Vicepresidi forse una tutela in più…

Riconoscimento sindacale per Ancodis Palermo

ANCODIS: il futuro dei Collaboratori dei DS e delle figure di sistema

verso l’orizzonte sindacale.

Durante il lockdown, nella scuola, c’è chi ha lavorato, non solo di più, ma anche meglio.

Per esempio, i vicepresidi, o meglio i Collaboratori dei Dirigenti Scolastici.

Mai come in questi ultimi tempi, i vicepresidi hanno dato prova del loro ruolo fondante di ogni istituto scolastico, chiamati ad assumere incarichi pressanti, sul piano dell’organizzazione dei servizi, del funzionamento didattico, della sicurezza e della prevenzione in tutti gli ambienti scolastici.

Da tre anni, esiste ANCODIS, l’Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Ds.

Nei mesi scorsi, l’ANCODIS ha svolto un importante questionario tra i suoi iscritti.

La raccolta dati serve per definire una nuova identità degli iscritti, ma anche per focalizzarsi sugli obiettivi e sulle proposte che l’Associazione si troverà a definire a tre anni dalla sua costituzione.

A tale proposito, come redazione di betapress, abbiamo intervistato il prof. ROSOLINO CICERO, Presidente dell’ANCODIS Palermo.

BETAPRESS– Buongiorno, prof. Rosolino, cominciamo dal definire che cos’è l’Ancodis…

CICERO– L’Ancodis è la realtà rappresentativa dei Collaboratori dei DS che assumono incarichi sul piano dell’organizzazione dei servizi, del funzionamento didattico, della sicurezza e della prevenzione in tutti gli ambienti scolastici.

BETAPRESS– Chi sono gli iscritti?

CICERO– Oggi Ancodis, tra i suoi iscritti, rappresenta per oltre il 50% i Collaboratori noti come “Vicepresidi”, e con percentuali variabili i cosiddetti Secondi Collaboratori, i Responsabili di plesso ed i Collaboratori dei DS in genere.

BETAPRESS– Sono docenti con una certa esperienza alle spalle, immagino…

CICEROL’83% ha un’anzianità di servizio di oltre 15 anni, circa il 10% compresa tra i 10 ed i 15 anni e poco meno del 7% una anzianità minore di 10 anni.

BETAPRESS– C’è spazio anche per nuove figure professionali dell’universo scolastico?

CICEROAncodis ha chiesto agli iscritti di pronunciarsi sull’apertura alle FF.SS, agli Animatori digitali, ai RSPP se docenti, ai Coordinatori per l’inclusione, ai Coordinatori di dipartimento riscontrando un significativo assenso: dal prossimo anno scolastico, dunque, l’adesione sarà possibile anche a queste figure.

BETAPRESS– Quali sono gli obiettivi dell’Ancodis?

CICERO– Per quanto riguarda gli obiettivi, dopo i primi tre anni dedicati alla costituzione della comunità dei Collaboratori, la priorità sarà data alla costruzione di una governance scolastica nella quale chi vuol farne parte deve avere una specifica formazione in gestione, direzione, coordinamento didattico, prevenzione e sicurezza di sistemi complessi come una scuola.

BETAPRESS– Ma questa governance scolastica avrà anche un’identità normativa?

CICERO– Certamente!

Ancodis propone l’istituzione di un nuovo documento associato al PTOF – il Piano Organizzativo e Gestionale (POG) – nel quale il DS determina per un triennio gli obiettivi per il funzionamento dell’Istituzione ed individua anche le figure di sistema secondo i principi di efficienza ed efficacia in un clima collaborativo ed aggregante.

BETAPRESS– Perché è così importante il ruolo del vicepreside?

CICERO– Nel moderno organigramma scolastico è ineludibile – anche per colmare un ventennale vulnus giuridico – l’istituzione di una figura denominata “Collaboratore principale” che in caso di assenza o impedimento del DS lo sostituisca a tutti gli effetti ad esclusione degli atti di natura contrattuale, negoziale, nelle relazioni sindacali.

BETAPRESS– Ma come è possibile conciliare l’attività d’insegnamento con l’incarico di vicepreside?

CICERO– Per tale figura occorre prevedere il distacco dall’attività di docenza con la razionalizzazione dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 1 comma 14 punto 2 lett. b della Legge 107/2015. 

BETAPRESS– Prof. Cicero, ci parli di questa nuova proposta avanzata dall’Ancodis…

CICERO– In merito alle proposte, è arrivato il tempo di determinare nel prossimo CCNL il riconoscimento contrattuale dei Collaboratori e delle figure di sistema in una nuova area (i QUADRI ai sensi del comma 1 art. 2 Legge 190/1985) con specifico profilo professionale, attività lavorativa ed orario di servizio, trattamento economico, carriera; tra essi si individui il Collaboratore principale con formale riconoscimento per la sostituzione del DS assente (ai sensi del vigente contratto Area Dirigenza scolastica) o per la collaborazione al DS reggente e – se delegato – per la presidenza nella Commissione di esami.

BETAPRESS– Quali sono i requisiti per questa figura professionale?

CICEROPer l’accesso all’area si propone di prevedere un’anzianità di servizio di almeno tre anni e l’obbligo di frequenza ad un percorso annuale di formazione e di specializzazione, anche universitaria, su temi relativi ai modelli organizzativi e gestionali nella PA, al diritto del lavoro, alla gestione delle risorse umane, seguito da un tirocinio conclusivo di un anno.

BETAPRESS– L’ Ancodis si propone anche di diventare un’organizzazione sindacale

CICERO– Esattamente!

Oltre l’80% degli iscritti ha deciso di far evolvere l’Associazione in una O.S. che rappresenti e tuteli la professionalità dei Collaboratori dei DS e delle figure di sistema con la possibilità di confederarsi con altre OO.SS. ma restandone autonoma.

BETAPRESS– Quanti sono indicativamente i docenti che svolgono il ruolo di vicepreside?

CICERO– Nel sistema scolastico italiano sono almeno 80000 i docenti coinvolti nel ruolo di collaboratori dei D.S.

Essi rappresentano una componente essenziale per l’organizzazione ed il funzionamento didattico di una autonoma Istituzione scolastica.

Ecco dunque le proposte concrete che Ancodis sottopone ai suoi interlocutori e le scelte che aprono nuove strade, a partire da quella sindacale.

Noi, come redazione di betapress non possiamo che divulgare questa importante novità del sistema scolastico italiano, sottolineando che, ancora una volta, la città protagonista è PALERMO.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANCODIS: alla ricerca del vicepreside perduto…

Presidi e Vicepresidi: Tutti in “ferie” per protesta!!

Dirigenti Scolastici, Vicepresidi, DSGA, ATA, Collaboratori scolastici, eroi incompresi




CONCORSO DSGA, COME SEMPRE UNA VERGOGNA ASSURDA!!!!

Scrivere questo articolo è difficile perché dovrò cercare di non usare parolacce che invece sarebbero necessarie a iosa.

Il concorso per il ruolo di DSGA è stato bandito nel 2018 e solo ora sta arrivando malamente alle conclusioni.

Malamente perché era già partito vergognosamente.

Il ministero dell’istruzione università e ricerca ( si lo so che adesso è stato diviso in due, ma la cosa non cambia nella stupidità e nella vergogna delle azioni intraprese), ha tenuto delle persone a svolgere il ruolo di dsga (i vecchi segretari delle scuole ora direttori dei servizi generali ed amministrativi, dsga appunto) anche per più di dieci, anni senza riconoscergli il ruolo; ovvero questi poveretti di anno in anno venivano nominati su posto vacante ed incaricati di svolgere il ruolo senza, ovviamente, l’adeguamento di stipendio e senza una sicurezza sul loro futuro.

Ad un certo punto il MIUR si è reso conto che rischiava la paralisi delle scuole visto che i DSGA andavano via via in pensione e non venivano più sostituiti, ed ha quindi avviato il concorso per il ruolo di DSGA, ma attenzione attenzione, non ha assolutamente considerato chi il ruolo lo svolgeva  già da anni!!!

Questi DSGA veri e reali, ma non formali, sono stati trattati dal MIUR come pezze da piedi, usati e poi gettati, non considerati e usati alla stregua di un qualsiasi schiavo che per anni ha svolto il ruolo, ma che alla fine  viene abbandonato con un calcio in quel posto e nemmeno con un grazie buttato lì.

Il MIUR ha bandito un concorso senza neppure pensare che se queste persone da anni stavano svolgendo il ruolo forse meritavano di essere confermati nel ruolo stesso, senza subire l’umiliazione di un concorso pubblico pesante e difficile (ma anche molto assurdo nella sua composizione), da intraprendere con sulle spalle una scuola intera (infatti chi svolgeva il ruolo da “precario” comunque aveva da fare il suo pesantissimo lavoro).

Non dimentichiamo che il lavoro da DSGA all’interno delle scuole, se fatto bene, è pesantissimo, complicatissimo e senza grandi supporti.

Ma nemmeno a questi, oltraggioso ed assurdo, il MIUR ha riconosciuto, che ne so, un punteggio in ingresso, un concorso riservato, un qualche modo per tenere persone con una competenza che nella scuola si costruisce solo con anni di lavoro; nulla, buttiamo via dedizione, competenza, lealtà, ma sopratutto stato bipolare, per dieci anni li nomini dsga gli fai fare il lavoro, li sfrutti e poi li butti via il giorno dopo.

MA CHE VERGOGNA INAUDITA.

Ancora più vergognoso che nessun sindacato abbia fatto nulla ma si sia solo arricchito con i corsi di preparazione al concorso.

Quindi tutti questi nostri leali dipendenti dello stato sono stati presi a pesci in faccia, e va bene, hanno dovuto fare il concorso senza un minimo di riconoscimento, ma attenzione un concorso che era aperto a tutti, quindi tutti questi si sono trovati al fianco giovani neolaureati con magari un sacco di tempo per prepararsi, o talmente freschi di studio che riuscivano ad affrontare le prove con meno difficoltà.

Ora a parte questa situazione che è vergognosa, veniamo al concorso.

La Lombardia ha esposto i risultati delle prove scritte dopo le prove preselettive:

su 102.000 domande pervenuto per 2004 posti in tutta Italia, la Lombardia è riuscita a far accedere all’orale 207 candidati per 451 posti, quindi all’orale sono arrivati il 50% dei necessari per coprire i posti.

Ma che minchia fate????????????? (e qui mi è scappata la parolina ma era impossibile non dirla)

 

ma fate invece una graduatoria da cui attingete per i posti vacanti e poi per le sostituzioni…

E poi sembra che qualcuno sia riuscito a comprare le domande dello scritto… ma dai!!!!

Ed ancora a far capire che c’è del marcio in Danimarca, oggi l’USR Lombardia ha incitato tutti i candidati a non mandare gli accessi agli atti, che ieri sono arrivati in quantità industriale, via PEC ma solo tramite posta ordinaria, in netto sfregio agli articoli del Codice dell’Amministrazione digitale, e solo con il modello che dicono loro e solo con le modalità che dicono loro!!!!

MA CHI INCITA A VIOLARE LA LEGGE NON COMMETTE REATO???????

Ma stiamo scherzando!!!!!!

Ma la fatica di tutti i candidati alle prove, sia che fossero DSGA facenti funzione o semplici nuovi aspiranti nessuno la considera?????

Le griglie di valutazione erano troppo “libere” ( se hai scritto troppo ti “seghiamo”, era PER ESEMPIO un valore della griglia), ma qui dobbiamo richiedere un intervento forte degli organismi inquirenti, basta con questi concorsi, i primi che non li sanno fare sono chi li organizza.

VERGOGNA, VERGOGNA,VERGOGNA.

 

QUESTO E’ SOLO IL PRIMO ARTICOLO DI UNA SERIE, NON CI FERMEREMO QUI, BETAPRESS Andrà AVANTI ED APPROFONDIREMO IL PIU’ POSSIBILE QUESTA VERGOGNOSA STORIA, COME ANCHE IL CONCORSO 2017, CHIUNQUE VOGLIA CONTATTARCI O SEGNALARCI QUALCOSA O DIRE LA SUA SCRIVA A

INFO@BETAPRESS.IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concorso DSGA: note di malcostume italiano