Biden, Obama 3?

Trump, visto dalla sinistra globalista come un folle guerrafondaio, e accusato ingiustamente nel Russia-gate con prove false e preconfezionate, strinse la mano a Putin.
Una stretta di mano, un gentlemen’s agreement, impegni sanciti con la forma più antica di assunzione di responsabilità, hanno garantito stabilità e lungo equilibrio tra le due superpotenze.
Biden, esaltato dalla sinistra globalista come un uomo della provvidenza nonché grande statista, sta suscitando inquietanti interrogativi e timori di disastri, con le sue provocazioni dirette alla Russia, stuzzicando incessantemente Putin.
In America cominciano a chiamare la sua amministrazione ‘Obama 3’: quasi fosse un revival di un passato affatto brillante specie in politica estera.
E l’Europa? Fragile vaso di coccio tra vasi di ferro?
Povero occidente, oggi ondivago e sempre più inconsistente: concentrato solo nel coprire i palesi misfatti dei suoi amministratori.