Crollano i ponti: ma si sapeva già tutto!

Cari Italiani, meravigliati che è crollato un ponte così importante e strategico per la viabilità (come ora tutti sostengono)?

Stupiti per il disastro avvenuto?

Ma non vi sentite anche fessi e presi in giro? non avete nella nuca quel fastidio della “fregata”?

Non siete ancora stufi di bla bla bla bla e prese per i fondelli?

NOI si, Betapress ha da sempre segnalato problemi, ruberie, magheggi, storture, ma anche ha sottolineato le prese per il CULO, si cari lettori scusateci per il francesismo, ma dobbiamo dircelo, le PRESE PER IL CULO che quotidianamente noi Italiani subiamo!

 

Ricordiamocelo è sempre già tutto scritto, SEMPRE, Tacito scriveva già nel lontanissimo 110 dopo cristo che “… ove è la massima burocrazia, vi è la massima corruzione …” e Noi siamo ancora qui a farci prendere per il cosiddetto ridendo e scherzando e mangiando la pizza, salvo poi indignarci se cade un ponte che da tempo tutti pensavano sarebbe caduto.

Noi di Betapress nel lontano 2007 abbiamo denunciato la grave situazione di Banca delle Marche, eppure siamo stati derisi beffeggiati oltraggiati e calunniati, peccato che ora la banca non c’è più, come noi avevamo previsto, ed i soldi della gente se ne sono andati in fumo, come noi avevamo previsto, ma fa niente allora stavano tutti bene e quindi chi cercava di sollevare problemi era un delinquente.

Noi di Betapress abbiamo denunciato i comportamenti illeciti di assicurazioni, della gestione dei PON europei, eppure i delinquenti eravamo sempre noi, salvo che poi, a distanza di anni, le nostre parole si sono dimostrate vere, ma nel frattempo i delinquenti, quelli veri, si sono fregati tutti i soldi ed ora si godono le loro pensioni d’oro alla faccia nostra e vostra cari concittadini.

Ma tutti sapevano, tutti!

Ora la vostra coscienza deve risorgere dal torpore in cui l’avete tenuta per anni, facile spegnere l’orecchio davanti alla verità, chiudere gli occhi davanti alla vergogna di un paese che cade a pezzi per la viltà di pochi.

 

Leggete, ascoltate, capite, non criticate a vanvera cercate di saziarvi della verità, dei fatti, cercate di capire e non di discutere, cercate il dialogo e non la rissa, cercate di essere quegli italiani che hanno costruito il diritto e non quelli che hanno inventato le repubbliche, prima seconda terza e quarta, cercate di pensare che un popolo non cresce se mangia pizza, ma se si ciba di cultura.

Siamo una società che ha perso onore, che ha perso fama, che ha perso dignità, BASTA.

Sollevati Italiano, guarda la realtà ed impara a trasformarla invece che semplicemente cercare di criticarla.

Non mi credete, non siete sicuri che era già tutto scritto da sempre, dubitate di essere presi per il culo?

eccovi una piccola conferma, parte del testo che segue è tratta dal bellissimo libro/inchiesta “La Matrix Europea” di Francesco Amodeo:

Partiamo dall’inizio. Perché una società strategica per gli italiani, con un fatturato annuo di oltre 6 miliardi di euro e introiti certi – che sono aumentati vertiginosamente negli anni com’era prevedibile – sia stata ceduta ad imprenditori privati ?

Facciamo un passo indietro: e’ il 1992 il Cartello finanziario internazionale mette gli occhi e le mani sul nostro paese con la complicità e la sudditanza di una nuova classe politica imposta dal Cartello stesso. Il loro compito è quello di cedere le banche ed i gioielli di Stato italiani ai potentati finanziari internazionali anche attraverso il filtro di imprenditori nostrani. E’ l’anno della riunione sul Britannia quando il gotha della finanza internazionale attracca a Civitavecchia con uno yacht della Corona inglese. Sono venuti a ridisegnare il capitalismo in italia a danno degli italiani, a fare incetta delle nostre migliori aziende e ad arruolare quelli che saranno i loro fedeli servitori al Governo del paese a cui garantiranno incarichi di prestigio: il maggior beneficiario sarà Mario Draghi ma tra i più servili Prodi, Andreatta, Ciampi, Amato, D’alema. I primi 3 erano già entrati a pieno titolo nel Club Bilderberg, nella Commissione Trilaterale ed in altre organizzazioni del capitalismo speculativo anglo/americano che aveva deciso di attaccare e conquistare il nostro paese con l’appoggio di spietate banche d’affari come la Goldman Sachs che favorirà gli incredibili scatti di carriera dei suoi ex dipendenti: Prodi e Draghi prima e Mario Monti dopo.

E’ l’anno in cui in soli 7 giorni cambiano il sistema monetario italiano che viene sottratto dal controllo del Governo e messo nelle mani della finanza speculativa. Per farlo vengono privatizzati gli istituti di credito e gli enti pubblici compresi quelli azionisti della Banca D’Italia, è l’anno in cui viene impedito al Ministero del Tesoro di concordare con la Banca d’Italia il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro alla sua emissione) che viene quindi ceduto a privati. E’ l’anno della firma del Trattato di Maastricht e l’adesione ai vincoli europei. In pratica è l’anno in cui un manipolo di uomini palesemente al servizio del Cartello finanziario internazionale ha ceduto ogni nostra sovranità.
Bisognava passare alle aziende di Stato, l’attacco speculativo di Soros che aveva deprezzato la lira di quasi il 30% permetteva l’acquisto dei nostri gioielli di Stato a prezzi di saldo e così arrivarono gli avvoltoi.
La maggior parte delle nostre aziende statali strategiche passò in mano straniera o comunque fu privatizzata. Ma la cosa più eclatante fu che l’IRI (istituto di ricostruzione industriale) che nella pancia alla fine degli anni ’80 aveva circa 1000 società, fiore all’occhiello del nostro paese fu smembrata e svenduta con la complicità del suo Presidente storico Romano Prodi (dal 1982 al 1989 e durante un periodo tra il 1993 ed il 1994) che fu premiato dal Cartello che favorì la sua ascesa alla Presidenza del Consiglio in Italia e poi alla Commissione Europea. A sostituirlo come Presidente del Consiglio in Italia e a continuare il suo lavoro di smembramento delle aziende di Stato ci penserà Massimo D’Alema che nel 1999 favorirà la cessione, tra le altre, di Autostrade per l’Italia e Autogrill alla famiglia Benetton, che di fatto hanno, così, assunto il monopolio assoluto nel settore del pedaggio e della ristorazione autostradale. Una operazione che farà perdere allo Stato italiano miliardi di fatturato ogni anno.

Le carte ci dicono che in quegli anni il Presidente dell’IRI era tale Gian Maria Gros-Pietro.
Lo conoscevate ? Io credo di no. Invece il Cartello finanziario speculativo lo conosceva bene e nel 2001 lo convocò alla riunione del Bilderberg in Svezia, indovinate insieme a chi ? Insieme a Mario Draghi e ad un certo Mario Monti entrambi saranno ampiamente ripagati dal Cartello stesso che in futuro riuscì a piazzare Draghi alla Banca d’Italia e poi alla BCE e Mario Monti dalla Goldman Sachs alla Commissione Europea e poi a capo del Governo (non eletto) in Italia.

E che cosa ne è stato di Gian Maria Gros Pietro ? qui viene il bello. Qui arriviamo al tema di questo post.
Gian Maria Gros-Pietro, che già nel fatidico 1992 era Presidente della Commissione per le Strategie industriali nelle privatizzazioni del Ministero dell’Industria, nel 1994 diviene membro della Commissione per le Privatizzazioni istituita indovinate da chi ? da Mario Draghi.

Ora capite come lavora il Cartello finanziario speculativo per mettere tentacoli ovunque e per far si che ci sia sempre un proprio esponente nei ruoli chiave. Ma non finisce qui. Come abbiamo visto nel 1997 Gross Pietro è Presidente dell’Iri mentre viene organizzata la cessione a prezzi di saldo di Autostrade per l’italia che avverrà nel 1999 col passaggio al Gruppo Atlantia s.p.a, controllata da Edizione srl, la holding di famiglia dei Benetton.
Gros-Pietro firma la cessione, la famiglia Benetton gli strizza l’occhio.
Cosa voleva dire metaforicamente quella strizzatina d’occhio ?

Ora immaginate l’inimmaginabile.
Cosa accade nel 2002 ? Gian Maria Gros-Pietro, dopo aver gestito la privatizzazione dell’Eni andrà a presiedere per quasi 10 anni indovinate che cosa?… proprio la Atlantia S.p.a, la società alla quale solo tre anni prima, come dipendente pubblico, aveva svenduto la gestione dei servizi autostradali italiani.
Les jeux sont faits.

A questo punto proviamo a leggere i termini del contratto di concessione della rete autostradale. Mi dispiace cari amici. Non si può. Sono stati coperti da segreto di Stato manco si trattasse di una riservatissima operazione militare.
Ma com’è stato svolto in questi anni il servizio di manutenzione ordinaria da parte dei concessionari di Autostrade per l’Italia ?

La macabra risposta è descritta nei tragici eventi di Genova e non solo.

Leggendo quanto emerge dalla relazione annuale (2017) sull’attività del settore autostradale in concessione pubblicata sul sito del Ministero e dei trasporti si evince una crescita esponenziale del fatturato (quasi 7 miliardi) e dei pedaggi. In calo solo gli investimenti (calati addirittura del 20%) e la spesa per manutenzioni in controtendenza rispetto alla logica che dovrebbe prevedere un aumento dei costi della manutenzione contestualmente all’aumento del traffico. Ma la sicurezza degli automobilisti è stata messa in secondo piano rispetto alla massimizzazione dei profitti già di per se abnormi.
E com’è andata invece con gli interventi straordinari ad opera dei Ministeri preposti ?

Non c’erano soldi da destinare ad interventi straordinari seppur richiesti dagli esperti a causa dei vincoli di bilancio da rispettare e imposti dal pareggio di bilancio.
Quali vincoli ? Quelli europei. E da chi sono stati imposti questi vincoli ? dal Trattato di Maastricht del 1992, da quello di Lisbona del 2007 e dal pareggio di bilancio in costituzione del 2011. E chi li ha voluti ? Indovinate ? Nell’ordine Romano Podi, Massimo D’alema, Mario Monti, con l’appoggio esterno di Mario Draghi.Torna la cricca al completo.
Ma non erano quelli che insieme partecipavano alle organizzazioni del Cartello finanziario speculativo che voleva far crollare il nostro paese ?
Esattamente. Il cerchio si chiude.