I Colori dell’Anima con Samya Di Donato

Nuova vita, nuovo nome.

Può capitare a ciascuno di noi, in ogni momento: un evento “drammatico” e inatteso, uno choc emotivo, un rito iniziatico, una spontanea presa di coscienza, possono risvegliarci a nuova Consapevolezza.

Nel caso di Ilaria Di Donato, la protagonista della nostra storia, è una lunga convalescenza a favorire il suo incontro con i colori.

Ed è proprio in essi che troverà il conforto, l’incoraggiamento e l’energia necessari per intraprendere un percorso di guarigione a 360°.

Di una cosa è certa: nulla sarà più come prima.

Oggi il suo Scopo di Vita è dire al mondo che “La Luce è la Via e il Colore lo strumento”.

E ancora: “I Colori sono chiavi per aprire le porte della Consapevolezza” e “il Mezzo più importante per migliorare la qualità della nostra Vita”.

Per celebrare la sua rinascita, Ilaria adotta un nuovo nome: “Samya”, che letto in due modi assume diversi significati.

“Sàmya” viene dal Sanscrito e sta per “vento del deserto”, “equilibrio”.

“Samya” con l’accento sulla “i” viene dall’Arabo e significa “Principessa”.

 

I colori del BenEssere

“C’è un mondo infinito di fili di luce che tesse la trama del destino e che colora la vita di ciascuno di noi”, dice Samya.

Ogni nuance ha una propria frequenza e specifiche proprietà che influiscono sull’Essere Umano a livello fisico, emotivo, mentale, animico.

Ben lo sapevano Platone, Aristotele, Leonardo Da Vinci, Paracelso, Goethe, Kandinskij e altri studiosi, che dedicarono ai colori approfondite ricerche.

Ogni colore ha il suo potere nascosto e sceglierlo consapevolmente, posizionandolo in un certo modo nel campo visivo, può fare un’enorme differenza: nell’abbigliamento, sulle pareti di casa, nell’arredamento!

Anche se vediamo solo il cinque per cento dei colori esistenti, infatti, il rimanente novantacinque per cento “agisce” su di noi.

Lo dimostra il fatto che persone non vedenti, raggiunte dalle onde elettromagnetiche dei colori, riescono comunque a percepirli!

Inoltre, il campo visivo è influenzato per il noventasette per cento dal colore, e i nostri sistemi simpatico e parasimpatico reagiscono a livello ormonale e neuronale alle vibrazioni che i colori emanano: ecco perché è così importante circondarsi dei colori “giusti”, se vogliamo stare bene e raggiungere i nostri obiettivi!

 

E tu, di che colore sei?

Se vuoi sapere Chi sei e il tuo Perché, puoi intraprendere un Viaggio interiore attraverso i Colori.

Grazie alla profilatura colorimetrica – messa a punto con Lorenzo Mengoni – e all’applicazione del metodo “Colors”, Samya può aiutarti a scoprire quali siano i tuoi talenti e il tuo “vero scopo correzionale nascosto”, o “Tikkun”.

In pratica, ti accompagna a scoprire la vera Ragione per cui sei qui e il Modo più potente per portare a compimento la tua Mission.

Meraviglioso, vero?

Bene. È giunto il momento di farmi da parte e cedere a lei la parola: la nostra video chiacchierata è qui.

Alla prossima!

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“Svegliati, palombaro!”

“Parlane con Carlo”…

Mi dice un giorno Rita Minelli, da me recentemente intervistata su suggerimento di Paola Ferraro …

Perché è di questo che si tratta: di una catena virtuosa di “parlane con …” e finisco per prenotare un’altra intervista.

In un momento storico in cui i media cantano in coro la stessa canzone sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno, mi chiedo se esista, da qualche parte, un’oasi di silenzio dove ritrovare Se stessi e lì, accorgersi che non esiste altro.

Un po’ di pace, finalmente. Per respirare a fondo e fare il punto. Studiando il da farsi in modalità attiva, anziché reattiva.

Come dire: queste sono le circostanze, là fuori.

Se reagisco secondo la logica della sopravvivenza, l’avranno vinta loro su di me.

Ma se mi fermo un attimo e respiro, in silenzio, realizzo che sto avendo un sogno lucido: la vita è un grande show e ciascuno di noi ha il suo copione e il suo ruolo. Tutt’intorno, una scenografia di cartapesta scambiata per “realtà”.

 

… Ed eccomi in Zoom call con Carlo Dorofatti.

Scrittore, libero ricercatore, divulgatore, Carlo è istruttore di meditazione e formatore nel vasto campo delle Tradizioni Spirituali d’Oriente e d’Occidente.

Sorride bonariamente mentre gli racconto di come un giorno abbia deciso di smettere i panni di “attrice” per scendere dal palco e sedermi in platea e da lì, godermi lo spettacolo.

Capisce al volo che sto usando una metafora per descrivergli il momento del “risveglio” dalla matrix.

“Matrix” è il nome che i ricercatori spirituali di nuova generazione usano per definire ciò che un essere umano percepisce come unica realtà, mentre è assorto in uno stato ipnotico, onirico, guidato dall’inconscio collettivo.

Carlo paragona l’attuale stato in cui si trova l’Umanità a uno stato ideale in cui l’Uomo scrive il proprio copione e lo agisce consapevolmente, in linea con il proprio Scopo.

“Dobbiamo recuperare la consapevolezza di ciò che siamo”, continua. “Noi siamo dei palombari svenuti nei nostri scafandri. Vediamo lo scafandro muoversi, lambito dalle correnti del fondale oceanico. Ci sembra vero, ci sembra vivo, ci sembra che si muova, in realtà si muove per reazione alle correnti che lo investono. Dentro, il palombaro dorme. Dentro, il palombaro è svenuto. Quello che cerco di fare, a me stesso prima di tutto come stimolo agli altri, è un percorso di schiaffeggiamento del palombaro.”

 

“La Parola chiave è Risveglio.”

Il Risveglio di un attore che decide di deporre il copione e i panni del personaggio interpretato fino a quel momento, in cui si era forse troppo identificato; il Risveglio di un palombaro chiuso nel suo scafandro, nel liquido amniotico della Vita che lo ha concepito; il Risveglio alla consapevolezza che tutto ciò che esiste è frutto del potere creativo del Verbo, Logos, Parola.

Dal Risveglio in poi, quello con Carlo è un Percorso a ritroso: da ciò che esiste alla Parola che l’ha generato, al suono, alla musica, al canto, su, sempre più su, fino al Respiro.

Il Respiro che è Vita, infusa in ciascuno di noi. Azione involontaria che diamo per scontata. Eppure, è portando l’attenzione su di essa che possiamo, in presenza, ritrovare Chi noi siamo e quale sia il nostro Scopo.

Dietro l’apparenza, dietro la maschera, dietro un copione già deciso in partenza.

Ed ecco che l’attore scende in platea. Il palombaro esce dal suo scafandro. Entrambi hanno capito che quello che stavano vivendo era solamente un sogno.

I loro occhi si sono aperti alla contemplazione della Bellezza e dell’Amore. E di Bellezza e di Amore arricchiranno il mondo.

È questo, alla fine, il vero Senso della Vita.

E questa è l’intervista.

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“Paura, vuoi essere mia Amica?”

Chi ha paura di aver paura?

Provare paura, soprattutto nel mondo occidentale, significa essere deboli, mammoni, e anche un po’ vigliacchi.

Ma cosa accadrebbe se la smettessimo di attribuirle il nome di “paura”?

Cosa succederebbe se le dessimo il benvenuto, la accogliessimo nel nostro salotto migliore, le offrissimo una tazza di tè, facessimo una chiacchierata con lei sul motivo della sua visita?

Eppure, conoscerla è amarla …

Se ci prendessimo la briga di conoscerla per chi “lei” davvero è, scopriremmo sul suo conto delle cose davvero interessanti.

Che è lei, la forza misteriosa che ci sprona a ricercare nuovi modi per risolvere un “problema”, che ci invita ad adottare un nuovo approccio nei confronti della Vita: non più come nemica da combattere pur di sopravvivere, ma come Dono irripetibile, celeste esperienza per evolvere.

È lei a rompere gli schemi fissi, rigidi, delle nostre inveterate abitudini.

Sempre lei, la Maestra che chiede solo di essere ascoltata.

 

… e fare di lei una potente Alleata.

La paura non va combattuta, respinta, ignorata. La paura va accolta, abbracciata, ringraziata per il Regalo che ci porta: farci entrare in contatto con il vuoto, l’ignoto, la morte che prelude a una rinascita.

La paura non va superata, ignorata o vinta: la paura va accolta “nuda” nel qui e ora, nella Presenza che è Luce a dissolvere ogni ombra.

Ed è qui che possiamo operare scelte non dettate da vani pensieri proiettati in dimensioni spazio temporali indimostrabili, ma scelte consapevoli, sagge, efficacissime.

Possiamo trarne il maggior vantaggio tornando a meravigliarci come quando eravamo bimbi.

Mantenendo il nostro cuore leggero come piuma.

Immaginando, scrivendo, creando opere d’arte.

Morendo a noi stessi per rinascere.

Ed è così che la paura, a braccetto con la Creatività, rivela la sua forza dirompente che risveglia dal torpore, cambia e trasforma.

 

“Paura, vuoi essere mia Amica?”

Al Soul 2 Soul Talk ho incontrato per voi Rita Minelli: Artista, Alchimista, Ricercatrice e Divulgatrice spirituale, Insegnante di Pittura intuitiva.

Fondatrice e Ideatrice di Spazio Rubedo, Rita tiene incontri di Arte Evolutiva e Crescita Interiore, percorsi evolutivi personali e collettivi di Risveglio a nuova Consapevolezza, incontri di Meditazione guidata attraverso il disegno intuitivo, alchemico ed evolutivo.

Per guardare il video clicca QUI.

Buon Ascolto e alla prossima!

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)

 

 

 

 

 

 

 




“Tutto è Vibrazione”

A dirlo è Fabrizio Rispoli.

Cantante, compositore, chitarrista, ricercatore spirituale di nuova generazione.

Ha impreziosito con la sua bellissima voce gli intermezzi musicali di trasmissioni televisive per la Rai di Milano presentate da Paolo Limiti, Simona Ventura e Gene Gnocchi, Fiorello e Baldini.

Sempre per la Rai ha partecipato, come vocalist, al Festival di Sanremo.

In qualità di cantante e compositore ha pubblicato con “The New Jazz Affair” 4 CD, distribuiti in tutta Europa e in Giappone.

Nel 2017 è uscito il suo primo CD con 12 canzoni inedite autoprodotte, “White and Blue”.

Un po’ di storia.

Ci siamo lasciati poco più che ragazzi in uno studio di registrazione di Conegliano Veneto in provincia di Treviso dove, appena ventenne, ho imparato l’arte dello speakeraggio pubblicitario e a cantare come corista di jingles per le radio private sparse sul territorio nazionale, quando ancora i grandi network non erano stati inventati.

Lo studio era la sala prove e di incisione di un gruppo musicale di cui Fabrizio era il frontman: il “Level Group”, formazione ormai disciolta con “Miki” (Michele) Minniti al basso, Gianni Fantuz alla batteria, “Caio Sax” (Claudio Zambenedetti) al sax, Mario Baratto alle tastiere, Fabrizio alla chitarra e voce.

Non ricordo come fossi approdata lì. Forse il gentile passaparola di qualcuno che già mi apprezzava come voce alla radio.

Quel che ricordo è che il giorno del mio primo turno al “Level Studio” avrebbe segnato l’inizio di un sodalizio artistico durato un biennio, fino al giorno in cui, sulla scrivania di Marina – l’allora fidanzata di Miki – non lessi un trafiletto pubblicitario che parlava del Centro Teatro Attivo di Milano, la scuola di teatro e di doppiaggio più nota e prestigiosa dell’epoca.

Il resto è storia: la mia storia come doppiatrice.

 

Il primo jingle non si scorda mai …

Tra uno spot pubblicitario e l’altro, un bel giorno Miki mi invitò a intonare un jingle* che Fabrizio aveva già inciso con la sua voce e splendidamente armonizzato.

Ricordo la melodia e il brand come fosse ieri: è proprio vero che, come il primo bacio, il primo jingle non si scorda mai!

Mi bastò sovrapporre la mia voce sulla linea melodica principale per convincere Miki che ero io, la corista che stavano cercando.

I nostri timbri vocali armonizzavano tra loro come i colori di un abbinamento ben riuscito. Registrammo tanti jingles, da coprire il fabbisogno delle radio private di tutta Italia.

Jingles composti da Fabrizio con amore, costituiti da più linee melodiche in accordi tutt’altro che scontati.

Non è facile armonizzare un jingle su base jazz, ma io trovavo le tracce già incise da Fabrizio. Tutto quello che dovevo fare era sovrapporre la mia voce alla sua in ognuno di quegli audaci, imprevedibili “ricami”.

 

La scintilla del genio.

Avevo vent’anni all’epoca, i ragazzi del gruppo all’incirca venticinque. Pur essendo così giovani erano appassionati di jazz, funk e fusion: musica colta per una nicchia di ascoltatori dal “palato” esigente.

Tra i loro idoli ricordo gli Yellow Jackets, gli Spyro Gyra, gli Uzeb e ancora Marcus Miller, Larry Carlton, Stanley Clarke, Jaco Pastorius, Chick Corea, e altri mostri sacri del jazz da loro venerati, seguiti e studiati.

Colti e dotatissimi, devo a loro l’aver affinato il mio orecchio musicale, abituandolo a generi musicali da intenditori.

 

Trent’anni di silenzio.

Galeotto fu il trafiletto sul Centro Teatro Attivo di Milano nella rivista sulla scrivania, e galeotta fu Marina che me lo indicò, pensando che mi sarebbe potuto interessare.

Di lì a qualche mese sarei partita per intraprendere la mia carriera di doppiatrice.

Calato il sipario sulla mia attività di speaker pubblicitaria e corista di jingles al “Level Studio” di Conegliano Veneto, ci perdemmo di vista.

Finché un giorno, aggrappata alla barra di sostegno di un tram diretto verso Corso Sempione a Milano non notai, tra i passeggeri, un ragazzo che parlava con una ragazza seduta al suo fianco. Lo notai perché aveva un’aria a me familiare. Non ebbi il coraggio di chiedergli se era “lui”. Trent’anni dopo lui stesso mi avrebbe confessato di avermi notata per l’incredibile somiglianza con la ventenne che aggiungeva la sua voce ai suoi meravigliosi, angelici cori.

Il mistero fu svelato trent’anni dopo circa: lui era davvero Fabrizio e stava raggiungendo la Rai di Milano per cantare come vocalist nelle trasmissioni condotte dagli illustri presentatori già citati.

Io, ovviamente, ero davvero “lei”. Il mondo è piccolo. Anzi. Piccolissimo.

 

Grazie, FacciaLibro!

È vero: è una tentazione continua quella home dove, tra un post e l’altro, a volte passa un’ora e neppure te ne accorgi.

Ma ha un pregio: se ti viene in mente qualcuno che hai perso di vista, ne scrivi il nome nella barra della ricerca.

Al resto, pensa l’app più popolata del pianeta. Così è stato per me e Fabry. Alla fine ci siamo ritrovati.

Rimasti in contatto su Messenger per qualche anno, fino alla diretta a sorpresa di ieri sera.

 

Quando la vita ti sorprende, sorprendila anche tu.

L’Ospite da me invitato – anch’egli musicista, compositore e consulente musicale – per parlare di come suoni, musica e parole influiscano a livello fisico, emotivo, psicologico e comportamentale sull’essere umano, ha avuto un contrattempo il giorno prima dell’appuntamento settimanale del Soul Talk sul mio Canale YouTube.

Mi è subito venuto in mente Fabrizio: erano mesi che cullavo l’idea di intervistarlo!

Gli ho lasciato un vocale su whatsapp, chiedendo scusa per il breve preavviso, vista l’emergenza. Certo, avevo in cuore di realizzare comunque una puntata con lui, ma temevo che non avrebbe preso bene l’idea di colmare un inatteso “vuoto”.

Nella sua imprevedibilità, la Vita dà grazia a chi crede che, alla fine, “tutto andrà bene”.

… E un momento lì per lì “improvvisato” si è rivelato essere perfetto: già scritto nell’Agenda di un Universo che non conosce sosta nel suo magico operare.

Il format, della durata di mezz’ora, è stato completamente stravolto.

 

Trent’anni da raccontare, tra ricordi e Frequenze Sacre.

Oggi Fabrizio è impegnato in concerti live e nell’insegnamento: è uno dei pochissimi maestri di canto, di cui puoi ascoltare la voce alla radio!

Per quanto concerne la Ricerca Spirituale è un appassionato cultore del Suono come Vibrazione: ai suoi allievi insegna come percepirlo in modo cosciente sia “interiormente”, sia nella loro realtà circostante, attraverso la Musica e la Voce ma anche attraverso la Spiritualità, ovvero la Coscienza del “Tutto che vibra”, facendo del Suono stesso il mezzo per meditare e innalzare la propria personale vibrazione.

Ed ecco il Soul Talk, trasmesso in live streaming sabato 19 settembre 2020 alle 22:30, un’ora prima del consueto orario di inizio.

Sono quasi due ore di piacevolissima conversazione, sul tema delle frequenze e dei loro benefici sul corpo e sulla psiche umana, durante una meditazione “ben fatta”.

Buon Ascolto e alla prossima!

Ondina Wavelet  (Jasmine Laurenti)

 

*il coretto pubblicitario che apre, fa da intermezzo e chiude lo spot pubblicitario. All’epoca andavano tantissimo di moda i jingles, usati anche da soli come sigle flash di trasmissioni o rubriche radiofoniche.

 

 

 

 

 

 




“Il Fotografo Dell’Anima”

Un Progetto per le Donne.

Tutto cominciò il giorno in cui un’amica mi coinvolse in un Progetto pensato per le Donne.

In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Ary – questo lo pseudonimo della mia amica – avrebbe divulgato short movies con immagini e “voci” di Donne identificate nella loro Mission.

“Mission” è forse un termine un po’ inflazionato, al giorno d’oggi.

Eppure l’unico, a mio avviso, a suggerire l’Idea di Risveglio al proprio Scopo, nella Vita.

Scopo che abbraccia l’Identità dell’Essere Umano che lo porta a manifestazione, i suoi Valori, il Modo – o i Modi – per raggiungere l’Altro e fargli del Bene, realizzando pienamente Se Stesso.

 

“… Posso fotografarti l’Anima?”

Ecco come ho incontrato Sérgio Saraiva.

Quel giorno di marzo fu l’ultimo per me, a Milano, alla vigilia del periodo storico più delicato dei nostri ultimi tempi.

Nato in Brasile e, per sua stessa ammissione, senza radici, dopo alcuni anni di apprendistato con i migliori fotografi della sua epoca – vere e proprie celebrità nel suo Paese – decide di partire alla volta di Milano e poi da lì, per altri Paesi d’Europa.

I suoi servizi fotografici conquistano riviste come Elle, Vogue, Marie Claire, Cosmopolitan e ancora Max, Gioia, Annabella, Vogue Sposa e Vogue Germania, PlayBoy Brasile e Grecia …

 

“Sì, ma con rispetto.”

Ci siamo seduti attorno a un tavolo, Sérgio e io. Tra noi, la sua attrezzatura per le riprese. Intorno, le luci.

Mi aspettavo una serie di domande a cui dare risposta, per realizzare una video intervista.

Invece il tempo si è fermato e io non ho avuto altra scelta che mettere da parte i miei pensieri – già proiettati “altrove”- la mia fretta di finire, la mia immagine pubblica a mo’ di corazza.

Non ho avuto altra scelta che deporre orologio e corazza.

I miei pensieri, veloci come saette, sono rimasti sospesi a mezz’aria – come nel film “The Matrix”! – per tutto il tempo necessario.

Ecco com’è nato il video di Benvenuto del mio Canale YouTube “Jasmine Laurenti”!

 

“Stanotte tocca a me …”

… Intervistare la sua Anima e chiederle come si trova, nei panni di un Fotografo Viaggiatore.

Raccogliere, nel Giardino del Silenzio, i Fiori di Parole profumate e altamente vibranti.

Fermare il tempo parlando di Fede, Verità e Bellezza.

Basteranno a salvare il mondo, risvegliandolo a Nuova Consapevolezza?

 

Save the Date and the Event:

Venerdì 11 settembre 2020 alle 23:30, in diretta sul mio Canale YouTube, “Soul 2 Soul Talk” con Sérgio Saraiva, il Fotografo dell’Anima.

Per gustarti la diretta “in diretta”, clicca QUI.

Il video rimarrà a disposizione sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti” da stasera in poi, per sempre.

Alla prossima!

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“Il Sanscrito: la lingua per parlare con Dio”

All’inizio fu il caos.

Sembra che all’inizio dei tempi il caos regnasse sovrano. Del resto, da un “Big Bang” non ci si può aspettare il massimo dell’ordine e della pulizia… Si è mai vista nascere un’aiuola dallo scoppio di un petardo? Ecco.

Così, Lassù – “lassù”, dal punto di vista del pianeta terra – Qualcuno decise di dare una bella rassettata, fischiettando un motivetto.

Me ne ricorderò la prossima volta che devo rigovernare casa: “firulì firulà”, ed esco a fare una passeggiata.

Scherzi a parte …

Poi, il Suono.

Dopo aver saputo che Chiara Sparacio, Caporedattore cronaca del mio giornale online preferito – indovina quale … 😉 – oltre a occuparsi di cronaca ed educazione è anche un’appassionata studiosa di culture e filosofie orientali nonché esperta traduttrice dal Sanscrito, ho subito voluto intervistarla.

Dal nostro incontro su Skype è nata una piacevolissima conversazione, che prende l’abbrivio dalla domanda:

“Posto che siamo consapevoli del potere creativo della Parola come combinazione e articolazione di Suoni – ben lo sapevano gli inventori del Sanscrito, l’unica lingua inventata a tavolino per comunicare con il trascendente, l’universo, Dio – come possiamo far tesoro di questo Potere per far fronte agli imprevisti che la vita ci riserva?

… e la Parola sacra!

Caporedattore Consulente e Autrice, Chiara ha al suo attivo tre libri. Uno di essi, “La Cadenza delle Parole” – cito la recensione –  “… è una raccolta di pensieri, riflessioni e storie raccontate da punti di vista inusuali e dissacranti prospettive. Un libro da leggere lentamente, un pezzo per volta, aspettando di trovare il brano che entrerà in sintonia col lettore, facendolo vibrare e risuonare, riconoscendo se stesso in quella storia”.

Nel corso della nostra chiacchierata tocchiamo vari argomenti: dalle antiche civiltà con le loro caste sacerdotali e i rispettivi approcci col trascendente, all’uso sapiente e accorto dei mantra per chi pratica la meditazione come rituale quotidiano, alla presa di coscienza che la parola è potente non solo in quanto “parola”, ma anche come risultato dell’accostamento di suoni articolati nella giusta combinazione, la cui onda vibratoria, propagandosi nel Cosmo, ne altera per sempre l’assetto.

Una ricca e piacevole conversazione, la nostra, per scoprire come sia possibile, grazie al potere creativo delle parole, gestire con equilibrio e saggezza il nostro mondo interiore, le impreviste circostanze e i cambiamenti che ogni giorno la vita ci riserva.

Venerdì 21 agosto 2020 alle 23:30, sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti”.

Per raggiungerci al Soul Talk, clicca qui.

LOve, Ondina Wavelet (JL)

 




“La nostra realtà sono i sogni”

Il Diario di Ondina Wavelet

Oggi, 14 giugno 2020, con un po’ di batticuore inauguro il mio Diario su BetaPress.

In realtà è il Diario di Viaggio di Ondina Wavelet, il mio avatar: Personaggio di fantasia dietro al quale faccio capolino ogni tanto, svelandone la vera Identità.

Ondina è un’Eroina associata all’Acqua, l’elemento di cui siamo fatti per un buon 70%.

Acqua che reagisce, come essere vivente, ai nostri Pensieri, alle nostre Intenzioni e alle nostre Parole.

 

L’Acqua ci ascolta.

Ne sapeva qualcosa il Dott. Masaru Emoto, che con le sue Ricerche dimostrò come l’acqua cambi “struttura”, quando esposta a parole diverse.

In questo meraviglioso Universo Tutto è vibrazione, tutto è Musica.

E le molecole d’acqua, di forma esagonale, formano cristalli lucenti e bellissimi se esposte a parole ad alta frequenza vibratoria.

Quando esposte a parole “basse”, invece, la struttura esagonale si rompe e perde la sua brillantezza.

Ecco perché è così importante assumerci la responsabilità delle parole che scegliamo per descrivere ciò che accade dentro e fuori di noi.

“Esseri acquatici” e vibranti, possiamo scegliere di raccontarci e raccontare un mondo nuovo, e sicuramente migliore.

Perlomeno, possiamo dare il nostro contributo di Valore affinché questo accada.

 

Buonanotte da Eroe

Da qualche tempo, intuendo che il periodo storico attuale, con i suoi imprevedibili, a volte non gradevoli accadimenti, potesse generare nei miei lettori paura, abbassando le loro difese immunitarie, ho deciso di inaugurare, nel mio Canale YouTube “Jasmine Laurenti”, la “Buonanotte da Eroe”: uno spazio dove gli Eroi quotidiani si ritrovano prima di andare a dormire, per neutralizzare le parole “basse” dette e ascoltate durante il giorno.

Grazie a un “High Vibes Live Reading” – la lettura interpretata di passaggi scelti da Libri d’Autore, Poesie, Aforismi, testi di canzoni – di Parole ad Altissima Frequenza Vibratoria, ci si può addormentare serenamente.

La cosa buffa è che, dato l’orario del nostro appuntamento, alcuni Eroi si sono già addormentati.

Così, trovano la registrazione del video realizzato la sera prima al loro risveglio.

Quale miglior modo, per iniziare un nuovo Giorno carichi di Speranza, Fiducia e Ottimismo, se non quello di ascoltare meravigliose parole di Ispirazione!

 

A quale frequenza vogliamo vibrare?

Le cose che accadono, semplicemente accadono.

Quando non sono sotto il nostro controllo, tutto quello che possiamo fare è imparare a gestire il modo in cui le accogliamo.

Invece di reagire agli eventi sulla loro stessa lunghezza d’onda possiamo scegliere, consapevolmente e responsabilmente, di agire in modo “alto”, con nobiltà d’animo e nel rispetto dei Valori che vogliamo veder rifiorire.

La prima Pagina di Diario su BetaPress è accompagnata dal link al video della Puntata di ieri sera.

Buon Ascolto!

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=m95AUcfDj7E?feature=oembed&w=640&h=360]