HENRY PADOVANI: THE SECRET POLICEMAN
HENRY PADOVANI: THE SECRET POLICEMAN
STING! Chi non ha mai sentito parlare dell’istrionico “milkman son”?
Gordon Matthew Thomas Sumner in arte STING è nato a Wallsend, nella periferia a nord di Newcastle in Inghilterra il 2 ottobre 1951, da Audrey Cowell, una parrucchiera, ed Eric, appunto, un lattaio.
La sua vita, le sue hit, il suo percorso musicale sono noti a tutti (o quasi) ma la storia di STING per me rimarrà legata indissolubilmente ai (soli!) sei anni di attività (e cinque meravigliosi album ufficiali in studio! N.d.a.) che vanno dal 1977 al 1983 rispettivamente nascita ed ahimè morte dei POLICE!
Chi, come vi scrive, ha imparato a suonare la chitarra con “Message in a bottle”, “Roxanne” e “Synchronicity II” non può fare a meno di provare una stretta al cuore al pensiero che una delle band più innovative del panorama Rock abbia avuto una vita così breve. Un veloce test per confermare quel che sto dicendo: provate a canticchiare “Soul Cake” di STING. Fatto? Ok! Provate ora a canticchiare “Every Breath You Take”! Evidente no?
I POLICE sono una delle band che ha influenzato migliaia di artisti e che ha influenzato sicuramente anche il sottoscritto e più ancora mio fratello Alba che, oltre a suonare la batteria con me da più di vent’anni, è anche il “primo sacerdote del tempio di Copeland” (Stewart Armstrong Copeland – Alexandria, 16 luglio 1952, drummer e cofondatore dei POLICE; n.d.a.).
Il favoloso trio viene completato dall’innovativo e talentuoso chitarrista Andy Summers (Poulton-le-Fylde, 31 dicembre 1942) che ha plasmato l’originale stile dei POLICE caratterizzando in particolare le sonorità “taglienti” e “reggae-oriented” di molti brani della band. Cofondatore e primo ispiratore dei POLICE nel 1977 fu però Henry Padovani (Bastia, 13 ottobre 1952).
Con i POLICE Henry suonò meno di un anno registrando il singolo “Fall Out/Nothing Achieving” uscito per l’etichetta Illegal Records gestita dal fratello di Stewart Copeland (Miles, futuro manager del gruppo) e già con la prima intensa canzone di chiara matrice Punk, iniziano a prefigurarsi le grandi capacità vocali del giovane Sting.
Seguendo la scia di fermento giovanile della Londra di allora, nel 1977 i POLICE si esibiscono in numerosi concerti distribuendo ai fans energia pura, ma Sting, a differenza di Henry, mal sopportava il Punk ritenendolo una musica troppo modesta per la sua ampia vena compositiva che prendeva ispirazione dal Jazz.
Henry, con l’entrata nella band di Andy Summers, uscì in punta di piedi nell’agosto 1977 rispettando così il volere degli altri “poliziotti” di poter creare un nuovo tipo di musica più “colta”.
Ma lui non si fermò, il Rock che scorreva nelle sue vene lo portò a fondare i WAYNE COUNTY AND THE ELECTRIC CHAIRS, poi i mitici THE FLYING PADOVANIS (band con la quale ancor oggi calca energicamente le scene; n.d.a.) ed ancora divenne scrittore, editore, promotore, compositore, songwriter e nel 2011 perfino giudice di X-Factor-France.
Con la IRS Records (etichetta fondata nel 1984 assieme a Miles Copleand; n.d.a.) produce band planetarie del calibro di REM, THE CRAMPS, THE LORDS OF THE NEW CHURCH, THE ALARM, THE FLESHTONES, WALL OF VOODOO, THE GO-GO’S e molte altre.
Ma l’artista che deve di più ad Henry Padovani è il “nostro” Zucchero Fornaciari che tra il 1995 ed il 2000 proprio da Padovani viene lanciato verso il grande successo in Europa in uno dei generi, quello del Blues, dominato da soli angloamericani.
Provo grande simpatia per Henry Padovani perchè il suo legame di amicizia con Sting e Stewart (due “ego” mastodontici che con le tensioni personali hanno mandato in pochi anni in frantumi i POLICE – a tal proposito consiglio di vedere lo splendido documentario basato sulle video-memorie di Andy Summers: “Can’t stand losing you_Surviving the Police”; n.d.a.) è riuscito a tenere ben saldo quel sottile trait d’union tra i due “litiganti”: “quando registrai una canzone nel 2006 (“Welcome Home”; n.d.a.) avevo bisogno di un batterista e chiesi a Stewart poi chiamai a cantare Sting, poco dopo i POLICE erano in tour”.
Henry, do it again!!!