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45° presidente degli stati uniti

Siamo giunti ad un momento epocale, un periodo in cui avvengono le svolte storiche, il mille e non più mille, siamo nell’era del Trumpismo…

 

Tutti sappiamo che generalmente le parole con il suffisso -ismo hanno significato astratto, una sorta di generazione del termine che rende e definisce peculiare qualsiasi azione svolta dall’oggetto a cui viene aggiunto il suffisso; una specie di agglomerato di elementi che viene poi usato per definire religioni, movimenti, ma anche caratteri e comportamenti, stili, addirittura congegni (meccanismo, organismo) e linguaggi.

In alcuni casi il nostro amico -ismo si è radicalizzato con -esimo entrando definitivamente nei sostantivi cristianesimo, protestantesimo, dando lustro e valore alle religioni con cui si accompagna.

Ebbene ora siamo al Trumpismo!

Sorridiamo sempre quando accadono queste cose perchè basta un niente per passare dal suffisso -ismo a -istico, da Trumpismo a Trumpistico, che spesso assume valore negativo (elettoralistico) ma che poi rimane come significante collettivo (manualistica, oggettistica).

L’avvento di Trump ha scosso il mondo, noi tutti e gli stessi Americani che l’hanno votato; e già, perché oggi sentiamo dire che tutti scendono in piazza contro il neo Presidente.

Trump in realtà null’altro fa se non quello che aveva detto in campagna elettorale e per cui ha stracciato la sua rivale, peraltro definita da molti media criminale di guerra, con il grandissimo consenso degli Americani.

Ora non riesco a vedere la meraviglia, se metti un gorilla a guardia delle banane ti devi aspettare due cose:

  1. il gorilla non farà avvicinare nessuno alle banane
  2. il gorilla mangerà le banane

Inoltre ti devi anche chiedere, se metti il gorilla a guardia delle banane, cosa fai se poi cambi idea: riuscirai a togliere il gorilla?

In questo momento Trump è a guardia delle banane americane, e la vera meraviglia non è in questo, ma nel fatto che il mondo non riesca a trovare una linea coerente con una delle caratteristiche ormai in decadenza della nostra razza: l’intelligenza.

Se da una parte c’è l’estremismo islamico dall’altra c’è il Trumpismo, se da una parte c’è il razzismo dall’altra c’è il più falso e idiota perbenismo ancora più dannoso del razzismo, se qualcuno dice A ci deve per forza essere qualcuno che dice B, ma non in una forma dialettica, ma sempre più come scontro di religioni.

Quello che dovrebbe essere evidente a tutti è la progressiva corsa verso un campanilismo ottuso, quasi che le crisi che stanno arrivando all’orizzonte del mondo ci facciano mettere la testa sotto una facile coperta di “conosciuto”, di sicuro, di affidabile, di “casa” per cercare una sicurezza non più conosciuta e compresa, ma istintiva e primordiale.

In fondo alla nostra anima, nel luogo più oscuro dei nostri pensieri, ci sono le primordiali reazioni che spesso guidano ancora le nostre decisioni, quelle reazioni che sono ataviche, che ancora istintivamente muovono le nostre paure, il buio, il vuoto, la solitudine, l’altezza e che oggi fanno votare un Trump Gorilla che deve difendere gli Americani dai rumori della giungla.

Tutti vanno in TV a dire che Trump è l’anticristo e che mai si è visto qualcosa di simile, ma cari signori non vi ricordate da bambini, quando nel buio della vostra cameretta spaventati e angosciati del nulla che vi circondava vi bastava lasciare la porta socchiusa, una lucina accesa, la bambola vicino al cuscino? e non vi ricordate che non c’era ragione, il papà e la mamma potevano farvi vedere dentro tutti gli armadi, sotto ogni letto, ma voi la vostra paura del buio, dell’uomo nero, dell’ignoto, non ve la facevate passare, a voi restava la paura finché quel filo di luce non entrava dalla porta.

Trump è per la classe media americana la porta socchiusa, un cerotto per la bua , una risposta alla pancia che usiamo quando abbiamo una paura irrazionale, istintiva.

Chi usa la pancia per decidere al limite digerisce, ma non ragiona.

L’Ignoto è la nostra vera paura di oggi, non trump, non l’Isis, l’ignoto, il non futuro, il non sapere, il non capire, il ragionare solo di pancia…

Le colpe dei padri ricadono sui figli, oggi più che mai nelle giovani generazioni si affaccia un vuoto cosmico, una paura abissale, una certezza di non futuro, manca qualcosa di profondo, Trump può essere anche la lucina della porta socchiusa ma oggi al mondo mancano il papà e la mamma che aprono gli armadi e alzano i letti per farci vedere che non abbiamo nulla da temere.

 

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