Bolognini: tecnointrusività

“Tecnointrusività tra ricerca, etica e diritto”

di Alessandro Bolognini

 

Il volume affronta il tema della tecnointrusività quale forma evoluta quantitativamente, crescente e parallela a quella riscontrabile nel web (e di cui il cyberbullismo nelle sue diverse forme è la variante più significativa), di utilizzo distorto della tecnologia.  Accanto all’analisi fenomenologica del problema il volume segnala, alla luce di una doverosa riflessione effettuabile sul piano filosofico ed etico, i pericoli di un’espansione tecnologica non (o non del tutto) sensibile alle esigenze di rispetto e di tutela dei diritti della persona.

Il libro esplora, in tre capitoli, il complesso tema delle convergenze fra lo sviluppo delle neuroscienze e quello delle neurotecnologie, focalizzando l’attenzione sulle più inquietanti implicazioni sottese alla ricerca sperimentale che trascende l’ambito clinico, nello scenario attuale e in quelli futuribili.

Il primo capitolo fotografa lo stato dell’arte di quello che potremmo definire il grado di intrusività delle tecnologie di riferimento in termini di accesso “indiretto” ai contenuti della mente umana, come nel caso della lettura delle espressioni facciali, approfondendone alcuni, rilevanti elementi di criticità.

Il quadro delineato è propedeutico ad una analisi, proposta nel capitolo successivo, dei tentativi storicamente documentati — prioritariamente ascrivibili ai governi americano e russo — di controllo e condizionamento della mente umana, di cui si ricostruiscono sviluppi e risultati effettivamente conseguiti.

Il terzo capitolo si sofferma, infine, sullo sviluppo delle brain-computer interfaces quale ambito elettivo di convergenza delle neuroscienze e delle neurotecnologie nella realtà contemporanea, ponendo particolare attenzione anche in questo caso alle questioni poste sotto il profilo etico e filosofico-giuridico dall’applicazione delle BCIs al di fuori del contesto clinico.

La visione proposta dal volume si pone quindi come stimolo alla riflessione critica in merito ai possibili futuri evocati da uno sviluppo tecnologico intrusivo e privo di indirizzi etici. Accogliendo un’istanza sollevata all’interno della stessa comunità scientifica, si auspicano così nuove prassi di coinvolgimento degli stakeholders, rafforzamento del dibattito pubblico e di ingaggio della politica affinché l’espansione tecnologica sia inserita in un framework etico e giuridico atto a tutelare i diritti dell’individuo e dei gruppi sociali.

 

Alessandro Bolognini è Professore Incaricato presso l’Università eCampus, svolge attività di ricerca e di formazione presso il Centro Ricerche e Formazione UNITRE di Milano e collabora con il CE.DI.S. – Centro Studi e Ricerche su Politiche del Diritto e Sviluppo del Sistema Produttivo e dei Servizi dell’Università eCampus. È autore di contributi nel campo delle tecniche di applicazione del linguaggio espressivo e nel settore del pensiero creativo e delle sue valenze sociali, socioeconomiche e formative. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo anche “Smart leadership e organizzazioni di volontariato” (Armando, 2019) e “Test di A. Bolognini – Arte e counselling: costruzione di uno strumento di lavoro e suo utilizzo nel campo sociale” (Giuffrè Francis Lefebvre Editore, 2019).

Il CE.DI.S. (Centro studi e ricerche sulle politiche del diritto e sviluppo del sistema produttivo e dei servizi) è un Centro di Alta Formazione e di Ricerca dell’Università eCampus, la cui missione fondamentale è da un lato quella di svolgere attività di ricerca pura ed accademica e, dall’altro, quello di interloquire col sistema pubblico e privato per la progettazione e la declinazione attuati- va di iniziative aventi l’Università quale realizzatrice di prodotti di alto livello scientifico e/o quale partner di attività di analoga configurazione.

Il volume di Alessandro Bolognini  è ospitato  nella Collana “Pubblicazioni CE.DI.S. – Università eCampus” di Giuffrè Francis Lefebvre Editore, 2021, pp 220.

 

Alessandro Bolognini – urbanoterzo3@libero.it