“La Vita è una Scultura” con Sergio Grasso.

Aperitivo in trattoria …

Sono passati trentatré anni dalla sera in cui, in quella trattoria nel trevigiano, aspettando che si liberasse un tavolo, Sergio propose di farci un “cicchetto” al bancone.

Non dimenticherò mai il suo sguardo, quando mi azzardai a chiedere una cola: a distanza di più di tre decenni, al solo ricordarglielo, sgrana gli occhi come alla vista di uno spettro. Divertito però.

Ma torniamo indietro di trentatré e una manciata d’anni.

 

… nella ridente Marca Trevigiana.

Correva l’anno 1976. Le prime Radio private spuntavano qui e lì, come funghi dopo una bella piovuta.

Un giorno mamma portò a casa una bianca Brionvega.

Non mi ci volle molto a scoprire il paradiso, selezionando la modalità “fm”.

Fu subito amore: abbandonai la Barbie e Ken per Radio Marca, un crogiuòlo di talenti vocali tra i quali spiccava, per spessore e autorevolezza, lo speaker Sergio Grasso, allora poco più che ventenne.

Ci sono cose che la ragione non può spiegare. L’istinto invece sì: è “lui” a dirti che qualcuno è lì soltanto di passaggio, che il suo Destino è altrove, e la sua voce sarà udita (quasi) ovunque.

Così è stato.

Trentatré e una manciata d’anni dopo …

… mentre il resto d’Italia è davanti alla tv per godersi la finale del Festival di San Remo, incontro il mitico “Sergione” per una chiacchierata.

Nato a Venezia l’undici dell’undici del cinquantacinque alle ventidue e ventidue – quale esperto numerologo non vorrebbe tracciare il suo profilo? – la vita di Sergio si snoda in cicli della durata di undici anni: giusto il tempo di farsi venire nuove Idee, intraprendere nuove avventure, portare a compimento nuove imprese.

La prima di una serie di tappe che lo avrebbero portato, negli anni successivi, a esplorare il variegato mondo dei media come “voce” e non solo, fu la Radio.

Interviene e puntualizza: “Si dice ‘mèdia’, non ‘mìdia’, visto che deriva dal latino”.

In vena di confidenze, Sergio ammette di aver sempre odiato la sua voce fin da quando, appena undicenne, prendeva lezioni di canto lirico da Mario Del Monaco. Come baritono.

Prosegue raccontando che, quando gli capitava di chiamare l’amichetta per chiederle di uscire … se rispondeva lei, tutto bene. Se invece rispondeva il suo papà, Sergio si spacciava per suo padre e a quel punto, cominciava la commedia degli equivoci.

Alla fine, malgrado i paradossi, ad averla vinta è l’Esistenza: ovunque Sergio ha messo piede – alla radio, in studio di registrazione, in sala di doppiaggio, alla tv e in teatro – rimane l’eco del suo “vocione”, le emozioni che ha trasmesso, il piacevole ricordo di chi lo ha apprezzato come Speaker, Doppiatore, Autore, Attore, Regista Teatrale …

 

Una Voce, una Penna e un’ardente Passione per la Cultura del Cibo.

Ecco i tre ingredienti della magica Ricetta di una Vita che è sempre un work-in-progress! O, per dirla all’italiana, un “lavori in corso”!

Di Sergio ho sempre ammirato il coraggio di superare i limiti imposti da ogni “ruolo”, da lui già incarnato con successo.

Di persone eccellenti in ciò che fanno ne incontriamo, nella vita. E non importa se, nel tempo, si appassioneranno ad altro: la tentazione, per l’attore, è continuare a crogiolarsi sugli allori del passato. Lo spettatore invece si addormenta, certo che il proprio beniamino sia “quel che ha già  fatto” e più nient’altro.

Ma torniamo a Sergio.

Nei primi Anni Novanta, la sua vena artistica incontra e si fonde con quella di Alchimista dell’Arte Culinaria, Filosofo del Gusto e della sua Storia, Antropologo alimentare, Amante dei prodotti tipici e della Cultura che li ha generati – Storia, Geografia, Usi e Costumi, Tradizioni, Arte, addirittura Archeologia – cogliendone i significati rituali e sociali.

Ed ecco entrare in gioco l’esperienza, fino a quel momento maturata in teatro: il carisma dell’attore, la colta creatività dell’autore e la leadership del regista, fanno di lui l’ospite televisivo perfetto, il giudice imparziale disposto a giocarsi l’approvazione dell’audience, pur di non scendere a compromessi con i “Cuochi d’Artificio” (i personaggi costruiti a tavolino dal “sistema”: più divi e “influencer”, che veri cuochi).

Nel frattempo, la sua fama di esperto di storia sociale del cibo e dei costumi alimentari, varca i confini d’Italia e si spande per il mondo, come profumo di pane appena sfornato.

Per lui, infatti, gli alimenti sono più che “nutrienti”: sono “marcatori culturali”!

In altre parole: il cibo di un Popolo ne rappresenta l’Identità, la Cultura, la Civiltà. Non rimane che metterci a tavola e assaggiarlo, per conoscere davvero la Nazione che ci ospita!

 

Un Curriculum lungo una vita.

Come è facilmente intuibile, le sue aree di interesse più importanti sono: Cibo, Cultura, Civiltà antiche e moderne, Arte, Storia, Geografia, Viaggi, Archeologia, Antropologia alimentare …

Dal suo profilo – aggiornato con cura dall’Ufficio Stampa – estraggo i ruoli da lui rivestiti nei momenti più salienti della sua carriera, ancora in pieno svolgimento.

Il mio elenco, sommario e incompleto, rende l’idea di chi sia il professionista “Sergio Grasso”: speaker radiofonico e pubblicitario; doppiatore cine televisivo; autore e conduttore televisivo; autore e interprete di monologhi legati all’arte, alla storia e all’alimentazione; regista e attore teatrale; documentarista; food-writer; docente universitario; ricercatore e membro di commissioni scientifiche e tecniche; antropologo e consulente alimentare; esperto di gastronomia e merceologia; giudice tecnico e “mentore” del programma “La Prova del Cuoco”; autore e coordinatore dei contenuti antropologici e agronomici del reality “La Fattoria 1870”; animatore di manifestazioni enogastronomiche; curatore della progettazione e realizzazione di eventi gastronomici legati alle rappresentazioni del cibo nell’arte; scrittore, editore, pubblicista …

L’elenco potrebbe continuare, ma mi fermo qui.

Come una lista della spesa non può esprimere un pranzo preparato con amore, da gustare con gli affetti a noi più cari … un curriculum da solo non basta a raccontare la bellezza e il valore di un Essere Umano.

È stata una piacevole chiacchierata, quella di venerdì 5 marzo con Sergio Grasso, perché si è parlato un po’ di tutto.

Ne è uscito il ritratto di un Uomo coerente con se stesso e con i propri Valori; un uomo che, piuttosto che tradire ciò in cui crede, ringrazia con garbo, saluta e se ne va per la sua strada.

Il suo Viaggio dell’Eroe è tuttora in corso.

Verso la fine del nostro incontro, Sergio accenna a interessanti novità delle quali, “per scaramanzia”, preferisce non parlare.

Prima di accomiatarci, mi mostra con fierezza i “santini digitali”: le foto di Shanti, la sua adorata nipotina.

Di lui, questa bellissima bambina ricorderà che “… se l’ha avuto, un nonno, è già una fortuna; che il nonno scherza, ride e la fa ridere, le morde il sederino …”

La sua eredità per lei, la frase-mantra è: “Aspettati poco dagli altri: quel che ti serve nella vita, è già dentro di te”.  

E ancora: “La vita è una scultura, non una pittura: la pittura si fa aggiungendo delle cose su una tela bianca; la scultura, invece, si fa togliendo della materia per tirar fuori quel che c’è ‘dentro'”. La nostra vera Essenza!

Questa intervista è un’altra gemma preziosa incastonata nel Progetto di valore sociale “Ondina Wavelet World”, il Progetto multimediale che ha per Scopo la creazione di una Cultura basata sulla consapevolezza del Potere creativo delle nostre Parole.

E quando le Parole che pensiamo, diciamo e agiamo in coerenza, coincidono con i veri Valori dell’Uomo, possiamo dar vita, tutti insieme, a un mondo bellissimo.

Per partecipare iscriviti al Canale YouTube “Jasmine Laurenti” e, se i contenuti risuonano con te, fai del Progetto il “tuo” Progetto, abbonandoti al Canale stesso.

Ecco il video e il podcast della stupenda chiacchierata con “Sergione”.

Alla prossima!

Con Amore,

la vostra Eroina acquatica Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“La mia voce ti accompagnerà”

C’era una volta …

… Nonna Albina, antesignana del doppiaggio assieme a Tina Lattanzi. Mi sembra di sentire le due donne conversare tra loro in penombra, davanti a un leggìo mentre scorre, sullo schermo, un film in bianco e nero.

Albina avrà una figlia, Tina, che farà dell’arte materna la propria missione. La voce della giovane è quella della tata di colore nei celebri spot che vedono per protagonista l’attore Mimmo Craig … poi ci sono il Gazzettino Padano, La Domenica Sportiva, i listini di borsa, il doppiaggio, le lezioni di dizione …

Anche Tina avrà una figlia: Laura.

E qui ha inizio la storia che voglio raccontarvi.

 

Una figlia amatissima, un’enfant prodige

Figlia d’Arte, Laura respira l’Amore dei suoi genitori per la Cultura, la Bellezza e l’Armonia.

Il papà, Giangiacomo Merli, fa il pittore. La mamma è una delle voci più apprezzate d’Italia.

A cinque anni Laura segue le orme materne negli studi di Radio Rai, a Milano: la sua carriera di attrice, doppiatrice, voice over artist e speaker pubblicitaria, inizia quindi prestissimo.

Accanto ad attori del calibro di Ottavio Fanfani, Franca Nuti, Giancarlo Dettori, Renzo Palmer, interpreta vari personaggi in numerosi sceneggiati radiofonici.

Nel tempo impara a leggere e interpretare qualsiasi testo – dal servizio giornalistico al voice over di interviste a ospiti stranieri, dal doppiaggio di soap opera, telenovelas e cartoni animati, allo speakeraggio di una miriade di spot pubblicitari.

Le Orme, Enrico Maria Papes de I Giganti, I Gemelli Diversi e Simone Cristicchi la vogliono con loro in sala di incisione.

Alla fine, però, saranno tre colossi della telefonia mobile a consacrare la sua voce come Brand nazionale, nelle rispettive segreterie telefoniche.

A Laura questo un po’ dispiace, ma tant’è: è un segno dei nostri – superficiali – tempi.

 

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima …

… la voce è la profonda, atavica vibrazione di ciò che in noi è eterno e prende forma materiale per un tempo.

Di tutte, questa è la parte di storia che preferisco. Laura sceglie la sua strada. La sua mission è fuori dalle sale di doppiaggio.

È ovunque indossi il camice bianco di medico psicoterapeuta.

Ovunque lei accolga i suoi pazienti, li ascolti, parli loro con dolcezza e li accompagni con la voce a ritrovare, o scoprire, la via di “casa”.

Le parole scorrono sommesse, come un tranquillo fluire di metafore alle quali chi ascolta può associare immagini, sensazioni, ricordi. In questo Milton Erickson era un precursore: con o senza trance, il paziente abbandona le difese e si lascia “attraversare”.

Ed è qui che accade la magia: la magia di una voce che, educata a un’eccellente Comunicazione Para Verbale, si fa strada nei meandri della mente di chi l’ascolta. Aggirandone le resistenze, conquistandone la fiducia, immergendosi nelle profondità della Coscienza: lì dove incontra la sorgente di ogni sofferenza.

Per Milton Erickson, invisibile e onnipresente mentore di Laura, ogni persona è un mondo a se stante e il suo dolore è fonte di ispirazione, un dono, un prezioso insegnamento.

 

Un ponte fra terra e cielo

Basta una frase a volte, una parola a guarire l’anima di chi l’ascolta; un libro, un film, il pensiero di un filosofo …

Laura sceglie con cura, di volta in volta, i suoi strumenti. Ciascuno di essi, se usato con saggezza, può aprire le porte di una mente al Cambiamento: morire al vecchio sé, risorgendo a nuova vita.

“La vita – dice Laura – è un continuo cambiamento e il nostro è un continuo adattarci a esso.

In realtà, le persone che arrivano sanno già dove vogliono andare. Si affidano a me e io le guido.

Hanno bisogno di conferme. Hanno bisogno di qualcuno che le prenda per mano, le guidi a capire che valgono, che sapranno affrontare il cambiamento che si accingono a superare.

Io li accompagno con la voce. Anche Milton Erickson diceva: ‘La mia voce ti accompagnerà.'”

Ho incontrato Laura Merli in occasione del Soul Talk di venerdì 12 febbraio 2021 alle 22:30 in Live Streaming sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti”.

Ecco il video dell’intervista.

LOve e alla prossima!

Ondina Wavelet

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Buon Compleanno, Sentieri!

Ritorno sui miei passi …

Capita che un giorno mi chiedano di rilasciare un’intervista come doppiatrice.

Chi mi conosce in quel ruolo sa quanta passione, quanto entusiasmo e amore abbia profuso al leggìo in più di trent’anni di lavoro, che “lavoro” non è mai stato.

Tutto è iniziato il giorno in cui mi sono imbattuta in una rivista aperta su un trafiletto: la pubblicità dei corsi di doppiaggio al Centro Teatro Attivo di Milano, il famoso “C.T.A.”

Alzi la mano chi degli attori, doppiatori, presentatori, cantanti e ballerini non ci è mai passato, quand’era ancora in via Savona 10!

Quanti ricordi legati al provino di ammissione al corso – tra decine di aspiranti doppiatori, provenienti dalle migliori scuole di teatro di Milano – da me miracolosamente superato pur non avendo alcun curriculum né titolo.

Unico background: i lunghi pomeriggi trascorsi ad ascoltare le voci dei miei doppiatori preferiti, nelle soap opera che avevo imparato ad amare.

Tra queste c’era anche lei: “Sentieri”. È bastata qualche puntata a seguire la storia d’amore tra Morgan e Kelly, per accorgermi che non avrei più potuto farne a meno.

Ah … beata gioventù, beata incoscienza, inconsapevole della propria sfrontatezza, del proprio coraggio!

Sono andata incontro al mio destino di “voce” a braccia aperte e la Vita mi ha abbondantemente ripagata per i viaggi notturni in treno e, soprattutto, per le interminabili ore trascorse ad ascoltare, imitare, ripetere le battute dei miei doppiatori preferiti alla tv.

Sono certa di non esagerare se dico che è a loro, alle voci nell’ombra delle sale di doppiaggio, che dobbiamo gran parte del successo e dell’irresistibile fascino di attrici, attori e personaggi dei cartoon.

Tornando all’intervista …

Un giorno Ross, uno dei fan del doppiaggio più affezionati, ragazzo di una dolcezza e pazienza rari come i quadrifogli, mi contatta per dirmi che “qualcuno” mi sta cercando per un’intervista sul mio doppiaggio in “Sentieri”.

Assieme all’inseparabile amico Marcello, Ross ha creato un gruppo su FB, “Sentieri OnLine”.

Marcello, da parte sua, ha dedicato alla storica soap l’omonimo blog online.

Blog e gruppo sono veri e propri database, archivi in cui, più volte al giorno, admin e membri pubblicano e si scambiano foto di attori, di introvabili cimeli e spezzoni in lingua originale o italiana dei loro beniamini sul set.

Entrare a far parte del gruppo o visitare il blog è come aprire il vaso di Pandora.

Nonostante, a motivo dei non più altissimi indici d’ascolto, la soap più longeva del pianeta sia stata bruscamente interrotta – in Italia la messa in onda degli episodi si è fermata, con grande dispiacere di noi “voci”, a settecento puntate dall’affrettato “finale” americano – le ricerche dei fan più appassionati continuano senza sosta.

Ed è meraviglioso come, nel tempo, si sia creata un’affettuosa liaison fra doppiatori storici, fan, esperti, giornalisti e attori americani!

 

 Mi metto subito al lavoro …

In “Sentieri” ho dato la mia voce alla dolcissima Marah Shayne Lewis (Ashley Peldon, allora seienne), alla birichina adolescente Dorie Smith adottata Von Halkein (Kimi Parks), al personaggio di Rae Rooney (interpretato dall’attrice Allison Daugherty) …

Ma c’è un personaggio che ho amato più di tutti: Dinah Marler.

Quando appare sulla scena, Dinah ha già alle sue spalle una tribolata storia personale e familiare.

All’inizio a vestirne i panni è l’attrice Jennifer Gatti. Le viene data la voce di una mia collega, Paola Bonomi, che ricordo con affetto. La sua è una voce profonda, corposa, rotonda. Le stava a pennello.

A un certo punto, inaspettatamente, compare al suo posto un’altra attrice: Paige Turco, una “fatina” dai lineamenti dolci.

In S.e.d.e. – lo storico nome della Casa di Produzione che ha curato l’edizione italiana di “Sentieri” – decidono di chiamarmi per un provino. Lo vinco. Il resto è storia, come si usa dire.

A Paige Turco subentra poi la bella e bravissima Wendy Moniz.

Infine Gina Tognoni, l’ultima delle mie “Dinah”.

Ma è proprio nel periodo dell’intensa interpretazione che di Dinah offre la splendida attrice Wendy Moniz, che accade un’inspiegabile magia: ciò che accade al personaggio nella soap, accade anche a me nella vita reale.

Incredibile ma vero: per uno strano scherzo del destino, le vicende che vedo scorrere sullo schermo le vivo per davvero, nel mio quotidiano.

Così, accanto a me sul leggìo in sala di doppiaggio, oltre alla bottiglietta d’acqua porto i fazzoletti di carta.

In una sorta di psico dramma rido, mi arrabbio, piango con la mia Dinah. Per davvero.

Decido di raccontare anche questo nell’intervista di Ross e Marcello. Ecco il video.

 

Ora tocca a me intervistare voi!

Propongo a Ross e a Marcello di ricambiare l’intervista, ospitandoli nel mio Talk Show del venerdì sera.

Da qui in poi, tra noi è un susseguirsi di idee, messaggi, link, inviti, argomenti … un’innocente palla di neve si trasforma presto in una valanga di ricordi, emozioni, celebrazioni. Ho come la sensazione che ne verrà fuori un Evento epocale.

Amo sognare e adoro farlo in modo esagerato, portando l’asticella dei miei obiettivi sulla luna e oltre, pensando: male che vada arriverò a metà percorso, a un quarto forse, o a un decimo … ma sarà sempre più di quanto avrei mai fatto, se avessi posto l’asticella in cima al Monte Brè.

Meraviglia è incontrare sul proprio cammino persone che, come noi, un minuto dopo averne parlato prendono il telefono e lo fanno!

 

Nasce così “Sentieri Live Reunion”

Il risultato è “Sentieri Live Reunion”: Evento trasmesso in live streaming sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti” a partire dalle ore 21:00 del 25 gennaio 2021.

La data non è casuale, perché coincide con:

l’84° Anniversario della messa in onda della prima puntata radiofonica negli States (25 gennaio 1937)

il 39° Anniversario della messa in onda della prima puntata in Italia (25 gennaio 1982)

il 25° Anniversario di http://www.sentierionline.net/: il primo sito italiano dedicato a “Sentieri” (25 gennaio 1996)

Grazie all’indefesso lavoro di Rosario (public relations sotto forma di chiamate, email, messaggi, preziosi suggerimenti), Marcello (creazione del logo ed editing delle sigle, degli special e di tutti i contributi video degli attori americani e dei doppiatori non presenti alla live) e della sottoscritta (coordinamento, composizione del “puzzle”, conduzione del programma), prende vita la prima Live Reunion di attori, doppiatori, giornalisti, esperti, appassionati fan di una delle Soap Opera più amate al mondo.

Tra gli Ospiti, oltre a noi tre, la splendida conduttrice di “Buon Pomeriggio” Patrizia Rossetti; i giornalisti Giorgio Bellocci, che a “Sentieri” dedicò la sua tesi di laurea; Sante Cossentino, titolare di Massmedia VIP Blog; Andrea Simone Mongiardino.

E poi gli attori americani Toby Poser, Justin Klosky, Judi Evans, Robert Newman, Sonia Satra, Morgan Englund, Paulo Benedeti, David Andrew Mc Donald, Tina Sloan, Saundra Santiago, Orlagh Cassidy, Denise Pence, Nancy St. Alban, Kimberley Simms, il Responsabile P.R. Alan Locher e, a sorpresa durante la trasmissione, la “mia” Wendy Moniz!

I doppiatori Anna Bonel, Danja Cericola, Marina Thovez, Paola Della Pasqua, Giulia Franzoso, Laura Merli, Elisabetta Cesone, Valeria Falcinelli, Franco Ferri, Francesco Orlando, Pasquale Ruju, Pietro Ubaldi, Patrizio Prata, Gianluca Iacono, Nicola Bartolini Carrassi; in video Marcella Silvestri, Lara Parmiani, Patrizia Salmoiraghi, Jenny De Cesarei, Jolanda Granato, Massimiliano Lotti, Cristina Giolitti, Gabriele Calindri, Graziella Porta, Mariagrazia Errigo, Renato Novara.

Sono inoltre intervenuti Antonio Genna, webmaster fondatore del sito “Il Mondo Dei Doppiatori”; Salvatore Sposito, conduttore con Daria Graziosi di “Donna TV”, il canale rosa delle telenovelas; Rita Cuccaroni e Daniele De Marco, invisibili ma preziosi collaboratori di Ross e Marcello rispettivamente nel blog e nel gruppo FB “Sentieri OnLine”.

Ed ecco, per la gioia di chi ha seguito per anni le avventurose vicende dei suoi beniamini davanti al piccolo schermo, il frutto del nostro lavoro: l’Evento “Sentieri Live Reunion”.

 

Tutto è bene quel che finisce bene.

Nessuno di noi si sarebbe aspettato un finale così … improvviso: un vero fulmine a ciel sereno! Una cosa è certa: gira voce che questo Evento sia solo il primo.

Shhhhhh … io non vi ho detto nulla. L’ho solo scritto. Ok? Alla prossima!

LOve, la vostra Ondina – Jasmine Laurenti – Wavelet.

(Nella foto: Wendy Moniz. Tra tutte, la mia Dinah Marler preferita)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“La Musica Dell’Anima”

Un dono bellissimo.

Uno dei doni più belli che l’anno 2020 mi abbia fatto, è stato imbattermi nel Team giornalistico di BetaPress.it, con cui ho il piacere e l’onore di collaborare.

Un giorno, nella chat della Redazione, compare l’invito di “Perth” – pseudonimo di Federico Pertile, Capo Redattore Musica del giornale online – a far girare il link di un video di beneficenza.

 

Un dono nel dono!

Un click e sono sul Canale YouTube. È un video musicale, la rivisitazione di “Plush” degli Stone Temple Pilots. 

A eseguirla cinque amici sulla cinquantina appassionati di musica “grunge” che, ispirati dalle parole “Would you even care?” – “Te ne prenderesti cura?” – decidono di suonare, insieme dopo tanto tempo, una delle loro canzoni preferite. 

Che cosa c’è di speciale in tutto questo? 

C’è che questi ragazzi hanno scelto di esprimere quel che hanno nel cuore in un Linguaggio universale alla portata di tutti: quello musicale.

In barba ai limiti imposti dall’emergenza sanitaria sugli spostamenti e sulla realizzazione di eventi dal vivo, un video clip diventa un atto d’amore, un pretesto per dire: “Ehi, noi ci siamo, siamo qui e siamo pronti a dare una mano.”

 

Il segreto per essere felici.

Per Simon (voce), Rige (basso) e Perth (chitarra e background vocals), i tre musicisti intervistati che si fanno portavoce anche dei due amici non presenti – Gas (tastiere) e Alba (batteria) –  basta avere una passione ed esprimerla con tutto il cuore, in piena libertà, per dar vita a qualcosa di bello, di utile e speciale.

Ed ecco che due formazioni, “Slim Simon’s Boys” e “UEMMEPI”, si riuniscono in un super gruppo allo scopo di condividere la Bellezza della musica Grunge, suscitando in chi l’apprezza un gesto di solidarietà concreta: una donazione a favore dei numerosi progetti dell’ONG “AVSI”, a sostegno di quattrocento bambini e cinquemila famiglie bisognose in Italia e nel mondo.

I numerosi progetti umanitari di AVSI trovano supporto e promozione anche grazie al generoso contributo dei volontari dell’Associazione Santa Lucia.

Da circa un ventennio, oltre a iniziative locali come le cucine popolari e le case di accoglienza per minori, l’Associazione cura la realizzazione di un fantastico Evento di Beneficenza: la “Cena di Santa Lucia”.

Per saperne di più clicca qui.

Per guardare il video autoprodotto e autofinanziato dai cinque musicisti e dai loro amici, clicca qui. 

Nella descrizione del video trovi anche le modalità con cui puoi fare la tua donazione. Anche un euro è importante per restituire il sorriso a bimbi, ragazzi e famiglie che stanno attraversando un periodo di disagio, soprattutto dal punto di vista finanziario.

Infine, per guardare la video intervista realizzata venerdì 8 novembre 2021 in occasione del settimanale “Soul Talk”, clicca qui.

Alla prossima!

Ondina (Jasmine Laurenti).




“Un FANtastico Capodanno”

Un Capodanno FANtastico, come i “FAN” che l’hanno desiderato.

Tutto è cominciato il giorno in cui un fan di “City Hunter”, la serie animata cult che vede come protagonisti il private eye Hunter – nella versione japan “Ryo Saeba” – e la sua aiutante Kreta – nella versione originale Kaori Makimura – si è messo in contatto con il doppiatore italiano del personaggio protagonista: Guido Cavalleri.

Cristian – questo il nome del nostro fan – avrebbe tanto desiderato vedere i volti dei doppiatori italiani dei personaggi principali del suo anime preferito: Hunter, Kreta, Selene e Falcon.

Ed ecco la telefonata di Guido, preceduta da un messaggio su whatsapp.

Ho subito pensato a una live Reunion a quattro. Promossa e diffusa sui social più gettonati, ci avrebbe permesso di raggiungere, con la freschezza della diretta, il maggior numero possibile di fan.

L’Evento, “Buon Natale City Hunter”, è stato trasmesso in live streaming il 22 dicembre 2020: eccolo.

 

Un’eco imprevedibile.

E chi si sarebbe aspettata una partecipazione del genere? Io no di certo.

Nei giorni successivi, i commenti al video e i messaggi in modalità privata, su Messenger e Instagram, continuavano a fluire. Rispondere a tutti sarebbe stato impossibile: dovevo fare una cernita, per quanto sommaria, e scegliere quelli più rappresentativi.

Da giorni mi stavo arrovellando sul dono che avrei potuto fare ai miei viewers, in vista dell’Anno nuovo. Desideravo che fosse un momento prezioso, emozionante, caldo come l’abbraccio di un vero amico. Una diretta poteva essere l’ideale: un’ora spensierata per coloro che, a motivo delle restrizioni sanitarie, non avrebbero potuto raggiungere amici o parenti.

Non esiste un Capodanno senza abbracci. Dovevo fare qualcosa.

 

… ed ecco i commenti che mi hanno intenerito il cuore.

Maila: “Mamma mia mi viene da piangere a sentirvi”.

Emanuele: “Grazie di cuore di avermi cresciuto da piccolo ed emozionarmi ancora di più anche ora che da ragazzo sono adulto. Penso di parlare a nome di tutti: VE VOLEMO BENE”

Ivano: “Spero facciate altre reunion ragazzi, ci avete fatto passare una bella serata. Tanti auguri a tutti voi ragazzi. Siete meravigliosi e grazie di tutto.”

Ilaria: “Siete un pezzo della nostra meravigliosa infanzia”.

E infine il colpo di grazia di … Grazia: “Grazie per averci regalato un ritorno all’infanzia in un periodo così difficile. Passano gli anni ma l’emozione di sentire le voci di personaggi che tutti portiamo nel cuore rimane la stessa,  l’amore e la professionalità che mettete nel vostro lavoro si vede e coinvolge tutti noi fans. Tantissimi auguri di buone feste a tutti voi e spero di vedere altre reunion, vi si ama!”

Ok. Questa diretta s’ha da fare.

 

Ragazzi … ci siete?

Mi affaccio alla Messaggeria e creo un gruppo, aggiungendo i nomi dei doppiatori che via via mi vengono in mente. Con alcuni di loro ogni tanto ci si “parla” commentando i nostri post. Con altri mi sono persa di vista da tempo. L’algoritmo di Facebook, si sa, non perdona: se non c’è interazione ci si perde.

Ero consapevole del fatto che mi stavo muovendo a ridosso del Capodanno e che, con un tempo di preavviso così breve, non mi sarei potuta aspettare una risposta corale.

Eppure, la mia folle fiducia nell’esistenza mi ha suggerito di creare uno “spazio” così che la Natura, che aborrisce il vuoto, potesse venire a colmarlo a modo suo e nei suoi tempi. E così è stato.

 

… Ed ecco chi ha risposto all’appello.

In ordine di ingresso nel salotto virtuale del Canale YouTube:

Nicola Bartolini Carrassi: imprenditore, giornalista, doppiatore, scrittore, autore e produttore televisivo, sceneggiatore e paroliere italiano.

Ho chiesto a “Niki”, data la sua esperienza come doppiatore e soprattutto come autore, dialoghista, creativo organizzatore di eventi –  di rimanere con me per tutta la durata della maratona delle voci in diretta. Neanche a dirlo, la mia scelta si è rivelata azzeccatissima.

Elisabetta Cesone: attrice, doppiatrice, direttrice di doppiaggio.

Tra gli indimenticabili personaggi da lei doppiati: Picchiarello; la Zia Polly in “Pollyanna”; Miki in “City Hunter”; Meg in “Una Per Tutte, Tutte Per Una” (versione cartoon di “Piccole Donne”); Shirley Bennett (Ivette Brown) in “Community”; Jacqueline Mazerin (Josiane Balasko) nel film cinema “Torno Da Mia Madre” (la sottoscritta prestava la voce a sua figlia Stephanie, interpretata dall’attrice Alexandra Lamy).

Guido Cavalleri: doppiatore del personaggio di Ryo Saeba ovvero Hunter in “City Hunter”.

Dal 1990 al 1996 Guido ha condotto il programma per ragazzi “Ciao Ciao”. Dal 2001 è stato autore televisivo del programma “La Macchina Del Tempo” di Rete 4. Inoltre ha firmato il programma “Missione Natura” trasmesso su LA7.

Danja Cericola: doppiatrice e direttrice di doppiaggio.

Tra i personaggi da lei doppiati si ricordano: Marie Verneuil (Chantal Lauby) in “Non sposate le mie figlie” (la mia mamma! Io doppiavo la figlia depressa, Ségolène Verneuil); Evelyn in “Evelyn e la magia di un sogno d’amore”; Lady Isabel ne “I Cavalieri dello Zodiaco”; Pollyanna in “Pollyanna”; la Regina Nehellenia in “Sailor Moon SuperS”; Jirobay in “Dragon Ball”; Margherita e Barbara in “Lovely Sara”; India Von Halkein (Mary Kay Adams) nella soap opera “Sentieri” (qui doppiavamo madre e figlia adottiva: Dorie Von Halkein, interpretata dall’allora giovanissima Kimi Parks, aveva infatti la mia voce).

Stefano Bersola: cantante, compositore, interprete, autore.

Figlio d’arte – la sua mamma, Katty, faceva l’indossatrice ed è stata la prima donna d.j. in Italia mentre il papà, Giorgio, faceva l’attore di fotoromanzi – e fratello di Giovanna Bersola, in arte Jenny B.

Nel 1998 Stefano incide la sigla televisiva dell’anime “City Hunter” (arrangiata da Alberto Radius), in onda su Italia 7 Gold.

Nello stesso anno compone “Mi Hai Rapito Il Cuore” (arrangiata da Nicolò Fragile), sigla della serie d’animazione “Lamù La Ragazza Dello Spazio”, a cui seguono le sigle di “Patlabor”, “Sun College” e “Credi Sempre In Te”, per la serie direct-to-video “Magic Knight Rayearth”.

I suoi CD: nel 2014 “Anime Songs”; nel 2016 “City Hunter” (The Remixes); nel 2017 “Anime Duet” (con Luigi Lopez) e nel 2018 “Anime Collection”.

Pietro Ubaldi: doppiatore, cantante, attore.

Voce del pupazzo Four in “Ciao Ciao” e di Uan in “Bim Bum Bam”, ha prestato la sua voce, tra gli altri, ai personaggi di Marrabbio e Giuliano nelle serie TV: “Love Me Licia” (1986); “Licia Dolce Licia” (1987); “Teneramente Licia” (1987); “Balliamo E Cantiamo Con Licia” (1988).

Pietro ha inoltre doppiato, tra gli altri personaggi, il Re in “Mio Mini Pony”; Doraemon; Spike in “Alla Ricerca Della Valle Incantata”; Scooby-Doo in “Scooby-Doo”; Patrick Stella in “Sponge Bob”; vari personaggi in “Dragon Ball”.

Gianni Quillico: attore teatrale, doppiatore.

Ha dato la voce all’Uomo Ragno nel cartone animato degli anni 80, a Roger Girard (Bruno Le Millin) in “Primi Baci” (io doppiavo sua figlia Justine, interpretata dalla giovane attrice Camille Raymond), a Giobatta in “Calimero” (il papà di Priscilla), a Leslie Claret (Kurtwood Smith) in “Patriot”, all’Imperatore Carlo il Calvo (Lothaire Bluteau) in “Vikings”, a Francesco in “Essere Leonardo Da Vinci”, per la regia di Massimiliano Finazzer Flory.

Come attore televisivo ha partecipato ad alcuni episodi di “Casa Vianello” (2001) e “Camera Café” (2007). Inoltre ha recitato sul set di “Non si può morire ballando”, film diretto dal regista indipendente Andrea Castoldi.

Marco Benedetti: attore, doppiatore, produttore di cortometraggi, film, telefilm e spettacoli teatrali.

Marco è specializzato in Pronuncia inglese standard American e standard British.

Come doppiatore ha dato la sua voce, tra gli altri, ai seguenti personaggi: McAfee (Harris Dickinson) in “Matthias & Maxime” di Xavier Dolan; Makoto Edamura in “Great Pretender” (serie animata su Netflix); Bryce Walker (Justin Prentice) in “Tredici” (telefilm su Netflix); Alain in “Pokemon”.

Vittorio Bestoso: speaker, doppiatore e direttore di doppiaggio.

Tra i personaggi doppiati si ricordano Satam in “Aida Degli Alberi” e Falcon in “City Hunter”.

Lorella De Luca: attrice, doppiatrice e speaker.

Lorella è la bellissima voce di spot pubblicitari, documentari, film, telefilm, cartoni animati, videogame, audiovisivi promozionali e didattici, corsi di lingue e favole per bambini.

Dal 2011 è anche la voce ufficiale dei promo del canale televisivo Cartoonito.

Massimo Di Benedetto: doppiatore.

I personaggi da lui doppiati in film cinema, film d’animazione, serie TV e serie animate sono innumerevoli, e per questo vi rimando alla sua pagina su Wikipedia.

Nella manifestazione annuale “Cartoon & TV Awards” del 2005, gli è stato assegnato il premio “Miglior Rivelazione Voce Maschile”!

 

È stato un Evento memorabile …

La Live Reunion di Capodanno, tra amarcord, simpatici aneddoti e considerazioni sull’attuale non felicissima situazione degli attori e doppiatori italiani, è durata più di due ore. Eccola.

Vivissima la partecipazione dei nostri fan: il tempo è volato assieme a loro!

L’obiettivo dell’Evento è stato raggiunto: far sapere che ci siamo, che non siamo solo “voci”, che percepiamo e ricambiamo il loro affetto.

Abbiamo brindato insieme alla Vita, che ci ha accompagnati fin qui e ci guiderà ancora nell’anno a venire.
Se siamo ancora qui, infatti, vuol dire che abbiamo brillantemente superato imprevisti, prove e sfide.
Essere Eroi di anime e manga, tutto sommato, è facile.
Ecco perché i veri Eroi siamo tutti noi.
JL

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“Vulnerabili” con Paolo Crepet

Introduzione.

“Ciascuno di noi è ciò che appare durante una burrasca, nel bene e nel male, nella destrezza e nell’incapacità: ci si conosce nelle difficoltà …

… È la crisi – ovvero il distress, nel senso di iperstimolo – a portare a un opportuno tumulto interiore che obbliga a un esame, che costringe ognuno a guardarsi allo specchio e a dirsi la verità, invece di raccontarsela (cosa che si tenderebbe a fare se non si è obbligati da una data congiuntura).”

  • Paolo Crepet

 

Scrivere, che ossessione!

Il “Soul Talk” di venerdì 19 dicembre 2020 si apre con un pensiero tratto da “Vulnerabili”, l’ultima fatica letteraria di Paolo Crepet.

“Fatica” perché non è facile convivere con “un’ossessione che ti entra dentro e diventa tua compagna di scrittura”.

“Fatica” come frutto di un travaglio interiore: “Non nasce dalla pace un libro. È una guerra interna, una tribolazione”, confessa l’Autore. 

“Fatica”, perché in ogni capitolo c’è una parte dello Scrittore che descrive ciò che vede e prova, dello stesso evento, a un pubblico diverso, da una differente prospettiva.

 

La Genesi del Libro.

Il primo lockdown lo ha sorpreso in un paesino dove “eravamo rimasti in sette, e c’era un Silenzio che quasi sentivamo passeggiare i gatti”. 

Un Silenzio che l’Autore ha sentito il bisogno di rispettare e al tempo stesso di rompere … per amore e per rabbia.

Non dev’essere stato facile, per lui, mettere su carta le contrastanti, contraddittorie sensazioni provate nei lunghissimi mesi di “confinamento”.

Al suo iniziale senso di smarrimento si sarebbe, nel tempo, sostituito qualcosa di diverso: la paura. 

Paura per un’Umanità miope alle proprie responsabilità che, nel corso della storia, non è ancora riuscita a interrompere un circolo vizioso di antichi schemi, paradigmi ricorrenti, ciechi automatismi.

Mentre la Banalità, regina indiscussa dei media e della tecnologia digitale, tutto appiattisce, tutto omologa, tutto priva di sapore, senso, memoria.  

 

I nostri Eroi.

Eppure, le persone che più ammiriamo – i nostri musicisti preferiti, le icone cine televisive, le voci fuori dal coro in ogni ambito – hanno in comune un vissuto di dolore …

La vita degli Eroi è infatti spesso costellata di lutti, difficoltà economiche, imprevisti cambiamenti che li privano di ogni sicurezza.

Vien da chiedersi se questo dolore non sia in realtà un Regalo, una preziosa Risorsa evolutiva …

La “sicurezza” che l’Uomo brama tanto, a quanto pare, non è la miglior palestra dove sviluppare il proprio pieno potenziale.

 

Un nuovo mondo.

Ecco perché, nella straordinarietà del periodo storico che stiamo vivendo, è racchiuso il seme di un nuovo mondo.

Un mondo di persone che di fronte alle impreviste, inevitabili, dolorose a volte sfide della vita, riescono a guardarsi allo specchio scoprendosi “vulnerabili”.

Un mondo governato da Leader che, di fronte alla tragedia, abbassano il capo, tolgono il cappello e chiedono perdono al loro popolo (anziché dar la colpa ad altri, agli eventi o al fato).

Un mondo di Uomini che, con umiltà e coraggio, guardando in faccia la realtà, si aprono a un più che necessario Cambiamento. 

Perché è la Verità, non il “raccontarsela”, la pietra angolare di ogni presa di coscienza, di ogni assunzione di responsabilità: il solido terreno su cui costruire un futuro che abbia un senso.

“Vulnerabili” nasce proprio come onesto, lucido intento di capire come, aldilà del virus, gli esseri umani siano potuti arrivare a tanto e come possano, consapevoli dei loro “nei”, diventare visionari “Cacciatori di Orizzonti”.

Ed ecco la video intervista all’Autore, trasmessa in live streaming sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti”.

JL (Ondina Wavelet)

 

P.S.: Ringrazio di cuore l’amica, Mentore e “Fata Madrina” Elena Cipriani Pagliacci, psicanalista e scrittrice, per avermi messa in contatto con il suo caro amico Paolo Crepet: psicanalista, sociologo, scrittore, saggista, libero pensatore, opinionista.

 




Il libro della redazione

Presentazione on line della pubblicazione del libro curato dalla redazione

 

Con estremo piacere vi mostriamo la presentazione del libro della redazione di Betapress.it

Covid 19 Parole, opere e omissioni di un periodo pandemico ancora oscuro

Autori in ordine alfabetico:

Alessandro Bolognini,

Fabio Delibra,

Corrado Faletti,

Antonella Ferrari,

Jasmine Laurenti,

Alessandro Manini,

Federico Pertile,

Chiara Sparacio,

Andrea Vittorio Vaccaro.

 

 

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