Dirigenti Scolastici, Vicepresidi, DSGA, ATA, Collaboratori scolastici, eroi incompresi
Oggi tempo di Coronavirus, tutto chiuso, città deserte, strade vuote, serrande abbassate, nessuno in giro…
Beh, non è vero, qualcuno in giro c’è, a parte i lavoratori delle imprese, ci sono i presidi ed i vicepresidi, i DSGA, gli ATA ed i collaboratori scolastici.
Non chiedetevi il perché ci sono in giro queste persone, nessuno lo sa, potrebbero tranquillamente stare a casa, ma il governo ha solo sospeso le attività didattiche quindi loro devono andare a scuola.
Bastava scrivere chiuse le scuole invece che sospendere le lezioni e queste persone non avrebbero corso rischi inutili, ma nessuno ha riflettuto su questo, nessuna novità.
Però mentre tutta Italia osanna la foto dell’infermiera crollata sul posto di lavoro, nessuno dice niente rispetto a queste persone che stanno combattendo senza nemmeno la soddisfazione di sentirsi dire grazie.
Anzi i Dirigenti stanno prendendo bastonate dai genitori per il caos generato dalla didattica digitale, devono organizzare un servizio a cui le scuole non sono preparate, senza strumenti, o almeno senza strumenti consolidati ed in una selva di provvisorietà che lascia alla loro responsabilità far funzionare cose che in Italia non sono mai state standard, ma nemmeno testate correttamente.
Inoltre la didattica italiana non è ancora pronta per il digitale, le lezioni dei docenti sono ancora strutturate per un tipo di lezione frontale, salvo rari casi, per cui in due giorni non si possono inventare lezioni on line, e nemmeno si è in grado di bilanciare i compiti on line …
Insomma un vero caos che si muove tra informative privacy, consensi, professori che vogliono google, altri che vogliono edmondo, altri che vogliono chissà che caspita di piattaforma è …
I genitori ancora più nel caos, che già abituarsi al registro elettronico non è stata una passeggiata.
Insomma Scuola Italiana, Brancaleone alle crociate.
Però Dirigenti Scolastici, Vicepresidi, DSGA, ATA, Collaboratori scolastici sono i veri eroi incompresi, perché nonostante l’assurdità dell’ordine ricevuto loro non mollano, combattono, escono di casa e compiono il loro dovere senza nessuno che li fotografa e li rende eroi virali.
Fanno il loro dovere, con abnegazione, nel nome della scuola de dei ragazzi, come i legionari, nella difesa del decadente impero romano, combattevano, sapendo già di aver perso, nelle provincie di confine, ma Roma era Roma.
Oggi per loro la scuola è la scuola, impero di educazione e di conoscenza, la difendono nonostante tutto.
Noi vogliamo rendere loro omaggio e ricordarli, ringraziarli in nome di tutti.
Ma sei serio? Adesso eroi mi sembra davvero un po’ troppo e il paragone con medici e infermieri mi sembra fuori luogo.In fondo sono pagati e anche se gli si chiede di lavorare mi sembra più che giusto.Io come tanti colleghi che lavorano nella ristorazione scolastica siamo a casa in ferie dal 24 febbraio ma mica ne abbiamo accumulate per 6 settimane ti pare? Siamo a casa da quando sono chiuse le scuole. La maggior parte dei docenti scrive i compiti sul registro elettronico e fanno qualche lezione on line. La maggior parte da casa di sicuro non da scuola . Magari se non fossero pagati potrebbero non fare nulla ma per questo paghiamo già quelli col reddito di cittadinanza, loro ricevono lo stipendio quindi lavorano. Se non gli va bene rinuncino a essere pagati.Peraltro molti sono anche poco preparati normalmente figurati adesso e fanno tanto i fighi con gli altri pensando di essere tanto superiori e poi non sanno nemmeno l’italiano.