ZTL a chi?

Roma ZTL: Sei Italiano? Non puoi permetterti la vettura elettrica? Paga il bollo auto ma cammina a piedi. Così nasce la dittatura democratica che discrimina chi lavora?

 

E’ appena arrivata l’Ordinanza del Sindaco di Roma, Gualtieri N° 122 del 30 ottobre 2024, Prot. NA/24/0023032 del 30/10/24 registrata al Segretariato Generale il 30 Ott. 2024 N 29594 che ha per oggetto:

Adozione delle misure per il miglioramento della qualità dell’aria: provvedimenti di limitazione della circolazione per i veicoli più inquinanti nell’area coincidente con la ZTL “Fascia Verde”, dal 1Novembre 2024 al 31 Ottobre 2025.

Un’ordinanza che discrimina dal primo di novembre 2024, i lavoratori, quelli delle fasce basse e tutti i possessori di vetture, fino ad Euro 2 incluso con motore benzina, GPL e metano e vetture fino ad Euro3 inclusi alimentati a Gasolio, Dual-Fuel e Mixed Fuel, oltre i ciclomotori e motoveicoli Euro1.

In pratica tutti coloro i quali non possono permettersi quelle vetture elettriche di nuova ideologica concezione e che hanno costi esorbitanti.

Una ordinanza voluta e caldeggiata da quel Sindaco, che come in tanti comuni, Milano compreso, vedono gli automobilisti con particolare attenzione quelli meno abbienti, da penalizzare e discriminare il più possibile tra ZTL Ideologiche, Autovelox Bancomat, strisce blu e divieti di sosta indiscriminati.

Automobilisti che, pur avendo pagato regolarmente il bollo, ieri tassa di circolazione, oggi tassa di possesso, non potendosi permettere il lusso di acquistare una vettura recente o elettrica, saranno costretti a camminare a piedi se dovranno recarsi a Roma.

Sembra in oltre non essere servita a nulla la dimostrazione di totale contrarietà della popolazione Romana verso questo provvedimento.

Cittadini non solo inascoltati, ma che addirittura si sono prodigati, con grandissimo successo, ad una raccolta di firme per cancellare ciò che la giunta del Sindaco Gualtieri, per il comune di Roma, ha previsto di imporre e che dal 1Novembre 2024 è entrato in vigore.

Ordinanza che sembra essere fortemente ideologica e pone seri dubbi sulla legittimità di un provvedimento così lungo che può essere considerato definitivo causando forti e seri disagi di mobilità a quella parte di cittadinanza che non può o von vuole sostituire a proprie spese costose autovetture.

 

Non si tratta infatti di qualche giorno di stop per smaltire l’eventuale eccesso di particelle inquinanti come di solito avviene e come oramai ci ha abituato l’utilizzo delle domeniche vietate alla circolazione in nome di una assai discussa ideologia ecologica, bensì di un intero anno, facilmente prorogabile di anno in anno…

Non entriamo nel merito, avendo conoscenza di numerosi ricorsi amministrativi promossi a vario titolo contro questa ordinanza, da diversi cittadini ed associazioni di essi, viene legittimo chiedersi, in caso venga riconosciuta la illiceità del provvedimento, chi risarcirà i cittadini del gravissimo danno economico e morale che preclude la limitazione della libertà di circolazione?

Chi pagherà l’elevato numero di telecamere, con tutti gli impianti di supporto a garantirne il funzionamento, posizionate per controllare l’accesso delle vetture non autorizzate, nel caso in cui il provvedimento dovesse essere considerato nullo?

Una ordinanza avallata dalla Regione, che timidamente e senza enfasi, si è limitata a postergarne parzialmente l’entrata in vigore del veto, rimandando di un anno agli autoveicoli euro 4.

Eppure, tanto chiasso è stato fatto, da parte delle forze di opposizione del Comune di Roma che hanno levato gli scudi contro la totalità del provvedimento di Gualtieri & C. con manifestazioni urlate in piazza ma taciute dai media, e raccolta firme che sembra abbiano superato le 100.000 unità, ma che a conclusione hanno avuto come risultato, il “partorire il topolino”…

Perplessità per la funzione della Regione Lazio, avendo un governo di segno opposto a quello comunale, avrebbe potuto ascoltare la voce dei cittadini e di quella opposizione comunale a Lei vicina, ma che invece si è limitata ad un “ridicolo ed inconsistente “contentino momentaneo”.

Un Governo Nazionale, che forse sarebbe dovuto intervenire a tutela del volere dei cittadini e fermare questa ideologica imposizione, “GREEN” discriminante. Invece inspiegabilmente tace, nonostante la comunità scientifica ed industriale sta rimettendo in discussione in Europa e nel mondo, proprio quella ideologia “GREEN”… che non trova riscontro ne sulle emissioni inquinanti ne su eventuali risparmi, ma che sta mettendo in crisi l’economia mondiale.

Per di più, quasi a contraddire il volere dei cittadini, promuove la costituzione di parcheggi riservati alle vetture elettriche, privando posti preziosi, già decisamente insufficienti anche grazie a scelte che lasciano spazio alle più disparate supposizioni, per le vetture tradizionali.

 

 

Costringere i cittadini Romani a cambiare le proprie vetture con quelle Elettriche, magari poi rese inutilizzabili per mancanza di eventuali ricambi o non più prodotte, secondo le recenti “notizie”, sembra essere diventata la prerogativa di tanti Sindaci di Comuni Italiani, con in testa, Milano e Roma, che in barba alla democrazia, impongono i loro voleri, frutto di una sparuta minoranza.

Forse è nata la “Dittatura Democratica” che sostituisce la Democrazia Rappresentativa?

Proprio quella democrazia rappresentativa di cui Giorgio Gaber parla nella sua parodia di cui egli stesso diffidava?

Alleghiamo la copia dell’ordinanza del Sindaco, evidenziando che pochissimi media ne hanno dato risalto, come oramai accade…

Ettore Lembo

 

Ordinanza