Cercasi eroi civili disperatamente, Ed Snowden, l’ultimo film di Oliver Stones.
Cercasi eroi civili disperatamente, Ed Snowden, l’ultimo film di Oliver Stones
L’ultimo film di Oliver Stones, nelle sale nel mese di dicembre, racconta il coraggio umano e civile di un geniale ingegnere informatico americano, che dopo aver lavorato per la CIA e per la National Security Agency (NSA) con incarichi di rilevanza strategica, decide di denunciare alla stampa gli abusi e le violazioni del sistema di sicurezza americana, che con la scusa della tutela della sicurezza del paese dalla minaccia terroristica, porta avanti programmi di sorveglianza di massa fortemente invasivi con i quali monitora la vita di milioni di cittadini americani a loro totale insaputa, violando ogni diritto sulla privacy ed utilizzando le informazioni acquisite per finalità contrarie allo stato di diritto.
Il giovane Snowden, inizialmente dotato di una buona dose di fanatismo ideologico nella fiducia della superiorità delle scelte del proprio paese e della sua naturale appartenenza alla schiera dei paladini del bene e dei difensori della democrazia nel mondo, a poco a poco si ricrede quando scopre la irresponsabilità e la leggerezza con la quale le informazioni illecitamente raccolte ed elaborate dai sistemi di sicurezza e di sorveglianza vengono usate per uccidere bambini inermi che stanno usando un cellulare considerato sospetto, per ricattare persone, per spiare illecitamente milioni di americani, per influire sulle scelte politiche di altri stati.
Il film ha la struttura narrativa di una biografia che ricostruisce nove anni di vita di Ed Snowden ed il percorso che lo porta alla decisione di denunciare gli abusi del suo paese, dando risalto alla sua relazione d’ amore con Lindsay Mills, che ha avuto una parte fondamentale nella sua decisione di ribellione civile.
Come in molti altri films di Oliver Stones la biografia è un contenitore al cui interno si sviluppano altri generi, la storia d’amore, il thriller mozzafiato, ma soprattutto essa permette al regista di costruire un film di denuncia potente su un tema che molto spesso è stato sempre nascosto, anche dai media, nel nome del presunto superiore interesse alla sicurezza nazionale.
Il film svela la capacità manipolatoria e mistificatoria del potere, che anche ove democraticamente eletto, agisce a volte al di sopra della legge e del mandato degli elettori, incurante degli effetti collaterali dei comportamenti adottati per perseguire gli interessi delle lobby e dei gruppi di pressione, ma sempre pronto ad ammantare le azioni più nefande e spietate con la retorica della difesa della libertà e della democrazia o in alcuni casi ad ammettere logiche di puro delirio o di crimine contro l’umanità, come quando un autorevole esponente dell’amministrazione americana ammise in un’ intervista che era valsa la pena provocare la morte di cinquecentomila bambini con le sanzioni all’Iran.
Di fronte a queste derive di alcune democrazie occidentali ed alla violazione dei diritti dell’umanità Ed Snowden ci mostra cosa occorre fare, (“Sta succedendo qualcosa di troppo sbagliato nel sistema ed io non posso più accettarlo, il mondo deve saperlo“), anche se il prezzo da pagare in termini personali sarà per lui altissimo.
Il film, con una tensione narrativa altissima dall’inizio alla fine, ci mostra come il coraggio civile e la ribellione democratica siano gli strumenti più efficaci nelle mani dei cittadini per rendere migliore il mondo in cui viviamo.