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Ancodis finalmente a colloquio con le Istituzioni!

Era ora che a questa categoria di eroi della scuola fosse riconosciuto almeno il diritto di esprimere e raccontare il loro vivere quotidiano fatto di impegno e di altruismo.

Siamo sicuri che vista l’intelligenza dell’interlocutore il passo è importante.

Anche noi di betapress avevamo sostenuto con il Senatore Pittoni l’importanza di un riconoscimento a questa categoria, e siamo molto contenti dell’inizio di questo percorso.

In fondo non dimentichiamo che il ruolo di collaboratore, pur se scelto dal DS, è formalmente normato sia nella legge 165/2001 che nella tanto discussa legge 107.

Proprio per quanto sopra il “vicepreside” ha un ruolo ufficiale e formale, e NON deve essere trascurato da nessuno, men che meno dalle istituzioni.

Ecco cosa ci annuncia il presidente di Ancodis, Rosolino Cicero, figura importante per il ruolo dell’associazione:

Giovedi 11 aprile una delegazione di ANCODIS guidata dal Presidente territoriale di Palermo, Prof. Rosolino Cicero, incontrerà il Presidente della VII Commissione Cultura al Senato, Sen. Mario Pittoni.

L’incontro segue altri momenti di confronto con rappresentanti istituzionali delle diverse forze politiche (Ministro Bussetti e Dott.ssa Ferrario, On.li Casa, Azzolina, Villani, Ascani, Aprea, Fusacchia, Sen.ri Russo, Di Piazza, Stancanelli, il Presidente e Vicepresidente Anp, il Presidente Disal) ai quali ANCODIS ha sempre presentato i punti fondamentali della piattaforma programmatica con proposte che ritiene credibili e sostenibili relativi al tema della governance delle moderne ed autonome Istituzioni scolastiche.

Anche al Presidente Pittoni, i Collaboratori dei DS di ANCODIS – ai sensi del comma 5 art. 25 D. L.vo 165/2001 e comma 83 art. 1 Legge 105/2015 – porranno il tema del loro riconoscimento contrattuale nel sistema scolastico italiano.

Ribadiranno che si tratta di docenti specializzati che – con un lavoro ben noto a tutti e di alto valore professionale – coadiuvano i DS nella gestione e nell’organizzazione delle autonome e moderne I.S..

In ciascuna autonoma I.S. – lo sanno bene docenti, alunni e genitori  – ci sono tanti docenti (almeno 60000 tra 1°-2° Collaboratore, Responsabili di plesso) che, oltre la quotidiana attività didattica, offrono tempo, impegno e passione alla loro scuola senza avere in cambio alcun riconoscimento né in carriera né economico al limite di un lavoro in nero (fatta salva una misera quota forfettaria del Fondo di istituto!).

Ancodis a tutti i suoi interlocutori chiede la meritata attenzione per questa componente di docenti  che concorre alla gestione ed all’organizzazione didattica della scuola e senza la quale un DS non potrebbe guidare efficacemente ed adeguatamente la/e scuola/e affidata/e.

Possiamo affermare – senza timore di smentita – che se i Collaboratori dei DS decidessero di astenersi dalle loro mansioni soltanto per pochi giorni, le scuole entrerebbero in una seria difficoltà nel portare avanti il quotidiano servizio scolastico!

Ma poichè abbiamo a cuore le nostre scuole e siamo consapevoli del danno che si potrebbe arrecare ad alunni e famiglie, continuiamo – nonostante questa ingiustificata ed inaccettabile disparità di trattamento – a portare avanti responsabilmente il compito affidato dai nostri DS; deve essere chiaro, però, che non rinunceremo a fare sentire la nostra voce di professionisti “contrattualmente discriminati” (vedi ultimo comunicato stampa del 22/3/2019) e senza alcun riconoscimento nella carriera professionale oggi ancora fondata soltanto sull’anzianità di servizio (carriera piatta ancora esistente in pochissimi paesi europei).

Chiediamo di prevedere la necessità di determinare una diversa progressione di carriera (parallela/integrata/differenziata) che non può non tenere conto di quanto impegno, professionalità e competenze abbiamo offerto ed offriamo alle nostre scuole.

E’ ingiusto, non è ragionevole: la professione docente si deve misurare e valutare per la qualità complessiva del servizio reso – anche in termini di tempo – alla propria Istituzione scolastica.

Pertanto, confidiamo nell’attenzione del Presidente Pittoni e della Commissione cultura poichè riteniamo le nostre richieste LEGITTIME in una moderna visione della governance scolastica ed in una nuova prospettiva di carriera nella professione docente.

E’ arrivato il momento di una “rivoluzione culturale” nella scuola italiana.

E’ arrivato il momento di dare una risposta a questi professionisti della scuola italiana!

 

Cordialmente,

Rosolino Cicero

 

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