Due righe per Silvio

Addio a Silvio Berlusconi!                                                                                          

Preliminarmente: a lui non può essere negata, se non da squallidi cialtroni e invidiosi, l’umana pietas; e lo sostengo alla luce dell’infima gara intrapresa da coloro che, a tutti i costi, intendono denigrarlo anche da morto.

Molto ha fatto, moltissimo gli è stato impedito di fare: e ha pagato un duro prezzo, per ciò che ha fatto, specie nel (solo temporaneamente riuscito tentativo) di affrancare energeticamente l’Italia, grazie agli accordi raggiunti con la Russia di Putin e con la Libia di Gheddafi.

Ciò che accadde a Gheddafi, e la brutalità con cui avvenne, è cosa nota.

Ciò che sta accadendo con la campagna d’odio anti-russo, punta emergente di una dichiarata volontà USA di cancellare/ridimensionare la Russia, è sotto gli occhi di tutti o quantomeno di coloro che non si fanno intortare da narrazioni ambigue quando non sfacciatamente di parte.

Non escluderei, proprio alla luce del concatenarsi di eventi, che anche tali buoni rapporti a nome e beneficio dell’Italia, possano averne fatto un bersaglio.                                                                               

La sua visione imprenditoriale, ha comunque rappresentato per l’Italia ottimo punto di riferimento: certo, lo aveva anche reso ‘scomodo’, poiché non era tipo da farsi corrompere, per tradire quegli ideali che per lui erano incentrati sui concetti – questi, certamente positivi di Patria, Lavoro e Famiglia.

Anche a tale riguardo, i detrattori avevano una lunghissima nota di elementi opposti e contrari: ma, tempo e processi, hanno dimostrato che non tutte le accuse erano fondate ovvero dimostrabili.

Ma questa non è la sede: la valenza di questo scritto, intende essere solo essere indirizzata a un Uomo che seppe creare, edificare, costruire; non solo in senso materiale.       

Molti, con perniciosa ostinazione, continuano a dividersi sul fatto se fosse o meno iscritto alla P2 o se fosse stato iscritto: vero è invece che la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Loggia P2 nulla poté dimostrare, né di sue frequentazioni né di una volontaria iscrizione né di un qualche contatto con altri appartenenti al famoso ‘elenco’.

Ma questo giova solo alla curiosità: all’epoca, altri facevano la fila per poter far parte di quella Loggia ‘particolare’ del GOI, di cui si narrava abbondantemente nelle cronache, per sollecitare un qualcosa o solo per ‘far parte’.

A noi piace ricordare l’imprenditore, il costruttore di una ‘nuova’ Milano, vivibile e fruibile; di emittenti che offrono opportunità di lavoro a migliaia di dipendenti che, con la propria azienda di riferimento, hanno legami di rapporti di grande affetto e fedeltà: anche perché il Presidente molto agevolava il personale, facendolo sentire parte del gruppo, parte del progetto, coinvolto in serie prospettive.                                                                                                       

Mancherà anche la presenza e l’apporto del politico: equilibrato, perché portato a mediare piuttosto che non a bluffare, tradito ma non traditore, ‘scomodo’ per molti politici esteri di rilievo, coloro cui un’Italia efficiente e libera nelle proprie decisioni più importanti dava (così come tuttora dà) fastidio e suscitava aperta intolleranza ma anche ‘scomodo’ per quei politici italiani meno propensi a condividere con lui il concetto di Patria e tutto ciò che ad essa attiene.

Vedremo chi tenterà di portare avanti il suo messaggio, e come: ma non sorprendiamoci se, in assenza di Colui che fu il protagonista principale, il fondatore, potranno determinarsi delle divisioni.                  

Ci auguriamo di no.

Ma in politica tutto è fluido, in movimento.                                                 

Una gravissima perdita per la Famiglia, cui va il nostro massimo rispetto, oltreché il nostro cordoglio; una grave perdita per la libera imprenditoria e per l’informazione; un lascito importantissimo per chi dovrà concretamente succedergli nella politica, onorando la sua posizione equilibrata e propositiva.  

                                                                                               

Ora è oltre… Finalmente in pace.




Ragione e Spirito, se ne parla a Palermo

PALERMO | A Palazzo dei Normanni “Il significato della vita: Ragione e spirito”

 

Si svolgerà nella più antica residenza reale d’Europa, a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, la II Edizione del Convegno Nazionale di studi su “Il significato della vita: Ragione e spirito”

 

Sabato 24/06/2023, dalle nove sino alle tredici, alla presenza di importanti rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali, nella prestigiosissima Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo, è in programma l’attesissima II Edizione del Convegno nazionale di studi su  “Il significato della vita_Ragione e spirito”.

 

A darne l’annuncio è l’ufficio stampa del critico d’arte e saggista dott. Paolo Battaglia La Terra Borgese che figura tra i relatori insieme al dott. Michele d’Ajello del Gruppo Oncologico Multidisciplinare di Perugia, alla prof.ssa Giuseppa Graceffa dell’Università degli studi di Palermo, al prof. Michele Lepore dell’Università di Chieti – Pescara, al dott. Giuseppe Mogavero della Fondazione GAL Hassin di Isnello, al prof. Luca Matteo Rapallino dell’Università Genova, alla dott.ssa Lucia Rogato esperta in Scienze Sociali e al dott. Lodovico Rosato dell’ASL di Torino.

 

A presiedere il seminario sarà il dott. Amedeo Rogato, coadiuvato da due moderatori: la dott.ssa Maria Lupo e il dott. Pietro Di Miceli.

 

L’importante seminario sarà impreziosito da uditori provenienti da tutta Italia e da un Recital della bravissima e grande Maya Palermo, già primo flauto presso Concertgebouw Young e Blaricum Music Festival – Olanda, musiche di C.P.E. Bach, Betta, Debussy, Honegger, Palermo, Telemann.

 

La nota del Critico d’Arte non rende noti alla stampa i nomi degli unici due giornalisti accreditati.

 

Chiarissimi invece i temi della struttura del convegno: Il mondo? Uno schizzo venuto male a Dio (Paolo Battaglia La Terra Borgese); Per un approccio più umano alla medicina (Michele d’Ajello); Empatia e chirurgia rapporto che non si può scindere. Esperienza di donna (Giuseppa Graceffa); Natura e Architettura (Michele Lepore); La storia di una grande passione (Giuseppe Mogavero); La montagna madre e ispiratrice (Luca Matteo Rapallino); Riflessioni di una donna madre, credente (Lucia Rogato); Il rapporto chirurgo e paziente: una storia vecchia come la vita (Lodovico Rosato).

Le finalità

Il seminario intende suggerire alcune risposte a dei quesiti sotto la guida dei Relatori.

Il primo obiettivo è di acquisire la nozione corretta di parole giuste per allargare le conoscenze e fare la differenza tra quello che si sa e quello che c’è da sapere con un apprendimento attivo capace di mettere ordine nei modelli caotici di cui è pervasa la società e i rapporti umani.

Ancora: il significato della vita è spesso discusso in termini filosofici, ma può, volendo, essere ridotto a un singolo fatto; la vita è fatta per essere vissuta.

Se esiste, qual è la differenza tra le associazioni di culto in generale (in Italia) e quelle cosiddette atee o delle laicità?

Queste manifestano solo credi culturali? o fatti anche sociali? o talvolta anche politici?

Il significato della vita? domanda senza tempo, è trovare la bellezza nelle cose? sia grandi che piccole?

Quale approccio gli addetti ai lavori devono avere per spiegarsi al meglio?

Come la scienza e la fede possono parlare di associazionismo?

Come indicare le varie forme di società iniziatiche svolgendo un ruolo nella notizia corretta?

Ebbene: le nuove dialettiche acquisite lungo l’evento saranno strumenti utili per affrontare meglio la propria professione e le relazioni sociali.