Bullizzati di successo: considerazioni psicologiche sul fenomeno

 

Molti personaggi affermati del mondo artistico hanno dichiarato di essere stati  vittime di bullismo.

Per esempio la nota cantante Lady Gaga era una bambina di bassa statura e un pò robusta  e per questi motivi i bulli della classe la infastidivano a tal punto che lei non voleva più andare a scuola.

Barack Obama veniva deriso dai compagni per le sue orecchie a sventola.

Kate Middleton, moglie del principe William, dichiara di aver sofferto per essere stata presa in giro da alcune compagne di classe in quanto timida e troppo studiosa.

Johnny Depp, anche lui vittima di bullismo, così si esprime: “Non aspetterei un attimo a distruggere chiunque facesse del bullismo ai miei figli”.                                                                                                                                                                                                

Il bullismo è da considerarsi una forma conclamata di violenza perpetrata a danno di  soggetti incapaci di difendersi.

Peraltro la violenza, insita anche nel bullismo, come affermava Benedetto Croce “non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna ma soltanto distruggitrice”.

Capire quale struttura di personalità si nasconda sotto la vittima è fondamentale in quanto le reazioni possono essere svariate di fronte ad atti persecutori subiti nel tempo.

C’è chi dalla sofferenza trae spunto per superarla, compensando positivamente i torti  subiti, e chi invece cade nello sconforto fino a giungere ad atti estremi quali quelli autolesionisti e/o suicidari.

È noto che la vittima è spesso bloccata nel rispondere alle offese fisiche e/o verbali messe in atto nei suoi confronti, non accetta e non reagisce poiché preferisce isolarsi.

L’invisibilità diviene una caratteristica presente che la rende fragile ed inadeguata allo sguardo dei pari.

Può inoltre succedere che alcune vittime, per lungo tempo, tendano a negare il problema, cercando di neutralizzare la propria sofferenza emotiva e talvolta possono mettere in atto anche comportamenti di auto colpevolizzazione.

Emerge spesso che la vittima subisca prepotenze ed offese riguardanti una sua caratteristica particolare tale da differenziarla significativamente dal resto dei coetanei.

Per esempio può avere una statura più bassa degli altri o minore forza muscolare,  semplicemente a causa delle differenze fisiologiche che si manifestano nei processi di sviluppo e di crescita.

La vittima incontra difficoltà a gestire le relazioni sociali, soprattutto di fronte ad interazioni complesse.

In relazione a ciò è plausibile chiedersi come possa succedere che diventi poi una persona di successo.

L’inferiorità che ha accompagnato la vittima si è trasformata in una superiorità che si è poi strutturata in un percorso di solitudine e sofferenza ma che nello stesso tempo ha lasciato spazio all’emergere di una creatività finalizzata al raggiungimento di obiettivi concreti.

L’isolamento, seppur sofferto, non impedisce di produrre qualcosa di fruibile esteticamente.

Molto costruttivo per le vittime è lo sviluppo della “resilienza”, ossia la capacità di gestire i momenti di difficoltà senza perdersi d’animo e, pur nell’inevitabile disagio, trovare risorse per fronteggiare i problemi.

Per aiutare le vittime nei momenti di difficoltà è utile fornire supporto, sia emotivo che operativo, in modo da consentire loro di sentirsi meno stressate, meno vittimizzate e capaci di fronteggiare situazioni di disagio grazie alle proprie potenzialità.

L’obiettivo è quello di modificare le norme ed i modelli comportamentali, facendo in modo che la vittima si senta meno sola e sia più propensa a parlare di ciò che le succede invece di soffrire in silenzio.

Molte persone bullizzate risultano dunque vincenti sul piano dell’affermazione personale perché riescono a mettere in campo il meccanismo psicologico della “compensazione positiva”.

Secondo la Psicologia Individuale si può compensare tanto un “sentimento di inferiorità psichica” quanto una “inferiorità d’organo” ed è attraverso la “volontà di potenza”, intesa come desiderio di affermazione di ciascun individuo, che si  mettono in atto delle compensazioni per superare il “sentimento d’inferiorità”.

Francesco Parenti in proposito sostiene che “la compensazione si configura perciò come l’insieme delle modalità con cui la volontà di potenza si propone di superare o aggirare un sentimento d’inferiorità all’interno di una dinamica basso/alto in cui l’individuo aspira a mete di superiorità e di perfezione”.

Come affermava Eleanor Roosevelt: “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”.

Questo messaggio deve essere alla base del superamento del grave disagio provocato dal bullismo e probabilmente i personaggi celebri che ne sono stati vittime lo hanno introiettato trasformando l’inferiorità vissuta in successo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




La scuola pugliese che pubblica i suoi libri di testo e fa risparmiare le famiglie

L’Istituto Agrario Pavoncelli col suo esempio insegna come una scuola può far risparmiare le famiglie, gratificare gli insegnati e seguire con attenzione e rispetto gli studenti.

La bella storia di un istituto agrario pugliese che da tre anni stampa da sé i suoi libri di testo abbattendo di più del 300% le spese riservate ai libri delle famiglie.

Nell’Agosto scorso Federconsumatori  ha calcolato che nel 2019 la spesa per i libri scolastici sarebbe stata di circa 470,55 euro a studente calcolando in media i libri + 2 dizionari.

Chi ha figli in età scolastica non stenta a confermarlo.

 

Da tre anni, invece, in una scuola di Cerignola (FG), la spesa media a studente per il libri è inferiore ai 100 euro.

La scuola è l’Istituto Agrario Pavoncelli di Cerignola e il merito di questa azione va al competente preside Pio Mirra e al suo corpo docente composto dai professori:
Antonietta Altamura,
Lucia Bada,
Giovanna Misuriello,
Tiziana Pellicano,
Antonello Panico,
Angela Lasalvia,
Sonia Genovese,
Laura Pestillo,
Laura Zefferino,
Michela Carlucci,
Laura Schena,
Vittoria Astone,
Giuseppina Coletta,
Paola Zoccoli,
Mariapia Del Fosco,
Francesco Marinelli,
Girolamo Casullo.

A loro va tutta la nostra gratitudine per l’esempio di buon operato che sono riusciti a dare.

Un impegno come il loro porta vantaggi a tutta la comunità aumentando non solo il valore didattico ma anche quello pedagogico.

Cosa hanno fatto.

A partire dall’anno scolastico 2016/2017, a seguito delle disposizioni emesse dalla legge 107/2015 altrimenti nota come la buona scuola, il dirigente scolastico e il personale docente si sono confrontati cercando di capire come applicare al meglio la nuova  autonomia acquisita per migliorare il loro stato.

La base di partenza è stata l’osservazione dello stato effettivo in cui si trovavano la scuola, gli studenti, i docenti e le famiglie.

Si sono chiesti:

  • se gli studenti erano nelle condizioni migliori di apprendimento,
  • se i docenti stavano utilizzando gli strumenti e i canali ideali per trasmettere la conoscenza,
  • se c’era qualcosa in più che potevano fare per la comunità.

Così è nata la collana Pavoncelli.

La nascita della collana Pavoncelli e i suoi vantaggi

Il preside Pio Mirra, dopo aver raccolto i frutti del dialogo con docenti e famiglie si è confrontato con il Prof. Corrado Faletti, direttore del gruppo editoriale CCEditore e assieme hanno trovato la soluzione ideale.

CCEditore, per storia aziendale, è una casa editrice molto sensibile al tema delle scuole e della formazione, così ha creato una collana editoriale specifica ed esclusiva per l’istituto agrario Pavoncelli; la collana ha appunto preso il nome di Collana Pavoncelli.

La Collana Pavoncelli dal 2016 ad oggi ha pubblicato 16 libri che adotta come libri di testo all’interno dell’Istituto.

Questo ha comportato, stando al caso specifico dell’istituto, un significativo calo della spesa per i libri di testo che è passata da circa 300 euro per studente a circa 90 euro.

Un risparmio superiore al 200% per ogni studente ogni anno.

L’Istituto Pavoncelli applica questa politica dal 2016.

Questo vuol dire che da 2016 ha a disposizione libri di testo che non gravano in modo spropositato sulle tasche delle famiglie e che in più sono perfettamente congruenti con l’offerta formativa richiesta e le competenze degli studenti.

Cosa è una collana editoriale

Una Collana editoriale è una categoria di testi creata ad hoc con un determinato obiettivo e filo logico comune che hanno l’obiettivo di lasciare un segno nel campo stabilito.

Le collane editoriali si inseriscono nella pianificazione di una casa editrice, ciò vuol dire che non esistono collane fuori dalle case editrici.

Vengono identificate e registrate attraverso il codice ISBN (International Standard Book Number, “numero di riferimento internazionale del libro) della casa editrice più un codice distintivo denominato come ISSN ovvero “International Standard Serial Number”, “numero di riferimento internazionale per le serie”.

La presenza di questi codici e il vaglio di un comitato scientifico dedicato, consente l’utilizzo dei libri come testi didattici di grande valore accademico.

Vantaggi della collana Pavoncelli.

Parlando con il preside Pio Mirra, abbiamo visto tutti i vantaggi di una scelta coraggiosa e, stranamente singolare come la loro.

  • Lo studente viene messo al centro dell’offerta formativa:

“I libri digitali permettono la personalizzazione degli apprendimenti, tenendo conto delle diversità di ciascun alunno e rappresentano lo strumento per una vera Didattica laboratoriale in cui lo studente è al centro delle attività e il docente non è un erogatore di contenuti, ma elemento stimolante, che controlla e gestisce il processo di apprendimento”
cit. il D.S. Pio Mirra.

  • Coerenza dell’offerta didattica:

“Troppo spesso i testi scolastici si presentano come un’ampia raccolta di argomenti eterogenei e dispersivi, la cui quantità va ben oltre la possibilità reale di trattarli in classe proficuamente e con il dovuto approfondimento.

Il libro digitale creato dagli stessi docenti, invece, contiene i nuclei fondanti della materia, ovvero quelle informazioni e nozioni indispensabili per l’acquisizione degli apprendimenti dichiarativi sui quali costruire con l’aiuto del docente gli apprendimenti procedurali, realizzando così una vera Didattica per competenze”
cit. il D.S. Pio Mirra.

  • Coerenza col paradigma pedagogico:

“Le case editrici, pur impegnate in un percorso di revisione metodologico-didattica dei testi scolastici, non hanno ancora recepito completamente il passaggio dall’apprendimento per disciplina all’apprendimento per competenze. Di qui l’importanza di testi autoprodotti con una riorganizzazione dei contenuti disciplinari strumentali per portare gli studenti all’acquisizione di competenze certe e durevoli”

cit. il D.S. Pio Mirra.

Risposta degli attori coinvolti:

Analizzando il progetto, si nota che gli attori di questa operazione ne escono soddisfatti:

  • Gli studenti hanno un libro cartaceo e digitale creato per loro e perfettamente confacente alle loro necessità ed esigenze.
  • I docenti hanno uno strumento duttile e completo, ricevono i bonus scuola e aumentano i punteggi grazie alla pubblicazione di libri.
  • Le famiglie hanno un risparmio di almeno il 250% sulle spese di acquisto dei libri.

Considerazione finale

Dopo aver parlato col preside Pio Mirra e dopo aver valutato quanto fatto, la domanda che ci facciamo è: perché questo esempio di buona prassi non è adottato da altre scuole?

Perché non coinvolgere i docenti, perché non mettere lo studente al centro dell’offerta formativa?
Perché continuare a far spendere soldi alle famiglie per testi inadeguati?

Noi siamo convinti che i momenti di necessità possano generare nei contesti brillanti, risorse inaspettate e rivoluzionarie.

Ci rivolgiamo quindi a chi ci legge e gli chiediamo di scriverci per segnalare esempi di buone prassi vissute o notate all’interno delle scuole.

È possibile scrivere a  info@betapress.it oggetto: BUONE PRASSI

Riferimenti

Federconsumatori 

Legge 107/2015

Creazione di una Collana editoriale dedicata alla scuola:
abbiamo chiesto a CCEditore di mettersi a disposizione di chi lo volesse per avere informazioni su come attivare una Collana Editoriale all’interno di una scuola; scrivere a direzione@cceditore.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agrario Pavoncelli Cerignola: libri alla portata di tutte le famiglie

 

 

Genocidio Culturale

 

Infiltrazioni Mafiose nel comune di Cerignola, sciolta la giunta comunale!