NON PARLARE “IN CORSIVO”, SCRIVI!!!
Girando tra i banchi delle classi prime ho visto quaderni scritti a stampatello, non tutti per fortuna.
Penso sia una stortura e non da attribuire alla DAD, ma ad un altro pericoloso virus che sta contagiando la scuola, coding e robotini, dove in molti si chiedono:
“a che serve ormai il corsivo? Non scriveranno più lettere a mano! Il corsivo è inutile. Il corsivo è faticoso”.
Non è assolutamente vero.
Il corsivo (scrivere e non parlare) è utilissimo, perché fa rimanere nel rigo, imprime la consapevolezza dei limiti e insegna la necessità delle curve.
Inoltre il corsivo è intelligenza spaziale ed esprime identità personale.
Lo stampatello omologa, il corsivo no.
Scrivere con la tastiera del pc o in stampatello attiva meno aree del cervello rispetto allo scrivere in corsivo, quando sono attivate zona frontale inferiore e corteccia parietale posteriore, cioè le aree che sovrintendono alla coordinazione occhio-mano, detta motricità fine.
A differenza dello stampatello, il corsivo obbliga a non staccare la mano dal foglio e tale attività stimola il pensiero logico-lineare, quello che permette di associare le idee in modo sequenziale, cioè di memorizzare e quindi di apprendere.
Allora insistiamo e pretendiamo da tutti i nostri studenti il corsivo.
Si, anche in piena era digitale.
Pio Mirra
DS IISS Pavoncelli – Cerignola (FG)