La bellezza può davvero salvare il mondo?

È possibile spiegare la bellezza attraverso le parole?

No, perché la bellezza è ineffabile: non può essere descritta attraverso le parole.

Le parole, però, possono aiutarci a capire la bellezza mostrando cosa i popoli intendevano per bellezza quando usano una parola piuttosto che un’altra.

Questo è stato il tema dell’intervento di Chiara Sparacio, caporedattore di Betapress.it all’interno dell’VIII edizione dell’Ischia e Napoli festival internazionale di filosofia: la Filosofia, il Castello e la Torre.

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Il festival, ideato e diretto da Raffaele Mirelli, è uno straordinario evento culturale che ogni anno, sempre più, coinvolge realtà importanti del panorama nazionale ed estero.

Lo scopo del festival internazionale della filosofia di Ischia

Lo scopo del festival, ci spiega Mirelli, è

“far uscire il filosofo dalle sue roccaforti, dalle Torri e di metterlo in dialogo con il pubblico.

La filosofia dovrebbe iniziare a ripensare sé stessa in modo sostanziale: smettendo di essere uno studio a sé stante ma accompagnando tutte le altre discipline universitarie.

La filosofia, la sua istituzione, ha bisogno di rimodellarsi per restare nel presente e creare reali possibilità di lavoro per chi la sceglie”.

Il festival è un evento grande e articolato che ogni anno, da otto anni a questa parte, dona nuova luce alla già bellissima isola di Ischia proponendo per ogni edizione un tema diverso e coinvolgendo realtà culturali sempre più ampie.

Ad oggi sono state intessute relazioni l’università di Toronto, l’Università di Bonn, l’Università degli studi di Palermo e tantissimi altri poli culturali che seguono e sostengono il progetto con lo scopo di modellare quello che sarà l’approccio disciplinare nel futuro.

Se quest’anno si è parlato della Bellezza e ci si è chiesti se davvero può salvare il mondo, nel corso delle precedenti edizioni si è parlato de gli Universi, il tempo, dio, la natura umana, i Valori, l’utilità della Filosofia…

Il tema del 2023

Il tema del 2023 sarà il desiderio:

“Un tema di rilievo per le nuove generazioni che del desiderio esperiscono una mancanza tenace e duratura. Sarà un modo per riflettere sull’impatto che i social media operano sul nostro essere umani”

ci dice Mirelli.

Chi vorrà partecipare alla prossima edizione potrà visitare il sito del festival e seguire le indicazioni.

Cosa è il festival internazionale di filosofia La Filosofia, il Castello, la Torre

Nel corso delle edizioni, il festival ha preso sempre più spazio fisico e temporale arrivando ad un intero mese di eventi suddivisi per intenzione e pubblico ecco come oggi è il festival internazionale di filosofia di Ischia

Come è articolato il festival.

Ecco le sezioni del festival

Young Thinkers festival: Il festival dei giovani.

È la parte il festival che mette a confronto filosofi junior e senior: si tratta di un evento nell’evento che vede la partecipazione di diverse scuole italiane in cui i ragazzi sono chiamati in prima persona a tenere conferenze.

Quest’anno sono arrivati ad Ischia circa 1500 studenti da tutta Italia.

Summer school of humanities:

tre giorni di formazione e scambio critico per un approfondimento teorico assieme a studiosi affermati.

Eticit(t)à:

una serie di campagne di carattere etico volte alla sensibilizzazione sociale che, dice Raffaele Mirelli è “un modo di vedere un’isola differente che per noi assurge a filosofia pratica, a una rivolta verso il consumismo odierno”.

Un esempio è il mese del senso civico all’interno del quale sono state organizzate le domeniche di stop motori che trasformano le vie principali in vere e proprie piazze di interazione dove tantissime persone si riversano per partecipare alle numerose attività proposte dalle associazioni del terzo settore coinvolte.

Oppure la mostra Il Corpo del reato che espone le opere vincitrici del contest fotografico che ha coinvolto i ragazzi dei licei facendoli riflettere sul rapporto col corpo imparando ad amarsi al di là delle apparenze.

Serate al castello:

un ciclo di lectiones magistrales che quest’anno ha ospitato Benedetta Barzini docente presso l’università di Urbino; Stefano Zecchi, filosofo e scrittore; Milovan Farronato docente presso l’università di Urbino.

Talk:

conversazioni e relazioni di più di 150 studiosi tra professori, filosofi, linguisti, fisici, architetti, esperti in comunicazione, artisti, storici, psicologi e psicanalisti dall’Italia e dall’estero.

Mostre e concerti:

attività che rendono palpitanti i luoghi più suggestivi dell’isola come il Castello Aragonese, i Giardini La Mortella, Torre Guevara, la biblioteca antoniana, la chiesa di santo spirito…

Ricordiamo tra le mostre Matateli di Marco Cecchi e tra i concerti quello del duo façade Jole Barbarini e Antonio Coiana e del Coro polifonico della Pietrasanta

 

Le persone che rendono possibile il festival

Ideatore e direttore Scientifico: Raffaele Mirelli

Condirettore: Andrea Le Moli

Direzione in loco evento: Sara Trani, Marco Ciarlone

Direttori di sessione: Francesco Impagliazzo, Ramon Rispoli, Giulia Castagliuolo, Graziano Petrucci, Giorgio Espugnatore

Interviste: Mariafrancesca De Martino

Fotografe: Melania Buonomano, Caterina Castaldi, Livia Pacera

Assistenti in loco: Carmine Stornaiuolo, Angelica Lo Gatto, Angela Mazzella, Marianna Castaldi

Direzione mese del senso civico: Adriano Mattera

Accoglienza; Felicetta Ammirati

Video: Eleonora Sarracino, Emanuele Rontino – the Motherfactory

Ufficio Stampa: Pasquale Raicaldo




Premi dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2020

Il teatro Mercadante di Napoli ospita la cerimonia di assegnazione dei Premi dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2020

La diretta facebook

Anche se il teatro si è dovuto organizzare con le dirette streaming e anche se una enorme fetta di recite è stata rimandata o annullata, l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro ha ritenuto opportuno e doveroso non sospendere la propria attività e  ha trovato il modo di assegnare comunque i premi Anct (Associazione Nazionale Critici di Teatro).

Lo strumento utilizzato è stato l’unico disponibile al momento in grado di coinvolgere una ampia platea di appassionati: una diretta Facebook.

Questa scelta ragionata e valutata a lungo è il simbolo di un desiderio di sopravvivenza.

“Con l’attribuzione dei Premi Anct 2020 l’Associazione ha voluto esprimere tutto l’incoraggiamento e l’apprezzamento al lavoro delle produzioni teatrali, di attrici, attori, registi, drammaturghi e di quanti concorrono con il loro lavoro alla realizzazione degli spettacoli teatrali.”

Riporta l’Associazione.

Non fermarsi

Non fermarsi in questo momento, continuare a parlare di teatro mentre l’informazione sembra essersi focalizzata su un imbuto più stretto di argomenti, vuol dire continuare a imporsi perché un settore così importante come quello della cultura non venga dimenticato e utilizzato come svago per i tempi migliori.

Il teatro non è svago e divertimento, non è un lusso per chi non ha altri pensieri.

Il teatro, fin dalle sue origini, ha un valore sociale fondamentale tanto che anche chi non aveva la libertà sociale aveva il diritto di andare.

Perché il teatro e l’arte tutta curano l’uomo.

Il teatro non deve essere messo da parte in attesa di tempi migliori ma deve accompagnare proprio nei tempi difficili il nostro cammino perché senza di lui, senza la cultura, senza l’arte, senza la musica… rischiamo di non farcela.

Possiamo forse uscire dalla contingenza dell’evento ma, senza arte e senza cultura, rischiamo di uscire privi di identità e questo non vuol dire “farcela”.

Il 2020 a causa dell’emergenza covid-19 ha penalizzato moltissimo e ragionevolmente il comparto teatrale che, in particolare modo per la cultura italiana, è di  importanza strategica.

I fatti però non vogliono dire che si possa fare a meno del teatro.

Oggi più che mai serve un orientamento simbolico alle nostre esistenze o vivremo senza accorgerci di come questo avvenga.

Sopravviveremo ma non ci riconosceremo come essere umani.

E la prova ne è il cavalcante nichilismo che permea le dichiarazioni politiche e imprenditoriali.

E così, se pensiamo che il teatro possa essere un comparto che può essere sospeso in attesa di tempi miglior, non è così.

E l’Associazione Nazionale Critici del Teatro ha voluto dichiararlo con un gesto forte: assegnato comunque i suoi premi.

I riconoscimenti

attorno a un tavolo
attorno a un tavolo

I riconoscimenti assegnati sono il  frutto del confronto tra gli iscritti all’Associazione.

Non si tratta solo di  segnalazioni delle “eccellenze” delle varie categorie del teatro italiano ma segnalazioni di episodi e realtà culturali e di lavoro significativi dell’ultima stagione teatrale.

Chi ha votato ha voluto mettere in evidenza percorsi e progetti di artisti, compagnie, festival e altre forme d’arte.

Il Presidente dell’Anct, Giulio Baffi ha comunicato i riconoscimenti:

Leonardo Lidi
Leonardo Lidi, regista

  • Premio Paolo Emilio Poesio alla carriera all’attrice Milena Vukotic
  • Allo spettacolo ‘A cirimonia messo in scena ed interpretato da Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorando (su testo di Rosario Palazzolo) ad una struggente verità nascosta tra i frammenti della memoria dei loro personaggi che s’interrogano crudeli e spaventati.
  • A Roberta Caronia attrice dal talento sempre più in vista nel panorama teatrale, d’indiscutibile qualità e matura affidabilità
  • A Giovanni Franzoni come riconoscimento ad un intero percorso artistico e professionale che lo colloca tra gli attori più sensibili e preparati del teatro italiano
  • Al regista Jacopo Gassmann per il suo attento lavoro di proposte e messe in scena attente alla drammaturgia contemporanea
  • A Mariangela Granelli, attrice poliedrica, intensa, che ha raggiunto una maturità espressiva invidiabile
  • A Antonio Latella per la forte identità progettuale con cui ha diretto la Biennale Teatro di Venezia dal 2017 al 2020
  • A Leonardo Lidi regista piacentino innamorato dei classici che smonta e rimonta, riscrivendoli mescolando sapientemente cultura pop, gioco, follia e musica
  • A Misericordia di Emma Dante, congegno teatrale perfetto per densità concettuale e sguardo pietoso sulle fragilità umane
  • Allo scenografo Antonio Panzuto, artigiano e raffinato poeta della scena, pittore, scultore artefice di drammaturgie pittoriche create con materiali semplici
  • A Puteca Celidonia, Compagnia teatrale creata da sei giovani attori formati alla Scuola del Teatro Stabile di Napoli, gruppo compatto radicato nel territorio urbano del popolare Quartiere Sanità di Napoli ed esempio nazionale di originali progetti di spettacolo
  • Al regista Benedetto Sicca, per la versatilità del suo lavoro e del suo impegno in territori e poetiche legate ad urgenze civili
  • Al coreografo Luca Silvestrini co-fondatore e direttore artistico dal 1997 della Compagnia londinese Protein, in cui esprime una rinnovata sensibilità rispetto al disagio, alla disabilità, alla diversità, alla solitudine
  • Al Teatro delle Ariette, gruppo storico ed eroico di teatranti e contadini che fondano nella concretezza materiale dell’esperienza e delle tradizioni della loro terra la loro voce teatrale
  • Al gruppo Teatro dei Gordi, per una sua poetica fondata su una grammatica scenica non verbale che si unisce a una dirompente fisicità e a un uso misurato delle maschere
  • Al Festival Tutti matti per Colorno, festival di circo contemporaneo e di teatro di strada che ha sempre saputo offrire spettacoli di alta qualità tra produzioni italiane e internazionali e in spazi diversi del paese dimostrando di essere straordinari ideatori e organizzatori di festival.

Antonio Latella
Antonio Latella – direttore del settore teatro della Biennale Teatro di Venezia

Il Premio Hystrio-Anct 2020 è stato assegnato a La Corte Ospitale di Rubiera, luogo magico dove molti artisti e giovani compagnie hanno trovato casa grazie a un sistema virtuoso di residenze e di produzione attento alla drammaturgia contemporanea e ai nuovi linguaggi della scena.

Il Premio Catarsi- I teatri delle diversità – Anct 2020 è stato assegnato a Lech Maria Raczak regista, drammaturgo, sceneggiatore e studioso di teatro e Co-fondatore del Teatr Osmego Dnia nel 1964 a Poznan (Polonia) scomparso a gennaio scorso, e allo spettacolo Ulisse o i colori della mente del Teatro Popolare d’arte nel carcere di Gorgona in un tutt’uno per lo spettacolo, i protagonisti, il maestro guida/regista Gianfranco Pedullà, e il direttore del carcere, Carlo Mazzerbo che ha reso possibile questa attività.

La locandiera, proxim res

La consegna

Fatta la celebrazione, considerato che il luogo del teatro non è la rete, la consegna dei Premi Anct 2020 avverrà in presenza, nel corso di una cerimonia che noi tutti ci auguriamo possa  essere programmata nella prossima primavera a Roma all’interno della Rassegna nazionale di teatro in carcere “Destini Incrociati”.

 




Orgoglio e pregiudizio a teatro

Orgoglio e pregiudizio, non aspettatevi quello che avete visto finora

È un adattamento teatrale bello, veloce e divertente quello di Orgoglio e Pregiudizio realizzato da Antonio Piccolo con la regia di Arturo Cirillo.

Non è mai facile prendere un testo così famoso e così rappresentato e dargli una personalità propria e caratteristica.

Parliamo di un’opera che dal 1940 ad oggi ha avuto 15 versioni cinematografiche e, solo in lingua italiana, 23 traduzioni.

Tutti conosciamo il sig. e la sig.ra Bennet e le figlie Jane ed Elisabeth e ci siamo fatti una idea ben precisa di Charlotte, Collins, Bingley e Dancy, chi per conoscenza diretta sui libri o al cinema o chi per sentito dire nei numerosi richiami.

La cosa bella di assistere a questo spettacolo è conoscerli di nuovo sotto nuove vesti.

Fare una versione teatrale (la prima italiana) di Orgoglio e Pregiudizio è una azione audace e, in questo caso, l’audacia è stata premiata.

Il risultato è stato uno spettacolo con personaggi dalle personalità definite e trasparenti che non sono caduti negli stereotipi che a torto o ragione hanno finora plasmato la disposizione del pubblico.

Sono tutti giovani i personaggi di questa rappresentazione, giovani dentro e fuori, giovani nelle emozioni e nei rapporti tra loro, giovani come sono davvero nel romanzo e come sarebbero oggi.

Lo spettacolo aveva debuttato in prima nazionale al Mercadante il 4 luglio per il Napoli Teatro Festival con una produzione del Teatro Stabile di Napoli, Teatro Nazionale e Marche Teatro.

Adesso è tornato a Napoli all’inizio della tournée invernale che seguirà il seguente calendario

Orgoglio e pregiudizio in tournée

Pavia, Teatro Fraschini, 6 – 8 marzo 2020

Brescia, Teatro Sociale, 12 – 15 marzo 2020

Torino, Teatro Carignano, 17 – 22 marzo 2020

Genova, Teatro Duse, 25 – 29 marzo 2020

Reggio Emilia, Teatro Ariosto, 31 marzo – 1 aprile 2020

Udine, Teatro Giovanni da Udine, 2 – 4 aprile 2020

La Spezia, Teatro Civico, 7 – 8 aprile 2020

Consigliamo a chi può, di non perdersi lo spettacolo.

Lo spettacolo è consigliato sia agli appassionati del teatro, sia a chi desidera passare una serata gradevole e diversa.

Durata

La rappresentazione dura 1,45 minuti senza intervallo ma non si sente mai la narrazione e talmente incalzano e la regia talmente agile che non si sente la necessità di prendersi una pausa.

Il cast

Gli attori sono tutti all’altezza della compagnia e dello spettacolo, danzano e cantano sulla scena al ritmo di mambo sulle musiche originali Francesco De Melis

Arturo Cirillo, interpreta Bennet e Lady Catherine De Bourgh non ha bisogno di confermare la sua bravura e la sua professionalità: attore di valore riconosciuto e regista armonioso e scaltro.

Valentina Picello, regala al personaggio di Elizabeth un carattere nuovo, reale, concerto conferendole la personalità che la Austen certamente avrebbe approvato.

Sara Putignano dona convincente una dolce freschezza a Jane.

Riccardo Buffonini è Fitzwilliam Darcy in una versione caratteriale giovane, credibile e accattivante.
L’eccellente Alessandra De Santis è la simpaticissima sig.ra Bennet.

Rosario Giglio ci presenta un Collins divertente, simpatico e ammiccante.

Giacomo Vigentini, ovvero  Charles Bingley e Reynolds riesce a dare un carattere attivo al suo personaggio.
Giulia Trippetta passa dalla sciocca Charlotte alla intrigante Caroline senza problemi dando carattere e credibilità ai due personaggi

Le luci di Camilla Piccioni hanno giocato e valorizzare le scene di Dario Gessati che ha pensato per le scene a 4 specchi – finestra mobili e fortemente scenografici nella loro semplicità che ben soddisfano le esigenze di regia 

Gianluca Falaschi con i suoi costumi ha ben sottolineato i caratteri dei personaggi.

in scena

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Mercadante di Napoli

dal 19 febbraio al 1 marzo

Info e Orari su www. teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396