“Cambia le tue frequenze e tutto cambierà!”

"Onde Sonore": immagine di Mohammad Usman
Immagine di Mohammad Usman

In principio era il Suono

E se davvero la creazione avesse avuto origine da un suono?

E se la voce umana avesse il potere di “plasmare” il nostro destino, nel male o nel bene?

E se potessimo, grazie ad apposite frequenze, curare o addirittura guarire le malattie?  

È interessante notare come a queste domande si trovi risposta nelle Sacre Scritture, laddove si parla del Verbo per mezzo del quale tutto è stato fatto e, senza di lui, nulla è stato fatto di ciò che esiste.

Riguardo al potere creativo della voce umana, nel libro dei Proverbi è detto che “morte e vita sono in potere della lingua” mentre, sull’argomento salute, è scritto che “C’è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione.”

A quanto pare, nella dimensione spirituale si è sempre saputo che sono le frequenze a creare e trasformare il mondo che esperiamo.

Nel tempo anche la scienza è riuscita a dimostrare l’indissolubile legame tra le frequenze e la realtà che ci circonda. Oggi sappiamo che tutto è frequenza e non soltanto ciò che percepiamo come suono, musica, rumore o parola: immagini, pensieri e simboli hanno una loro propria vibrazione e così gli animali, i minerali, gli esseri umani… Ogni cosa, visibile o invisibile, ha il proprio suono. Insomma: il Creato è una magnifica, immensa Orchestra e noi, ne siamo i più o meno consapevoli strumenti.

 

Nella foto: Krisztina Nemeth

La voce che guarisce

Krisztina Nemeth, laureata all’Università di Musica ed Arti Rappresentative a Graz in Austria, dopo 23 anni di esperienza come cantante lirica internazionale, abbraccia la propria vocazione di “Healing Voice” e di “Intuitive Coach”.

È autrice di tre libri, dei quali il primo porta la prefazione del Dott. Masaru Emoto, lo scopritore della memoria dell’acqua. 

Come “Voce che guarisce”, la studiosa viene invitata a molti congressi internazionali ed è un punto di riferimento in diversi Paesi negli Stati Uniti, in Sud Africa, Svizzera, Austria, Grecia, Italia, Spagna, Tibet, India, Bali, Mauritius, Hawaii. 

Il Frequencies Congress

Affascinata dall’argomento, Krisztina ne promuove la divulgazione ideando e organizzando il “Frequencies Congress”. L’Evento, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, riunisce i maggiori esperti di frequenze nei rispettivi campi di applicazione.

All’immancabile appuntamento previsto per domenica 13 aprile ad Ascona interverranno medici, ricercatori, musicisti e musico-terapeuti, operatori olistici, esperti in numerologia, artisti. Alcuni presenteranno i risultati delle loro ricerche, altri terapie e concetti innovativi, altri ancora coinvolgeranno il pubblico con video e immagini suggestive. Al termine dell’Evento si terrà un concerto meditativo per innalzare le frequenze dei partecipanti.

L’obiettivo è evidenziare l’importanza delle frequenze, del suono, delle energie e il loro impatto su tutto ciò che esiste.

I relatori

Sul palcoscenico del Teatro del Gatto si succederanno, nell’arco di un’intera giornata esperienziale: 

Mirto Ferrandino (Italia), specialista in Bio-Cimatica e presidente della International Cymatic Association. Nel corso del suo intervento mostrerà al pubblico come il suono crea forme nella materia. 

Winfried Leipold e Gudrun Wiesinger, maestri del suono terapeutico, ci faranno ascoltare le pietre sonore e l’impiego di altri strumenti musicali terapeutici.

Il Dottor Ulrich G. Randoll (Germania): medico, ricercatore e inventore della terapia “Matrix Rhythm”, ha ottenuto notevoli successi nel trattamento di una grande varietà di malattie e ha formato migliaia di partner “Matrix Health” in tutto il mondo.

Il Dottor Roberto Ostinelli (Svizzera), medico internista e studioso di medicina integrativa, terapie bioenergetiche e frequenziali, dal 2008 cura i suoi pazienti con innovative tecnologie biofisiche e un approccio psicoanalitico emotivo.

Ing. Rasmus Gauss Berghausen (Austria): per quindici anni collaboratore del Dott. Masaru Emoto e ricercatore in idroscienze. Oggi il suo lavoro è legato alla HRV (variabilità della frequenza cardiaca) e alla sua traduzione in suono e colore.

Alessandro Puccia (Italia): artista fotografico di gocce d’acqua congelate e osservate al microscopio, accompagnerà il pubblico in un viaggio nel profondo di un mondo invisibile a occhio nudo.

Niko Caruso e Michela Pivato (Italia): operatori olistici, ricercatori e divulgatori di frequenze a uso terapeutico, usano le frequenze dei Numeri e l’intuizione per supportare e potenziare l’evoluzione delle anime in cammino.  

Beatrice Lafranchi (Svizzera): terapeuta e organizzatrice di workshop ed eventi su argomenti nell’ambito della crescita personale, mindfulness, consapevolezza e connessione del cuore.   

Jasmine Laurenti (Svizzera): giornalista internazionale e scrittrice, nota al grande pubblico come doppiatrice cine televisiva, parlerà dell’impatto delle parole cariche di intenzioni ed emozioni sul livello qualitativo del dialogo interiore.

Come anticipato, a conclusione dell’Evento i partecipanti potranno immergersi nel concerto meditativo dei musicisti e terapeuti Krisztina Nemeth (Svizzera), pianoforte e voce, e Antonio Testa (Italia), artista che innesta la propria espressività su conoscenze approfondite di etnomusicologia e musicoterapia, oltre che autore e produttore musicale di fama internazionale.

Il “Frequencies Congress” avrà luogo ad Ascona, in Svizzera, il 13 aprile prossimo, al Teatro del Gatto in via Muraccio 21. L’evento inizierà alle 09:45 e terminerà alle 18:45.

Gli ultimi biglietti rimasti sono acquistabili entro il 31 marzo a un prezzo scontato (CHF 157) visitando il sito: www.frequenciescongress.com

 




Riprenditi presto, Ornella!

È di pochi minuti fa la notizia dell’annullamento del concerto della nota cantante Ornella Vanoni previsto per venerdì 3 febbraio alle ore 20:45 al Palazzo dei Congressi a Lugano.

L’organizzatore Denis Mazzotta ci fa sapere che lo Show “Le Donne e la Musica” è stato cancellato a causa dell’indisposizione dell’Artista e che non è prevista una data sostitutiva.

Questo il comunicato stampa: “La signora Ornella Vanoni presenta uno stato febbrile che la rende impossibilitata nella realizzazione della tappa del tour ‘Le Donne e la musica 2023’, programmata per la data 03/02/23 presso il Palacongressi di Lugano.”

Quella di domani sera sarebbe stata l’ultima tappa di una tournée che ha visto la Signora della canzone d’autore italiana, accompagnata da un ensemble di cinque musiciste, girare l’Italia cantando e raccontandosi ai suoi amati fan.

Colgo l’occasione per invitarvi a leggere l’articolo dedicato all’Artista, da noi pubblicato proprio ieri.

A Ornella va l’augurio mio e di tutta la Redazione di Betapress.it, di una prontissima guarigione.

 

 

 

 

 




Un “Aspern” che passerà alla storia

Prologo

“Strano, certamente, oltre ogni stranezza / che nell’inseguire tracce su tracce / ci fossimo imbattuti in fantasmi e polvere / meri echi di echi …”

Con queste parole, pronunciate dal narratore al microfono che rende la voce solenne come quella di un prete durante l’omelia, prende l’abbrivio uno spettacolo mai visto né sentito prima in questo modo: “Aspern”, “Singspiel” in due atti di Giorgio Marini e Salvatore Sciarrino, tratto dal racconto di Henry James “Il carteggio di Aspern”. Musica di Salvatore Sciarrino.

 

 

Una geniale Edizione

L’idea della giovane regista Sara Flaadt consiste nel celebrare il felice connubio fra prosa e musica contemporanea in uno degli auditorium più apprezzati d’Europa, quello della sede di Lugano della Radio Svizzera Italiana.

Accanto al fondale c’è l’Ensemble900, diretto dal Maestro Arturo Tamayo, costituito da due flauti (Benedetta Ballardini e Ilaria Torricelli), viola (Charlotta Westerback), violoncello (Elide Sulsenti), clavicembalo (Marco Borghetto) e percussioni (Igor Tiozzo Netti).

Nel proscenio si muovono e alternano gli attori a impersonare, rispettivamente: il poeta e narratore Henry Jarvis (Daniele Ornatelli), Giuliana (Giuseppe Palasciano), Titta (Jasmine Laurenti) e l’ermafrodito (Diego Pitruzzella).

A fare da contrappunto, fuori campo e in campo, è lo “spirito” impersonato dalla cantante soprano Elisa Prosperi.

Per consentire al pubblico di immergersi nell’atmosfera intessuta da strumenti e voci – grazie a sette microfoni collocati in quattro differenti postazioni, due intorno alla “testa”, due nell’area del “dialogo”, uno sul proscenio a mo’ di pulpito, due in cabina per gli ambienti esterni – ogni spettatore è dotato di un paio di cuffie stereo.

 

 

Note dell’Autore: Salvatore Sciarrino

A differenziarlo dal teatro realizzato fino a quel momento è “la scelta di un taglio stilizzato e ironico, al limite del paradossale: l’opera ‘a numeri’… È un singspiel deformato dalla lontananza dai suoi modelli: l’ouverture, le arie, i parlati, i ‘melodrammi’, i brani solo strumentali, si stemperano gli uni negli altri … Nell’insieme lo spettacolo mantiene nettissimi rigore e precisione pur nell’originalità dell’espressione … Abbastanza insolito, almeno per il teatro musicale contemporaneo, è il fatto che una situazione in taluni punti fin mortuaria, possa crescere e svilupparsi ai confini del riso … Altra anomalia è il fatto che l’unico personaggio cantante non abiti la scena – come del resto non alloggia in buca l’orchestrina – ma anzi la diserti d’abitudine. Infine, i testi musicati sono ‘altro’ da ciò che si sarebbe definito il libretto vero e proprio; essi, che pur garbatamente s’attagliano allo svolgersi dell’azione, la mettono in realtà quasi in discussione, offrendosi talvolta persino, più che come commenti, come il senso riposto dei fatti (‘la morale’), con ironia e malizia settecentesche, senza dubbio: tutto diviene finzione”.

Salvatore Sciarrino, dalla nota illustrativa redatta in occasione della première di Aspern, composta su commissione del Maggio Musicale Fiorentino, presso il Teatro della Pergola l’8 giugno 1978.

 

Trentaquattro anni dopo, a Lugano …

… prende il testimone Sara Flaadt, autrice e regista per il settore fiction della RSI. Nonostante la sua giovane età Sara ha un curriculum costellato di radiodrammi, pièces teatrali, opere musicali e il suo primo film, “Rivivendo Baudelaire”, presentato in anteprima al Lux Art House di  Massagno-Lugano lo scorso 9 aprile.

È sua l’idea di fare di “Aspern” un evento sonoro in cui musica e voci, sovrapponendosi e avvicendandosi, accompagnino lo spettatore-ascoltatore a vivere un’esperienza unica e memorabile.

Lo stesso Sciarrino, presente alle prove generali la sera prima del debutto, esprime parole di encomio per ogni singolo membro dello staff tecnico e artistico: un premio prezioso per l’impegno profuso!

Al termine della performance gli spettatori – alcuni di loro estimatori del genere, altri curiosi di provare un’esperienza di questo tipo – condividono il loro apprezzamento per l’originalità e la “fruibilità” dello “singspiel”. Qualcuno di loro mi omaggia con brevi riprese fatte col telefonino. Realizzo allora che, a “orecchio nudo” – senza cuffie – sarebbe impossibile godere di questa meraviglia: la magia, infatti, è frutto della perizia di un team di tecnici audio che, dal mixer in regia, “dosano” musica e prosa con la stessa maestria di un pittore che gioca coi suoi colori.

 

 

La storia, in breve

Uno scrittore – il narratore, che assume di volta in volta anche le voci di Giuliana e di Titta – rievoca la sua ricerca del carteggio del poeta americano Geoffrey Aspern, in possesso dell’ormai decrepita Giuliana Bordereau, un tempo amica – o forse amante – dell’ormai defunto poeta.

Così, con la scusa di doversi trattenere a Venezia per un lavoro letterario, riesce a prendere in affitto a un prezzo esoso alcune stanze della spettrale dimora delle due donne. La sua speranza è quella di potersi impadronire delle carte di Aspern, alla morte della vecchia signora.

In una rara conversazione con Titta, lo scrittore ne conquista il favore ottenendo conferma dell’esistenza delle lettere di Aspern a Giuliana. Quest’ultima le legge nottetempo, se ne prende cura e preferirebbe vederle distrutte piuttosto che cederle ad altri.

Approfittando dell’oscurità e della porta stranamente spalancata, il narratore si introduce nella camera dell’anziana signora nella speranza di trovare il prezioso carteggio.

Purtroppo non riesce nel suo intento: Giuliana si accorge della sua presenza e, in preda alla furia, cade all’indietro, morta, tra le braccia della nipote.

Il giorno dopo lo scrittore chiede a Titta delle fatidiche lettere e lei gli fa capire che, sposandola, potrebbe entrarne in possesso. Il narratore farfuglia un rifiuto e se ne va. Ci ripensa e torna il giorno seguente, ma è troppo tardi. Titta già ha bruciato le lettere, una ad una.

(una sintesi dell’argomento, dal libretto di sala).

 

 

Applausi

Dedico la mia standing ovation, oltre che allo scrittore Henry James, agli Autori Giorgio Marini e Salvatore Sciarrino, alla regia (Sara Flaadt), alla produzione (Francesca Giorzi), ai tecnici audio (Thomas Chiesa, Yuri Ruspini, Lara Persia), al Maestro Arturo Tamayo, ai musicisti dell’Ensemble900 (Benedetta Ballardini, Ilaria Torricelli, Charlotta Westerback, Elide Sulsenti, Marco Borghetto, Igor Tiozzo Netti), alla soprano Elisa Prosperi, agli attori Daniele Ornatelli (narratore), Giuseppe Palasciano (Giuliana), Diego Pitruzzella (ermafrodito), e anche a me nei panni della nipote di Giuliana, Titta.

Dallo spettacolo, andato in scena domenica 27 novembre 2022, verrà estratto un radiodramma. Il video verrà trasmesso dalla Tv Svizzera in data da stabilire.

Per ora è tutto. Alla prossima Pagina di Diario!

Jasmine Laurenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Sing and Serve: Beneficenza e Divertimento a colpi di musica!

Si è chiusa ieri sera la manifestazione Sing and Serve voluta dal Lions Club di Arcore Borromeo che ha visto oltre 15 cantanti gareggiare per beneficenza.

La presidentessa Valentina Borromeo ha fortemente voluto questa manifestazione che è nata nel 2019 ed ha avuto un ovvio arresto durante la pandemia.

“Un’iniziativa aperta ai giovani e meno giovani con l’intento di divertirsi e raccogliere fondi per l’associazione La Vite, che opera sul nostro territorio da anni in aiuto dei meno fortunati con grandi risultati”

La rassegna canora era aperta a Cantanti, Band e Cori non professionisti, la cui partecipazione, qualora ammessi, era completamente gratuita.

Ogni concorrente ha potuto proporre fino a 2 video musicali di proprie esibizioni, di cui una obbligatoriamente doveva essere una COVER.

Vi invitiamo a vedere i video della manifestazione a questa pagina.

Wiliam Gabrieli, l’ideatore ed organizzatore, socio del Lions Club Arcore Borromeo, ha svolto anche le funzioni di presentatore:” devo ringraziare tutti i soci del club che mi hanno permesso di realizzare questo sogno; volevamo creare un evento per divertirsi, fare beneficenza, ma nulla toglie al fatto che potrebbe crescere ulteriormente nei prossimi anni. Il nostro motto è win,win,win, ovvero tutti, cantanti organizzatori e pubblico devono vincere, sia divertendosi, che facendo del bene. Abbiamo avuto molte richieste tanto che l’anno prossimo pensiamo di fare questa iniziativa in due serate per ospitare tutti.”

Il contest canoro è giudicato da una giuria molto importante presieduta da Clara Pavan Dalla Torre, concertista, docente di pianoforte, ma anche “allenatrice” di band musicali, la sua vasta esperienza nel mondo musicale la fanno un presidente di giuria di altissima levatura: ” ci saranno delle schede di valutazione per valutare i concorrenti e cercheremo di non essere troppo severi, ma certamente la nostra valutazione sarà oggettiva. L’importante comunque è che vinca la musica e che tutti si divertano, cantanti e pubblico.”.

La serata è stata emozionante e veramente intensa, allietata dalla partecipazione di Gianni Giannini che ha rallegrato la platea e del Duo Freedomax, bravissimi nel gestire tutti gli intermezzi musicali,  vi invitiamo a seguire lo speciale che verrà trasmesso da mercoledì sul canale tv:

https://www.youtube.com/c/betapressitTV

ove sarà possibile seguire le interviste ed alcune delle performance canore.

Maria e Manuela

I vincitori delle due categorie sono stati Maria Motti per la categoria Digital (minorenni) e Manuela Scarangella per la categoria Analogic (maggiorenni).

Paola

Mimì

Seconda classificata nella categoria Digital è Mimì Caruso e nella categoria Analogic Paola.

Il Premio speciale della giuria Premio Confalonieri è an

Francesco

dato a Francesco Santini per la sua performance con piano e voce.

 

 

 

 

 

Osea

 

Una menzione particolare ci sembra giusto farla al cantante Osea Coratella che ha presentato “Luci a San Siro”, augurando ed indicando così il prossimo futuro della manifestazione.

 

 

La sala era al massimo della sua capienza e la manifestazione è stata apprezzata da tutto il pubblico.

Ci auguriamo che questa manifestazione così ricca di valori, di talenti e divertimento possa crescere sempre di più, magari arrivando a vedere le “luci a San Siro”.

 

 




Una musica “divina” per la Divina Commedia

 

“A volte la Musica, riesce ad evocare, senza uso di strumenti visivi,

 la realtà che descrive attraverso le note.”

 

La Commedia è il poema scritto da Durante di Alighiero degli Alighieri, comunemente noto come Dante Alighieri, tra il 1304 circa ed il 1321. Le traduzioni integrali della Commedia ammontano a circa 58, in lingue europee, asiatiche, africane e sudamericane. Nel corso dei secoli, la Commedia è stata oggetto di varie rivisitazioni, anche teatrali. Ad oggi manca una versione telecinematografica, mentre una versione ludica, Dante’s Inferno, è stata sviluppata dalla Visceral Games nel 2010, per Playstation e Xbox.

Mancava all’appello una versione musicale, capace di trasportare gli uditori nei tre mondi Danteschi, facendo rivivere tanto i terrori infernali, quanto le soavi beatitudini dell’Empireo. Ed ecco che, grazie alle musiche e ai disegni del suono del DJ e produttore discografico Dance, House, Soulful House-Deep, Joseph B (Joseph Brittanni), e del pianista Alex JB Martin tutto ciò è divenuto realtà. Assieme alla voce narrante del nostro professor Kronos (all’anagrafe Gianluca Cellai, prof. di Lettere) e alle giovanissime voci di Kiara Brittanni, figlia del Deejay Joseph B e di Andrea Gallorini, hanno preso parte al progetto:  Simone Gambini figurante e attore telecinematografico; Marco Raimondi, direttore d’orchestra dell’Amadeus Altomilanese;  Cosimo Mero, docente di Lettere al Liceo Manzoni di Milano;  Enza Pietrangelo, docente di Lettere, giornalista di moda e organizzatrice di eventi culturali; Monica Landro, discografica ed esperta in comunicazioni internazionali; Klaus Savoldi Bellavitis, nobile jazzista di fama internazionale; Laura Mills, arrangiatrice, compositrice, co-produttrice di brani lirici; Simone Di Matteo, autore, imprenditore, volto noto di Pechino Express,scrittore e illustratore grafico; Emanuela Gramaglia, cantante; Francesca Lovatelli Caetani, giornalista e speaker televisiva, Andrea Candeo, attore e volto di svariate campagne pubblicitarie; Dagmar Segbers, manager, modella, pianista e cantante tedesca di Jazz, soul, blues, folk e country, Fabrizio Barbuto, giornalista, attore televisivo e cinematografico, speaker radiofonico; Francesco Rizzuto, attore di Zelig e Colorado, vincitore del Festival Nazionale del Cabaret “Bravo Grazie”Gianfranco Messina, uno dei migliori pianisti del panorama Italiano, violinista e docente di musicologia c/o il Conservatorio di Milano; infine, Luca Zeta, dj radiofonico, presentatore televisivo, produttore discografico, nonché compositore e cantante. Proprio Luca Zeta ha interpretato alcuni dei personaggi principali e più conosciuti dell’opera in latino, francese, spagnolo, portoghese. La registrazione dell’enorme lavoro occorrente a creare questa esclusiva versione della ‘Divina Commedia’ si è svolta in tre fasi, seguendone la naturale ripartizione strutturale: nel mese di settembre 2021 è stato completato ‘L’inferno’; tra settembre e dicembre il ‘Purgatorio’; e a Marzo 2022 il trionfale finale col ‘Paradiso’. Tutte le parti completate si possono trovare sulle piattaforme YouTube, Spotify, Dropbox. Il canale è ‘Joseph B and the Blue rose’, oppure basta digitare: Inferna, Purgatorium Paradisus. Un lavoro che ci auguriamo possa entusiasmare il pubblico di ogni età, e vedere la Luce nei teatri e negli studi telecinematografici di Italia, e – perché no?! anche d’Europa! – affinché la Lingua del Sommo Vate, torni a testimoniare che le radici del nostro continente, culturali, religiose e artistiche, partono e si sviluppano proprio da questa Italia, che fu Mater e Magistra dei Popoli, culla delle civiltà e promotrice dei valori etici e morali.

Un grazie a questo team di artisti, che oltre alle loro indubbie capacità, hanno impegnato l’anima, il cuore e la mente in questo “divino” progetto.

 

Di Simone P.B. Gambini




“Le Stelle aspettano Babbo Natale”

7 vip del passato rispondono alle domande sul Natale

Nel  mio articolo “7 stelle del passato che non hanno smesso di cantare”, ho incontrato 7 stelle della musica degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90. Ne ho approfittato per fare loro anche qualche domanda sul Natale.

Babbo Natale tornerà, quest’anno?

A parte Bobby Solo, che il 25 dicembre terrà un concerto in Sardegna, gli Artisti trascorreranno il Natale in famiglia.

La risposta delle Stelle è corale. Sì. Anche quest’anno, Babbo Natale tornerà.

Quali regali vorreste ricevere?

Bobby Solo
Bobby Solo

A Bobby Solo piacerebbe che la gente, soprattutto le persone che vivono un momento di difficoltà, potesse stare meglio.

Gli piacerebbe che i potenti della terra pensassero più a loro, che al potere o al denaro.

Sandro Giacobbe
Sandro Giacobbe

Sandro Giacobbe, da parte sua, crede che sia nel cuore di tutti il desiderio che finisca una sofferenza che ormai dura da due anni, e che ci vede tutti troppo stanchi di questo, quindi … così com’è venuta, il suo desiderio grande è che questa pandemia ci possa lasciare e che ognuno di noi possa riprendere a vivere e a fare progetti, con la certezza di poter fare tutto quello che desidera.

Delia Gualtiero
Delia Gualtiero

Delia Gualtiero sceglie una parola che racchiude tutto: serenità. Non felicità perché, a suo parere, la felicità è effimera, mentre la serenità è uno stato che uno può in qualche modo raggiungere.

Mi confida che è abbastanza in armonia con sé stessa, per cui a Babbo Natale ci crede.

Marco Armani
Marco Armani

A Marco Armani piacerebbe che Babbo Natale portasse un dono per il mondo intero: la salute, nel tragico periodo che stiamo attraversando, la riconciliazione. 

Spera che gli uomini potenti vadano oltre i loro profitti e si ravvedano, che tra loro ci sia qualcuno che possa non soltanto pensare a sé stesso, ma pensare anche agli altri.

Tiziana Rivale
Tiziana Rivale

Tiziana Rivale esprime il desiderio di tornare alla normalità, con la libertà che ora manca in generale per chiunque e ovunque.

Novecento
Novecento

Pino Nicolosi, portavoce del gruppo Novecento, vorrebbe un dono per tutti: la fine della violenza sulle donne, i bambini, gli indifesi in generale e anche sugli animali.

Jenny B.
Jenny B.

Jenny B. ritiene che i doni più grandi per tutti siano la felicità, lamore e soprattutto la salute.

Segue l’Augurio delle Stelle a tutti i loro fan.

I Valori ricorrenti nei loro messaggi sono: Gratitudine, Speranza, Affetto, Amore, Bontà, Salute, Serenità, Libertà, Pace, Tranquillità. Valori dei quali, dicono, in questo momento sembra esserci un gran bisogno.

Insomma: Babbo Natale tornerà.

Anche quest’anno. 

Lo dicono le Stelle che continuano a risplendere in studio, in tournée, in tv, o in altre faccende affaccendate: stelle a noi vicine più di quanto non pensiamo.

Alla Redazione e a Voi Lettori, non mi resta che augurare un Buon Natale e un Nuovo Anno all’insegna dei Valori.

 

 

 

 

 

 

Jasmine Laurenti

 




“7 Stelle del passato che non hanno smesso di cantare”

Ho incontrato sette protagonisti della musica italiana e internazionale degli Anni Sessanta, Settanta, Ottanta e Novanta.

Ecco chi sono, cosa hanno fatto e a cosa stanno lavorando.

Bobby Solo 

Come lo abbiamo conosciuto

L’eco di “Una Lacrima Sul Viso” – disco d’oro nel 1964 per il milione di copie vendute – e di “Se Piangi, Se Ridi” (1965) ha superato i confini della nostra Penisola. In lunghi anni di successi, il nome di Bobby Solo, al secolo Roberto Satti, ha fatto il giro del mondo.

Che fa oggi

“Zio Bobby”, per fortuna, non è in pensione. 

Oggi si divide tra la musica per i coetanei nostalgici del genere country, blues, blue grass, jazz, funky, rock (gli stessi da cui ha preso ispirazione Elvis Presley). 

Una fetta di pubblico tra i venticinque e i cinquantacinque anni va matto per lui: è a loro che deve il tutto esaurito dei concerti nei club. 

Nonostante l’attuale situazione, l’estate scorsa ha fatto ventotto serate!

Dove lo rivedremo?

Grazie a Fedez in duetto con la Berti e grazie anche ai bravissimi Måneskin, si è aperta una finestra sul glam rock americano degli Anni Settanta; questo gli dà modo di continuare a lavorare e divertirsi come un pazzo, sia come chitarrista, sia come cantante.

Sandro Giacobbe

Come lo abbiamo conosciuto

Passato alla storia con “Signora mia” (1974). 

La canzone è piaciuta così tanto alla regista e sceneggiatrice Lina Wertmüller da inserirla nella colonna sonora del suo film Travolti da un insolito destino nellazzurro mare dagosto”. 

Questo è il suo fiore all’occhiello, specialmente negli States, dove il film della Wertmüller è considerato, assieme a “La Vita è bella” di Roberto Benigni, uno dei capolavori della cinematografia italiana.

Dove lo rivedremo?

Attivo più che mai, il cantautore ha in programma la partecipazione in qualità di ospite nel programma televisivo di Capodanno di una nota TV locale.

A febbraio del prossimo anno parte in tournée per la Spagna, dove da molti anni ha un grandissimo successo.

Delia Gualtiero 

Come l’abbiamo conosciuta

Ha raggiunto il favore del pubblico nei primi Anni Ottanta con “Occhi”, canzone che considera rappresentativa della sua carriera. 

Che fa oggi

Da nove anni gestisce il suo B & B a Silea, in provincia di Treviso. La musica è rimasta, nel tempo, una passione riservata a momenti speciali da condividere con gli amici e i fan più affezionati, che hanno aperto per lei un fan club.

Quando il fan club ha raggiunto i primi mille iscritti, è stato organizzato a casa di Delia un concerto di due ore. 

Dove la rivedremo?

A parte il concerto per festeggiare il prossimo traguardo di iscritti del suo fan club (a cui potrebbe, chissà, partecipare anche l’ex marito Red Canzian), Delia ormai vive la musica come passione personale.

Anche se la musica è stata una parte importantissima della sua vita il suo lavoro, adesso, è prendersi cura degli ospiti del suo B&B facendoli stare bene. 

Marco Armani

Come lo abbiamo conosciuto

Lo stesso anno in cui la voce di Delia si spande nell’aria sulle note di “Occhi”, un ventunenne di Bari inizia la sua carriera a Domenica In – celeberrimo programma di RaiUno – intonando “Domani”. 

Si tratta di Marco Armani, al secolo Marco Antonio Armenise.

Negli Anni Ottanta le canzoni più gettonate erano “Solo con l’anima mia” e “Tu dimmi un cuore ce l’hai”, ma il suo repertorio è assai ricco. 

Che fa oggi

Marco si dedica ora alla tv.

Ogni venerdì, su RaiUno, è ospite di una trasmissione che si chiama “Oggi è un altro giorno” con Serena Bortone: suona il piano, accompagna, canta, fa il suo mestiere. 

Continua a scrivere canzoni e in questultimo periodo ha realizzato rivisitazioni di brani famosi, suoi e di altri Autori. 

Dove lo rivedremo?

A Marco piacerebbe intraprendere un nuovo lavoro, stimolante e creativo: comporre colonne sonore per film, fiction, commenti sonori. 

Tiziana Rivale

Come l’abbiamo conosciuta

Negli Anni Ottanta nasce un’altra stella, destinata a brillare a lungo in Italia e all’estero: Tiziana Rivale.

La prima canzone a consacrarne la fama è “Sarà quel che sarà”, con cui vince il Festival di Sanremo del 1983. Da allora è un alternarsi continuo, per la cantante, di apparizioni televisive e di tournée, in Italia e nel mondo. 

Che fa oggi

Dal 2006 lavora e produce la sua musica oltreoceano.

A gennaio del 2019 le viene conferito il “Disco d’Oro alla Carriera” durante un tour in Messico.

È uscito da poco il suo ultimo CD, “Rivale in Classic” – è sulle piattaforme digitali – e in questo periodo lo sta promuovendo in varie radio.

Dove la rivedremo?

Tiziana si augura di poter riprendere i tour in Europa e all’estero, bloccati dal periodo pandemico.

Novecento

Come li abbiamo conosciuti

“Novecento” è il nome del gruppo che nel 1984 è in vetta alle classifiche con l’hit single  “Movin’ on”.

Il quartetto è costituito dai fratelli Pino (tastiere), Lino (chitarra), Rossana Nicolosi (basso) e dalla cantante Dora Carofiglio.

La lista degli artisti internazionali da loro prodotta è davvero lunga! Tra loro ci sono Sting (con il brano “Lullaby to an anxious child”), il batterista Billy Cobham, Al Jarreau & Eumir Deodato (loro idoli giovanili).

Inoltre, hanno raggiunto la prima posizione in classifica nella radio più importante degli States e in molte altre radio internazionali.

Infatti nel 2003 negli Stati Uniti esce l’album “Dreams of peace” a nome di Novecento featuring Stanley Jordan (chitarrista americano), che entra ai primi posti delle classifiche radio negli USA e, tra le radio più importanti, la famosa radio di New York “CD 101,9”, dove il singolo “Easy Love” arriva alla posizione n. 1.

Last but not least – ultima cosa, ma non meno importante n.d.r. – la loro musica, con quella di Ennio Morricone e Nicola Piovani, è stata inserita nel videogioco “Mind Labyrinth VR Dreams” per la CONSOLE PS4 di PlayStation VR, uscito in tutto il mondo.

Che fanno oggi

Oltre a essere musicisti, produttori e discografici, i fratelli Nicolosi gestiscono anche una distribuzione discografica e in questa fase artistica si stanno dedicando al loro catalogo in distribuzione. 

In questo periodo valutano con maggiore attenzione la nuova produzione discografica. 

A parere di Pino, si fa sempre più fatica a divulgare musica di qualità.

 Jenny B.

Come l’abbiamo conosciuta

Negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta, nascono in Italia e in Europa Progetti di musica dance rappresentati da frontwomen o frontmen di gradevole aspetto, con un look d’impatto e una certa abilità di muoversi sul palco. 

Costruiti ad arte, questi personaggi cantano in playback su voci già incise in studio da altri artisti.

Nella musica dance degli Anni Novanta, tra le voci prestate a ragazze immagine, c’è anche quella di Giovanna Bersola, in arte Jenny B.. 

È lei ad aver dato la voce a Olga Maria De Souza, modella brasiliana conosciuta con lo pseudonimo di “Corona”. 

In realtà, “Corona” è il nome dell’italianissimo Progetto euro dance di cui Olga è la frontwoman. 

Con la voce di Jenny e il volto di Olga “The Rhythm of the night”, pubblicata il cinque novembre 1993, scala le vette delle classifiche italiane ed europee. Oggi il brano è conosciuto quasi ovunque.

Dove la rivedremo?

Jenny B. è di poche parole ma buone: ci fa sapere che sta girando il mondo in catamarano e che l’anno prossimo continuerà a cantare e a viaggiare. 




“Nasce l’inno alla libertà di essere sé stessi e, nella verità, imparare ad amarsi e ad amare”

Il 19 novembre alle ore 12:00 (ora Italiana), uscirà sui canali social dell’Artista il nuovo singolo del cantautore italo spagnolo Fabio Gómez: “Let Me Be”.

Reduce dal successo di “Over”, nella versione ispanica “Siempre”, L’Artista corona il suo sogno americano nel bel mezzo dell’anno più sfidante della nostra storia: il 2020.

È nel 2020, infatti, che il suo lungo e paziente percorso evolutivo comincia a dare i suoi frutti. 

Il suo percorso artistico inizia mentre è giovanissimo, a Lugano, nel coro gospel “Amazing Grace”. 

La tappa successiva è Chicago, dove approfondisce le tecniche di canto.

Nel 2010 arriva il Festival di Sanremo.

Il suo primo album in Italiano, “Niente è Impossibile”, nasce dall’incontro dell’Autore con Piero Cassano (Matia Bazar), Fabio Perversi, Lele Melotti (batterista di Enzo Jannacci, Paolo Conte, Claudio Baglioni, Vasco Rossi), Ludovico Vagnone (chitarrista di Laura Pausini, Zucchero, Andrea Bocelli) e Red Canzian dei Pooh.

Successivamente Fabio Gómez incontra Marco Zangirolami, Peggy Johnson e Mila Ortiz, con cui lavorano a “Over”.

Abbiamo chiesto a Fabio Gómez di raccontarci qualcosa di sé e del suo nuovo singolo “Let Me Be”.

Chi o che cosa ti ha spinto a comporre la canzone “Let Me Be”? Un incontro? Un evento?

“Il brano è arrivato tre anni fa in un momento cruciale della mia vita. Non mi sentivo più libero di esprimermi, né capace di creare un valore aggiunto a livello artistico.

In quel momento i miei pensieri e i miei sentimenti mi portavano a evadere, a cercare una strada alternativa, una via d’uscita alla situazione di stallo che stavo vivendo. 

Volevo realizzare i miei Progetti a livello internazionale, cantare in Inglese e in Spagnolo (la sua seconda lingua madre n.d.a.).

Sentivo l’esigenza di appartarmi e di creare la ‘mia’ musica.

Un giorno, col mio pianista Stefano Sposetti, abbiamo iniziato a scrivere tantissime canzoni. Tra queste c’era anche ‘Liberami’, una ballad in tre tempi, piano e voce. Tre anni di incubazione ed è nata ‘Let Me Be’.”

Qual è il messaggio della canzone?

“In questa canzone dò voce al desiderio di riprendermi la vita, la carriera e realizzare me stesso, superando i confini che mi stanno stretti per costruire qualcosa di mio. Anche se è rischioso, rinuncio alla falsa sicurezza di un cliché per esprimere chi sono. A qualsiasi costo. Solo così potrò essere libero. Solo così potrò amare davvero.” 

E con l’amore di coppia, come la mettiamo? 

“Nei rapporti sentimentali accade spesso che ci si innamori delle proprie aspettative, più che della vera identità dell’altro. E viceversa. L’amore diventa così un’esperienza vissuta in trance ipnotica. Nessuno dei due è veramente se stesso. Nessuno dei due osa superare le dimensioni del proprio ristretto campo visivo. La Verità libera gli innamorati, consente loro di esprimersi al meglio e di vivere il rapporto come un reciproco arricchimento, non come un tarparsi le ali a vicenda.”

Dov’è la verità, per te, ammesso che esista una Verità assoluta?

“Non credo esista una verità assoluta. Esistono punti di vista e pareri, a volte diametralmente opposti. ‘Let Me Be’ ci sfida a cercare la Verità nell’unico posto in cui può essere trovata: in noi stessi, nei nostri gesti, negli accadimenti, nelle scelte che facciamo ogni giorno. Non nel mondo virtuale che la tecnologia ci offre ma nel vivere in presenza, nel condividere i nostri chiaroscuri, nel nostro essere, semplicemente, Umani.”

Come si inserisce “Let Me Be”, dal punto di vista stilistico, nel tuo percorso evolutivo?

“Negli anni sono passato dal pop contaminato al Pop-Swag, sfociando nell’Elettro Dance Music, con escursioni nel Chillout Smooth Jazz.

Il genere di ‘Let Me Be’ è Elettro/Pop/Dance. La prima stesura prevedeva solamente piano e voce a tre tempi: la classica ballad. A tre anni di distanza, eccola nella sua versione definitiva, con un ritmo a 4/4 stile dance e l’aggiunta di Synth e Keyboards anni ’80 ispirate da Van Halen e da gruppi rock come i Journey.

Una spolverata di latino con le conga, le ‘Millenium Hoop’ – ‘vocine’ campionate e trattate come suoni – e il gioco è fatto.”

Un pensiero per concludere in bellezza il nostro incontro? 

“Nel brusio di sottofondo di parole e melodie che passano alla radio, ‘Let Me Be’ si fa sentire come un monito: ‘Svegliati, Uomo, dal tuo torpore ipnotico, dal sogno che ti è stato imposto e non è tuo. Risvegliati a Chi sei e scoprirai di essere libero.”




OSCAR GIAMMARINARO: LA MUSICA MAGICA DI EZIO BOSSO

Il nostro Direttore (Corrado Faletti) ha scritto pochi giorni fa un pezzo che consiglio di leggere in modo approfondito (L’Italiano che non capisce … – Betapress.it).

Nella prima frase dell’articolo Faletti afferma: “Un italiano su tre è analfabeta funzionale, ovvero non capisce quello che legge”, io ritengo che “un italiano su tre non capisca nemmeno quello che ascolta” e per gli stessi motivi che cita Corrado nel suo pezzo, la musica non è compresa nel bagaglio culturale e di crescita della persona, e non solo in Italia.

Si capisce molto bene come due italiani su tre siano attratti da personaggi mediatici incapaci di infilare correttamente in una frase soggetto, predicato verbale e complemento oggetto.

Non è questo il caso dell’amico Oscar Giammarinaro.

L’altro giorno Oscar mi ha chiesto di promuovere il singolo “La musica magica”, brano di cui i lettori di BetaPress hanno già sentito parlare lo scorso anno durante la mia intervista: “Un’ultima domanda Oskar, ci racconti de La musica magica?” “…è ancora presto” beh eccoci qua!

Lunedì 13 settembre Ezio Bosso, amico fraterno di Oscar ed ex bassista degli Statuto, prematuramente scomparso lo scorso anno, avrebbe compiuto 50 anni, Oscar per festeggiare il suo compleanno ha deciso di pubblicare il nuovo singolo e videoclip “La musica magica”, distribuito da Universal e disponibile proprio da lunedì 13 settembre in tutte le piattaforme digitali.

La canzone composta nel 2019 e presentata all’ultimo Festival di Sanremo, era stata apprezzata dallo stesso Bosso prima della sua morte: “Avevo scritto una canzone per “Xico” -commenta Oscar-, (questo il soprannome affettuoso con il quale i Mods di piazza Statuto hanno sempre chiamato Bosso), come regalo per il suo compleanno, a lui era piaciuta molto, al punto che avevo pensato di proporla al Festival di Sanremo (vedi articolo in BetaPress: “PERSA UNA GRANDE OPPORTUNITA’ AL FESTIVAL DI SANREMO”).

Ezio mi disse che se il brano fosse stato scelto, l’avrebbe arrangiato lui stesso per l’orchestra.

A maggio però, Xico ci ha lasciati e la canzone è rimasta lì, come una nostra foto, bella e struggente nello stesso tempo”.

Da qui la decisione di pubblicarla per rendere omaggio alla memoria del musicista e soprattutto all’amico con il quale ha condiviso l’amore per la cultura Mod.

Nel videoclip, realizzato da Erika Grosso, le note e le parole di Oscar scorrono sullo sfondo di una Torino autunnale tra sonorità cool jazz e pop soul.

I protagonisti della storia sono interpretati dai fratelli Julian e Zak Loggia (figli di Alex, storico chitarrista degli Statuto, componenti della band “OMINI” che stanno per pubblicare il loro nuovo singolo), rispettivamente nei panni di giovanissimi Ezio e Oscar.

Avanti e indietro per la città, che per un attimo ritorna a quegli Anni ’80 che fecero da sfondo al loro sodalizio, i due ragazzi si divertono a suonare e cantare condividendo quella passione per la musica che è stata alla base della loro amicizia e delle loro rispettive carriere.

Tra pianoforti, spartiti e contrabbassi le scene si concludono al giardino di piazza Statuto, che da pochi mesi, porta proprio il nome di Ezio Bosso.

Tutti i diritti d’autore del testo saranno devoluti in beneficenza a Radio Parkies – Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, realtà internazionale già supportata da Bosso negli ultimi mesi di vita.

Il nuovo singolo sarà presentato dal vivo nei prossimi giorni in tre incontri dedicati:

  • martedì 14 settembre ore 21, presso Il Circolo dei Lettori Torino
  • mercoledì 15 settembre ore 19.30, presso Gallery16 Bologna
  • domenica 3 ottobre ore 21, presso Arci Bellezza Milano

Ringrazio Oscar e Luca Bramanti dell’Ufficio Stampa per la foto inedita con Xico al basso elettrico.

 

VIDEO CHE SI ATTIVA LUNEDI 13 SETTEMBRE:

OSCAR GIAMMARINARO “LA MUSICA MAGICA” – YouTube

 

PERTH

 

 

 

 

Il mondo della musica, e non solo, piange Ezio Bosso

EZIO BOSSO, UNO DEI MODS: Intervista a Oskar degli Statuto.




GIARDINO EZIO BOSSO: LA RIVINCITA DEI MODS

 

MOD non si nasce ma si scopre di esserlo.

Così diceva nell’intervista rilasciata a Betapress circa un anno fa, Oscar Giammarinaro, leader degli Statuto, raccontandoci dell’amico Xico (Ezio Bosso).

Oggi (22 giugno 2021) la Città di Torino ha reso immortale il più grande artista contemporaneo, dedicandogli i giardini di Piazza Statuto, storico ritrovo dei MODS.

Le varie personalità del mondo politico, istituzionale e artistico hanno ricordato Ezio Bosso nel corso della Cerimonia di intitolazione con parole che ci piacerebbe sentire anche nelle occasioni in cui viene “celebrata” la musica italiana.

Abbiamo raccolto più di 16.000 firme per questa causa, anche la sua famiglia è d’accordo, speriamo di essere ascoltati”, diceva Oskar all’inizio di quest’anno.

La sua tenacia ha ripagato NON SOLO Oskar e i MODS …grazie Oskar!

Perth

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EZIO BOSSO, UNO DEI MODS: Intervista a Oskar degli Statuto.

Il mondo della musica, e non solo, piange Ezio Bosso