Il parking che lucra sul lockdown

Il parking che lucra sul lockdown

Brutta storia di sciacallaggio dell’easy parking Malpensa in tempo di lockdown.

Un po’ ci spiace a raccontare questa storia ma in redazione abbiamo deciso di dar voce alle ingiustizie subite in periodo di covid-19.

Ci stavamo abituando a storie di solidarietà e di eroismo legati al covid, storie di spirito di nazione e di fratellanza mondiale e ci stava anche piacendo.

Insomma, nella mente di molti, questa positività rappresentava la parte bella e orgogliosa di questo periodo difficile.

Ma non tutti hanno respirato e condiviso quest’aria.

Sciacalli e sciacallaggi non sono mancati in questo periodo difficile: un esempio eclatante sono stati  i prezzi da taglieggio di mascherine e antibatterico.

La fase due

Speravamo di esserci lasciati questi episodi alle spalle e guardavamo con fiducia alla ripresa soprattutto ora che la fase 2 fa intravedere uno spiraglio di ripresa.

Per molte persone Fase due ha significato anche la possibilità di ritorno a casa.

Tornare a casa dopo un periodo così lungo comporta il dover affrontare molti dei pensieri che ci hanno accompagnati nei giorni precedenti:

chissà come sarà rivedere le persone care e chissà chi rivedrò,

chissà se a casa è tutto a posto,

speriamo che non siano scoppiati tubi o simili,

speriamo di ritrovare la macchina…

A proposito della macchina, la fase uno ha congelato molti viaggiatori in un periodo di transito.

Tornare a casa vuol dire anche recuperare la propria automobile al garage.

La sgradevole storia di A.S. e del parking aeroportuale che ha speculato sul lock-down

In questo articolo raccontiamo la storia di A.S., una donna che il 24 febbraio è partita dall’aeroporto di Milano Malpensa e sarebbe dovuta rientrare il 26 febbraio.

Come avviene normalmente a chi viaggia, la signora ha lasciato l’auto nel parking vicino l’aeroporto.

La prima tariffa concordata era di 14 euro per 3 giorni di parcheggio come riportato anche dall’immagine.

Il talloncino di prenotazione dei 3 giorni ipotizzati della signora A.S:
Il talloncino di prenotazione dei 3 giorni ipotizzati della signora A.S.

Erano ancora i tempi in cui viaggiavamo e pensavamo di avere pieno potere sui nostri progetti.

Poi è arrivata l’emergenza Covid-19 e A.S., come tanti, ha dovuto rimandare il ritorno.

In seguito all’emergenza, la signora è rimasta in contatto con il parking che, solidale con la situazione, annunciava che i giorni successivi al 26 febbraio, sarebbero stati calcolati come da normale preventivo da sito.

Il cambio di carte in tavola

Da una proiezione del 6 maggio (giorno successivo a questo accordo) il totale dei 70 giorni ammontavano a 163 euro.

Screenshot della proiezione del 5 maggio

Quando oggi siamo andati, a nostra volta a fare una proiezione della tariffa per 70 giorni, per magia il risultato era differente: veniva applicata la tariffa di 10 euro al giorno.

Screenshot di proiezione di prenotazione per 71 giorni fatta il 13 maggio

L’inversione di rotta e la richiesta di riscatto.

Poi però è successo qualcosa: il giorno successivo alla telefonata rassicurante, il parking invia una email alla signora A.S. comunicando che la tariffa sarebbe stata di 10 euro al giorno.

La signora si è trovata a dover pagare un riscatto (perché per queste cifre e a queste condizioni, di riscatto si parla) di 750 euro indispensabile alla vittima per tornare a casa.
Che dire?
Per dovere di confronto, prima di pubblicare questo articolo, abbiamo provato a contattare Easyparking Malpensa per sentire la loro versione dei fatti.

Chi ha risposto al telefono, dopo aver sentito il motivo della nostra telefonata, ha detto che, essendo chiusi, nessuno poteva rispondere alle nostre domande.

Segnalazione atti di sciacallaggio.

Se qualcun altro dei “clienti” dell’easy parking malpensa o di altri servizi simili ha vissuto una esperienza di sciacallaggio somigliante a quella di A.S., non esiti a contattare la redazione di Betapress all’indirizzo info@betapress.it dove accoglieremo e daremo voce alle loro storie di ingiustizia.