Parma? of course…

 

Parma è da sempre un punto di riferimento per la politica nazionale ed in questo momento possiamo davvero ben sperare. Facciamo un passo indietro: abbiamo avuto qualche problema giudiziario finito per la gran parte nel nulla, un commissario prefettizio paragonabile al governo tecnico nazionale e poi la prima esperienza dei 5Stelle al governo di un capoluogo di Provincia, gli stessi che sono finiti al Governo dell’Italia.

A Parma l’esperienza è durata ben poco perché si sono dissociati da soli dal MoVimento formando una lista civica e ripresentandosi, vincendole, alle elezioni, in Italia vedremo…

 

Oggi però vorrei parlare di calcio perché negli ultimi anni il Parma, che a cavallo degli anni ’90 era uno dei club più forti in Italia ed in Europa, era arrivato fino al baratro della serie D per poi compiere uno straordinario percorso che lo ha riportato, con quattro promozioni in quattro anni, a giocarsi un posto in Europa. 

 

Venerdì il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto una conferenza stampa dove prolungava le misure restrittive al 3 maggio, poi ha parlato di MES:

un tema molto dibattuto e attaccando alcuni esponenti dell’opposizione e, visto il modo, se n’è attirato, inevitabilmente, le critiche. 

 

Per fare chiarezza il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) non è altro che un fondo europeo al quale possono attingere gli stati che si trovano in situazioni di difficoltà.

Esiste dal 2011/2012!

Giusto per fare chiarezza sulle date:

è stato approvato dal Parlamento Europeo nel marzo 2011 – con relatore il nostro attuale Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che allora era Parlamentare Europeo – poi approvato dal Consiglio Europeo (l’insieme dei capi di Stato e di Governo) due giorni dopo (Governo Berlusconi IV).

Nel dicembre 2011 lo stesso Consiglio Europeo (Governo Monti) ha deciso di anticiparne l’entrata in funzione da metà 2013 ad inizio 2012.

Infine è stato ratificato dai singoli stati, in Italia nel 2012, (Governo Monti), con l’astensione o il voto contrario di quasi tutto il centro-destra.

Senza addentrarsi nei tecnicismi che ci allontanerebbero dal cuore del discorso, un conto è permettere alla banca di prestare soldi, un altro è andare a stipulare il prestito.

Ad oggi il Governo italiano non ha chiesto alcunché. 

 

Ma torniamo alla conferenza stampa dove il Presidente del Consiglio ha “invitato a verificare” come erano andate le cose sul MES, lasciando spazio alla confusione tra istituzione e richiesta di soldi, e poi la domanda più semplice quella sulla “potenza di fuoco”:

i soldi che dovrebbero arrivare che ha trovato una risposta indefinita e tutta al futuro.

Ma io questa scena l’ho già vista!

 

E come un lampo diventa tutto più chiaro: ve lo ricordate quel signore, comparso dal nulla, che comprò il Parma Calcio con un Euro?

Quello che convocava conferenze stampa un po’ a caso, invitava i giornalisti ad andare a verificare circa le sue attività e dei soldi che avrebbe dovuto dare a calciatori e dipendenti non c’era traccia?

Il Presidente Conte non era certamente un esponente di spicco della politica prima della nomina, sui ritardi in conferenza Facebook (ehm stampa) ormai ci abbiamo fatto l’abitudine…

l’invito a verificare i propri dati c’è e dei soldi, dai 600 euro ai 400 miliardi, non c’è traccia.

Nessuno vuole naturalmente paragonare Mapi Group a SACE se non per il fatto che tutto ciò ci fa ben sperare…

se l’Italia seguirà ancora una volta l’esempio di Parma, o meglio in questo caso “del” Parma, può essere che tra qualche anno saremo nuovamente tra i grandi della terra! 

 




Easter egg

Siamo alle porte della Santa Pasqua e questo ci induce ad una seria riflessione sul significato più profondo di speranza verso la rinascita, la resurrezione, il rinnovamento.

Quest’anno la Pasqua verrà celebrata a porte chiuse,per dare il colpo definitivo al coronavirus, che sta calando sotto la pressione delle imponenti misure di contenimento che sembrano funzionare davvero.

Sorge a questo punto, da tutti noi spontaneo un ringraziamento per tutti coloro che hanno permesso questo notevole calo nei contagi e nelle morti: prima di tutto le forze dell’ordine ed il sistema sanitario, che hanno dato il meglio di sé, sacrificandosi fino allo stremo per mettere in sicurezza il Paese, poi i lavoratori del settore autotrasporti, che hanno rifornito i supermercati, i cassieri, gli impiegati delle poste e delle banche, i tabaccai, gli alimentari rimasti sempre aperti. Infine, alle società dei mezzi di trasporto pubblico ed urbano, che si sono occupate di fare restare in piedi un sistema che sembrava destinato al collasso e che invece sta risorgendo, lentamente, anche se c’è ancora molto,moltissimo da fare, insieme al cordoglio per chi è venuto meno e per le famiglie spezzate.

Un particolare grazie va poi a tutti coloro i quali, da semplici volontari della protezione civile ed altre strutture associative per l’emergenza si sono prodigati a titolo completamente gratuito per il Paese, mossi solo dalla voglia di dare una mano al prossimo, nel vero senso del Vangelo, che a Pasqua ci ricorda di “farci prossimi” ai nostri simili.

E’ una lezione dura quella del coronavirus, una lezione durissima: un intero sistema Paese,anzi l’intero sistema internazionale messo inginocchio da un semplice microbo…

ma al di la di tutto rimane, dentro al cuore di tutti noi, inestinguibile e continua, la forza ed il coraggio della speranza, la speranza che leggiamo negli occhi dei nostri figli, dei nostri cari, la speranza che insieme ce la stiamo facendo e possiamo farcela, perché, si, ne siamo sicuri, come dicono i cartelli appiccicati dietro alle finestre…

ANDRA’ TUTTO BENE.