C’È CHI DELLA PACE NON SA CHE FARSENE…

 

In Medio Oriente le peggiori previsioni prendono corpo.

Soliti giochi di chi difende solo i propri interessi, colpendo nazioni sovrane.

Alla faccia di concetti, quali libertà e democrazia, scritti non su pergamene, ma su carta straccia.

Scatterà ora anche l’ora dei compari?

Intanto il coordinamento delle operazioni belliche, in Israele, è sotto osservazione e ‘consigliato’, ‘sostenuto’.

Quindi, mano a mano che il cumulo di macerie aumenterà e il sangue versato arrosserà la terra e le acque, di chi saranno le colpe?

Delle fiamme?

Di chi ha gettato un fiammifero sulle polveri?

O di maldestri pompieri che per fare prima vogliono spegnere le fiamme con le bombe?

E tutto questo ci lascia ulteriormente pensare, razionalizzando una sensazione che nasce proprio dalle riflessioni sulla guerra!

Amministratori a fine mandato dovrebbero essere privati di poteri esecutivi, per evitare che possano seminare odio e cupidigia repressi.

Vale per tutti e ovunque, poiché oggi ci sono mille modi di innescare e alimentare contrasti e conflitti.

Io buono tu cattivo, non regge più la prova dei tempi, essendo diventato “tu amico e complice mio?

Buono! Non amico né complice? Allora, cattivo.

Ma chi decide? Io.

Con quali regole? Le mie.

Quali sono? Fidati.




Finlandia C/ Italia … trova le differenze

La Finlandia è da anni nella top ten dei migliori sistemi scolastici del mondo.
Test a scelta multipla, lezioni teoriche, compiti a casa sono prassi abbandonate.
La conoscenza olistica prevale su quella specialistica.
Non esistono scuole di serie A e di serie B, la didattica è personalizzata per valorizzare talenti e capacità.
La scuola è uno strumento di uguaglianza sociale e le famiglie non sostengono nessuna spesa per il materiale didattico, mensa e trasporti.
I docenti hanno un’età media inferiore ai 50 anni e un gran numero di docenti è under 30 con conseguente sensibile riduzione del gap generazionale con gli studenti.
La formazione in ingresso del corpo docenti è di elevata qualità. Tutti i docenti devono avere una laurea specialistica per accedere alla professione e i percorsi formativi sono molto selettivi. Questo porta ad un elevato riconoscimento sociale del ruolo di docente.
La scuola inizia più tardi rispetto agli altri paesi europei e gli anni obbligatori sono nove da 7 a 16 anni in un ciclo unico.
Se al termine del percorso gli studenti non hanno ancora le idee chiare sulla scelta futura, possono frequentare un decimo anno supplementare e concludere l’istruzione di base a 17 anni, per avere maggior tempo per la scelta dell’indirizzo loro più adatto.
Al termine del primo ciclo lo studente deve far domanda per la scuola secondaria superiore, infatti la frequenza è obbligatoria fino a 18 anni.
Si può scegliere la
“Scuola generale” della durata di 3 anni e non qualifica gli studenti per una particolare occupazione. Si conclude con l’esame nazionale di maturità che permette di accedere all’università. Oppure si sceglie la “Scuola professionale” con percorsi specifici e anche con ricorso all’apprendistato.
La scuola si conclude con una qualifica specialistica.
In classe si impara a cooperare e non a competere e un
grande aiuto è dato dai consulenti specializzati nell’orientamento scolastico, dagli psicologi e dagli assistenti sociali presenti nelle scuole e infine anche dai docenti che tengono corsi di recupero dopo le lezioni.
Nelle aule gli studenti hanno a loro disposizione armadietti personali e i laboratori sono dotati di strumentazioni all’avanguardia. Sono presenti sale destinate alla musica con diversi strumenti musicali e le palestre dispongono di attrezzature necessarie per fare tutti gli sport. Anche i docenti hanno spazi personali attrezzati per il lavoro individuale.
Quando entri in una scuola in Finlandia respiri un clima sereno, la sala docenti è un luogo di relazione, c’è anche la cucina e tra una tisana e un tramezzino si parla della quotidianità e non delle note disciplinari inflitte ai turbolenti o dei cattivi risultati conseguiti dagli studenti all’ultima verifica.
Allora, ci sono differenze?

Pio Mirra, DS IISS Pavoncelli Cerignola (FG)