A quando la verità?

“Cercate anche di darvi una fede politica, respingete però quelle idee politiche che non presuppongono il concetto di libertà, altrimenti andreste verso la vostra rovina.”

SANDRO PERTINI

 

In questi giorni il dibattito sul passaporto sanitario, è di estrema attualità in tutta Europa.

L’opzione forte dei governi di fronte alla pandemia percorre, ormai, la via della obbligatorietà del vaccino, più o meno dissimulata, da provvedimenti che limitano fortemente le libertà dei singoli e non s’intonano con i diritti costituzionali.

Eppure, la parola d’ordine è una sola: vaccinazione del più ampio numero di cittadini.

Una scelta che non discerne e non si ferma né di fronte all’età delle persone, né in relazione alle condizioni di salute e gli stili di vita.

Inutile, richiamare le contraddizioni che un simile approccio può generare nel sentimento collettivo, già peraltro ampiamente illustrate nei nostri vari articoli.

Risulta, così, centrale comprendere le ragioni profonde delle iniziative assunte e andare oltre l’evidenza della vicenda sanitaria.

Esiste, in altre parole, un’emergenza che trova fondamento nella fragilità delle variabili macroeconomiche del sistema mondiale.

La pandemia è divampata, infatti, alla fine del 2019.

Un anno nel quale la recessione economica, amplificata dal rallentamento del colosso cinese, aveva colpito duramente le prospettive di crescita.

Il Covid ha fatto il resto.

Negli ultimi mesi, la politica economica comunitaria si è mossa lungo il crinale degli incentivi e del massiccio indebitamento.

Una scelta vincente che ha consentito di finanziare l’enorme spesa pubblica necessaria a fronteggiare la spesa sanitaria ed il rallentamento delle attività economiche.

Il risultato è che il rapporto tra Debito pubblico e Pil e tra Deficit e Pil, in Italia e nelle principali economie europee, sono a livelli di massima allerta e destinati a lievitare ancora.

In questa situazione, si è affermato un leitmotiv che come un mantra orienta la politica e l’azione dei governi: la crescita dell’indebitamento dei bilanci pubblici, per sostenere la ripresa economica, deve essere puntellata dalla ripresa del Prodotto Interno Lordo (PIL), il valore al denominatore dei due indici richiamati.

Si capisce, in questa direzione, che, accanto alle nuove varianti del Covid ed il numero dei non vaccinati, c’è un’ altro nemico per il Premier Draghi ed i suoi colleghi in Europa e nel Mondo: il Pil.

Un autunno segnato da nuove ondate pandemiche farebbe saltare il banco.

Non sono, quindi, solo i contagiati ed i morti che spaventano: un nuovo rallentamento delle attività produttive deve essere scongiurato.

Non deve scandalizzare questa verità.

Il trade-off tra opportunità e costo sociale è una variabile  interiorizzata nei modelli di crescita.

Le statistiche ci dicono che gli aeroplani cadono e che si muore in macchina o in treno per incidenti di varia natura e non per questo viaggiamo in carrozza.

Il punto è che sulla campagna vaccinale la verità non viene detta.

La classe dirigente è timida,  imbarazzata e rischia di affogare nelle proprie contraddizioni.

Sarebbe più facile rivolgersi ai cittadini con parole sincere ma è ancora presto per le verità.

 

LA REDAZIONE DI BETAPRESS.

 

Come le bugie manovrano la nostra vita

 

Pandemia Finanziaria, cui prodest?

 

Mes o Italexit inutili senza un Nuovo Contratto Sociale

 

 




La strategia della distrazione, divide et impera.

L’elemento primordiale del controllo sociale – afferma Chomsky – è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle ‘élites‘ politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti“.

 

 

Il covid non è stato ancora vinto, purtroppo.

La pandemia continua a mietere molte vittime, soprattutto, nei paesi poveri.

Non è ancora il momento di fare un bilancio dei costi sociali ed economici di questa immensa catastrofe.

Tuttavia, alcune, conseguenze indirette o eventi collaterali, dell’evento pandemico sono sotto gli occhi di tutti ed è impossibile ignorarli o far finta di niente.

In particolare colpisce come la vasta mobilitazione, messa in moto dalla campagna vaccinale, sia avvenuta attraverso i codici della manipolazione delle masse, evidenziati negli studi di Chomsky, Bernays ed altri.

La polarizzazione ideologica delle posizioni che, il dibattito ha messo in moto, ha fatto il resto: la comunità civile si è divisa tra patrioti (i vaccinati) e gli untori ( i non vaccinati).

Un distinguo inaccettabile che ha finito per dividere la coscienza civile e dare legittimità agli istinti collerici più profondi e disperati.

La manipolazione delle masse ha ottenuto il suo scopo per buona pace dei diritti e delle libertà fondamentali.

Secondo Chomsky, un altro aspetto che determina la manipolazione delle masse è mantenere la popolazione distante dalla conoscenza, evitare alle persone di comprendere e conoscere l’utilizzo di tecnologie e metodi utilizzati da chi vuole esercitare il potere (manipolazione) su di loro per controllarle e renderle schiave.

Una constatazione che non può lasciarci tranquilli.

Alle persone , costrette da mesi di difficoltà e paura, si è dato un surrogato ideologico, un feticcio contro il quale sfogare la propria rabbia.

Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā (pronuncia dìvide et ìmpera; letteralmente «dividi e comanda») è una locuzione latina, ma in realtà di Filippo II il macedone, secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un’autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie.

Così i non vaccinati, sono divenuti , il popolo dei  “no vax” , i contestatori, il male da estirpare, per un bene superiore.

E, a nulla vale, ricordare che in quel popolo di non vaccinati, solo una minoranza, veste, probabilmente, i panni della contestazione.

Gli altri sono persone con problemi di salute, anziani o cittadini che hanno relazioni sociali controllate.

Inutile richiamare l’attenzione sul fatto che la vaccinazione della popolazione è una “condizione necessaria ma non sufficiente” per estirpare in modo radicale la circolazione del virus.

Poco importa.

Il punto è che le divisioni, una volta innescate nella memoria di un popolo, non si controllano, fabbricano nuovi feticci, nuove trame di collera e consentono di manovrare la coscienza individuale e collettiva.

A settembre assisteremo a nuove categorizzazioni sociali.

Accanto ai vaccinati con le prime due dosi vi saranno i beneficiari della terza dose.

Costoro avranno un secondo feticcio contro il quale scagliarsi.

Gli untori diventeranno, a loro volta, i vaccinati, con solo due dosi, che rifiutano l’assunzione ulteriore del farmaco.

Nuove onde colleriche si formeranno a vantaggio del controllo sociale che potrà continuare la propria opera.

In questo contesto, il rischio di una deriva dello Stato democratico non è da escludere.

Con il green pass si sono assunte misure liberticide in nome di un interesse superiore.

I poteri che hanno assunto simili iniziative, vale la pena ricordare, non sono di rango elettivo perché nonostante una profonda crisi politica, in questo paese, si è deciso di non consentire le elezioni anticipate.

Il governo in carica non rappresenta le mutate sensibilità del corpo elettorale e, le contraddizioni e le miopie normative e regolamentari in essere ed in via di adozione, fanno pensare ad una classe dirigente inetta e dilettante.

Come prendere sul serio chi assume iniziative autoritarie, senza precedenti, per la storia democratica del nostro paese, e poi lascia che gli esercenti vestano i panni dei pubblici ufficiali, per il controllo dei pass sanitari, o che orde di immigrati sbarchino sulle nostre coste, senza riguardo alcuno alla tutela sanitaria.

Non resta che attendere e sperare che il virus venga neutralizzato o con esso ogni tentativo di manipolazione sociale che nessuna decretazione d’urgenza dovrà mai rendere legittimo.

 

LA REDAZIONE DI BETAPRESS

 

 

Green Pass: la presa per i fondelli di uno stato bipolare…




Stato Morale o Stato amorale?

La vaccinazione rappresenta un mezzo utile al contenimento dell’evento pandemico Covid19 e delle sue varianti.

La questione, non è in dubbio.

È necessario, tuttavia, guardare alla vicenda della salute pubblica e, del rilancio del sistema economico e civile, in modo non ideologico e senza dimenticare, neanche per un istante, la carta costituzionale e le libertà fondamentali di ogni individuo.

L’avvento del Governo Draghi è stato salutato con molto entusiasmo.

Principalmente, perché dotava il paese di una dirigenza meno approssimativa e non tenuta insieme dagli interessi di bottega.

Purtroppo, le misure adottate nell’ambito delle iniziative per il controllo della pandemia, il green pass, per intenderci, rischiano di sollevare un dibattito sulla legittimità costituzionale da un lato e sul merito, dall’altro.

Sul primo aspetto è facilmente individuabile il “vulnus” sul quale riposa il provvedimento: le restrizioni alla libertà di circolazione degli individui non sono giustificabili da un, non contestabile, prevalente interesse pubblico.

Ciò, in quanto, la privazione dei diritti costituzionali sta avvenendo sulla base di una decretazione d’urgenza che ha perso di vista una visione d’insieme delle norme e dei regolamenti che incidono sulla vita delle persone, la loro vita sociale, i loro progetti, i loro sogni.

Vi è in atto il secondo tempo di quel  “management by necessity” che l’ex Premier Conte aveva eletto a rango costituzionale.

Un metodo di governo che, secondariamente, non ha mostrato  una valutazione sul merito delle misure coercitive in via di attuazione, trascurando le cure alternative, il supporto e la cura domiciliare,  l’utilizzo su larga scala dei   tamponi molecolari in grado di consentire una individuazione del contagio senza perdite di tempo.

Le misure sottostanti al green pass sono liberticide per una valutazione che merita un approfondimento tutt’altro che scontato.

I vaccini in circolazione hanno dimostrato la loro capacità di contenere contagi e decessi ma anche di non essere in grado di evitare tutti i contagi e tutti i decessi da Covid.

Vi sono, poi, i danni collaterali, allergie, intolleranze, gravi patologie e morti da vaccino.

È un dato.

In questa situazione è evidente che l’opzione politica sulla obbligatorietà del lascia passare, lo si voglia riconoscere o meno, è quella che accetta di buon grado la perdite di vite umane in cambio dell’interesse pubblico:  economico e sanitario.

Il Governo Draghi ha assunto l’onere di questa responsabilità attribuendo, al concetto di costo sociale, una nuova legittimità; ma allora perché indignarsi di fronte alle morti sul lavoro, sempre più numerose, perché chiudere i cantieri e varare norme preventive che affogano le piccole imprese, perché non legalizzare droghe leggere e pesanti.

Se passa il principio, in tempi di Covid, che l’interesse economico e la tutela sanitaria siano perseguibili a tutti costi, e quindi, anche sul costo di vite umane, si passa, in modo automatico, da uno Stato di diritto ad uno Stato autoritario.

Ne è riprova, in questa situazione, il fallimento del principio del “neminem laedere”.

Il principio, cioè, che la libertà di ognuno di noi, in uno stato democratico e liberale, debba trovare un limite invalicabile, nelle libertà altrui.

In questa dimensione, potrebbe essere immediato concludere che le libertà dei gestori di discoteche (solo a titolo di esempio), la movida ed i loro clienti, si estenderebbero, senza limiti, asfaltando le libertà di molti cittadini.

Pensiamo ai pensionati che vivono in casa con  contatti sociali essenziali.

Costoro, senza green pass, se usciranno a fare la spesa, non potranno contare sui servizi igienici di un bar, in caso di bisogno, proprio perché sprovvisti di lasciapassare.

La campagna vaccinale sarà ben presto completata.

I dubbi, sulle iniziative assunte ed il futuro delle democrazie mature, offriranno i pretesti per un dibattito che si annuncia lungo e travagliato.

 

LA REDAZIONE DI BETAPRESS

 

Green Pass: la presa per i fondelli di uno stato bipolare…

 




Lo “scandalo Livraghi-Cagnassi”

Eritrea 1891.

Sulle pagine del giornale “Tribuna” viene pubblicato un articolo inerente a una denuncia del tribunale militare italiano in Eritrea a carico del tenente dei Reali Carabinieri a Massaua, comandante della polizia indigena, Dario Livraghi e del segretario degli affari coloniali Eteocle Cagnessi; l’accusa è quella, con la complicità di ascari al servizio dell’Italia e altri ufficiali italiani, di aver torturato, derubato e fucilato senza processo ben ottocento notabili eritrei.

La notizia viene riportata su diversi giornali nazionali, tra cui “Il Secolo” dove vengono pubblicati il memoriale e l’intervista del tenente dei carabinieri.

Lo scandalo Livraghi arriva nelle sale dei palazzi istituzionali.

Il Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Starabba, marchese di Rudinì è costretto a nominare una commissione con lo scopo di fare chiarezza sugli eventi avvenuti nella colonia.

I membri della commissione, perlopiù senatori e deputati, partono dall’Italia il 9 aprile dal porto di Napoli e arrivano in Eritrea il 22 dello stesso mese.

La spedizione non porta nulla di concreto: nei cinquantasei giorni passati nella colonia Eritrea vengono raccolte poche informazioni riguardanti le indagini, in quanto membri della spedizione preferiscono passare la maggior parte del loro tempo a svolgere studi “scientifici” riguardanti la colonia.

La stessa relazione sulla spedizione viene pubblicata solo dopo la sentenza del tribunale, la quale sentenzia a favore degli accusati: il tenente Dario Livraghi e il segretario Eteocle Cagnessi vengono assolti da ogni accusa; gli ottocento morti dichiarati dal giornale “Il Secolo” diventano una decina; vengono condannati con “gravi pene” una manciata di ascari e, infine, vengono giudicati colpevoli – per eccesso di potere – l’ex governatore Baldissera e il governatore Orero.

Di fatto le autorità italiane cercano – e ci riescono in parte – di insabbiare i fatti avvenuti, seppur in Italia, alla notizia della sentenza del tribunale, vi siano diverse polemiche e malumori.

Lo “scandalo Livraghi-Cagnassi” sparisce dal dibattito pubblico-parlamentare quando a poco tempo dalla sentenza del tribunale, il parlamento viene investito da una crisi parlamentare che porta alle dimissioni del governo Rudinì, spingendo così al seppellimento di una delle pagine nere del colonialismo italiano.

 

a cura di Giorgio Nozza – Dottore in Storia




it is no longer British

British showed their moral decay at the European final.

In the last century they lost their colonial empire, claimed the invention of football and lost many opportunities to boast talent in the sport.

The most widely spoken language in the world is now Spanish and the educated classes speak French.

A few years ago they were already watching the decline of England.

Someone said “it will remain the place where we will send our children to study English”.

Today it is no longer true.

Our children will study English in Italy, USA, Canada or Malta, at least in addition to the language they will learn good manners.

 

La redazione di Betapress




Pokemon unite

Il nuovo MOBA targato Pokemon

    Dopo un anno dalla data del suo annuncio, Il gioco MOBA basato sui Pokemon sembra essere pronto a sbarcare su diversi dispositivi.

Sviluppato da TiMi studio in collaborazione con Pokemon Company, il game sarà completamente gratuito e cross-play.

Grazie ad un utente sappiamo che le creature iniziali non saranno più 19 ma ben si 23 proveniente dalle diverse generazioni.

Come per i giochi MOBA ovvero game simili a League of Legends, gli scontri saranno composte da due squadre da cinque giocatori che si sfideranno all’interno di una arena composta da percorsi e torri.

Ogni giocatore partirà con un Pokemon di livello 1 portando ad un massimo livello 15, guadagnando nuove mosse ed evolvendo sempre di più fino al suo stato massimo. Ad esempio, Charmander diventerà al livello massimo Charizard; mentre Pikachu resterà nella sua forma base.

I soldi guadagnati potranno essere investiti nel negozio per comprare oggetti per potenziare ancora di più il tuo Pokemon per un massimo di tre oggetti indossabili.

Se in League of Legends, lo scopo principale è quello di distruggere nexus avversario qua invece l’obbiettivo è quello di penetrare le difese nemiche e fare canestro all’interno di speciali cerchi disposti lungo la mappa, un concetto filosofico differente dal distruggere tutto.

TiMi studio ha dichiarato che sarà un game semplice ma con delle meccaniche di gioco difficili da padroneggiare.

Ogni settimana a rotazione ci saranno nuovi campioni gratis in “prova” che potremo utilizzare e nel caso volessimo utilizzare il nostro pokemon preferito potremo compralo attraverso i soldi del gioco o reali.

Pokemon unite sarà presto disponibile su Nintendo Switch, mentre si dovrà aspettare fino a settembre per vederlo su Android e iOS.

            <figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/07/arton92760-600x338.jpg" alt="arton92760" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/07/Screenshot-2021-06-24-at-14-57-59-Pokemon-Unite-Part-1-Greninja-MVP-Gameplay-PokemonUNITE-YouTube-600x338.png" alt="Screenshot-2021-06-24-at-14-57-59-Pokemon-Unite-Part-1-Greninja-MVP-Gameplay-PokemonUNITE-YouTube" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/07/Immagine-2021-07-06-154528-600x340.png" alt="Immagine 2021-07-06 154528" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/07/Immagine-2021-07-06-154652-600x344.png" alt="Immagine 2021-07-06 154652" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/07/capture_decran_2020-06-24_a_15_33_21-600x352.jpg" alt="capture_decran_2020-06-24_a_15_33_21" /></figure>         
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[youtube https://www.youtube.com/watch?v=th3yWRp2AHQ&w=640&h=360]



Windows 11

Microsoft lancia il nuovo Windows11

    Senza giri di parole, Microsoft con il nuovo sistema operativo, semplifica l’interfaccia avvicinandosi al MacOs e a Chrome OS.

Notiamo subito il nuovo menu di start, aggiornato e in centro sulla barra delle applicazioni (tranquilli si potrà posizionare nuovamente a sinistra) identico al progetto Windows 10X, un sistema operativo per i dispositivi multischermi appena abbandonato.

win11

Addio ai Live Titles introdotto con Windows 8 per un menu start simile a Chrome Os; un menu più semplice e fluido separato dall’applicazione search. Tutto questo con le finestre con angoli arrotondati, una piccolezza che moderna la grafica.

Win 11 avrà integrato Teams direttamente nelle barre delle applicazioni permettendo l’interazione di messaggi, chat e video con chiunque anche su diversi dispositivi (Windows, Android, iOS).

Snap Layout è il nuovo multitasking di Microsoft che permette di lavorare con più schermate contemporaneamente in modo rapido. In caso di multischermo, questa nuova modalità riconoscerà automaticamente dividendo per ogni schermo le app.

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Uno sviluppo importante è stato fatto sul Microsoft store grazie alla collaborazione con Intel e Amazon, i quali hanno sviluppato una tecnologia chiama Intel Bridge. Questo nuovo store oltre ad essere più affidabile porta con sé anche le app proveniente dal mondo Android e dà accesso a tutti gli sviluppatori e creator.

Per il mondo gaming Microsoft regala la migliore esperienza di gioco per pc offrendo Auto HDR, direct storage e per i possessori di Xbox Game pass, potranno utilizzare l’app Xbox. Ebbene sì, Xbox e pc si fondano per il mondo game.

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In conclusione, windows 11 ottimizza e velocizza tutte le applicazioni; è un update che aspettavamo da tanto, un aggiornamento che svecchia l’attuale sistema operativo.

La data di rilascio non è stata ancora annunciata ma sappiamo che in arrivo a fine anno.

Tranquilli l’aggiornamento a 11 sarà gratuito per tutti i dispositivi dotati di Windows.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Uh9643c2P6k&w=640&h=360]



FORZA HORIZON 5

FORZA HORIZON 5

    Il nuovo guida arcade di playground games passa dalla pioggia inglese al sole e la sabbia del Messico, sfrecciando tra cactus e paesaggi davvero suggestivi.

Il gioco promette davvero bene dato anche dalla base solida del capitolo precedente.

Da sottolineare la spettacolare grafica anche grazie all’utilizzo del RAY RACING porta il gioco a quasi al fotorealismo.

Tant’è che possiamo vedere nei minimi dettagli il deserto di Sonora, la foresta dello Yucatan le rovine maia e innumerevoli effetti ambientali, come le tempeste di sabbia e temporali.

Oltre alla “classiche” auto sportive e supercar non mancheranno anche le auto elettriche come Rimac Nevera, una hypercar a batterie.

A prescindere dal modello, marca o tipologia, tutte le auto potranno essere personalizzate tramite i vari componenti di elaborazione (cerchi, body-kit, alettoni e molto altro…).

Forza Horizon 5 è stato premiato come il gioco più atteso agli E3 2021 e la data d’uscita è fissata per il 9 novembre 2021 (dal day-one su Game Pass).

            <figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-quando-esce-ambientato-v5-523699.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/Forza-Horizon-5-1024x576-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-2-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-4-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-7-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-8-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-9-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-10-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-2021-11-1280x720-1.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure><figure><img src="https://betapress.it/wp-content/uploads/2021/06/forza-horizon-5-168088.jpg" alt="FORZA HORIZON 5" /></figure>          
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Battlefield 2042

Battlefield 2042 uscita 22 ottobre

    Il nuovo sparatutto di casa DICE mostra una panoramica delle mappe, modalità e sulle scelte creative, infatti, il nuovo Battlefield non avrà una modalità storia, ma si concentra solo sul multigiocatore ciò non toglie l’ambientazione narrativa. Nel 2030 una serie di crisi (anche attuali) portano molti paesi al crollo economi e sociale creando così delle persone senza patria, rifiutati da tutti i paesi ancora “in piedi”.

Nel 2042 scoppia una guerra per le ultime risorse rimaste tra l’America e la Russia, i quali reclutano i No-Pats per riempire le proprie file di soldati, in quanto un blackout satellitare riduce la possibilità di utilizzare tecnologie missilistiche e truppe robotizzate.

Uno scenario un po’ banale in quanto è una versione moderna di Modern Warfere.

Dice ha dato principale sviluppo nel reparto grafico, basta pensare all’enorme senso di scale per le nuove console e pc per un massimo di 128 giocatori migliorando l’esperienza degli utenti.

Un altro elemento che ci ha colpito sono i cambiamenti climatici in alcune mappe, dei veri disastri naturali; mentre in altre mappe saranno i giocatori a modificarli.

Per quanto riguarda la personalizzazione delle armi e dei personaggi, il game ci farà scegliere uno specialista con cui iniziare a cui avrà accesso a due abilità gadget primario e abilità passiva; gli unici ad avere un volto e una nazionalità.

Ogni personaggio a prescindere dalla specialista potrà scegliere qualsiasi arma da fuoco primaria, secondaria o gadget.

Attualmente non possiamo dirvi com’è l’esperienza di gioco dato che l’uscita della Beta non è ancora stata proclamata ma sarà purtroppo disponibile solo per chi decide di preordinare Battlefield 2042.

l’esperienza di gioco di Battlefield 2042 sarà compatibile anche con PS4 e Xbox One oltre alla nuove console che su PC.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=LuXsKqwE3v8&w=640&h=360]



Surface Laptop4

Microsoft beffa Apple con il nuovo Surface Laptop4

    Una nuova presentazione del Surface Laptop4 beffa il MacBook Air mostrando la disponibilità di un display touch screen, una disponibilità di una porta USB standard e USB C e un miglior supporto al gaming; mentre il MacBook Air ne è sprovvisto di tutto ciò come viene sottolineato nel video.

Il nuovo Surface Laptop4 è disponibile sia con i processori Intel che AMD con un display da 13.5” e 15” con diverse finiture e colori ed è disponibile con la superficie della tastiera in Alcantara.

La contro parte utilizza il processore proprietario Apple Silicon M1 con architettura ARM.

I prezzi per il nuovo Microsoft Surface Laptop 4 partono dal 1.149€ per il modello da 13,5” AMD Ryzen5 4680u 8gb di ram e un ssd da 256 GB, mentre per il 15” AMD Ryzen7 4980u 8GB di Ram e 256 ssd parte da 1499

SPECIFICHE TECNICHE

  • OS: Windows 10 Home 20H2
  • dimensioni e peso: 
    • 13,5″: 308x223x14,5mm per 1,265 grammi (Platinum e Ice Blue) o 1,288 grammi (Matte Black e Sandstone)
    • 15″: 339,5x244x14,7mm per 1,542 grammi (Platinum e Matte Black)
  • scocca: alluminio
  • colorazioni:
    • 13,5″: Platinum o Ice Blue (solo in versione Alcantara), Matte Black o Sandstone (solo in versione in metallo)
    • 15″: Matte Black, Platinum
  • display: 
    • 13,5″: PixelSense Display 2256×1504, 201ppi, 3:2, supporto Surface Pen, multi-touch a 10 punti
    • 15″: PixelSense Display 2496×1664, 201ppi, 3:2, supporto Surface Pen, multi-touch a 10 punti
  • CPU: 
    • 13,5″:
      • Intel Core i5-1135G7 quad-core
      • Intel Core i5-1145G7 quad-core (solo uso commerciale)
      • Intel Core i7-1185G7 quad-core
      • AMD Ryzen 5 4680U Mobile con Radeon Graphics Microsoft Surface Edition exa-core
      • AMD Ryzen 74980U Mobile con Radeon Graphics Microsoft Surface Edition octa-core (solo uso commerciale)
    • 15″:
      • Intel Core i7-1185G7 quad-core
      • AMD Ryzen 7 4980U Mobile con Radeon Graphics Microsoft Surface Edition octa-core
  • tastiera e trackpad: 
    • 13,5″: trackpad 115×76,6mm in vetro, gesture a 5 dita, tastiera full size backlit con soft touch, corsa 1,3mm
    • 15″: trackpad 115×76,66mm in vetro, gesture a 5 dita, tastiera full size backlit, corsa 1,3mm
  • grafica:
    • Intel Core 11a gen: Intel Iris Xe
    • AMD Ryzen: AMD Radeon
  • memoria: 
    • 13,5″: 8/16/32GB LPDDR4X, 3733MHz
    • 15″:
      • Intel: 8/16/32GB LPDDR4X, 3733MHz
      • AMD: 8/16/32GB DDR4, 2400MHz
  • storage: 13,5″: 256/512GB o 1TB M.2 NVME SSD rimovibile
  • sicurezza: chip TPM 2.0 e supporto BitLocker, Windows Hello
  • rete: WiFi 6, Bluetooth 5,0
  • autonomia: 
    • 13,5″:
      • AMD Ryzen 5: fino a 19 ore
      • Intel Core i5: fino a 17 ore
      • supporto ricarica rapida
    • 15″:
      • AMD Ryzen 7: fino a 17,5 ore
      • Intel Core i7: finoa 16,5 ore
      • supporto ricarica rapida
  • cam: Windows Hello per autenticazione facciale, fotocamera frontale 720p f/2,0
  • audio: Studio Mic Dual far-field, speaker Omnisonic con Dolby Atmos 9
  • porte: 1x USB-C, 1x USB-A, jackda 3,5mm, 1x Surface Connect
  • sensori: luce ambientale
  •  alimentazione: 60W + 5w

https://www.youtube.com/watch?v=HyliB3OYMlc