Upgrade Pegaso Award ad Antonio Brienza

Il vincitore del concorso accademico nazionale “Upgrade Pegaso Award” è Antonio Brienza con il progetto scientifico “Il gioco virtuale quale neurostimolante di processi di apprendimento multidisciplinare”




Udir apprezza il Ministero degli Esteri

 

Il Sindacato UDIR plaude all’iniziativa del Ministero degli Esteri che in data 17 e 18 ottobre ha convocato a Roma tutti i Dirigenti scolastici che prestano servizio all’estero.

La giornata del 17 era espressamente dedicata alla raccolta di pareri tecnici ai fini della revisione della normativa applicativa onde rendere il lavoro dei Dirigenti più agile e adatto alle mutate realtà della nostra presenza all’estero (non più legata alle esigenze degli italiani fuori confine ma ad una visione inclusiva di cooperazione).

La giornata del 18, presso la prestigiosa Società Dante Alighieri, è servita a fare il punto della situazione sulle strategie di diffusione e promozione della nostra lingua e cultura all’estero.

I Dirigenti sono stati accolti presso la Farnesina con inusitata dignità, chiaro segnale di una considerazione che tarda ad essere recepita dal Ministero dell’Istruzione ancora alle prese con una atavica rivendicazione di adeguamento stipendiale che recuperi quanto tolto e quanto non assegnato negli ultimi dieci anni di vacatio contrattuale (l’ annosa questione della perequazione retributiva rispetto alle altre categorie dirigenziali dello Stato).

Varie le criticità segnalate dai Dirigenti che si trovano ad operare come singole unità su territori spesso molto più grandi della stessa Italia, senza nessun aiuto di personale amministrativo.

Aspetto che limita fortemente la loro azione per la costituzione di reti, promozione di accordi e protocolli di intesa in cui concretizzare la politica educativa.

Tra le criticità maggiori vanno segnalate:

la mancanza di personale a disposizione facilmente reperibile modificando le assegnazioni dei docenti la cui utilizzazione nelle scuole paritarie appare desueta nel panorama odierno (si tratta di una funzione che eredita la visione delle scuole per italiani emigrati residenti all’estero) e dovrebbe invece, in linea col nuovo Decreto 64/2017, tendere alla creazione di team a disposizione del Dirigente scolastico per la produzione di materiali didattico-educativi con cui operare in tutte le scuole, pubbliche e private, in cui si insegna l’italiano nonché a fornire assistenti esperti di lingua italiane nelle scuole pubbliche bilingue e nei corsi degli Enti gestori.

Un altro contributo in termini di risorse potrebbe venire da una ridefinizione delle modalità di assegnazione degli incarichi in loco dei lettori le cui ore eccedenti, per prassi consolidata, vengono gestite dagli Istituti di Cultura che però, a differenza degli uffici scolastici, dispongono di personale dipendente e risorse finanziarie.

La mancanza di risorse finanziarie con cui attuare iniziative e protocolli di intesa locali finalizzati a promuovere la conoscenza della lingua italiana, anche in vista della promozione dello studio presso le università italiane da parte di studenti stranieri.

Infine, il peso delle procedure burocratiche che sottrae enormi quantità di tempo al lavoro e alla programmazione delle attività dei Dirigenti che devono relazionarsi ad un numero elevatissimo di soggetti istituzionali per lo svolgimento dei loro compiti.

http://betapress.it/index.php/2017/09/17/udir-la-marcia-non-si-arresta/

http://betapress.it/index.php/2017/10/03/doxa-la-scuola-piace-di-piu-ma-gli-italiani-studiano-di-meno/




La filastrocca del Vicepreside

Il Vicepreside.

Ad ogni grado corrisponde un determinato ruolo, ad eccezione del Vicepreside.

Il Vicepreside è quella figura che lavora a prescindere se gli compete o meno.

Il Vicepreside è quella figura che dell’anzianità ne fa un proprio e invidiabile titolo di studio.

Il Vicepreside è quella figura chiamata sempre a spegnere focolai dove l’inesperienza e la sapienza creano disagi e dissapori.

Il Vicepreside è una sorta di ancora di salvezza per ognuno che ne chiede consiglio, a lui basta una parola o una telefonata per risolvere tutto.

Il Vicepreside sostituisce il Dirigente, ma il Dirigente non può sostituire il Vicepreside, il Vicepreside gestisce tutti i beni, ma tutti i beni non fanno un Vicepreside, il Vicepreside non sgrida i sottoposti, ma tutti possono sgridare il Vicepreside, si, perché il Vicepreside è stato abituato ad essere sgridato, gli altri no.

Essere Vicepreside è più complesso di quanto potrebbe intendersi, essere Vicepreside obbliga a comportarti sempre in un certo modo, non gli è concesso sbagliare, non gli è concesso fermarsi, non gli è più concessa voce in capitolo.

Però i doveri ad esso sono sempre attribuiti, lui vive di doveri, dopotutto il Vicepreside per gli altri ha sempre una buona parola, mentre a lui non è concessa neanche una pacca sulla spalla.

Il Vicepreside comunque ed in ogni caso, rimane quella figura che in sua assenza, ogni luogo diventa un inferno.




Banca Intesa al Games Week

Unica Banca presente al Games Week di Milano è stata Banca Intesa, due grandi stand per stare vicino ai giovani.

Molto interessante l’iniziativa carta Flash su misura, ove per tutti i partecipanti era possibile ricevere una carta flash con la fotografia personalizzata.

 




Games Week: Milano al centro del videogioco

Si svolge in questi giorni la manifestazione del videogioco più importante in Italia, tre giorni di passione per i videogiocatori di tutte le età.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Giocatori hanno preso d’assalto i saloni della manifestazione fin dalle prime ore del mattino, riempiendo tutti gli stand.

I titoli più richiesti erano Battelefront II, l’acclamato seguito del primo gioco sulla saga di Star Wars, WWII rievocazione della seconda guerra mondiale, Destiny 2, gioco futuristico Destiny 2 è un videogioco sparatutto sviluppato da Bungie con l’assistenza di Vicarious Visions e High Moon Studios, sequel dello Shared World Shooter (“sparatutto a mondo condiviso”) Destiny e delle sue espansioni. Il gioco era stato originariamente annunciato per l’8 settembre 2017, salvo poi essere anticipato al 6 settembre su console per evitare di sovraccaricare i server nel weekend di lancio. La versione PC sarà disponibile dal 24 ottobre 2017 e verrà distribuita esclusivamente su Battle.net, la piattaforma online di Blizzard.

 

Anche  giochi automobilistici hanno attirato molto l’attenzione dei Fan, che non erano solo ragazzi, ma anche ragazze interessate ed attente alle novità del settore.




Messina contro Google, la disfatta del colosso americano.

Google si costituisce in giudizio per 25 $ davanti al Giudice di Pace di Rometta (ME) e viene condannata.

A Martino Giorgianni – fratello dello sviluppatore software Davide Giorgianni, titolare della One Multimedia Srl – la chiusura ingiustificata del proprio account di distribuzione sul play store Google non era andata giù.

Ancora meno era andato giù che, per aprirlo, aveva dovuto versare alla Google Payment Ltd la somma di 25 euro, mai rimborsatagli dopo la chiusura dell’account che non aveva nemmeno avuto la possibilità di utilizzare.

Ma già Davide, vistosi “espulso” senza appello da Google dalla possibilità vendere le proprie app per Android, si era dovuto rivolgere al Tribunale, inviando citazione alla società statunitense.

Quindi Martino, con l’assistenza dell’Avv. Andrea Caristi, del Foro di Messina, ha citato – azionando l’art 4 del Reg. CE n. 861/2007 c.d. “procedimento europeo per le controverse di modesta entità” –  la Google Payments Ltd, innanzi il Giudice di pace di Rometta, in provincia di Messina, per richiedere la restituzione dei 25 dollari.

Google si costituiva in giudizio, producendo corposa memoria difensiva e sollevando numerose eccezioni di giurisdizione, asserendo la competenza dei Tribunali U.S.A. di Santa Clara (California) ovvero del Regno Unito (Galles) ma il Giudice di Pace di Rometta (ME) ritenuta la sua competenza e giurisdizione ha condannato il colosso a restituire a Martino il 25$ e pagarli le spese del giudizio.

Finalmente una prima linea di indirizzo che si muove contro queste multinazionali che schiacciano l’utente utilizzando la loro caratura ed il fatto che non hanno problemi a buttare i soldi in cause legali.

Attenzione: se non ci rendiamo conto che oggi tutto ormai passa per il virtuale e che tutto il virtuale è in mano a pochissimi colossi, allora manco ci accorgiamo che a breve in pochi avranno in mano il mondo.

Vogliamo questo?

 

 




UDIR la marcia non si arresta

Si sta svolgendo in questi giorni il primo workshop nazionale di UDIR il nuovo sindacato dei Dirigenti Scolastici nato, gestito e diretto da Dirigenti Scolastici in servizio e coadiuvato da un comitato tecnico di esperti composto da Dirigenti, DSGA, Ingegneri, Avvocati, esperti di formazione, giornalisti.

Si stanno affrontando diversi punti cruciali per la categoria: oltre alle responsabilità degli edifici, che vanno ascritte ai proprietari e non ai presidi, si discuterà del reclutamento, di sicurezza (perché la metà degli istituti scolastici è stata costruita prima del 1971), di valutazione, di retribuzione, con un dirigente neo-assunto bloccato per anni a 2.300 euro al mese, di tutti gli assunti dopo il 2001 senza Ria e per tutti di un Fondo Unico Nazionale indegno per una categoria dirigenziale.

Marcello Pacifico (Confedir-Udir) “I dirigenti scolastici sono sempre più soffocati da incarichi e responsabilità a dismisura, in cambio di compensi dimezzati rispetti ai colleghi del pubblico e privato. Partendo da questo, diventa ancora più insopportabile il fatto che il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza e della salute dei lavoratori e delle lavoratrici delle istituzioni scolastiche ed educative, debba continuare ad essere individuato nel Dirigente scolastico. La responsabilità è chiaramente del proprietario dell’immobile. Con la nostra proposta emendativa, puntiamo ad aprire il dibattito su delle norme da rivedere: i dirigenti scolastici ogni giorno rischiano troppo, assieme ai rappresentanti degli enti locali.”

Il convegno, che proprio nella giornata di oggi vede la sua fase conclusiva, si è svolto a Palermo nella prestigiosa cornice della sala convegni del San Paolo Palace hotel, ed ha visto la copiosa partecipazione non solo degli iscritti che hanno riempito la sala, ma anche di interessati al messaggio di UDIR che in primis vuole tutelare la figura del Dirigente Scolastico nelle sue significative peculiarità.

Al workshop erano attivi dei tavoli di consulenza sia legale che organizzativa che hanno permesso ai Dirigenti presenti di ottenere risposte a dubbi e perplessità scaturenti dal loro lavoro quotidiano.

Un successo, quello di questi giorni, che ha costellato tutto il percorso fatto da UDIR fino ad oggi, e se le cose procederanno in questo modo UDIR potrebbe raggiungere la rappresentatività nazionale entro fine novembre, decretando definitivamente il successo clamoroso di questa iniziativa che in soli otto mesi è riuscita a raggiungere obiettivi che nessun altro sindacato ha mai ottenuto in così breve tempo.




ANCODIS A CONFRONTO CON L’ONOREVOLE CENTEMERO

L’ Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici tratta il tema del middle management scolastico con l’Onorevole Centemero ed individua la necessità di formare le figure intermedie per poter al meglio rispondere alle esigenze della scuola.

Ci chiediamo però se non sia il caso di ripensare completamente gli organismi di vertice della scuola, dalla giunta esecutiva (ormai praticamente inutile) al consiglio di istituto.

Non ci dilunghiamo ma il mondo della scuola deve essere ripensato completamente, altro che autonomia scolastica (che oggi non c’è), altro che figure manageriali, altro che Dirigenza scolastica.

Basti pensare alle centinaia di cause che le scuole perdono nei tribunali perché l’Avvocatura si Stato delega i Dirigenti Scolastici ad andare in tribunale o anche solo alla endemica mancanza di fondi che non permettono certo l’autonomia, o al fatto che quando i fondi ci sono sono spesso pilotati non alla scuola ma per gestire corollari poco edificanti (vedasi scuole belle).

La Scuola è oggi un pantano legalizzato, chissà se l’Onorevole Centemero con l’aiuto di Ancodis si muoverà per fare qualcosa?

 


ANCODIS: ANCHE NELLA CAPITALE E’ COSTITUITO IL DIRETTIVO TERRITORIALE

 Ad un anno dalla prima assemblea dei collaboratori dei DS svolta a Palermo (5/9/2016) nella quale sono state poste le basi per la costruzione di una rete tra i Collaboratori del DS nelle diverse forme (I°-II°-Responsabili di plesso), si costituisce il Direttivo territoriale di Roma presieduto dall’Ins.te Carla Federica Spoleti che ringraziamo unitamente ai colleghi che in questi mesi hanno reso possibile questo importante obiettivo.

Dopo Palermo, Siracusa, Firenze, Pisa, Cuneo e Catania, mercoledi 6 settembre i collaboratori dei DS di Roma e provincia decidono di aderire ad ANCODIS contribuendo alla crescita della struttura dell’Associazione sul territorio nazionale.

Per ANCODIS è un importante risultato tenuto conto che in meno di un anno di vita ha già superato la soglia dei 500 iscritti e quotidianamente riceve mail di richieste di informazioni.

I Collaboratori dei DS in questo breve tempo hanno compreso l’importanza di diventare comunità nella scuola italiana a partire dalla necessità di condividere e confrontare esperienze lavorative che fino a quel momento restavano circoscritte alle proprie Istituzioni Scolastiche, decidendo di tenere aperto il dibattito sul loro ruolo e sul riconoscimento giuridico e contrattuale.

Nella stessa giornata (6/9/2017), una rappresentanza ANCODIS ha incontrato alla Camera dei Deputati l’Onorevole Centemero, responsabile Scuola ed Università di Forza Italia, che – riconoscendo fondamentale il ruolo dei collaboratori dei DS – ritiene che debba essere adeguatamente valorizzato nel moderno sistema scolastico.

Sono stati evidenziati i punti condivisi in accordo con il nostro documento programmatico: riconoscimento sotto l’aspetto giuridico del collaboratore del DS, poiché inserito nel D.Lgs 165/2001, poi di fatto mai regolamentato; riconoscimento economico con una retribuzione prevista nel prossimo CCNL e non al tavolo di contrattazione d’istituto con il FIS.

Abbiamo avuto la comune consapevolezza che si tratta di docenti che dimostrano quotidianamente nelle I.S. e, soprattutto in quelle in condizione di reggenza, di avere acquisito sul campo e con percorsi di autoformazione le competenze necessarie ad assolvere ruoli nella governance delle scuole.

Vede, dunque, in modo molto favorevole l’istituzione del Middle Management e la relativa formazione effettuata attraverso il MIUR stesso o enti riconosciuti su argomenti gestionali e amministrativi relativi al nostro comparto.

E’ ormai il tempo di stabilire negli strumenti normativi e contrattuali che il lavoro dei collaboratori – nei diversi ruoli e funzioni loro assegnate dal ds – debba avere un riconoscimento anche attraverso una carriera integrata a quella di docenti.

Ed in questo percorso non si potrà non rivedere la norma che ha posto il blocco all’esonero per il primo collaboratore unitamente al riconoscimento delle funzioni vicarie e le mansioni superiori.

Sulla funzione del Middle Management intorno al dirigente si è parlato ampiamente: l’Onorevole Centemero ritiene che le vigenti Figure Strumentali debbano rientrare tra gli obiettivi nel lavoro dello Staff che può arrivare al 10% dell’intero C.D.

Ritiene molto importante fare un distinguo tra la classica carriera dell’insegnante e la carriera integrata dei collaboratori secondo ruoli e funzioni, riconoscere l’esperienza maturata sul campo come collaboratore/Vicario e responsabile di plesso non facendo fare la preselezione per il concorso a D.S.. Per quest’ultimo punto occorre valutare e studiare con molta attenzione una forma di riconoscimento anche in sede concorsuale ma non è d’accordo con la richiesta di riserva dei posti.

Su quest’aspetto occorre lavorare per trovare possibili soluzioni per questo riconoscimento.

Ci ha chiesto le nostre esperienze e l’opinione sulla L.107/2015, sul potenziamento e la chiamata diretta chiedendo di segnalarle ogni nostra riflessione sull’argomento.

 

Rosolino Cicero, Presidente ANCODIS Palermo

Renato Marino, Presidente ANCODIS Siracusa

Silvia Zuffanelli, Presidente ANCODIS Firenze

Cristina Picchi, Presidente ANCODIS Pisa

Mara Degiorgis, Presidente ANCODIS Cuneo

Antonella D’Agostino, Presidente ANCODIS Catania

Carla Federica Spoleti, Presidente ANCODIS Roma

 




La Scuola di chi: Finocchiaro rimette gli alunni al centro.

Nella mia carriera di giornalista ho sempre cercato di inseguire verità e chiarezza, quantomeno questo è stato il mio intento.

Non sempre è stato possibile farlo, a volte perché la verità si nasconde nella bugia e spesso perché la bugia è la verità.

Quando però incontro una mente limpida e lineare, quando trovo qualcuno che nonostante le complicanze politiche e sociali riesce a dire la verità, allora ritrovo la serenità nel mio cuore, perché capisco che c’è una strada della verità, occorre solo farla vedere il più possibile.

Ho potuto conoscere personalmente Giampiero Finocchiaro, l’autore di “La Scuola di chi“, e nel recensire il suo libro ritrovo il gusto particolare di chi vede la verità sopra ogni camuffamento, di chi la insegue ad ogni costo, per il bene di qualcun’altro, quindi sicuramente eccellente sia nel cuore che nella mente.

La Scuola di chi è un libro scorrevole, scritto in modo lineare, in cui finalmente si svela l’inganno della scuola italiana: la scuola non è degli alunni!

Finocchiaro ci prende per mano e ci porta a comprendere come la Scuola sia diventata un contenitore di mille problemi e di mille bugie, di false promesse e di incredibili artifici, ma mai è stata a fianco degli alunni, dei ragazzi e paradossalmente anche quando la scuola riesce ad essere per le famiglie, comunque non è a pieno per gli alunni.

Usare la Scuola per tutto fuorché per il suo vero scopo è quantomeno strano, specie calcolando che gli alunni oggi non sono diversi dagli alunni di ieri, hanno solo necessità differenti perché il mondo degli strumenti a loro disposizione è cambiato.

Finocchiaro non si limita ad aprirci gli occhi sulla scuola ma indica anche un percorso per riportare la scuola agli alunni, per ridarle quella credibilità e quella dignità necessaria per un Paese importante e bello come il nostro.

Quindi un libro verità ma anche un libro di metodo, per aiutarci a capire cosa dovrebbe essere la Scuola e come fare per rimettere gli alunni al centro.

Consiglio a tutti di leggere questo lavoro di Giampiero perché bello, vero, semplice, profondo.

 

Corrado Faletti

 

per ulteriori approfondimenti consiglio il sito di Giampiero Finocchiaro

 

Giampiero Finocchiaro è Dirigente Scolastico, antropologo, ed ha realizzato oltre 20 tra libri e pubblicazioni in materia di scuola ed antropologia scolastica.




Convegno UDIR per i Dirigenti Neo Assunti

UDIR, sindacato nazionale dei Dirigenti Scolastici organizza a Napoli un importante incontro di aggiornamento per i Dirigenti Scolastici neo assunti mirato a dare le prime nozioni per permettere un sereno avvio della Scuola.

Gli argomenti trattati sono i più importanti per un Dirigente, contratto, organizzazione, organi collegiali, personale, RSU, insomma un importante vademecum per affrontare con tranquillità i primi giorni di incarico.