Pistoia Blues Festival: calore, emozione e musica strepitosa
La magia della musica sotto le stelle: il racconto dell’ultima serata del Pistoia Blues Festival
Dopo l’esibizione, tra gli altri, di artisti del calibro di Alanis Morissette (chiamata ad aprire il festival a sei anni dalla sua ultima esibizione su un palco) e James Blunt (con il suo “The Afterlove Tour”, che dopo la tappa pistoiese, farà visita stasera al Carpi Summer Festival e domani sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma), ieri sera è andato in scena l’ultimo atto della manifestazione, particolarmente ricca di ospiti famosi sia a livello nazionale che internazionale.
Piazza Duomo di Pistoia comincia a riempirsi a partire dalle 18.30, per prendere parte ad una lunga serata che comincia alle 19, con l’esibizione dei Seraphic Eyes, gruppo che presenta il suo ultimo lavoro registrato in studio, Hope. Un’ora dopo, è il turno di un’altra band che, con il suo tour, sta portando in giro per la tutta la penisola la loro ultima fatica: sono i Casablanca a dar seguito all’evento, con il suo Pace, Violenza o Costume (album uscito a Marzo di quest’anno), interrotti bruscamente, purtroppo, da esigenze organizzative, quando mancavano due canzoni soltanto alla fine della loro performance. L’atmosfera comincia a scaldarsi, le due band chiamate ad aprire la serata si dimostrano all’altezza del prestigio del festival, mentre il suggestivo scenario medievale di Piazza Duomo si fa sempre più pieno, preparandosi ad accogliere i due protagonisti della serata.
È alle 21 che, tutta la piazza, va in estasi: è infatti arrivato il turno di Mark Lenegan con la sua band (Mark Lenegan Band), che infiamma così tutti i presenti. L’ex voce di Screeming Tree e Quens of the Stone Age, porta in scena tutte le 10 canzoni del suo ultimo cd, Gargoyle, insieme ad altri successi che hanno segnato la sua carriera: si va da Nocturne a Sister, da Emperor a Goodbye to beauty, senza tralasciare la splendida performance di Blue Blue Sea. L’esibizione è curata e precisa in ogni suo particolare: la voce inconfondibilmente rauca del cantante e frontman della band si sposa perfettamente con gli arrangiamenti rivisitati in chiave blues dalla band, che lo seguono alle sue spalle curando ogni passaggio musicale.
Ma il calore delle persone con cui avevano accolto il primo grande ospite della serata, non viene affatto meno, anzi, si moltiplica, quando, intorno alle 22.40 circa, salgono sul palco i Supersonic Blues Machine. Il trio formato da Lance Lopez alla voce e chitarra, Fabrizio Grossi al basso e Kenny Aronoff alla batteria (con due coriste veramente eccezionali a supportarli), porta in scena l’ultimo lavoro, Californisoul, inciso grazie anche alla collaborazione con alcuni pesi massimi come Eric Gales, Robben Ford e Walter Trout, oltre a Billy Gibbons.
Sono tante le canzoni estratte dall’ultimo album che vengono riproposte in versione live: da This is Love a Elevate, da Bad Boys alla splendida Elevate, l’effetto delle canzoni dell’ultimo cd suonate dal vivo, rimanda prepotentemente ad una colonna sonora adatta ad un road trip immaginario degli anni Settanta lungo la costa californiana. Blues, rock e soul si fondono perfettamente in un connubio che invita tutti i presenti ad alzarsi e a ballare sulle note delle canzoni proposte dalla band. Oltrepassato la metà del concerto, sale sul palco l’ospite più atteso, Billy Gibbons (cantante e chitarrista degli ZZ Top), ospite d’onore della serata: è lui, una volta entrato sul palco, a convincere tutti i presenti ad alzarsi e a correre sotto al palco, prendendosi da subito la scena, accompagnando progressivamente il concerto verso la chiusura, non prima di uscire dal palco, per ritornare poco dopo e concedere il tanto sperato bis: La Grange, I’ve got my modjo working e I’m going down, chiudono una performance davvero molto appassionante.
Finisce così questa edizione del Pistoia Blues Festival, manifestazione nata nel 1980 che ha ospitato, negli anni, moltissimi artisti di fama internazionale all’interno della città. L’appuntamento, per tutti gli appassionati di blues e rock, è quindi per l’anno prossimo.