Tutto da rifare? ma anche no…

C’era una volta l’Afganistan!

Poi arrivarono i sovietici che prima vollero controllare il Paese fino a farlo diventare, dal 1979, il luogo dove si consumò la loro più cocente sconfitta, tanto da essere considerata alla stregua del Vietnam per gli americani.

Nel 1989 i sovietici abbandonarono il campo e il paese fu lasciato alla sua sorte.

Nel 1992, la Repubblica Democratica dell’Afghanistan cadde e il Paese precipitò in una feroce guerra civile.

Gli americani che, durante l’invasione Sovietica, avevano finanziato i mujaheddin per contrastare il nemico di sempre, osservarono con interesse il paese dilaniato dalla guerra civile.

Guerra che nel 1996 culminò nel governo fondamentalista talebano.

Poi le cose, come spesso accade a certe latitudini, non sono facili da controllare e i talebani diventarono presto acerrimi nemici degli americani (sembrava proteggessero Osama Bin Laden, capo di Al Qaeda).

Il culmine fu l’immane tragedia dell’11 settembre 2001, migliaia di morti sotto le macerie delle torri gemelle e tutto l’occidente annichilito dalle immagini trasmesse a reti unificate! “L’America è sotto attacco”, intitolavano i TG.

Quindi la pronta rappresaglia americana che è durata 20anni, l’Afghanistan sotto le bombe e tutto l’occidente compatto contro il nemico terrorista.

Siamo nel 2021 ed é il momento della ritirata: “basta, non ci conviene più, arrangiatevi, avete un governo ed un esercito”.

Tutte cazzate!

I talebani armati di odio, rabbia, sofferenza e motivazione illimitata, si sono ripresi tutto.

Nessuna resistenza, zero, tutte le città si sono arrese ed il presidente Afgano, codardo, é scappato via abbandonando i suoi uomini.

L’odio, accumulato in 20anni di esilio, esploderà e la violenza che si scatenerà sarà devastante.

Una crisi umanitaria più grande della stessa guerra ai talebani sarà la naturale conseguenza.

Chi si è aggrappato al carrello degli aerei americani, mentre rullavano in pista, sapeva perfettamente cosa lo avrebbe atteso: meglio la morte certa che rimanere a Kabul!

Il Paese ora é tornato nell’oblio, ma è solo l’inizio di una storia dell’orrore che nessuna mente, seppur fervida, potrà ipotizzare fino in fondò.

Una cosa però è certa, ora i talebani sono amici dei Russi e dei Cinesi!

Davvero un grande lavoro, chapeau!

 

Tanio Cordella