Agosto moglie mia non ti conosco…

Riceviamo, da un nostro attento lettore, questo simpatico articolo che ci riporta a tempi che furono e che oggi volentieri ricordiamo, o forse vorremmo che i nostri figli e nipoti potessero vivere.
Un mondo più spensierato, con tanti problemi? Si, ma a dimensione d’uomo e dove L’essere umano era al centro…
Grazie Daniele Lettina.
Ettore Lembo

Buongiorno ed un weekend rilassante a te e famiglia. ⛱️☀️

C’era una volta la vacanza estiva che durava dai due ai tre mesi. Aveva un nome obsoleto ed in disuso, “la villeggiatura”. Tanti partivano addirittura ad inizio giugno od ai primi di luglio e tornavano a metà settembre. L’ autostrada era una fila di Fiat 850, 600, 1100, 127, 500 e 128, Maggiolini e Prinz. Non era guardato affatto chi aveva la Bmw la Mercedes o l’Audi, perché gli status symbol allora non esistevano. Era tutto piu’ semplice e piu’ vero. La vacanza durava talmente tanto che avevi la nostalgia di tornare a scuola e di rivedere gli amici del tuo quartiere, ed al ritorno non ricordavi quasi più dove abitavi. La mattina in spiaggia la 100 lire per sentire le canzoni dell’estate nel juke box o per comprare pizza rossa e gazzosa Albanesi. Il venerdì chiudevano gli uffici e tutti i papà partivano e venivano per stare nel fine settimana con le famiglie. Si mandavano le cartoline che arrivavano ad ottobre ma era un modo per augurare “buone vacanze da…” ad amici e parenti. Malgrado i 90 giorni ed oltre di ferie, l’Italia era la terza potenza mondiale, le persone erano piene di valori e il mare era pulito. Dalla riva stelle e cavallucci marini. Si era felici, si giocava tutti insieme, eravamo tutti uguali e dove mangiavano in quattro mangiavano anche in sei. Il cocomero veniva tenuto al fresco su una tinozza di plastica che si usava per lavare i panni. Nessuno aveva da studiare per l’estate e l’unico problema di noi ragazzi era quello di come trascorrere il tempo. Il 15 agosto arrivavano i gavettoni ed il 16 arrivava il primo temporale e la sera ci voleva il maglioncino perche’ era piu’ fresco. Vendevo i giornali in spiaggia da quando avevo 7 anni ed era un gioco parlare con mio fratello al walkie tolkie per ordinare i giornali richiesti dai villeggianti e consegnati velocemente con il nostro Ciao della Piaggio. A volte nell’attesa del cliente, leggevo Zagor, Tex, Capitan Miky, Intrepido, Monello e le ristampe di Diabolik. Le ragazze acquistavano fotoromanzi con Franco Gasparri. A Settembre, tornava la normalità ed ad Ottobre si tornava a scuola, la vita riprendeva, l’Italia cresceva e il primo tema in classe era
sempre “Descrivi la tua vacanza”
Come passa il tempo. Fortunati che abbiam vissuto così!

📻https://youtu.be/F1dUvfNvlnE🎶

Daniele Lettina