aurea di imbattibilità tale da suggestionare.

Spesso, quando non riusciva a vincere, erano gli altri a farsi da parte, in una sorta di timore reverenziale che nei primi anni duemila era insormontabile per i più.

Poi il tonfo: la morte del padre, lo scandalo delle amanti, la separazione dalla moglie e i continui problemi alla schiena hanno fermato quella che sembrava una cavalcata inarrestabile.

I Libri della storia sportiva che già ne tessevano le lodi e ne dipingevano le gesta, cadono nell’ombra.

Ma ora, il ritorno: la sfida tra generazioni con Sam Snead per passare le 82 vittorie sul tour, quella con Jack Nicklaus per i 18 Major e quella con la storia per diventare il primo sportivo ad aver superato il miliardo di dollari guadagnati sono ancora li, in attesa di una conclusione ma, soprattutto, con ancora tante emozioni da regalare a tutti gli appassionati di sport nel mondo!

Come andrà a finire non lo si può sapere ma, sicuramente, di Woods rimarranno in luce più le vittorie che i momenti bui e, soprattutto, i tantissimi “eredi” che hanno iniziato a giocare ispirandosi a lui!

Per i più bravi e fortunati, che sono riusciti, o riusciranno, ad arrivare tra i primi del mondo, ci saranno anche un sacco di soldi! Per noi italiani che amiamo questo sport così come amiamo sognare, forse anche qualcosa di più…

la speranza che magari possa giocare la sua ultima Ryder Cup nel 2022 in Italia … nello sport i campioni regalano emozioni e speranze a volte impareggiabili!




PEC e Firma digitale

Nel mio precedente articolo, ho parlato di internet e nello specifico della posta elettronica che sempre  più spesso usiamo per inviare documenti di importanza rilevante.

E’ importante avere la certezza che il documento inviato sia leggibile,autentico e immodificabile per evitare un uso improprio dello stesso, a tale fine si ricorre alla firma digitale.

La firma digitale si basa su un certificato qualificato e su sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, di rendendere  manifesta ,rispettivamente , la provenienza e l’integrità di un documento informatico.

E’ importante evidenziare che se stiamo parlando dell’invio di un documento importante e quindi di rilevanza fiscale o legale non ci dobbiamo affidare alla posta elettronica semplice ma alla posta elettronica certificata (PEC).

Quanto è riservata la nostra posta elettronica ?

La riservatezza è abbastanza ma non possiamo essere garantiti al 100%, poiché qualsiasi destinatario potrebbe inoltrarla ad altre persone, tant’è che alcuni indirizzi postali sono vere e proprie mailing list che a loro volta ridistribuiscono i messaggi a diverse e altre persone.

La raccomandazione è quella che ho sempre dato : non inviare nulla che non vorreste vedere appiccicato accanto ala macchinetta del caffè oppure scarabocchiato vicino a un telefono pubblico.

Questa cautela va sempre rispettata anche se nei recenti sistemi di posta elettronica sono inserite caratteristiche di codifica che migliorano la condizione di riservatezza.

La PEC può essere considerato un sistema sicuro perché caratterizzato da una procedura che eleva la percentuale di riservatezza e sicurezza nell’invio dei nostri documenti importanti……….,vediamo perché.

La PEC , pur presentando analogie con la raccomandata A.R., evidenzia il ruolo fondamentale che nel processo di certificazione assume un soggetto terzo rispetto al mittente e destinatario, denominato gestore di posta elettronica certificata.

Il Gestore, una volta ricevuto il messaggio dal mittente , effettua alcuni controlli formali previsti per legge e ove non riscontri una anomalia, predispone la ricevuta di accettazione che fa tenere al mittente.

Tale ricevuta è un documento importante, poiché in essa sono contenuti i dati di certificazione  che costituiscono prova dell’avvenuta spedizione.

A sua volta il Gestore del Destinatario deposita quanto trasmesso nella casella di posta del proprio cliente e invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna che a tutti gli effetti costituisce prova che il messaggio è stato ricevuto con le conseguenti implicazioni giuridiche.

Bisogna, però, precisare che detta attestazione non garantisce che il messaggio è stato letto da parte del Destinatario.

Pertanto è importante tenere presente che la PEC non prevede l’effettiva lettura del messaggio ma sicuramente la prova dell’avvenuta consegna .

Il contenuto di quanto trasmesso a mezzo PEC , sia esso un messaggio o un allegato, non è assistito da alcuna fede probatoria e quindi è improprio affermare che a differenza della raccomandata A.R. , essa certifica di default anche il contenuto dei messaggi trasmessi.

Nelle intenzioni del legislatore la PEC deve rappresentare lo strumento privilegiato per le comunicazioni d’impresa dirette alla Pubblica Amministrazione ma non capita di rado che le imprese trovino difficoltà a comunicare.

Diversamente la PEC rappresenta un mezzo idoneo nei rapporti tra privati e in particolare tra imprese, un esempio su tutti : la cessione del credito di cui all’articolo 1264 cc.

Inoltre la PEC costituisce un valido strumento di compliance aziendale, soprattutto ove occorre garantire trasparenza,tracciabilità e sicurezza nelle comunicazioni.

Una raccomandazione finale nel caso in cui dobbiamo inviare un documento importante: Firmare con la firma digitale il testo oppure l’allegato che devo inviare e utilizzare la PEC come veicolo di trasmissione.

Salvo Esposito