barone

Oggi intervistiamo una brillante e dinamica autrice: DENISE BARONE. I suoi studi e le sue specializzazioni in discipline forensi, non hanno ridotto la sua passione per lo scrivere e le sue belle, preziose, capacità di esprimersi sono una fonte in grado di soddisfare la ‘sete’ e la curiosità dei Lettori. Il suo ultimo libro – “L’Arcano ed il Monstrum | tra folklore e psicopatologia”, per i tipi di ‘infugaEDIZIONI’ – è una vera esplosione di energie, di collegamenti palesi e sottili, di stimoli tesi ad approfondire tematiche che, seppur tracciate in modo piano ma mai banale, stimolano la curiosità del Lettore. Soddisfacendola, ma lasciando in lui un quid di curiosità, così da stimolarlo a utili approfondimenti, ampliando così contenuti e prospettive.  

Denis Barone é Dott.ssa in Giurisprudenza. E’ fondatrice e Prof. presso l’Upsi-Università Popolare per la Sicurezza Integrata, associata all’Università della Pace dell’Onu e all’Università della Tuscia (Cattedre di Criminologia Clinica e Psicologia Forense).

E’ specializzata in Criminologia Applicata  e  Psicologia Forense; Mediazione Penale Minorile; Medicina Legale. Competenze e Servizi Giuridici in Sanità, nonché in Scienze Assicurative.

 

Il suo libro più recente porta un titolo del tutto particolare, persino nuovo, il che, nell’ampia gamma delle pubblicazioni di ogni tipo, è certamente una novità: “l’ARCANO ED IL MONSTRUM: tra folklore e psicopatologia”: vuole dirci qualcosa in merito?

Amo l’ignoto, lo strano, il mistero, la magia…l’esoterico! Da che io ne abbia memoria! Fin da bambina ero molto curiosa, i miei genitori hanno accentuato questa mia curiosità, raccontandomi ogni stranezza storica o inerente al loro lavoro, come ad esempio malattie rare che possono essere la causa di leggende e racconti popolari (sono due medici specialisti, con la passione per l’archeologia). Crescendo, li ho sempre più ricercati in solitaria, questi racconti straordinari, o in testi latini e greci (ho una formazione classica) o in ciò che rientrava nelle materie inerenti al mio percorso di Laurea: così mi sono addentrata nella criminologia clinica storica ma anche “esoterica”, come mi piace chiamarla. Unendo questo mio interesse, alla passione per la scrittura, è nato questo libro, pensando di rendere questi aspetti in un modo gradevole per chiunque.

 Da quando si è accorta di questa sua vena artistico-creativa, letteraria?

Direi fin dalla frequentazione dei primi corsi scolastici: molto presto quindi. Ho sempre amato scrivere e soprattutto fantasticare, sognare. Questa mia vena artistica, sgorgava prorompete, incontrollata, per così dire, nelle ore di italiano, specie ogni volta che dovevo cimentarmi con un tema di letterario. In seguito, all’università, non senza sofferenza, ho dovuto accantonare tale vena, poiché dovevo concentrarmi nello studio di materie impegnative, che mi assorbivano ogni energia. Per fortuna sono riuscita a riprenderla una volta conseguita la laurea: dapprima attraverso le tesi dei miei vari master e poi indirizzandola nello svolgimento di saggi e fantasy.

 Il suo, é un hobby o la considera un’attività a tempo pieno?

 È un fuoco sacro interiore. È qualcosa di ‘ben oltre’, di ‘altro e diverso’,  non rientra in queste due categorie, è trascendentale: è come se avessi un qualcosa dentro che deve uscire ad ogni costo e quindi esprimersi… E proprio la stesura del mio libro è il suo manifestarsi palese. Naturalmente vorrei che rientrasse nelle categorie “a tempo pieno”: fare della propria passione, della propria vena artistico-letteraria il metodo di vita quotidiana… credo che lo vorrebbe chiunque.

C’è un tema particolare che predilige ?

In generale io amo la “magìa”, sia nel mondo reale, che nel fantasy: ergo, tutto ciò che “sa” di antico, mistico, arcano, strano, esoterico, inquietante, lo adoro e mi affascina oltremodo! Per fare un esempio concreto, posso citare i Misteri Eleusini, o le leggende popolari, i miti e quant’altro.  Nel mio scrivere, i temi che prediligo, poiché suscitano in me curiosità oltre che attenzione, sono quelli correlabili alle c.d. ‘malattie rare’ – poiché è stato davvero interessante studiarle e approfondirle -, nonché i resoconti di fatti strani accaduti nel mondo.

 Posso chiederle qual è la sua visione sull’essere umano?

 Domanda complessa. Da una parte ho una visione molto creativa, in potenza molto positiva. Dall’altra – guardando la realtà dei fatti – è davvero negativa: non credo nel cambiamento radicale delle persone, credo, però, che esse possano migliorare, e soprattutto migliorarsi interiormente, soprattutto se dotati della preziosa scintilla dell’intelligenza. Il fatto è volerlo, dato che, ovviamente, tale processo, richiede un notevole impegno e l’utilizzo di molte energie. Al momento, vedo una mancanza di ideali, un finto buonismo, un moralismo inutile, un eccesso esagerato comportamentale, nessuno che voglia più fare fatica in nulla, né prodigarsi per qualcosa. Infine, prendo purtroppo atto che le istituzioni non vogliono più formare un ‘libero pensatore’, bensì un burocrate da controllare, dandogli quelle poche nozioni, spesso incomplete, utili solo a “renderlo contento”, senza andare in profondità. Forse, oserei dire, che manca la consapevolezza di sé, in quest’era… ma anche la voglia o capacità di assumersi delle responsabilità.

Ultimamente l’abbiamo vista presente a diverse manifestazioni, ama lArte?   

 Adoro l’arte. Soprattutto la corrente artistica del neoclassicismo e del romanticismo.

Amo tutto ciò che è antico, dagli antichi popoli al rinascimento…Non ho una gran passione per l’Illuminismo, invece, come pure per l’arte moderna o contemporanea.

Per me l’arte, è intesa proprio alla latina: “ARS”, ovvero qualcosa di ispirato direttamente dal dio, quindi superiore a ciò che si può fare con la “tekne”.

Per me, arte è sinonimo di bellezza, di divino. Paradossalmente, sempre per me, è arte anche un bel make-up, fantasioso e accurato: dove capacità, estro e fantasia si fondano in un tutt’uno.

 Impegni attuali e prossimi?

 Abbiamo appena fondato l’università “Upsi”, associata all’Università della Tuscia e a quella della Pace (Onu), con altri validissimi collaboratori, e sono stata incaricata nelle cattedre di “psicologia forense” e “criminologia clinica”. Ho da poco passato l’esame per diventare giornalista al Wrep Eu. E mi sto prodigando molto sia nella libera professione, sia per l’associazione, no-profit e pro-veritate, “Edward Jenner”, di cui sono presidentessa.

Nel breve futuro mi hanno proposto di partecipare a una serie di video tematici incentrati sulla criminologia, che andranno in onda su diverse piattaforme – spero anche su delle reti televisive – e, per la prossima estate, uscirà un mio nuovo libro: questa volta un romanzo fantasy, il primo di una vera e propria saga.

Considerato tutto ciò, le rimane tempo per un hobby o altro?

Sono una grandissima appassionata di equitazione, monto dall’età di 5 anni. Fino ai 12 anni facevo salto ostacoli, poi sono passata alla monta Americana. Dapprima ho iniziato con i trekking e qualche lavoro in mandria, e poi, man mano, mi sono innamorata del Reining.

Al momento ho 4 bellissime bimbe (chiamo così le mie cavalle): 3 Quarter Horse, con cui sono agonista in questa disciplina appunto, ed un’Araba, che ormai è al mio fianco da 16 anni. È stata la mia più cara amica, colei con cui ho condiviso ogni momento e gli anni difficili dell’adolescenza. Mi diverte gareggiare, è più il completamento di un percorso, però.

Loro sono i miei amori più grandi, moltissime scelte di vita, le ho fatte in base a loro, per l’appunto, e non mi immaginerei mai di vivere senza.

Grazie a Denise Barone per questa intervista, e complimenti per questo suo excursus crimimologico, teso all’analisi della figura del ‘monstrum’: inteso quale fenomeno eccezionale, dai chiari toni oscuri, persino criminali. “Lo strano, l’ignoto, gli esseri, sono raccontati da un punto di vista antropologico e storico, folkloristico e mistico, criminologico e psicologico, oltre che da un punto di vista squisitamente esoterico. Esoterismo, criminologia, e folklore, saranno dunque le chiavi di lettura principali per studiare altri fenomeni, quali: streghe, vampiri, licantropi, fantasmi, demoni e creature di ogni sorta”.

 

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