Maratona Betapress: Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo

Chiara Sparacio, caporedattore di Betapress.it e Antonella Ferrari, coordinatore scuola Betapress.it e docente referente cyberbullismo condurranno la maratona per la Giornata Mondiale contro il bullismo e cyberbullismo.
Assieme a loro tanti ospiti.

Betapress seguirà gli eventi organizzati dalle consulte provinciali degli studenti delle Marche e dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche.

La diretta inizierà alle 18,50 di martedì 7 febbraio

Ecco il programma

Ore 19,00 – TAVOLA ROTONDA
Interverranno:

Dott.ssa Mila Bocchi – Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni
Avv. Giancarlo Giulianelli – Garante dei Minori
On. Giorgia Latini – vicepresidente Commissione Istruzione Camera Deputati
Dott.ssa Monica Lecchini – Presidente Associazione Nazionale Pedagogisti Marche
Dott.ssa Katia Marilungo – Presidente ordine Psicologi
Francesco Sebastiani – Presidente e Coordinatore Regionale delle Consulte provinciali degli studenti
Moderatore Corrado Faletti Dirigente Tecnico Programma Progetti Nazionali USR Marche

Chiara Sparacio, caporedattore di Betapress.it e Antonella Ferrari, coordinatore scuola Betapress.it e docente referente cyberbullismo condurranno la maratona per la Giornata Mondiale contro il bullismo e cyberbullismo.Assieme a loro tanti ospiti. Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo
Locandina Tavola Rotonda

Ore 20,00 – CONCERTO DELL’ORCHESTRA SINFONICA E DEI CORI DELLE SCUOLE MARCHIGIANE

PRIMA PARTE
Novaro, Mameli- Il canto degli Italiani
L. van Beethoven – Inno alla gioia dalla IX sinfonia
P. Curatolo Inno – La gentilezza è musica
G. Rossini – Sinfonia da Il Barbiere di Siviglia
G. Donizetti – Una furtiva lagrima
G. Verdi – Preludio atto I da La Traviata, Oh Signore dal tetto natio – coro da I Lombardi alla prima crociata

SECONDA PARTE

G. Bizet – Ouverture da Carmen
P. Mascagni – Intermezzo da Cavalleria Rusticana
G. Puccini – Intermezzo da Manon Lescaut. Sì, mi chiamano Mimì da La Boheme. O soave fanciulla – duetto finale atto I da La Boheme
U. Giordano – Interludio da Fedora
G. Verdi – Và pensiero sull’ali dorate, coro da Nabucco Libiamo ne’ lieti calici – Brindisi da La Traviata

Direttore: Maestro Luca Maria Testa
Emanuela Torresi – Soprano, Patrizio Saudelli – Tenore
Coro del Liceo Musicale Marconi di Pesaro
Direttore del coro Eleonora Faraoni
Coro del Liceo Musicale Rinaldini di Ancona
Direttore del coro Marco Guarnieri
Corpo di ballo del Liceo Coreutico Marconi di Pesaro
Coreografe Ilaria Rossano, Eleonora Francesca Lombardo, Linda Montaccini

Orchestra Sinfonica EROICA

Presentatori della serata
Corrado Faletti e Gianni Russo

 

Per seguire la diretta

 

Imposta il pro memoria della diretta

 

 




Una musica “divina” per la Divina Commedia

 

“A volte la Musica, riesce ad evocare, senza uso di strumenti visivi,

 la realtà che descrive attraverso le note.”

 

La Commedia è il poema scritto da Durante di Alighiero degli Alighieri, comunemente noto come Dante Alighieri, tra il 1304 circa ed il 1321. Le traduzioni integrali della Commedia ammontano a circa 58, in lingue europee, asiatiche, africane e sudamericane. Nel corso dei secoli, la Commedia è stata oggetto di varie rivisitazioni, anche teatrali. Ad oggi manca una versione telecinematografica, mentre una versione ludica, Dante’s Inferno, è stata sviluppata dalla Visceral Games nel 2010, per Playstation e Xbox.

Mancava all’appello una versione musicale, capace di trasportare gli uditori nei tre mondi Danteschi, facendo rivivere tanto i terrori infernali, quanto le soavi beatitudini dell’Empireo. Ed ecco che, grazie alle musiche e ai disegni del suono del DJ e produttore discografico Dance, House, Soulful House-Deep, Joseph B (Joseph Brittanni), e del pianista Alex JB Martin tutto ciò è divenuto realtà. Assieme alla voce narrante del nostro professor Kronos (all’anagrafe Gianluca Cellai, prof. di Lettere) e alle giovanissime voci di Kiara Brittanni, figlia del Deejay Joseph B e di Andrea Gallorini, hanno preso parte al progetto:  Simone Gambini figurante e attore telecinematografico; Marco Raimondi, direttore d’orchestra dell’Amadeus Altomilanese;  Cosimo Mero, docente di Lettere al Liceo Manzoni di Milano;  Enza Pietrangelo, docente di Lettere, giornalista di moda e organizzatrice di eventi culturali; Monica Landro, discografica ed esperta in comunicazioni internazionali; Klaus Savoldi Bellavitis, nobile jazzista di fama internazionale; Laura Mills, arrangiatrice, compositrice, co-produttrice di brani lirici; Simone Di Matteo, autore, imprenditore, volto noto di Pechino Express,scrittore e illustratore grafico; Emanuela Gramaglia, cantante; Francesca Lovatelli Caetani, giornalista e speaker televisiva, Andrea Candeo, attore e volto di svariate campagne pubblicitarie; Dagmar Segbers, manager, modella, pianista e cantante tedesca di Jazz, soul, blues, folk e country, Fabrizio Barbuto, giornalista, attore televisivo e cinematografico, speaker radiofonico; Francesco Rizzuto, attore di Zelig e Colorado, vincitore del Festival Nazionale del Cabaret “Bravo Grazie”Gianfranco Messina, uno dei migliori pianisti del panorama Italiano, violinista e docente di musicologia c/o il Conservatorio di Milano; infine, Luca Zeta, dj radiofonico, presentatore televisivo, produttore discografico, nonché compositore e cantante. Proprio Luca Zeta ha interpretato alcuni dei personaggi principali e più conosciuti dell’opera in latino, francese, spagnolo, portoghese. La registrazione dell’enorme lavoro occorrente a creare questa esclusiva versione della ‘Divina Commedia’ si è svolta in tre fasi, seguendone la naturale ripartizione strutturale: nel mese di settembre 2021 è stato completato ‘L’inferno’; tra settembre e dicembre il ‘Purgatorio’; e a Marzo 2022 il trionfale finale col ‘Paradiso’. Tutte le parti completate si possono trovare sulle piattaforme YouTube, Spotify, Dropbox. Il canale è ‘Joseph B and the Blue rose’, oppure basta digitare: Inferna, Purgatorium Paradisus. Un lavoro che ci auguriamo possa entusiasmare il pubblico di ogni età, e vedere la Luce nei teatri e negli studi telecinematografici di Italia, e – perché no?! anche d’Europa! – affinché la Lingua del Sommo Vate, torni a testimoniare che le radici del nostro continente, culturali, religiose e artistiche, partono e si sviluppano proprio da questa Italia, che fu Mater e Magistra dei Popoli, culla delle civiltà e promotrice dei valori etici e morali.

Un grazie a questo team di artisti, che oltre alle loro indubbie capacità, hanno impegnato l’anima, il cuore e la mente in questo “divino” progetto.

 

Di Simone P.B. Gambini




Sulle note della Commedia

“A volte gli invisibili e dolci suoni, scaturiti dalle note musicali, riescono a rendere visibile la fantasia di colui che le ha eseguite”

 

La Commedia è il poema scritto dal vate guelfo, Dante Alighieri, tra il 1304 circa ed il 1321. Le traduzioni integrali di quest’opera, considerata uno dei massimi capolavori dell’umana cultura, ammontano a circa 58, in lingue europee, asiatiche, africane e sudamericane.

Nel corso dei secoli, la Commedia è stata oggetto di varie rivisitazioni, teatrali e ludiche. In attesa di una versione tele cinematografica completa, alcuni artisti, nel sette centenario dalla conclusione, hanno voluto idearne una versione musicale, capace di trasportare gli uditori nei tre mondi Danteschi, facendo rivivere tanto i terrori infernali, quanto le soavi beatitudini dell’Empireo.

Ed ecco che, grazie alle musiche e ai disegni del suono del DJ e produttore discografico Dance, House, Soulful House-Deep, Joseph B (Joseph Brittanni), e del pianista Alex JB Martin tutto ciò è divenuto realtà.

Assieme alla voce narrante del nostro professor Kronos (all’anagrafe Gianluca Cellai, prof. di Lettere) e alle giovanissime voci di Kiara Brittanni, figlia del Deejay Joseph B e di Andrea Gallorini, hanno preso parte al progetto:  Simone Gambini figurante e attore telecinematografico; Marco Raimondi, direttore d’orchestra dell’Amadeus Altomilanese;  Cosimo Mero, docente di Lettere al Liceo Manzoni di Milano;  Enza Pietrangelo, docente di Lettere, giornalista di moda e organizzatrice di eventi culturali; Monica Landro, discografica ed esperta in comunicazioni internazionali; Klaus Savoldi Bellavitis, nobile jazzista di fama internazionale; Laura Mills, arrangiatrice, compositrice, co-produttrice di brani lirici; Simone Di Matteo, autore, imprenditore, volto noto di Pechino Express,scrittore e illustratore grafico; Emanuela Gramaglia, cantante; Francesca Lovatelli Caetani, giornalista e speaker televisiva, Andrea Candeo, attore e volto di svariate campagne pubblicitarie; Dagmar Segbers, manager, modella, pianista e cantante tedesca di Jazz, soul, blues, folk e country, Fabrizio Barbuto, giornalista, attore televisivo e cinematografico, speaker radiofonico; Francesco Rizzuto, attore di Zelig e Colorado, vincitore del Festival Nazionale del Cabaret “Bravo Grazie”Gianfranco Messina, uno dei migliori pianisti del panorama Italiano, violinista e docente di musicologia c/o il Conservatorio di Milano; infine, Luca Zeta, dj radiofonico, presentatore televisivo, produttore discografico, nonché compositore e cantante.

Proprio Luca Zeta ha interpretato alcuni dei personaggi principali e più conosciuti dell’opera in latino, francese, spagnolo, portoghese. La registrazione dell’enorme lavoro occorrente a creare questa esclusiva versione della ‘Divina Commedia’ si è svolta in tre fasi, seguendone la naturale ripartizione strutturale: nel mese di settembre 2021 è stato completato ‘L’inferno’; tra settembre e dicembre il ‘Purgatorio’; e a Marzo 2022 il trionfale finale col ‘Paradiso’. 

Tutte le parti completate si possono trovare sulle piattaforme YouTube, Spotify, Dropbox. Il canale è ‘Joseph B and the Blue rose’, oppure basta digitare: Inferna, Purgatorium Paradisus. 

Un lavoro che ci auguriamo possa entusiasmare il pubblico di ogni età, e vedere la Luce nei teatri e negli studi telecinematografici di Italia, e – perché no?! anche d’Europa! – affinché la Lingua del Sommo Vate, torni a testimoniare che le radici del nostro continente, culturali, religiose e artistiche, partono e si sviluppano proprio da questa Italia, che fu Mater e Magistra dei Popoli, culla delle civiltà e promotrice dei valori etici e morali.

Un grazie a questo team appassionato, che si è impegnato in anima, cuore, mente e voce, in questo “maestoso” progetto.

Di Simone P.B. Gambini




“VIRTUOSE E VIRTUOSI IN VIRTUALE”: BALZARETTI E IL SUO ENTUSIASMO PER IL CONSERVATORIO DI GALLARATE

 

 

Da qualche settimana il Conservatorio pareggiato “G. Puccini” di Gallarate ha visto l’arrivo di un nuovo direttore: si tratta del M° Carlo Balzaretti, musicista di lunga esperienza, il quale ha già ricoperto il medesimo ruolo presso i conservatori di Brescia e Como.

Sin da subito Balzaretti si è prefissato di dare maggiore voce e visibilità al Puccini (oltre che di portarlo finalmente alla statizzazione, probabilmente entro la fine del 2021) approcciando con una prospettiva poliedrica e di tipo imprenditoriale. L’obbiettivo è quello di renderlo polo di attrazione e di riferimento per il varesotto e circondario, ampliando l’offerta formativa – già sono state attivate tre classi AFAM in più – e instaurando scambi, collaborazioni con l’esterno. Aprire le porte dell’istituto creando connessioni ed opportunità diversificate (come, ad esempio, masterclass estive svolte in sede).

Quindi, non soltanto porre gli studenti al primo posto, con una continua e variegata possibilità performativa, ma collaborare con loro, coinvolgendoli il più possibile nel supporto gestionale, di produzione musicale, e amministrativo – collaborando attivamente con la segreteria, e assumendosi la gestione della parte social – al fine di garantir loro una formazione ad ampio spettro, adeguata ad affrontare il futuro lavorativo con preparazione.

Ed è proprio con “Virtuose e virtuosi in virtuale” che si comincia: una serie di concerti che, in questo momento di oggettive limitazioni sul fronte live, sfrutteranno intelligentemente e al massimo le nuove risorse tecnologiche e virtuali messe a disposizione dal conservatorio. E’ stata rinnovata la pagina Facebook (https://www.facebook.com/issmpuccinigallarate), e creati il profilo Instragram (https://www.instagram.com/conservatorio_puccini/) e il canale YouTube dell’istituto (https://www.youtube.com/channel/UCixVTEtGgYZuQjVfOzcxCMw/featured), attraverso i quali i concerti verranno pubblicizzati e trasmessi.

Il cartellone, ad ora, prevede 4 appuntamenti dedicati al pianoforte, distribuiti sui Lunedì del mese in corso, più uno Giovedì 24; ma l’idea è quella di proseguire per tutta la durata dell’anno accademico, coinvolgendo mano a mano tutte le classi di strumento, comprese quelle di musica da camera e di musica di insieme, compatibilmente con le limitazioni vigenti.

I concerti saranno tutti alle ore 20.30, e cominceranno il prossimo 7 Dicembre con l’esibizione della pianista Aurora Avveduto, recentemente laureata al triennio accademico con la guida del M° Giorgio Spriano. Il suo programma, intitolato “Chants d’Automne”, curioso perché tematico e di ricerca, affronta la stagione dell’autunno sotto varie luci e compositori di epoche differenti, fino ai giorni nostri, con Francesco Maria Sardelli, compositore italiano contemporaneo, e il suo brano Pioggia d’autunno.

Il 14 e il 21 Dicembre sarà il turno di tre giovanissimi pupilli del M° Irene Veneziano: Beatrice  Distefano e Viktoria Esposito (rispettivamente di 14 e 13 anni, entrambe nella sera di Lunedì 14) e Gabriele Rizzo (11 anni – concerto di Lunedì 21). I loro programmi spazieranno dal barocco di Bach e Scarlatti fino ad opere di stampo decisamente più moderno, come le Danzas Argentinas di Ginastera, passando per Mozart, Chopin e Schubert.

Il concerto di Giovedì 24 vedrà protagonista il duo a 4 mani Omonóos, composto da Silvia Gatti e Gabriele Salemi, entrambi storici allievi del M° Maria Clementi. Proporranno due opere di rilievo: la celebre Fantasia in Fa minore D.940 di Schubert e Ma Mêre l’Oye di Ravel, portando gli ascoltatori dalla densità meditativa – quasi sofferta – della prima all’atmosfera trasognata e fiabesca della seconda.

Il link per seguire i concerti è il seguente:

 

https://www.youtube.com/channel/UCixVTEtGgYZuQjVfOzcxCMw/featured

 

Andrew Gaspard




il fundraising primo incontro

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=dCgPptEPTtk?start=743&w=640&h=360]



PON – intervista ad un ex ispettore dei fondi europei del MIUR

PON fondi europei miur Sorgente: pazzesca intervista ad un ex ispettore dei fondi europei

Intervista esclusiva ad un ispettore dei fondi europei del MIUR

La storia Nel 2012 avviene un fatto strano che nessuno ha mai riportato: tutto un ufficio di ispettori dei fondi europei del MIUR viene cancellato dopo una serie di ispezioni che danno risultati molto negativi. L’ufficio era composto da 4 persone più 5 consulenti, a marzo 2012 l’ufficio viene completamente smantellato ed il personale viene o allontanato, o mandato in pensione forzata o trasferito d’ufficio, i consulenti vengono immediatamente sostituiti da altri tramite un bando quantomeno sospetto.

 

Domanda: lei era un componente dell’ufficio di audit durante quegli anni?

Risposta: si ero una delle persone che operavano nell’unità di audit, avevamo la funzione di controllo ispettivo sulla regolarità dei fondi europei assegnati alle scuole.

Domanda: lei ci ha pregato di non dire il suo nome, come mai?

Risposta: dopo quello che è successo e gli attacchi che sono stati fatti pur di mettere a tacere tutto quanto l’ultima cosa che voglio è che si sappia il mio nome.

Domanda: è vero che nel 2010 la commissione europea ha fatto un’ispezione sanzionando il Miur per la scarsa qualità dei controlli dell’autorità di audit?

Risposta: verissimo, era l’aprile 2010. La commissione europea venne a fare un’ispezione sull’autorità di audit e diede un ultimatum: o si mettevano a posto i sistemi di controllo o i fondi sarebbero stati sospesi. Domanda: perché non erano a posto i controlli?

Risposta: in realtà non venivano nemmeno fatti. Si cercava solo di dire che andava tutto bene per non interrompere l’erogazione dei fondi.

Domanda: e questa cosa non era giusta? Se si fossero interrotti i fondi non sarebbe stato un enorme danno?

Risposta: certo che sarebbe stato un danno, ma se non vengono fatti i controlli non possiamo essere sicuri che i fondi non vengano male utilizzati o peggio ancora vadano a finire alla malavita, ricordiamoci che i fondi europei vanno alle regioni Sicilia, Campania, Puglia e Calabria.

Domanda: non è un poco prevenuta la sua risposta?

Risposta: no, è che i fondi vanno solo a quelle regioni…

Domanda: quindi dopo la venuta della commissione?

Risposta: si certo, ci diedero un ultimatum, ovvero entro settembre avremmo dovuto rifare il sistema dei controlli per poter poi attuare una politica di audit corretta.

Domanda: tutto qui?

Risposta: ahahah e lei dice poco??!! Al Miur non c’era nessuno in grado di pensare e realizzare un sistema di controlli in così poco tempo.

Domanda: allora cosa successe?

Risposta: venne dato l’incarico ad un dirigente a tempo determinato che si occupava di altro e che era arrivato dall’esterno, non era di ruolo.

Domanda: che cosa c’entra questo?

Risposta: c’entra moltissimo: al Miur tutti i dirigenti sapevano che questo incarico sarebbe stato difficile e pericoloso, e quelli in carriera se ne guardavano bene da prendersi questa gatta da pelare

Domanda: e perché invece questo dirigente accettò?

Risposta: non l’ho mai capito, in realtà lui venendo dall’esterno aveva esperienza su questa materia, ma di certo non aveva capito che prendere quest’incarico sarebbe stato un altissimo rischio.

Domanda: quindi cosa successe?

Risposta: il dirigente prese l’incarico ed iniziò a disegnare un nuovo sistema, lo fece anche molto bene tanto che a settembre la commissione europea fece i complimenti per la realizzazione del nuovo modello di audit.

Domanda: e allora quale fu il problema?

Risposta: fu che il sistema funzionava davvero bene! Appena lo applicammo iniziarono ad uscire una serie infinità di irregolarità, dalle meno gravi alle più gravi fino alle gravissime, cosa che iniziò ad agitare le alte sfere.

Domanda: perché le alte sfere si agitarono?

Risposta: semplice se lei per dieci anni dice che va tutto bene, viene la commissione e dice che non stavamo facendo i controlli, noi iniziamo a farli a regola ed escono un sacco di irregolarità, lei che ha detto che andava tutto bene in che posizione si trova?

Domanda: mi può dire che irregolarità trovaste?

Risposta: preferirei evitare, comunque da stipendi falsi a firme false a gare inesistenti a laboratori fantasma…

Domanda: ma voi segnalaste tutte queste cose?

Risposta: i dirigente fece tutti i verbali e li mandò alla corte dei conti, alla procura della repubblica, nonché ovviamente alle alte sfere, alla commissione europea…

Domanda: cosa successe?

Risposta: il finimondo! La commissione europea voleva bloccare i fondi, intervennero tutti per far tacere la cosa ma noi andammo avanti, ci arrivò anche una lettera che ci diceva che avevamo fatto troppi controlli!!

Domanda. Da chi vi arrivò?

Risposta: in pratica ci arrivò da coloro che dovevamo controllare, che però gerarchicamente erano tre livelli sopra di noi.

Domanda: quindi il controllato ordinò ai controllori di smetterla di controllare?

Risposta: in pratica successe questo e molto altro ancora.

Domanda: molto altro?

Risposta: arrivarono lettere anonime, fu imbrattata la moto del dirigente…

Domanda: voi sporgeste denuncia?

Risposta: si al comando dei carabinieri del ministero che era in stretto contatto con le alte sfere.

Domanda: e cosa successe?

Risposta: successe che il dirigente (Corrado Faletti n.d.r.) fu indagato per simulazione di reato per la moto che gli avevano rotto, per le lettere anonime il comandante del nucleo carabinieri disse che le aveva spedite il dirigente che era una specie di mitomane (secondo lui) e fecero partire una serie di indagini sul dirigente che sono andate indietro di vent’anni.

Domanda: e a voi dell’ufficio?

Risposta: noi avevamo tutti i giorni i carabinieri che scorrazzavano in ufficio con aria inquisitoria e minacciosa, capisce che il clima non era il migliore, anzi…

Domanda: cosa successe?

Risposta: guardi io posso solo dirle i fatti: non uscimmo più per un periodo a fare ispezioni, cercavamo di continuare la nostra azione ma non ci venivano pagate le trasferte, ogni nostra uscita veniva ostacolata in qualche modo, al dirigente vennero fatti veri e propri atti di persecuzione con una regia perfetta. So anche che intervenne l’allora ministro per dirgli di lasciar perdere.

Domanda: la commissione europea?

Risposta: stava per sospendere le erogazioni dei fondi, la situazione era veramente critica, a questo punto il dirigente venne obbligato a cambiare il rapporto (gli stava scadendo il contratto), ma lui non lo fece, noi rimanemmo al suo fianco fino all’ultimo, quasi una guerra, ogni giorno una battaglia ma avevamo tutti contro e non c’erano appoggi politici.

Domanda: la conclusione?

Risposta: le cito ancora i fatti: al dirigente fu scaricato addosso un mare di fango, guardi nemmeno fosse stato un capo mafioso, fu rimpiazzato da un altro dirigente, noi tutti continuammo nell’opera iniziata ma nel giro di tre mesi fummo spostati, furono cancellati i nostri contratti, qualcuno fu mandato in pensione nonostante avesse chiesto di rimanere, altri furono trasferiti d’ufficio. Nel giro di quattro mesi dell’ufficio originario non c’era più nessuno.

Domanda: e il nuovo dirigente?

Risposta: mah, visto quello che era successo secondo lei cosa fece? Inoltre il nuovo dirigente era di carriera, quindi con ben altri interessi.

Domanda: lei cosa ha fatto poi?

Risposta: nulla ognuno di noi deve lavorare e portare a casa lo stipendio. Le forze in gioco erano più grandi di noi, abbiamo perso, ma le posso dire che ci abbiamo provato.

 

europateschio




Banca delle Marche: l’ex Direttore Generale Massimo Bianconi rinviato a giudizio

il GUP Paola Moscaroli ha rinviato a giudizio Massimo Bianconi con la compagnia dei due imprenditori Degennaro e Casale.

La motivazione risiede nel nuovo reato di corruzione fra privati, approvato grazie all’entrata in vigore della Legge 6 novembre 2012, n. 190, recante “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione“, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 13/11/2012, in vigore a partire dal 28/11/2012, in cui appunto è stato introdotto nel D. Lgs. 231/01 il reato di “corruzione tra privati“.

anche l’articolo del codice civile viene innovato:

  1. Art. 2635 c.c.,“corruzione tra privati”: “1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, che, a seguito della dazione o della promessa di denaro o altra utilità, per sé o per altri, compiono od omettono atti, in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, cagionando nocumento alla società, sono puniti con la reclusione da uno a tre anni. 2. Si applica la pena della reclusione fino a un anno e sei mesi se il fatto è commesso da chi è sottoposto alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti indicati al primo comma. 3. Chi dà o promette denaro o altra utilità alle persone indicate nel primo e nel secondo comma è punito con le pene ivi previste. 4. Le pene stabilite nei commi precedenti sono raddoppiate se si tratta di società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani o di altri Stati dell’Unione europea o diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell’articolo 116 del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni. 5. Si procede a querela della persona offesa, salvo che dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni o servizi

la pena prevista è comunque da uno a tre anni, salvo aggravanti.

il via dei “lavori” è previsto per il 18 gennaio 2017.

 

LUPO MIGLIACCIO




Banca delle Marche: chi c’era e chi non c’era…

Banca delle Marche, alla fine ancora in difficoltà.

 

I dati odierni della banca non promettono nulla di buono. A tutti ora viene facile parlare della tragedia di banca delle marche e delle altre banche, tutti si sentono truffati e tutti sono indignati per quanto successo. Ed hanno tutti ragione, all’interno di questi istituti vi erano delle cupole che lavoravano esclusivamente per il profitto solo di alcune caste.

Ma nessuno ora ricorda che banca Etruria era considerata da sempre la banca della massoneria, che banca marche era la banca capofila nella scalata di Unipol e che il suo direttore generale era protetto da una delle più alte cariche dello stato (che lo ha salvato dai vari processi che aveva in corso per usura).

A Betapress  però risulta una storia che deve essere raccontata per vedere di capire anche come certe realtà godevano di protezioni anche sul territorio, in particolare dalle stesse fondazioni. Nel settembre 2007 da banca delle marche se ne vanno tre alti dirigenti, il capo della compliance, il direttore centrale organizzazione e sistemi informativi ed il dirigente dello sviluppo software. Nel 2007 il Direttore Centrale dell’organizzazione e dei sistemi informativi, corrado faletti, manda un memo a Bianconi che diceva esattamente

“PROMEMORIA INTERNO RISERVATO PERSONALE, Data: 8 maggio 2007, Oggetto: usura e composizione bilancio, Nel merito dell’oggetto sono dispiaciuto nel segnalare che sono state individuate più di 150 posizioni di imprese con tassi usura, alcune anche in procedura fallimentare. Le posizioni sono in essere alcune dal 2005 e consolidano purtroppo il reato di usura a lei imputabile. Si ritiene necessario intervenire immediatamente con una autodenuncia che potrebbe certamente ridurre l’entità del danno (abbiamo parere del servizio Compliance). I dati sono in apposito file excel e sono presenti nei sistemi informativi. Con l’occasione le segnalo che la valutazione dei crediti che la direzione preposta sta preparando non appare consona alle necessarie indicazioni del regime di Basilea. In particolare non sarebbero corretti i rischi esposti ed anche l’assorbimento di capitale rispetto al rischio stesso, falsando evidentemente il bilancio della banca. Vi sono inoltre posizioni sull’area di Roma che appaiono forzatamente concesse e, nonostante un’apparente percorso autorizzativo corretto, risultano spropositate rispetto al tema garanzie ed affidabilità, nonché accumulo di rischio (vedasi big A). Da ultimo le segnalo che sarebbe utile considerare di analizzare bene la gestione degli immobili in quanto presenta lacune e caratteristiche di eccessiva personalizzazione (con proposte di vendita del patrimonio immobiliare quantomeno poco ortodosse). Si ritiene fondamentale intervenire in merito con urgente sollecitudine. Si resta in attesa di sue decisioni in merito. Il presente memo visto il contenuto è stato inoltrato solo alla sua visione, e per riservatezza solo i responsabili del servizio compliance e del servizio sistemi distribuiti sono a conoscenza delle tematiche.”

Dopo un mese dal primo memo in cui chiaramente si preannunciava una sciagura, quindi in data giugno 2007, dopo aver visto che nulla veniva fatto a riguardo, lo stesso dirigente mandava copia del memo al presidente della banca, Costa, chiedendogli di intervenire. In data giungo 2007 a Piediripa il presidente costa convoca una riunione con corrado faletti, direttore centrale, stefano delibra capo della compliance, e roberto de duro, responsabile dello sviluppo software, con l’aiuto di un consulente esterno, Pierluigi Feliziani, amico di lunga data del presidente stesso. In questa riunione Costa apprende del significato dei contenuti del memo e delle preoccupazioni dei tre dirigenti.

Il presidente Costa organizza per fine luglio 2007 una cena con i tre più alti dirigenti della banca, Faletti, Giorgi, Vallesi, chiedendo a Faletti di organizzarla a casa sua in quanto vicina alla sede della banca.

Questa cena resterà nella memoria della banca come “la cena dei cannelloni”. Durante la cena il presidente dichiara di voler prendere degli avvocati per fare un esposto contro Bianconi, garantendo che la talpa che gli avrebbe dato i dati necessari era Faletti. Bianconi, che in quei giorni era in vacanza in Sardegna, venne avvisato del contenuto della stessa da Giorgi, e la cosa fu talmente insignificante che la mattina successiva, chissà con quale mezzo di trasporto prestato da quale amico (la cena sembra fini verso la mezzanotte), arriva in ufficio a jesi alle otto della mattina.

Da quel momento viene avviato un percorso di delegittimazione dei tre dirigenti che passa da trasferimenti ad attività di mobbing, fino alla inevitabile uscita degli stessi dirigenti.

Ovviamente della cosiddetta “cena dei cannelloni” erano tutti informati, anche dei contenuti della stessa, ma nessuno fece nulla, ne l’allora presidente della banca ma nemmeno le fondazioni, i consiglieri ed i revisori dei conti, i sindaci della banca. Tra ottobre e novembre 2007 casualmente i tre dirigenti furono “dimissionati“.

Il presidente costa nulla fa per salvare i tre dirigenti da Lui messi in situazione così drammatica. Da informazioni ricevute da Betapress sembra che lo stesso Costa, interrogato in merito, abbia detto che faletti gli aveva presentato dei dati che non erano validi. Peccato che poi la banca sia fallita proprio per i motivi che venivano rappresentati da quei dati.

Dai verbali del CDA relativi alle dimissioni di faletti sembra che lo stesso bianconi abbia detto che se ne andava una persona di altissimo valore ma che voleva tornare in Lombardia per motivi personali (faletti abita ancora nelle marche NdR).

Bianconi fece di tutto in seguito per rovinarne la reputazione dei tre dirigenti dicendo a tutto il mondo bancario che gli stessi erano stati cacciati da lui perché avevano fatto cose gravissime e lo avevano tradito.

Anche in tutto il territorio le fondazioni misero in atto un percorso di delegittimizzazione affinché bianconi risultasse un povero santo tradito.

Betapress sa per certo che in febbraio del 2008 uno dei più importanti consiglieri legato ai piccoli azionisti si era recato in gran segreto a Milano dove lavoravano faletti e de duro per cercare di capire cosa ci fosse veramente dietro alla loro uscita.

In quella riunione furono date le massime indicazioni al consigliere su quanto stava accadendo anche con una previsione di catastrofe economica entro una decina d’anni. Di questo incontro sembra che bianconi ne sia venuto a conoscenza, iniziando a minacciare il consigliere il consigliere, che, avendo forti interessi economici in ballo con bianconi, nulla fece.

Sembra chiaro quindi a Betapress che tutti sapevano già dal 2007 e che anche se qualcuno aveva cercato di opporsi al disastro che stava accadendo nessuno era poi andato a fondo della situazione.

È evidente che gli interessi personali dei vari personaggi erano più forti del bene del territorio. Ma come, diciamo noi, dopo un fatto del genere, ovvero che in un colpo solo vanno via tre alti dirigenti ed in particolare il capo della compliance, le fondazioni non avrebbero dovuto chiamare i tre e chiedere delucidazioni, o forse si sono limitate a chiedere a Bianconi se andava tutto bene????

E Costa, perché non ha fatto quello che diceva??? Forse che lo stipendio della banca era più importante della banca stessa????

Risulta a Betapress che i tre hanno anche aiutato durante la fase ispettiva dell’ultimo periodo e quando hanno potuto hanno fornito informazioni alla stampa. Insomma come sempre un miracolo italiano, chi denuncia è denunciato, e comunque la macchina del fango in questo paese è una delle poche cose che funziona perfettamente. Alcuni giornali (pochi) hanno ripreso questa notizia apparsa in precedenza l’anno scorso sui Blog, ma senza nessuna convinzione…. RITORNEREMO SULL’ARGOMENTO!!!

qualche giornale ha riportato la notizia...
qualche giornale ha riportato la notizia…

banca delle marche ed il fango sui dirigenti
banca delle marche ed il fango sui dirigenti

banche-da-sbarco bdm-carabinieri   https://www.youtube.com/watch?v=c_h-wDvZxx0




LA LEGGE DEL CONTENZIOSO: l’Italia che ci meritiamo… (corso, concorso, ricorso)

 

Sempre più frequentemente i dispositivi di legge cozzano con pesanti provvedimenti della giustizia amministrativa.

È di questi giorni la notizia che il TAR del Lazio con provvedimenti cautelari sta immettendo insegnanti abilitati di 2 fascia nelle blindatissime GaE (Graduatorie a Esaurimento) chiuse per decreto da quasi una decina di anni.

In definitiva il TAR contravvenendo al dettato normativo della 107/2015, la così detta legge de LA BUONA SCUOLA, apre ai docenti fuori dal piano di straordinario di assunzione la porta per il tanto ambito ruolo.

Anche sull’ammissione alle procedure concorsuali relative all’ultimo Concorso a Cattedra 2016, l’intervento del TAR del Lazio ha sparigliato non poco le carte del MIUR: un’intera categoria di docenti non abilitati appartenenti alle così dette materie di laboratorio (Insegnanti Tecnico Pratici), esclusi per legge dal Concorso, è stata ammessa alle prove con sentenze cautelari, costringendo il ministero a così dette “prove suppletive”.

In questa querelle tra giustizia amministrativa e Ministero, trovano terreno fertile gli studi legali di numerosi sindacati e associazioni che abbandonata la vendita delle tessere intravedono nel “ricorso” il nuovo Eldorado del found raising sindacale.

Il gioco è semplice: fatta la legge, venduto il ricorso.

Queste associazioni sindacali e di categoria, abbandonano il piano programmatico di lotta, sbianchettano il calendario delle agitazioni di piazza e laconicamente propongono liste di ricorsi come i trattamenti estetici in una SPA.

Naturalmente la speculazione sulla disperazione dei lavoratori, che aggrappati alle supplenze vivono alla giornata, fa il resto.

Trovate un docente precario che non abbia all’attivo almeno un ricorso!!!!

Quasi impossibile… e mentre si stracciano le tessere prontamente si firmano le deleghe.

Questa è in fondo l’Italia che ci meritiamo.

 

 

corso, concorso, ricorso le parole chiave per entrare nella scuola
corso, concorso, ricorso le parole chiave per entrare nella scuola




Nasce Alumnimatica, la prima collana editoriale per laureati

e’ nata oggi ALUMNIMATICA, la prima collana editoriale interamente dedicata alla trasformazione delle tesi in libri a disposizione per tutti i laureati.

l’idea è del Presidente dell’Associazione Alumni dell’Università Telematica Pegaso, Corrado Faletti, che ha così ritenuto di realizzare un servizio importante per tutti gli iscritti.

Il Laureato potrà sottoporre la propria tesi ad un comitato editoriale che avrà il compito di valutare il lavoro da un punto di vista editoriale commerciale e deciderne la trasformazione in libro.

Raffaele Falzarano, Vice Presidente dell’Associazione ci racconta “il nostro presidente ci ha lanciato questa sfida importante che abbiamo subito raccolto. L’obiettivo è quello di valorizzare dei contenuti importanti che di solito vengono persi subito dopo la tesi, in quanto oggi difficilmente il lavoro di tesi viene poi evidenziato dopo la laurea. Abbiamo subito costituito il comitato editoriale e siamo già al lavoro sulle prime tesi.”

“L’iniziativa vuole riscoprire un valore perduto – racconta Faletti – che va ben oltre la semplice necessità di realizzare qualche cosa per potersi laureare. Spesso la tesi è frutto di un lavoro di ricerca, di interpretazione, di analisi che non è giusto perdere.”

Marco Giugliano, segretario dell’Associazione, aggiunge “inoltre il laureato unipegaso non avrà nessun costo perché grazie ad accordi con le case editrici sarà possibile realizzare il lavoro interamente a carico dell’Associazione. Stiamo ancora chiudendo qualche accordo, ma per ora siamo riusciti a garantire un primo lotto di libri.”

Domenico Terlizzi, Presidente del Consiglio dei Rappresentanti degli Studenti Unipegaso, ci tiene a raccontare “abbiamo lavorato duramente per due anni ma siamo riusciti a costituire due organismi importanti (l’associazione alumni ed il CRSU, NdR) che stanno dando avvio ad iniziative veramente uniche nel loro genere. E’ il modo per valorizzare un percorso di studi che spesso è molto sottovalutato.”

Insomma appena laureato e già con un libro alle spalle e punti possibili ai concorsi, cosa chiedere di più?

 

LUPO MIGLIACCIO