Quando un ministro mente sapendo di mentire…

… ovvero, meglio, può un ministro mentire?

Vogliamo anticipare alcune note di un servizio che stiamo predisponendo perché Betapress è venuta in possesso di prove che dimostrano palesemente che uno degli attuali ministri mente sapendo di mentire.

Betapress è venuta in possesso, appunto, di mail che dimostrerebbero in modo inconfutabile che uno dei ministri del nostro governo non dice tutte le cose nel modo giusto.

Stiamo ancora facendo approfondimenti e cercando di contattare tutte le parti coinvolte, ma ci sembrava importante iniziare ad avvisarvi: rimanete in contatto per leggere cosa succede e cosa è successo.

Magari la cosa di cui siamo venuti a conoscenza poi vi sembrerà piccola o troppo enorme, ma di certo si basa sulla distruzione della fiducia, sul fatto che chi istruisce (magari proprio chi è ministro) dovrebbe essere sempre lineare, ed anche, vedrete sulla mancata considerazione della lealtà degli italiani.

a tra poco…




GRAFFI USA E USATI: VINCA LA DIGNITA’

 

Gli USA – dimostrando ancora una volta ostinazione e forza nel voler indirizzare e dirigere secondo propri criteri, e quindi a proprio piacimento, gli eventi bellici in corso – forniranno all’Ucraina le micidiali (soprattutto per i civili) e vietatissime ‘bombe a grappolo’.

Però, Biden assicura di aver ricevuto ‘garanzie scritte’ da Kiev che le micidiali bombe a frammentazione saranno usate “con cautela” per minimizzare le vittime civili.                                   

 In modo inatteso, la situazione, ora, si è fatta improvvisamente semplice.  Si deve prendere atto, senza offrire alcuna possibile giustificazione, che gli USA – alleati o non alleati, NATO o meno – hanno deciso: forniranno all’Ukraine ‘bombe a grappolo’, così determinando una ennesima, forte, unilaterale, escalation bellica che comunque coinvolge tutti: chi invia armi, chi invia finanziamenti, e soprattutto chi tenta manovre di Pace: che vede puntualmente mortificato ogni tentativo in tal senso.

Anzi: ogni volta che uomini di buona volontà e la diplomazia provano a esplorare una qualche possibilità di Pace, da ovest si assumono decisioni che rendono ancora più aspro e pericoloso il confronto (che ormai è un conflitto contro la Russia, esplicitamente dichiarato: dagli USA e dai loro ‘alleati’, UE inclusa).                                                                               

È questo il momento giusto per spalancare gli occhi, per sottrarsi alla guerra: visto che gli USA vogliono imporre la ‘loro’ guerra di devastazione contro la Russia e i territori di Crimea e Donbasss, è opportuno – anzi necessario – che la guerra la facciano da soli. Rischino i loro uomini, i loro territori, la loro economia, le loro finanze, tutto: rischino in prima persona e senza puerili infingimenti: sono riusciti, tradendo – insieme ad altri comprimari – la parola data al cadere del muro di Berlino, ad ampliare la presenza della NATO in Europa, accrescendone il numero degli aderenti fino ai confini con la Russia.

Un tradimento che, per la Russia significa pericolo: così come i missili piazzati a Cuba, rappresentavano all’epoca un pericolo per gli USA di J.F. Kennedy.         

Senza alcuna remora, ai confini russi sono stati piazzate basi NATO (a gestione USA, chiaramente) in quantità; laboratori militari di biotecnologie avanzate; forze armate pesantemente armate: postazioni radar di tracciamento e scoperta precoce: innumerevoli postazioni missilistiche; e in particolare munizionamento nucleare: se guardate una cartina, di quelle ‘oneste’ che ormai girano su web e testate indipendenti, la Russia è ormai circondata da basi NATO e USA, con una enorme compromissione dei tempi di ‘risposta’ in caso d’attacco.

E le basi dove erano stoccate testate nucleari – Italia inclusa – hanno visto giungere testate più potenti e distruttive.

L’alibi – ormai divenuto puerile e ridicolo – è sempre lo stesso: lo facciamo solo a scopo difensivo!   

Pensare che la mia Patria, l’Italia, può essere distrutta in pochi minuti, che la splendida Sicilia può non esistere più in un batter di ciglia, o che Roma, Milano, il Veneto, il Friuli, Napoli, possono scomparire in una nube di fuoco e fumo, francamente mi sconvolge: e dovrebbe sconvolgere tutti gli Italiani, tutti gli Europei!          

Pacche sulle spalle, sorrisi, blandizie, ammiccamenti, fanno ormai parte del linguaggio diplomatico, scavalcando ormai persino i rituali dei protocolli degli incontri che vedono un notevole impegno – mai verificatosi prima – in tutto il mondo: aerei che vanno e vengono, autovetture per gli spostamenti, gruppi di ministri e specialisti che seguono i responsabili delle varie Nazioni, sherpa e addetti alla sicurezza, spanditori di un inquinamento continuo e affatto trascurabile, anzi tutt’altro.

Ma quando una delle parti vuole chiaramente sfruttare a proprio vantaggio la partecipazione di uno o più dei partecipanti, facendolo sentire una nullità strumentalizzata e forse minacciata, non va bene e cambia radicalmente i termini della situazione.                                               Farsi trattare da pupazzi senza un proprio cervello, da servi, da vassalli idioti, rischiando tutto, mettendo a repentaglio le sorti di una Nazione, di un Popolo, no: non si può né si deve accettare!

Nazioni e Popoli che le compongono hanno una Dignità, una loro credibilità. 

La Russia, ormai chiaramente obiettivo di conquista da parte di un’alleanza occidentale che si definisce ‘difensiva’, ma che – contando su una complicità e un’impunità incrociate -, attacca chiunque non sottostà ai comandi, ai voleri, alle brame di potere.

Con ciò, declamando l’applicazione di proprie regole che nessuno in realtà esplicita o conosce in dettaglio: in realtà, le regole di chi presume di essere il più forte. Tutto qui: il più forte sono io, io mi faccio le regole, nessuno può discuterle.                                                                                

Fino a oggi, la Russia – Nazione sotto attacco concertato da parte di una alleanza occidentale assolutamente al servizio, non solo militare – è stata molto attenta e misurata, evitando di cadere nelle provocazioni più plateali o subdole. Proprio in tale ottica vanno lette e soppesate le dichiarazioni di reazione – a caldo, ma affatto casuali – di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo: riferendosi alla concessione USA di ‘bombe a grappolo’, ha annunciato che la Russia è pronta ad attaccare le centrali nucleari dell’Ucraina e gli impianti nucleari nell’Europa orientale se dovesse essere confermato un presunto attacco di Kiev a una centrale nucleare russa.

«Se il tentativo di attacco con i missili della NATO alla centrale nucleare di Desnogorsk sarà confermato, dovremmo considerare lo scenario di un attacco russo simultaneo alle centrali nucleari di Pivdenno-Ukrainska, Rivne e Khmelnytsky, nonché agli impianti nucleari nell’Europa orientale. Non c’è niente di cui vergognarsi».

Le parole di Medvedev, ex presidente della Russia, hanno un peso enorme, e male fa chi le voglia/possa sottovalutare: specialmente chi si esalta nel sostenere ‘dobbiamo difenderci’, ‘la Russia vuole conquistare l’Europa’. Occorre assolutamente riprendere la propria autonomia, indipendenza, libertà (specie di valutare e decidere), e sovranità (poiché senza sovranità non può esservi libertà): valutare rapidissimamente la situazione, e schierarsi in modo attivo e costante per la PACE, prima che il conflitto diventi GUERRA SENZA ESCLUSIONE DI COLPI.

Una guerra che coinvolgerebbe e colpirebbe all’istante TUTTO IL MONDO.                         

Chi vuol stravolgere la vita altrui, chi possa intendere di mentire in continuazione ai Popoli, per manovrarli e quindi disporre con superficialità persino delle loro vite, insieme ai suoi sodali più intimi, deve ritornare là da dove viene.  

                                                                                  

Nel buio più nero e profondo.                                                                                                               

Per sempre.




Nel pelo del bradipo il segreto per la buona salute

I bradipi e l’antibiotico del futuro

I bradipi del Costa Rica non si ammalano mai.

Nel loro pelo potrebbe esserci l’antibiotico del futuro.

Obiettivo della ricerca degli scienziati è trovare nuovi antibiotici attraverso l’analisi della loro pelliccia.

Per alcuni esperti i bradipi sono la speranza della medicina umana

 

Ultime notizie dal Costa Rica

Secondo quanto riportato dalla rivista Enviromental Microbiology  i bradipi non si ammalano mai.

Gli studiosi affermano che questi lentissimi mammiferi sono sorprendentemente immuni dalle infezioni.

Cosa sono i bradipi? Il mammifero simbolo della lentezza

I bradipi sono dei mammiferi con la caratteristica di essere molto lenti.

La loro proverbiale lentezza nei movimenti li porta a spostarsi al massimo una cinquantina di metri durante l’intera giornata.

Sembra che il bradipo sia davvero la creatura più lenta del regno animale.

 

Dove si trovano i bradipi?

I bradipi si trovano nel Centro America e in Sud America.

Sono presenti nelle foreste pluviali di Bolivia, Brasile, Colombia, Costa Rica Ecuador, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù e Venezuela.

Vivono principalmente sugli alberi ma, essendo anche abili nuotatori, si trovano a loro agio anche negli habitat paludosi e lungo i fiumi. 

I bradipi tridattili e i bradipi didattili

Ne esistono due specie: i bradipi tridattili e i bradipi didattili.

I bradipi tridattili (foto n. 1), ossia con tre dita, o meglio unghie, il cui nome scientifico deriva dal greco antico e significa piede lento (βραδύς, bradýs e πούς, poús), sono gli unici membri del genere Bradypus e della famiglia Bradypodidae.

I loro parenti più prossimi sono i bradipi didattili, con due dita (unghie), con i quali condividono gran parte dell’habitat.

bradipo

I bradipi e l’antibiotico del futuro

I bradipi potrebbero portare con sé la ricchezza dell’antibiotico del futuro.

Lo sostiene il dott. Max Chavarria, ricercatore presso l’Università del Costa Rica, che nel 2020 ha iniziato una ricerca, prelevando campioni della “preziosa” pelliccia dei bradipi.

Secondo lo scienziato è possibile scoprire nuovi antibiotici studiando i batteri presenti nel loro pelo.

La pelliccia del bradipo

Il dott. Chavarria ha scoperto che la pelliccia del bradipo ha una particolare caratteristica: è cosparsa da minuscole alghe.

Il manto, o vello, ospita una quantità non indifferente di insetti, alghe, funghi e batteri, tra i quali i microbi che potrebbero facilmente rappresentare un rischio di malattia.

bradipo

Perché i bradipi non si ammalano mai?

Dagli studi è emerso che nella pelliccia del bradipo convivono organismi differenti tra loro e insetti di tutti i tipi.

Un habitat sorprendentemente molto esteso.

Quando c’è coesistenza di una tale varietà di organismi diversi, dovrebbero esserci anche sistemi che li controllano.

Batteri produttori di antibiotici nella pelliccia

Per capire come funziona questo particolare “sistema di controllo”, Chavarria e i suoi colleghi hanno prelevato campioni di pelliccia dai bradipi costaricani.

Dai primi risultati sono emersi già 20 microrganismi che dovranno essere studiati in maniera approfondita.

I bradipi del Costa Rica

In particolare, gli scienziati hanno esaminato i bradipi protetti nel Santuario del Costa Rica (Sloth Sanctuary of Costa Rica), il centro di soccorso fondato da Judy Avey, così da poterli esaminare con cura in laboratorio.

 

Il ricovero dei bradipi feriti in Costa Rica

Il Santuario del Costa Rica è l’originale centro di soccorso per bradipi feriti, orfani e abbandonati.

Originariamente conosciuta come Aviarios del Caribe, questa lussureggiante foresta pluviale tropicale di 320 acri era precedentemente occupata da piantagioni di banane.

 

I fondatori del pronto soccorso dei bradipi

I fondatori Judy Avey-Arroyo e Luis Arroyo hanno inizialmente acquistato la proprietà per offrire tour di birdwatching sul fiume Estrella.

Il governo del Costa Rica ha ufficialmente dichiarato la proprietà una riserva biologica di proprietà privata nel 1975.

I bradipi non si ammalano mai

La capacità dei bradipi di non ammalarsi è confermata anche dalla dott.ssa Judy Avey, che gestisce il ricovero per bradipi feriti.

Non ha quasi mai riscontrato bradipi malati o infetti.

Nel corso degli anni sono stati curati bradipi ustionati dalle linee elettriche o con diverse fratture, raramente bradipi affetti da infezione.

In oltre 30 anni dall’apertura del Santuario al massimo sono stati trovati solo cinque bradipi infetti.

Il mistero dell’ecosistema corporeo dei bradipi

Nell’ ecosistema corporeo di questi simpatici mammiferi accade qualcosa di particolare che, al momento, sfugge agli scienziati.

Il dott. Chavarria ha infatti spiegato che, prima di pensare ad una applicazione per la salute umana, è importante ricercare il tipo di molecole che sono coinvolte nel processo.

 

Il problema dei super batteri e della resistenza agli antibiotici

La pelliccia dei bradipi costaricani sembrerebbe dunque ospitare batteri “produttori di antibiotici”.

È una notizia confortante, dato che la resistenza dei batteri agli antibiotici sta diventando un problema sempre più serio e, potenzialmente, pericoloso.

I casi di decessi dovuti ad infezioni di batteri resistenti agli antibiotici è in aumento e, come spesso accade, il problema è il nostro stile di vita.

La comunità scientifica è da tempo in allarme e si sta mobilitando per dare risposte e soluzioni al problema.

L’uso eccessivo di antibiotici, soprattutto in Italia

È provato che l’uso eccessivo ed improprio di grandi quantità di antibiotici, a volte utilizzati anche quando non servono, ha portato molti batteri ad evolversi a tal punto da resistere anche ai farmaci antibiotici di ultima generazione (Nota n. 5).

L’uso eccessivo di antibiotici rende infatti i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci.

Gli scienziati sono, pertanto, al lavoro, per affrontare e risolvere, anche attraverso lo studio dei bradipi, il crescente problema dell’antibiotico-resistenza.

 

Ma la strada è ancora lunga…

C’è ancora molta strada da fare per capire se i composti raccolti sulla pelliccia dei bradipi potranno essere utili anche per l’uomo.

Ci auguriamo, tuttavia, che presto vengano trovate nuove armi contro i super batteri, a quanto pare molto pericolosi per la salute.

E ci auguriamo anche che ai sonnacchiosi e sedentari amici venga concesso il giusto riconoscimento.

 




GRAFFI DI CONGIURA: CONTRO PUTIN TRADIMENTO!

Assecondando le grida, a volte eccessive, a volte stridule, a volte furiose, comunque, sempre intrise d’odio contro la Russia, il suo popolo e il suo Presidente, che istigavano la popolazione e le forze armate al tradimento, all’omicidio del Presidente, alla ribellione, in queste ore pare che le milizie della Wagner si siano poste sotto altro e diverso “padrone”.

Scopo palese attaccare dall’interno le forze armate russe, tentando di eliminare fisicamente Putin.

Certamente gira tantissimo denaro da occidente (coerentemente: vi istigo a uccidere, vi arricchisco di somme enormi).

È il momento in cui, con ogni mezzo lecito e non, NATO+UE tentano di piazzare il colpo mortale alla Russia.

Dall’interno, visto che le famigerate sanzioni, ad oggi, hanno rovinato prevalentemente l’Europa senza riuscire in altro, diverso intento, dilapidando somme enormi in aiuti militari e non all’Ukraina.

Le elezioni USA alle porte, consigliano che, se Biden vuol avere qualche chance, deve acquisire una forte affermazione sul teatro bellico.

E proprio ora la Wagner girerebbe le spalle al fronte per attaccare la Russia.

Un caso? Certo che no! In queste situazioni, il caso non esiste.

Le milizie cecene, non possiamo certo gridare alla sorpresa, ma solo ‘al tradimento’!, hanno confermato invece la propria fedeltà alla Russia e a Putin che la rappresenta.

Certamente per volontà popolare.

Cosa potrà accadere, visto che le responsabilità del voltafaccia della Wagner, sono facilmente riconducibili.

Putin si sentirà libero di sferrare un bombardamento violento, che distrugga in un attimo le principali città ukraine?

Si sentirà libero di trattare duramente gli alleati occidentali presenti in territorio ukraino?

Certo è che il conflitto da oggi cambia.

Quanti ne parleranno, stiano attenti a misurare le parole.




ScuolAttivA – la nuova trasmissione di Betapress per la Scuola

È nata la nuova trasmissione di Betapress per la scuola: ScuolAttivA – tutorial per una scuola più comprensibile.
Nata da una idea di Corrado Faletti e Chiara Sparacio, la trasmissione ospiterà tecnici ed esperti che, di volta in volta mostreranno come come compilare form e moduli o avere accesso alle attività del mondo scuola.
La trasmissione intende aiutare Dirigenti Scolastici, DSGA, personale amministrativo e docente e personale ATA ad accedere ai bandi e alle procedure del mondo scuola e andrà in onda sul canale YouTube di Betapress.

La prima puntata parlerà di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente educativo ed ATA – anno scolastico 2023/24 e ospiterà Giuseppe La Mantia, presidente dell’associazione sindacale ACTISM che mostrerà praticamente e risponderà in diretta alle domande su come compilare la domanda on line.

ScuolAttivA - Mobilità annuale - come compilare la domanda
ScuolAttivA – Mobilità annuale – come compilare la domanda

 




Il Berlusca amato dalla gente​

Con la cerimonia del commiato, si è concluso il transito terreno di Silvio Berlusconi. Inutili le parole, di fronte a una commozione che ha palesemente toccato il Popolo.

Proprio l’epilogo, con ali di folla spontanea lungo il percorso da Arcore verso il Duomo, ha dimostrato che Egli è sempre stato un riferimento certo e saldo per i Cittadini.
In questo contatto diretto, dove erano distanti ed estranee altre pur significative presenze, è l’esaltazione della vera Figura dell’Estinto.
Il plauso popolare è stato tutto per lui: sincero, spontaneo, testimonianza certa che la Sua visione di un modo e di uno stile del fare, è stato ben compreso, ed ha attecchito non solo nelle menti, ma anche nei cuori.
Ciò che ha fatto, gli verrà riconosciuto.
Ma certamente, nella quotidianità, Egli sarà ricordato a lungo; è stato un protagonista, in vita, e anche dopo come tale sarà ricordato: al pari della Sua indubbia capacità di mediare, ricucire, operare con una visione prospettica ampia e concreta.
La stessa presenza di numerosi rappresentanti delle diplomazie estere, testimonia ciò.




Due righe per Silvio

Addio a Silvio Berlusconi!                                                                                          

Preliminarmente: a lui non può essere negata, se non da squallidi cialtroni e invidiosi, l’umana pietas; e lo sostengo alla luce dell’infima gara intrapresa da coloro che, a tutti i costi, intendono denigrarlo anche da morto.

Molto ha fatto, moltissimo gli è stato impedito di fare: e ha pagato un duro prezzo, per ciò che ha fatto, specie nel (solo temporaneamente riuscito tentativo) di affrancare energeticamente l’Italia, grazie agli accordi raggiunti con la Russia di Putin e con la Libia di Gheddafi.

Ciò che accadde a Gheddafi, e la brutalità con cui avvenne, è cosa nota.

Ciò che sta accadendo con la campagna d’odio anti-russo, punta emergente di una dichiarata volontà USA di cancellare/ridimensionare la Russia, è sotto gli occhi di tutti o quantomeno di coloro che non si fanno intortare da narrazioni ambigue quando non sfacciatamente di parte.

Non escluderei, proprio alla luce del concatenarsi di eventi, che anche tali buoni rapporti a nome e beneficio dell’Italia, possano averne fatto un bersaglio.                                                                               

La sua visione imprenditoriale, ha comunque rappresentato per l’Italia ottimo punto di riferimento: certo, lo aveva anche reso ‘scomodo’, poiché non era tipo da farsi corrompere, per tradire quegli ideali che per lui erano incentrati sui concetti – questi, certamente positivi di Patria, Lavoro e Famiglia.

Anche a tale riguardo, i detrattori avevano una lunghissima nota di elementi opposti e contrari: ma, tempo e processi, hanno dimostrato che non tutte le accuse erano fondate ovvero dimostrabili.

Ma questa non è la sede: la valenza di questo scritto, intende essere solo essere indirizzata a un Uomo che seppe creare, edificare, costruire; non solo in senso materiale.       

Molti, con perniciosa ostinazione, continuano a dividersi sul fatto se fosse o meno iscritto alla P2 o se fosse stato iscritto: vero è invece che la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla Loggia P2 nulla poté dimostrare, né di sue frequentazioni né di una volontaria iscrizione né di un qualche contatto con altri appartenenti al famoso ‘elenco’.

Ma questo giova solo alla curiosità: all’epoca, altri facevano la fila per poter far parte di quella Loggia ‘particolare’ del GOI, di cui si narrava abbondantemente nelle cronache, per sollecitare un qualcosa o solo per ‘far parte’.

A noi piace ricordare l’imprenditore, il costruttore di una ‘nuova’ Milano, vivibile e fruibile; di emittenti che offrono opportunità di lavoro a migliaia di dipendenti che, con la propria azienda di riferimento, hanno legami di rapporti di grande affetto e fedeltà: anche perché il Presidente molto agevolava il personale, facendolo sentire parte del gruppo, parte del progetto, coinvolto in serie prospettive.                                                                                                       

Mancherà anche la presenza e l’apporto del politico: equilibrato, perché portato a mediare piuttosto che non a bluffare, tradito ma non traditore, ‘scomodo’ per molti politici esteri di rilievo, coloro cui un’Italia efficiente e libera nelle proprie decisioni più importanti dava (così come tuttora dà) fastidio e suscitava aperta intolleranza ma anche ‘scomodo’ per quei politici italiani meno propensi a condividere con lui il concetto di Patria e tutto ciò che ad essa attiene.

Vedremo chi tenterà di portare avanti il suo messaggio, e come: ma non sorprendiamoci se, in assenza di Colui che fu il protagonista principale, il fondatore, potranno determinarsi delle divisioni.                  

Ci auguriamo di no.

Ma in politica tutto è fluido, in movimento.                                                 

Una gravissima perdita per la Famiglia, cui va il nostro massimo rispetto, oltreché il nostro cordoglio; una grave perdita per la libera imprenditoria e per l’informazione; un lascito importantissimo per chi dovrà concretamente succedergli nella politica, onorando la sua posizione equilibrata e propositiva.  

                                                                                               

Ora è oltre… Finalmente in pace.




Ragione e Spirito, se ne parla a Palermo

PALERMO | A Palazzo dei Normanni “Il significato della vita: Ragione e spirito”

 

Si svolgerà nella più antica residenza reale d’Europa, a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, la II Edizione del Convegno Nazionale di studi su “Il significato della vita: Ragione e spirito”

 

Sabato 24/06/2023, dalle nove sino alle tredici, alla presenza di importanti rappresentanti delle Istituzioni nazionali e regionali, nella prestigiosissima Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo, è in programma l’attesissima II Edizione del Convegno nazionale di studi su  “Il significato della vita_Ragione e spirito”.

 

A darne l’annuncio è l’ufficio stampa del critico d’arte e saggista dott. Paolo Battaglia La Terra Borgese che figura tra i relatori insieme al dott. Michele d’Ajello del Gruppo Oncologico Multidisciplinare di Perugia, alla prof.ssa Giuseppa Graceffa dell’Università degli studi di Palermo, al prof. Michele Lepore dell’Università di Chieti – Pescara, al dott. Giuseppe Mogavero della Fondazione GAL Hassin di Isnello, al prof. Luca Matteo Rapallino dell’Università Genova, alla dott.ssa Lucia Rogato esperta in Scienze Sociali e al dott. Lodovico Rosato dell’ASL di Torino.

 

A presiedere il seminario sarà il dott. Amedeo Rogato, coadiuvato da due moderatori: la dott.ssa Maria Lupo e il dott. Pietro Di Miceli.

 

L’importante seminario sarà impreziosito da uditori provenienti da tutta Italia e da un Recital della bravissima e grande Maya Palermo, già primo flauto presso Concertgebouw Young e Blaricum Music Festival – Olanda, musiche di C.P.E. Bach, Betta, Debussy, Honegger, Palermo, Telemann.

 

La nota del Critico d’Arte non rende noti alla stampa i nomi degli unici due giornalisti accreditati.

 

Chiarissimi invece i temi della struttura del convegno: Il mondo? Uno schizzo venuto male a Dio (Paolo Battaglia La Terra Borgese); Per un approccio più umano alla medicina (Michele d’Ajello); Empatia e chirurgia rapporto che non si può scindere. Esperienza di donna (Giuseppa Graceffa); Natura e Architettura (Michele Lepore); La storia di una grande passione (Giuseppe Mogavero); La montagna madre e ispiratrice (Luca Matteo Rapallino); Riflessioni di una donna madre, credente (Lucia Rogato); Il rapporto chirurgo e paziente: una storia vecchia come la vita (Lodovico Rosato).

Le finalità

Il seminario intende suggerire alcune risposte a dei quesiti sotto la guida dei Relatori.

Il primo obiettivo è di acquisire la nozione corretta di parole giuste per allargare le conoscenze e fare la differenza tra quello che si sa e quello che c’è da sapere con un apprendimento attivo capace di mettere ordine nei modelli caotici di cui è pervasa la società e i rapporti umani.

Ancora: il significato della vita è spesso discusso in termini filosofici, ma può, volendo, essere ridotto a un singolo fatto; la vita è fatta per essere vissuta.

Se esiste, qual è la differenza tra le associazioni di culto in generale (in Italia) e quelle cosiddette atee o delle laicità?

Queste manifestano solo credi culturali? o fatti anche sociali? o talvolta anche politici?

Il significato della vita? domanda senza tempo, è trovare la bellezza nelle cose? sia grandi che piccole?

Quale approccio gli addetti ai lavori devono avere per spiegarsi al meglio?

Come la scienza e la fede possono parlare di associazionismo?

Come indicare le varie forme di società iniziatiche svolgendo un ruolo nella notizia corretta?

Ebbene: le nuove dialettiche acquisite lungo l’evento saranno strumenti utili per affrontare meglio la propria professione e le relazioni sociali.

 




“Solanina”: quando nel veleno si nasconde la medicina

Nella foto: il regista Massimo Libero Michieletto, la protagonista Carlotta Piraino (Nina) e Jasmine Laurenti (Eva)

 

Ed eccoci al quarto episodio del Diario di Eva, iniziato l’estate scorsa per documentare le varie fasi di lavorazione del film “Sola Nina”.

Finalmente, l’anteprima assoluta.

Sabato dieci giugno 2023, al Cinema Italia Eden di Montebelluna (TV), è stato presentato il secondo lungometraggio firmato dal regista indipendente Massimo Libero Michieletto.

L’evento è riuscito a distogliere l’attenzione di un nutrito pubblico che, snobbando la Finale di Champions League fra Manchester City e Inter, ha preferito raggiungere l’Autore e parte del cast, per godere di questa primizia.

Il ritorno dell’Eroe: un po’ di autobiografia

Questa avventura, per me iniziata il 28 febbraio 2022 con un messaggio di Massimo, ha raggiunto il suo climax sabato scorso, quando ho preso il microfono per dare il benvenuto ai presenti.

Beh … ero così emozionata che la mia voce è andata a farsi un giro altrove, letteralmente.
Sarà perché, tra gli spettatori, c’erano anche miei carissimi amici e parenti … o forse perché il mio debutto cinematografico è avvenuto, guarda caso, a pochi chilometri da dove sono nata.

Sta di fatto che mi sono identificata nell’Eroe che ritorna lì dove tutto è cominciato, condividendo il suo premio con gli astanti. Comunque, l’avventura è tutt’altro che conclusa: a settembre, infatti, si ritorna al Festival del Cinema di Venezia.

Il Film

L’opera è coraggiosa, audace, fuori dagli schemi, proprio come il suo Autore. Narra del viaggio interiore di morte e rinascita di Nina – la splendida Carlotta Piraino – iniziato proprio grazie alla tragica fine del suo matrimonio e all’auto che non ne vuole sapere di ripartire: circostanze apparentemente “negative” che giocano, come avremo modo di scoprire, a suo favore.

Il film si apre con lo stridente contrasto fra la sentenza di sfratto subita da Nina e il suo incontro con la “svalvolata” vagabonda vestita da sposa (Giovanna Digito). Le parole di quest’ultima suonano così vere, da metterci subito il tarlo se sia più reale ciò che riteniamo “normale”, o ciò che etichettiamo come “follia”.

Poi, il ritmico susseguirsi di scene come sogni ricorrenti: le lunghe passeggiate e i momenti di gioco fra Maria – Maria Casamonti – e Nina (due universi apparentemente inconciliabili), le tre marie nel salone di bellezza – Barbra Ann Coverdale, Loni Zanatta, Laura Boschiero – il delirante pranzo nel giardino di Eva, narcisista irrisolta nonché sorella maggiore di Nina, con sua figlia Evita – Selene Demaria – e David – David Ponzi – il fidanzato non si è capito bene di chi.

Il Messaggio

Verso la fine, quando il cerchio sta ormai per chiudersi e la “crisalide” Nina è alla vigilia della sua resurrezione (la svolta come rinascita, rivelazione, riscoperta di sé, rivincita), compare in scena l’ex marito di Nina a ricordarle che lei è “il nulla”. Ma è proprio dal nulla che il Tutto può manifestarsi, alla faccia dell’incredulo detrattore della nostra risorgente Eroina.

Il Messaggio è chiaro, tanto da renderci scomodo il non tenerne conto e far finta di nulla: se impari a fidarti della vita e dei suoi giri pazzeschi scopri che, alla fine, tutto è servito a fare di te la persona migliore che tu potessi diventare, il vero Te.

 

Ogni veleno racchiude una potente medicina

La cosa più assurda ma vera è che la solanina, il veleno nascosto nella patata – il prosecchino degustato prima della proiezione mi ha permesso di dare spazio al mio british humour, altrimenti vittima dell’autocensura – è anche medicina per chi, come la nostra sola Nina, grazie all’uscita dalla sua zona di comfort e a una provvidenziale immobilità fisica, può intraprendere il Viaggio dell’Eroe nei meandri della sua psiche.

Insomma: è solo dando carta bianca all’anima, che la nostra vita può fiorire!

“Sola Nina”, infine, ci permette di realizzare che siamo meravigliosamente perfetti così come siamo. E che tutto accade per renderci consapevoli di questa verità.

E questo è quanto. Per ora.

Alla prossima, dalla vostra reporter …

Jasmine Laurenti

Nella foto: Jasmine Laurenti, attrice e voce fuori campo nel film “Sola Nina”, presentato in anteprima assoluta al Cinema Italia Eden di Montebelluna (TV)

 

 




Pensiero su Silvio

Oggi, vola via un pezzo della storia italiana e degli italiani,

un uomo che ha fatto parlare di sé e dell’Italia, chiudendo

un capitolo dedicato a grandi uomini.

La Democrazia Cristiana, si stringe attorno alla famiglia.

Antonino Graziano

Gabriele Pazienza

Lupo Migliaccio di San felice