Concorso DSGA: note di malcostume italiano

Concorso DSGA: vergogna!

Assistiamo sempre più stupiti ad accadimenti che questo paese affronta senza batter ciglio ma che sono esempio di inciviltà e di mancanza di rispetto da parte di uno Stato che dovrebbe riconoscere almeno chi da sempre lavora con dedizione per Lui.

Avevamo già scritto rispetto al concorso dei Dirigenti Scolastici l’assurda dimenticanza dei vicepresidi nelle fasi di valutazione delle posizioni, e già ci sembrava quella una grave ingiustizia, ma ora con il concorso dei DSGA si è superato il limite!

Non è assolutamente possibile che venga indetto un concorso per una posizione così strategica per la Scuola senza tener conto che ci sono centinaia di persone che già da anni svolgono il ruolo di direttore dei servizi generali ed amministrativi all’interno della scuola ed a queste persone vengono imposte “angherie” inaudibili; infatti in primis l’obbligo di possedere la conoscenza della lingua inglese (e se uno conosceva il francese? perché quello non vale nulla??!!), ma comunque non esiste una legge che obbliga il possesso di una lingua per lavorare nelle segreterie, quindi con quale assurda logica vengono obbligate persone con una importante anzianità di servizio a certificarsi B2 per poter esercitare un diritto che a nostro avviso hanno già?

Poi l’umiliazione di accedere tramite test psicoattitudinali, non, attenzione, sulla loro preparazione, ma tramite generici test che ovviamente non hanno lo spirito di verificare la preparazione di persone che lavorano da oltre vent’anni in un ruolo che secondo chi scrive ormai gli spetta di diritto, ma solo di fare uno sbarramento generico e poco lungimirante.

Inoltre un concorso aperto a laureati in economia e legge, giovani che hanno tempo di prepararsi, contro lavoratori, che proprio perché ora svolgono la funzione di Dsga, non hanno tempo nemmeno per respirare, ma che razza di equità è questa, ma chi caspita ha pensato questa ingiustizia???

Ed i sindacati dove sono o dove erano e comunque dove saranno?

Sarebbe stato giusto fare prima un concorso interno dedicato a queste figure che hanno svolto con dedizione un ruolo significativo e poi eventualmente aprirlo all’esterno!

Ma forse ai sindacati non interessano tanto le tessere di quelli che hanno già tra i loro iscritti (gli attuali facenti funzione di DSGA, ma quelle dei nuovi che dovranno entrare e che di tessere sindacali non ne hanno), bella roba, evviva la giustizia evviva la difesa dei lavoratori.

Ma pensate al caso assurdo di una scuola dove c’è un DSGA facente funzione che da più di dieci anni svolge il ruolo con bravura e passione, non è certificato b2 di inglese perché conosce il francese, non ha tempo di prepararsi perfettamente perché il lavoro di DSGA lo assorbe totalmente, non passa il concorso perché ai test attitudinali oggi tanto usati Lui non è abituato, ed al suo posto arriva un giovane laureato in economia che conosce l’inglese, ha fatto già prove su prove ai concorsi vari a cui ha partecipato quindi conosce i meccanismi, ha tempo di prepararsi perché non ha nulla da fare, vince il concorso e diventa DSGA proprio in quella scuola dove il bravissimo DSGA facente funzioni ritorna invece ad essere un assistente amministrativo… in pratica lo Stato sostituisce un bravo DSGA con un INESPERTO DSGA (sperando che poi diventi bravo con gli anni), creando certamente malcontento e comunque facendo danno a se stesso perché bastava dare il ruolo a chi da tempo lo faceva (e se lo faceva è perché lo Stato stesso lo nominava anno su anno), assumendo personale di segreteria giovane che avrebbe potuto imparare il mestiere con calma.

Non ci voleva molto a fare questo ragionamento, ma chissà, forse gli interessi sono ben altri, come al solito!!!

 

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