Trump deve temere?
E’ garantita la sicurezza a Donald Trump prima del suo insediamento?
Se lo chiede la Russia.
Apprendiamo, e non certo senza una seria preoccupazione, l’avvertimento che arriva dalla Russia e precisamente da un collaboratore del Presidente Russo Putin che si domanda se vi è una sicurezza adeguata nei confronti del Neo eletto Presidente USA Donald Trump, prima del suo ufficiale insediamento alla Casabianca, che avverrà il prossimo 20 Gennaio.
Riportiamo quanto pubblicato sul social X.com del noto Elon Musk, alle 06,18 del 15 gennaio 2025
JUST IN: Russian President Putin’s aide Nikolay Patrushev issues warning about Donald Trump’s safety ahead of his inauguration.
“It’s clear Trump’s stances aren’t shared by all elites, his plans diverge from Democrats’, his security should be ensured before he takes office.”
Traduzione:
L’assistente del presidente russo Putin, Nikolay Patrushev, lancia un avvertimento sulla sicurezza di Donald Trump prima del suo insediamento.
“È chiaro che le posizioni di Trump non sono condivise da tutte le élite, i suoi piani divergono da quelli dei democratici, la sua sicurezza dovrebbe essere garantita prima che entri in carica”.
Link per verifica su X
Dopo l’attentato avvenuto il 13 Luglio 2024 mentre teneva un comizio elettorale a Meridian, periferia ovest di Butler, in Pennsylvania, il livello di sicurezza nei suoi confronti, si è certamente alzato.
Tuttavia, da quando è stato eletto, in maniera così netta, e dopo tutte le varie dichiarazioni di intento, per ciò che ha intenzione di fare nel prossimo quadriennio del suo mandato, il numero di nemici è aumentato drasticamente.
Sono tante le Lobby cui ha sconvolto i piani e che non vivono più quei sonni tranquilli che l’amministrazione attualmente in carica ha loro permesso di avere ad oggi.
Troppi i piani divergenti da quelli che i DEM hanno attuato cui oggi verrebbero non solo stravolti, ma forse addirittura perseguiti.
Dalla Sanità, all’immigrazione, dall’economia alla politica estera e così via.
Come non riflettere su fatti oggettivi che hanno indotto tanti a pensare, pur senza arrivare a quella estremizzazione espressa dal collaboratore dell’Illustre Presidente Putin?
Da una parte un probabile riposizionamento di personaggi considerati ieri antagonisti, che hanno rivisto le loro posizioni.
Cosi, as esempio, ha colto molti di sorpresa l’improvviso cambiamento di indirizzo di Mark Zuckerberg, “patron del gruppo META, nei confronti di Trump, e della “censura”, arrivando al punto di organizzare un ricevimento, nella quale META ha contribuito con un milione di dollari, per celebrare la nuova amministrazione di Trump.
Ricordiamo gli incontri tra Trump e Zuckerberg, avvenuti a Mar-a- Lago il 27 Novembre, dopo l’avvenuta elezione e il 10 gennaio, dopo la conferma dei risultati, che il giorno dopo, 11 gennaio, ha portato alla chiusura negli USA del programma di Fact-Checking.
Programma che META aveva affidato a organizzazioni indipendenti nel 2016 con il discutibile intento di verificare le Fake News di Facebook ed Instagram.
Tuttavia, come mai la chiusura del programma di Fact-Checking si è avuta solo in USA e rimane attiva in Europa e specialmente in Italia?
E poi, come interpretare l’ingresso di John Elkann nel consiglio di amministrazione di META?
Ma se in questo campo assistiamo a questi cambiamenti, repentini ed improvvisi, ci sono aree dove il cambiamento di passo non può certo avvenire con questa rapidità ed in maniera “indolore”.
Uno di questi è la sanità, dove la nomina, se confermata, di Robert F. Kennedy Jr a Segretario della Salute e dei Servizi Umani, metterebbe in seria discussione l’operato dell’OMS, Organizzazione Mondiale della sanità, sia sui fatti inerenti il Covid, sia nella gestione della Pandemia, sia nei rapporti con le case farmaceutiche.
Ma altri fattori nazionali ed internazionali, potrebbero sconvolgere sia le varie economie, interne ed esterne.
Dall’ONU alla NATO, transitando per le varie guerre attualmente in atto, come Ucraina – Russia, dove una inversione di tendenza nel voler realizzare concretamente un tavolo di trattativa di pace, potrebbero cambiare tutte le convinzioni di Nazioni e Stati, Europa ed Italia compresa.
Non è un caso che ad oggi questi Stati non hanno mosso minimamente le proprie diplomazie per creare un possibile tavolo di trattative che ponesse ai belligeranti, una prospettiva di pace.
Anche sul fronte interno Trump sembra essere intenzionato ad agire, lo aveva sempre dichiarato prima che iniziasse la campagna elettorale e forse questo ha creato parecchie tensioni che probabilmente hanno portato all’attentato del 13 luglio 2024 cui è scampato miracolosamente.
Difficile infatti credere che quell’attentato possa essere attribuito solo ad un “pazzo”, anche perché, solo un miracolo ha potuto salvare la vita a Trump.
Oggi, non sappiamo quali informazioni possa avere il collaboratore di Putin per lanciare un allarme così grave circa la sicurezza del Presidente Trump, ma nel nostro piccolo non ci vuol molto a comprendere che il pericolo possa essere reale e che troppi interessi sono in gioco.
Senza ancora aver ricevuto quei poteri che gli sono conferiti solo dopo il suo insediamento, abbiamo assistito a cambiamenti che lasciano prevedere interessanti stravolgimenti, non a tutti graditi.
Ed il gioco del potere …
Sperando che la sicurezza del Presidente Trump possa essere garantita da tutti gli organi preposti, auspichiamo che la democrazia, voluta dal popolo USA con la sua legittima elezione, non venga messa in discussione da menti criminali, non essendo forse riusciti in altro modo…