LA DISPERAZIONE DEL GRUNGE

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Circa nove mesi or sono ho iniziato la collaborazione con BetaPress.it ed il primo articolo che ho scritto aveva come titolo: “Nostalgia di Grunge” in cui “fissavo” la fine del movimento musicale di Seattle con la morte di Kurt Cobain.

Non ho cambiato idea neanche dopo la prematura scomparsa di uno dei miei idoli sin da quando ero ragazzino: Christopher John Boyle, in arte Chris Cornell. Chris si è suicidato pochi giorni fa in una stanza d’hotel a Detroit (il funerale è fissato per il giorno venerdì 26 maggio 2017 a Los Angeles; n.d.a.) ed è stato una delle tre persone famose per cui ho versato una lacrima, le altre due sono stati Kurt Cobain ed il pilota Gilles Villeneuve.

Ritengo di conoscere molto della vita di Chris, ho letto biografie, ascoltato interviste, comperato tutta la discografia da solista, con i Soundgarden e con gli Audioslave, l’ho visto tre volte in live, ho seguito insomma sia la carriera artistica sia, per quel che è possibile conoscere, la sua vita privata. Ebbene potete capire quanto sia stato un duro colpo per me apprendere del suo suicidio!

L’ultimo gesto disperato del Grunge! Una sola considerazione vorrei porre all’attenzione del lettore e cioè la parola che più di tutte definisce la storia, dagli anni novanta ad oggi, di quel fenomeno nato nella città di Seattle: “disperazione”. «La televisione. La televisione è la cosa più sinistra del nostro pianeta. Va’ subito a prendere la tua TV e buttala dalla finestra o vendila e compra uno stereo migliore» diceva Kurt Cobain, infatti, a differenza del panorama musicale di oggi, infarcito di “pizzi e merletti tele-mediatici”, il movimento Grunge ha cercato risposte alla vita a partire dalla rabbia e dal desiderio disperato di colmare un buco nero.

Avrei scritto circa metà delle cose che ho letto nell’articolo di Paolo Vites: “CHRIS CORNELL/Requiem per Seattle: quel buco nero nel sole da riempire” (in calce il link) per cui oggi mi faccio da parte ed esorto il lettore a leggerlo. Infine vorrei proporre un brano di Schubert (Ave Maria) magistralmente interpretata da Chris, dimostrazione della sua grandezza artistica e versatilità vocale!

 

http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2017/5/20/CHRIS-CORNELL-Requiem-per-Seattle-quel-buco-nero-nel-sole-da-riempire/764985/

 

 

 

 

Perth

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