I pellegrini del concorso a cattedra
riflessione sugli accorpamenti delle regioni per sostenere la prova orale del concorso per l’insegnamento
Prima di leggere l’articolo
In questo articolo abbiano analizzato la situazione della classe di concorso A12 relativa alle regioni Campania e Basilicata ma si tratta di un discorso generale e che deve spingerci a riflettere sull’organizzazione del concorsi pubblici.
Certo il film nati stanchi di Ficarra e Picone racconta come i protagonisti partecipassero ai concorsi pubblici più per il piacere di viaggiare che per il desiderio di superare l’esame, però non crediamo sia la condizione prevalente di chi affronta concorsi e prove oggi.
La convocazione di A12
Ieri, 12 giugno, in mattinata, l’Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata ha pubblicato un avviso che annunciava che, considerato il grande numero di candidati (3.065 tra Campania e Basilicata stando al documento), le convocazioni per l’orale avverranno in due gruppi e saranno esaminati da 7 commissioni.
Nota bene, di questi 3.065, i Campani dovrebbero essere 2.179, per deduzione i candidati per la Basilicata dovrebbero essere 886.
Antefatto
Con decreto del 18-01-24 sono state aggregate le regioni di svolgimento delle prove orali sulla base delle classi di concorso.
Facciamo alcuni esempi chi desidera insegnare “Disegno e storia dell’arte nell’istruzione secondaria di I e di II grado” e si trova in Emilia Romagna, Calabria, Campania, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana Umbria… dovrà sostenere l’esame in Emilia Romagna.
Chi concorre per la Sicilia (ciò vuol dire che, ragionevolmente, la sua vita si svolge in Sicilia) dovrà sostenere l’esame in Emilia Romagna: 1300 km più lontano.
Le polemiche non sono poche e non lo sono state.
In questo articolo poniamo una lente di ingrandimento sulla classe di concorso A12 – Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di I grado e di II grado.
7 Commissioni
Per esaminare nel più breve tempo possibile 3.065 candidati sono state costituite 7 commissioni, ciascuna delle quali dovrà esaminare 438 candidati.
Ipotizziamo che ogni commissione esamini in media 16 candidati (8 al mattino e 8 al pomeriggio), dovrà affrontare 27 giorni di esami.
Diciamo che le commissioni potrebbero essere impegnate, secondo questi calcoli, per tutto luglio e agosto.
I pellegrinaggi
“Santa Basilicata di Compostela” ha commentato qualche candidato sulle chat dedicate al con concorso, per indicare la distanza e la difficoltà di raggiungimento delle sedi di esami.
Le scuole in cui si sosterranno gli esami sono a Melfi (PZ), Potenza, Venosa (PZ), Castronuovo San’Arcangelo (PZ), Lauria (PZ), Pisticci (MT), Policoro (MT), Ferrandina (MT).
Avendo “perso le speranze” a un ruolo che in Campania ha quasi 3000 candidati per circa 30 posti, proviamo a sorridere guardando graficamente cosa vorrebbe dire andare a sostenere l’esame.
Ipotizziamo la partenza da Napoli (e di quasi 3.000 candidati è solo una piccola parte che vive a Napoli, la maggioranza si trova nelle zone limitrofe)
Napoli – Melfi (PZ)
153 km
In macchina: 2 ore (questo è buono) ovvero 74 km circa in un’ora
Coi mezzi: 4 ore
Per gli amanti del genere, a piedi: 1 giorno
Napoli – Potenza
161 km
In macchina: 2 ore (questo è buono) ovvero 72 km circa in un’ora
Coi mezzi: 2 ore
Per gli amanti del genere, a piedi: 2 giorni (il doppio rispetto a Melfi)
Napoli – Venosa (PZ)
174 km
In macchina: 2 ore (questo è buono) ovvero 81 km circa in un’ora
Coi mezzi: 6 ore e mezzo (qui la situazione si fa più complicata)
Per gli amanti del genere, a piedi: 2 giorni (lo vediamo quasi come uno standard)
Napoli – Castronuovo San’Arcangelo (PZ)
218 km
In macchina: 3 ore quasi ovvero 81 km circa in un’ora
Coi mezzi: 4 ore
Per gli amanti del genere, a piedi: 2 giorni
Napoli – Pisticci
265 km
In macchina: 3 ore ovvero 84 km circa in un’ora
Coi mezzi: maps nell’immagine non segna ma cercando, c’è un bus che in “sole” 3 ore porta a destinazione
Per gli amanti del genere, un sogno a occhi aperti: a piedi, 3 giorni
Napoli – Policoro (MT)
260 km (ma anche 313)
In macchina: 3 ore ovvero 84 km circa in un’ora
Coi mezzi: circa 5 ore e mezzo ma a tratti anche 8
Per gli amanti del genere, a piedi: 3 giorni
Napoli – Ferrandina (MT)
250 km
In macchina: 3 ore ovvero 81 km circa in un’ora
Coi mezzi: maps nell’immagine non segna ma cercando, c’è un bus che in circa 3 ore porta a destinazione
Per gli amanti del genere, a piedi: 2 giorni
Perché partire se…?
Tanti candidati in queste ore si stanno chiedendo quanto valga la pena affrontare un viaggio così scomodo (perché è della difficoltà nel raggiungere i luoghi di esame che si parla), facendo intanto coincidere convocazioni per la classe di concorso “gemella” (a22: italiano storia e geografia nella secondaria di primo grado)
se
- ci sono solo 30 posti per quasi 3000 candidati (e su questo non si può sindacare)
- non si capisce se vincere il concorso darà o meno punti in più cumulabili al superamento degli esami per altre classi di concorso (es. a22)
- incastrare le date delle convocazioni con altre classi di concorso (molti si stanno trovando ad essere convocati lo stesso giorno in più classi di concorso)
- non è un esame abilitante: chi vincerà il concorso (anche non risultando assegnatario del ruolo) non sarà abilitato all’insegnamento della materia e dovrà, eventualmente, sostenere un altro concorso (oltre che conseguire i CFU aggiuntivi)
Risposte e polemiche
In questo articolo non si danno queste risposte (non siano noi in grado, però ci piacerebbe che qualcuno di preparato le desse) e non vogliamo fare polemiche (che non troviamo né utili né costruttive).
Invitiamo tutti i candidati a non scoraggiarsi, non ascoltare cosa fanno gli altri (se si presenteranno o meno) ma di avere fiducia nelle proprie capacità e misurarsi con questa articolatissima (per contenuti e logistica) prova.
Il lavoro del docente è un lavoro che si conquista superando tantissime – alcune inimmaginabili – prove.
Non è la sconfitta in alcune prove che farà la differenza, non saranno una domanda disciplinare estratta a caso su un programma sconfinato, o un momento di paura e confusione a mettere in dubbio la capacità di trasmettere i processi di insegnamento presente nel buon docente.
In bocca al lupo a tutti.