Beni culturali: “salviamo il salvabile” il messaggio di Vittorio Sgarbi
Il 19 aprile è stato presentato a Roma il volume “Per la tutela del patrimonio culturale” dell’Avvocato dello Stato Raffaele Tamiozzo. Il libro è appena uscito nelle librerie.

Presentazione del libro “Per la tutela del patrimonio culturale” di Raffaele Tamiozzo
Il libro scritto da un giurista ma comprensibile anche per i non addetti ai lavori.
I beni culturali e la normativa
Il 19 aprile è stato presentato a Roma il volume “Per la tutela del patrimonio culturale” dell’Avvocato dello Stato Raffaele Tamiozzo.
L’opera di Raffaele Tamiozzo, edita da Gangemi, ricostruisce in maniera minuziosa e dettagliata la materia di beni culturali dal punto di vista giuridico.
L’autore affronta, infatti, l’indagine storica e l’analisi critica della vigente normativa.

Un libro scritto da un giurista ma pensato per gli archeologi
La chiarezza della esposizione, in una così complessa materia, rende il libro strumento utilissimo, fruibile non solo dai giuristi, ma anche dagli archeologi e da tutti coloro che quotidianamente offrono il loro servizio alla tutela dei beni culturali.
Un Avvocato dello Stato prestato all’Università
Il libro costituisce la sintesi delle lezioni di Legislazione e Diritto dei beni culturali, tenute dall’autore alla Sapienza, agli studenti delle Facoltà di Lettere, Scienze umanistiche e Scienze e Tecnologie per la conservazione dei beni culturali.
Le recenti riforme nel settore dei beni culturali
Il testo cura particolarmente l’aggiornamento della normativa, in ragione delle numerose innovazioni medio tempore intervenute.
Il volume affronta anche la recente riforma dei reati contro il patrimonio culturale attuata con la legge n. 22 del 2022.
Raffaele Tamiozzo, l’avvocatura dello stato e il recupero del patrimonio culturale all’estero
Raffaele Tamiozzo ha concluso la sua gloriosa carriera come Vice Avvocato Generale dello Stato nel 2014.
Ha sempre difeso lo Stato con competenza e passione.
Come Avvocato dello Stato ha avuto modo innanzitutto di difendere, rappresentare ed assistere le pubbliche amministrazioni statali nelle controversie giudiziarie.
Come vice avvocato Generale, al culmine di una prestigiosa carriera, ha diretto la IV sezione dell’avvocatura Generale che si occupa tuttora della difesa di beni culturali oltre che del
Ministero dell’interno, un altro dei gangli vitali dello Stato.

Gli incarichi governativi
Tamiozzo ha parallelamente, ricoperto importanti e delicati incarichi governativi.
È stato capo di gabinetto di Spadolini quando nel 1974 fu creato il Ministero dei beni culturali e dell’ambiente.
Il settore era prima assorbito dal Ministero della pubblica istruzione.
La biblioteca Casanatense sede dell’evento
L’evento si è celebrato nella prestigiosa sede della biblioteca Casanatense, una delle più belle e antiche di Roma, aperta al pubblico dal 1701. È ubicata nel vecchio convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva a Roma, nel cuore della città, tra il Pantheon e Fonata di Trevi.

Dal cardinale Casanate a Paganini
Deve la sua nascita al cardinale Girolamo Casanate (1620-1700), che lasciò ai domenicani del convento la sua raccolta libraria.
La raccolta vanta 400.000 volumi 6000 manoscritti e 2.200 incunaboli.
Si trovano anche 90 manoscritti del violinista e compositore Niccolò Paganini nonché l’archivio del pianista e compositore Giovanni Sgambati.

Codex Casanatense
Un altro dei pezzi forte della collezione è il Codex Casanatense del 1889 composto da settantasei illustrazioni ad acquarello.
Si tratta di un codice miniato portoghese del XVI secolo in cui sono raffigurati popoli e culture lontani, al limitare degli oceani Pacifico e indiano.
Le acquisizioni successive
Con successive acquisizioni la biblioteca si arricchì di opere riguardanti sia le tradizionali discipline religiose e teologiche che studi di filosofia e diritto romano, di economia e opere riguardanti la città di Roma.
La Casanatense è attualmente biblioteca del Ministero della Cultura
Con l’avvento della legge sulla soppressione delle corporazioni religiose, la proprietà della Casanatense passò definitivamente allo Stato italiano e tuttora è una delle biblioteche del MInistero della cultura.
I saluti della neo direttrice della biblioteca Lucia Marchi
La direttrice della biblioteca Lucia Marchi, da poco a capo della Biblioteca, ha elogiato il libro per aver saputo affrontare con chiarezza e sintesi la Legislazione complessa dei beni culturali.
Un problema di stretta attualità: la tutela dei beni culturali dagli atti vandalici.
Il problema della tutela dei beni culturali, ha affermato la direttrice, viene ancor prima della loro valorizzazione.
La dott. ssa Marchi con rammarico ha sottolineato che lo Stato italiano ha dovuto pagare 40.000 euro per ripulire la facciata palazzo madama.
Le azioni vandaliche di recente commesse in nome di una non meglio precisata tutela della natura e dell’ecologia non si giustificano in alcun modo.
Anzi sviliscono la nostra civiltà e ci fanno tornare indietro dei secoli più bui.
Fa cenno inoltre alla difficile valorizzazione dei beni culturali, alle Convenzioni internazionali, al patrimonio archeologico
subacqueo.

Patrimoni da difendere. L’intervento della Prof.ssa Valeria della Valle
La Prof. ssa Valeria della Valle, è una celebre linguista, già docente di linguistica italiana alla Sapienza.
Nel suo intervento affronta la tematica dei linguaggi settoriali ed in particolare di quello giuridico e burocratico.
Ne tratteggia l’attuale oscurità e la poca trasparenza.
Ciò crea non poche difficoltà ai i cittadini non esperti.
Riconosce nel libro uno strumento prezioso in quanto la terminologia giuridica utilizzata è molto semplificata.
Quando pensavano di distruggere il Vittoriano
Ricorda taluni episodi indicati nel volume.
Alcuni di essi riguardano il Vittoriano, quando si pensava di distruggerlo. Oppure la
Caserma di via Tasso, che viene tutelata per il suo valore storico.

Dal Caffè greco in via Condotti all’ archeologia industriale degli zuccherifici
Oppure la Fiaschetteria di via della Croce, il Caffè Greco in via Condotti, sino ad arrivare agli esempi di archeologia industriale, come l’ex zuccherificio Eridania di Codigoro (Ferrara) 2009.
Viaggi nel tempo. Sara Iannone
Presidente della Associazione “L’Alba del Terzo Millennio
Sara Iannone ripercorre il libro come un viaggio nella storia dei beni culturali e della loro conservazione.
Partendo dall’antica Roma, arriva fino a Napoleone e alle recenti politiche della restituzione, passando per il fondamentale art. 9 della Costituzione.
L’intervento delle archeologhe a capo dei siti più visitati del mondo
Le archeologhe di fama internazionale Daniela Porro e Alfonsina Russo ci raccontano la loro non semplice attività quotidiana a capo dei siti archeologici più visitati del mondo.
L’intervento della Dott. ssa Porro sovrintendente speciale per l’archeologia a Roma
La dott. ssa Porro Daniela Porro, Soprintendente Speciale per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, nell’evidenziare l’importanza del testo dell’avv dello Stato Tamiozzo dichiara che “non è un semplice testo ma è qualcosa di più”.
Il Comando carabinieri per tutela del patrimonio culturale e il traffico dei beni culturali
Ricorda altresì l’importante l’attività , esaminata dal volume di Tamiozzo, del Comando carabinieri per tutela del patrimonio culturale, posto alle dipendenze funzionali del Ministero della cultura.
Si tratta di un reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, fondato nel 1969 e assorbito all’epoca nel Ministero della Pubblica istruzione prima che venisse creato il ministero dei beni culturali nel 1974. Svolge attività di prevenzione e repressione a tutela del patrimonio culturale italiano. Collabora strettamente con l’Avvocatura dello Stato.
L’intervento di Alfonsina Russo direttrice del Parco archeologico del Colosseo
La dott. ssa Risso, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, il sito più visitato al mondo, ribadisce l’importanza della lotta al traffico dei beni culturali.
Nella attività di prevenzione e repressione a tutela del patrimonio culturale italiano il Comando e l’Avvocatura dello Stato hanno recuperato 3000 reperti archeologici e importanti pezzi di museo.
I gioielli di Villa Giulia e dell’antica Cerveteri
Indimenticabile è il ritrovamento dei gioielli trafugati a Villa Giulia, museo archeologico etrusco, nel 2013
Ed ancora il cuore della Cerveteri etrusca rinverdito dal ritrovamento di antichi reperti trafugati e del cratere di Eufronio, in sinergia con tutti gli organi dello Stato.
Ricorda la Legge 42/2022 e la problematica del danneggiamento beni culturali, purtroppo al centro della cronaca per le ripetute azioni vandaliche registrate sia in Italia sia all’estero.
L’intervento del dott. Salvatore Italia, consigliere centrale della Società Dante Alighieri
Il dott. Salvatore Italia, consigliere centrale della Società Dante Alighieri ha infine offerto una analisi capitolo per capitolo dell’opera.
È partito dalla definizione di bene culturale come testimonianza materiale di civiltà sino ad arrivare al moderno concetto
di fruizione del bene culturale.
“Si fruisce cioè che ha valore eterno” ha affermato. Ha poi evidenziato la importanza dei beni di interesse religioso nel nostro Paese.
L’intervento dell’autore Raffaele Tamiozzo
Infine è intervenuto l’autore, ringraziando i presenti e ricordando la giovanile esperienza governativa con Spadolini.
“Andiamo a Dubai ma magari non conosciamo il quadro di Guido Reni nella chiesa accanto”, ha sottolineato con rammarico.
Il suo pensiero e la sua gratitudine va ai valentissimi funzionari del Ministero della Culturale che rimangono spesso soli nella difesa quotidiana dei beni culturali
“La tutela dei beni culturali supera tutte le altre tutele fatta eccezione della salute”, afferma, ricordando la difficile lotta a tutela dei beni culturali.

L’avvocatura dello stato e il recupero delle opere d’arte trafugate
Sono numerosi i ricordi che riaffiorano nella sua mente, sia nella sua attività di avvocato dello stato che di consulente giuridico del ministero dei beni culturali.
Arte precolombiana a Milano
Ad esempio il prezioso lavoro della dott.ssa Valeria Petrucci, presente in sala. Fu nominata perito dal Tribunale di Milano, in quanto massima esperta di arta precolombiana. Riconobbe tra 10.000 reperti molti pezzi autentici di arte precolombiana. La perizia fu determinante per la loro restituzione all’Ecuador.
Questo nonostante che l’Italia non avesse ancora ratificato la Convenzione Unesco per la restituzione.
I bronzi di Riace e le Olimpiadi di Los Angeles nel 1983
Che dire poi dei richiestissimi quanto fragilissimi Bronzi di Riace, appena restaurati, che non approdarono alle Olimpiadi di Los Angeles in quanto gli esperti ne sconsigliarono la trasferta.
Gli Stati Uniti sdegnosi rifiutarono le tre tele di Raffaello Caravaggio e Tiziano offerte in loro sostituzione.
Conclusioni di Vittorio Sgarbi. Proteggiamo il nostro paesaggio!
Vittorio Sgarbi sottosegretario al Ministero della Cultura interviene da remoto mediante un collegamento video. Conclude l’incontro con un monito: “proteggiamo anche il paesaggio!”
Il paesaggio italiano, giuridicamente fa parte del patrimonio culturale insieme ai beni culturali (Dlgs. N. 24 del 2004).
Purtroppo, “è stato distrutto negli anni 60 in nome di una violenza consumistica e edilizia selvaggia”.
Per colpa di Piani regolatori insufficienti ed in nome di una violenza ingiustificata, ha proseguito Sgarbi, distruggiamo i paesaggi del Salento, del Molise, della Calabria, della Sicilia, della Tuscia.
Il paesaggio italiano, “paradiso di paesaggio, non può essere distrutta dalle pale eoliche e dal fotovoltaico”.
Un paesaggio sfregiato e umiliato
La distruzione sistematica del paesaggio, ha continuato Sgarbi, è giustificata da una malsana esigenza ecologista. “E noi rischiamo di perderne l’identità millenaria”.
Rischio della perdita di identità millenaria del nostro paesaggio
Il paesaggio è l’identità della storia millenaria dell’Italia.
Ed è questa oggi la nostra trincea. “Stiamo distruggendo il nostro patrimonio culturale in nome di una mitologia grottesca, la transizione ecologica”.
La tutela del patrimonio agricolo
L’ultimo monito è per la difesa del patrimonio agricolo.
Le masserie, i muretti a secco, rappresentano la continuazione ideale della nostra storia.
È un patrimonio che non dobbiamo stravolgere.
Salviamo il salvabile
“Salviamo il salvabile” è stato il l messaggio dell’On. Sgarbi e di tutti i protagonisti del riuscitissimo convegno. L’evento ha tenuto incollati alla sedia il numerosissimo pubblico presente nel sontuoso salone della biblioteca. Tra i presenti, tra gli altri, anche l’ex ministro Vincenzo Scotti e il critico d’arte Davide Salvatori, responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai.
Va da sé che gli stessi ambienti della antica biblioteca rappresentano, da soli, la testimonianza del valore eccelso del nostro patrimonio culturale.
