Non avrei mai pensato che un sito internet, per quanto gestito direttamente o indirettamente da un movimento politico, potesse essere mai elevato a rango di organo costituzionale nel silenzio di tutte le forze politiche ma anche di coloro che dovrebbero garantite l’attuazione della Costituzione della Repubblica.

Eppure non stiamo parlando di fantasie o di timori ma di solida realtà.

E così, ABBIAMO ASSISTITO impotenti ad una brusca pausa d’arresto delle procedure per la formazione del governo Draghi a causa del ritardo sull’esito dei quesiti della piattaforma Rousseau utilizzata dal Movimento5Stelle  per sondare la volontà dei propri iscritti.

Il fatto che dovrebbe sollevare i costituzionalisti ed i politici esperti dei regolamenti istituzionali è che l’Italia è una Repubblica parlamentare e che la volontà del corpo elettorale si esprime in occasione delle elezioni e dei referendum.

La piattaforma del M5S non sembra preoccuparsene e neppure il loro fondatore, il comico Grillo, che appare  nelle più alte sedi istituzionali a suo piacimento.

 A che titolo ha guidato la delegazione di un movimento politico nelle recenti consultazioni nella formazione del nuovo governo?

Una violazione del funzionamento delle regole istituzionali che risulta amplificata dal silenzio condiviso da tutti, forze politiche, cariche istituzionali,  costituzionalisti e commentatori parlamentari.

Eppure questa forzatura democratica è già avvenuta in forma anche più disinvolta.

Il pensiero va alla pletora di consulenti creati e disfatti dall’ex premier Conte in forma libera od organizzata negli “Stati Generali” per delineare i i punti del rilancio del paese nella scorsa estate.

Un’ intuizione di per se buona se non confliggesse con il fatto che l’iniziativa avrebbe dovuto essere condivisa con la società e la politica e non svolgersi, invece, a porte chiuse.

Conte sapeva che la Costituzione prevede per la consultazione su questioni importanti il CNEL il Consiglio per l’Economia ed il Lavoro (art 99 Cost.)?

Perché nessuno ha alzato il dito per ricordarne l’esistenza?

Non ci sono risposte se non l’amarezza.

 L’ antipolitica in forma organizzata ha forse raggiunto qualche obiettivo ma ha introdotto nel sistema politico elementi distruttivi dei principi della politica istituzionale che passano, ormai, nelle più completa indifferenza.

 

LA REDAZIONE DI BETAPRESS

 

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