Sanità: centinaia di posti di lavoro a rischio, la Sicilia non ci sta!

Assessore Razza a far chiarezza sulle accuse mosse contro la sanità siciliana nelle ultime settimane riguardanti centinaia di posti di lavoro messi a repentaglio a causa di esuberi e inidoneità, causando non poche preoccupazioni tra i lavoratori: nessun posto di lavoro sarà messo a rischio, il nostro progetto parte dall’idea che si debba tutelare chi lavora e dare una prospettiva a chi lavora in maniera precaria.

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 La Sicilia e la nuova frontiera del progetto SEUS-AREUS

 

 “Il sistema delle emergenze-urgenze in  Sicilia può e deve essere migliorato”.

Con queste parole l’Assessore alla salute della Regione Siciliana Ruggero Razza apre il tanto atteso incontro riguardante la tematica “Prospettive SEUS-AREUS”.

E’ lo stesso Assessore Razza a far chiarezza sulle accuse mosse contro la sanità siciliana nelle ultime settimane riguardanti centinaia di posti di lavoro messi a repentaglio a causa di esuberi e inidoneità, causando non poche preoccupazioni tra i lavoratori: nessun posto di lavoro sarà messo a rischio, il nostro progetto parte dall’idea che si debba tutelare chi lavora e dare una prospettiva a chi lavora in maniera precaria.

Il tema riguardante la Sanità è per la Sicilia (e soprattutto per i dipendenti che in essa prestano servizio) una piaga che da tanti anni è al centro di dispute mai risolte, promesse mai attuate e precarietà in cospicuo aumento.

E’ stato questo uno dei molteplici motivi che hanno spinto l’Assessore alla Salute a convocare tutti gli attori sociali che operano attorno al settore dell’emergenza urgenza in Sicilia e ad illustrare un progetto che abbraccerà tra l’altro un riesame teso sia alla riconversione del personale sia alle modalità di transito verso la nuova Agenzia Regionale AREUS.

E’ a proposito di precarietà che mi è doveroso riportare l’intervento, certo non  passato inosservato, della coordinatrice infermieristica del bacino Palermo-Trapani, D.ssa Rosalba Setticasi, che pur guardando in maniera positiva il progetto esposto dall’Assessore Razza, si schiera a favore dei trenta infermieri libero-professionali i quali, pur avendo completato l’iter preposto, permangono in una situazione provvisoria, auspicando a tal proposito un repentino intervento di stabilizzazione all’interno del progetto Areus.

Sull’onda della difesa dei dipendenti procede l’intervento del Dott. Domenico Bonanno, il quale da tempo segue in concomitanza all’assessorato della salute la tutela dei lavoratori SEUS cercando di garantire tutti i livelli occupazionali nella tutela di coloro i quali sono dichiarati non idonei alla mansione di autista-soccorritore.

All’indomani della presentazione di un progetto mai realizzato prima non possiamo che sperare nella sua imminente attuazione, nella prospettiva che quelle riportate siano il frutto di impegni dati e  soprattutto mantenuti.

L’incontro a cui noi di Betapress abbiamo preso parte rappresenta, senza dubbio alcuno, uno dei cardini della disputa  tra l’Assessorato Regionale alla Salute e i dipendenti Seus.

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