tutti dentro

ATTENZIONE in questo articolo è presente un linguaggio adulto e ne sconsigliamo la lettura ai deboli di cuore, agli epilettici, a coloro che pensano che vada tutto bene, a quelli che mors tua vita mea, a coloro che ancora pensano che la politica sia una cosa seria…

Per prevenire angosce al lettore elenchiamo una serie di parole forti presenti nell’articolo che potrebbero in questi giorni urtare la sensibilità del lettore stesso:

Politica

Governo

Democrazia

Elezioni

Ministri

Partiti

MES

Merkel

 

 

 

Questo articolo è dedicato solo a coloro che hanno un cervello funzionante e che pensano che sia ora che la politica la smetta di prenderci per i fondelli (è possibile anche al posto di fondelli mettere didietro, ma la lascio come scelta del lettore).

Gli altri possono evitare di leggerlo perché in primis non lo capirebbero, poi penserebbero che sono di destra, alla fine mi darebbero del fascista o del complottista e comunque non capendolo continuerebbero la loro misera vita di ignoranti, quindi cari ignoranti siete pregati di fermarvi qui e non leggere oltre.

Per gli intelligenti invece posso dire che se lo volete leggere probabilmente lo riterrete ovvio, ma io credo che qualcuno certe cose le debba pure dire …

Quindi iniziamo, ecco, Draghi ha fatto il nuovo governo.

Genio, ha messo insieme tutti, ma perché Conte non lo ha fatto, cosa ci voleva a fare un governo con tutti (tranne la Meloni a cui per ora va la mia massima stima), e che caspita (è possibile anche al posto di caspita mettere minchia, ma la lascio come scelta del lettore), ero capace anche io di fare un governo così!

Nel mio sogno di cittadino ho sempre pensato che un governo si potesse fare con forze politiche vicinali, che avessero gli stessi obiettivi politici, che non si odiassero fra loro, o che almeno non avessero fatto dichiarazioni di odio una verso l’altra.

Draghi mi ha risvegliato e mi ha fatto capire che la politica non c’è più, altrimenti non si spiega questo governo.

Invece ora abbiamo un governo perfetto con tutti, ora siamo la democrazia dell’assurdo in cui due lupi ed un agnello decidono cosa si mangia per cena la sera.

Ma non vi sembra cari amici che questi qui abbiano un poco rotto gli equilibri? (è possibile anche al posto di gli equilibri mettere i maroni, ma la lascio come scelta del lettore).

Il primo brivido per la schiena mi è venuto pensando che Draghi sa qualcosa che gli altri non sapevano (scusate il verbo ma ormai lo sanno anche gli altri), che abbia fatto a tutti un’offerta che non potevano rifiutare, che abbia mostrato sottobanco, anzi, sottobanca, qualche accordo mondiale a cui tutti hanno dovuto dire si, rimangiandosi la faccia con gli italiani.

Il secondo brivido per la schiena mi è venuto pensando che Draghi, visti i suoi trascorsi, abbia anche, alla Andreotti, fascicoli segreti su tutti e quindi abbia potuto ricattare tutti quanti.

Altrimenti questa compagine la poteva fare anche Conte, senza problemi di nessun genere.

Ta da daaaaa, non ci avevamo pensato!!

Detto questo viene miseramente da pensare che forse era opportuno ricorrere alla volontà popolare, era il momento, era l’occasione, era giusto.

Invece, acciderbolina, (è possibile anche al posto di acciderbolina mettere porca vacca, ma la lascio come scelta del lettore) ci troviamo con una situazione kafkiana mai vista prima, nemmeno al tempo del famoso compromesso storico.

Ora abbiamo una situazione che assume contorni indescrivibili:

MS5 Lega Forza Italia PD Renzi LEU 

8 tecnici di varie estrazioni politiche

Giusto un drago poteva mettere insieme così tante differenze, inutile qui riportare le frasi di tutti contro tutti, o noi mai con loro, o mai con un delinquente, oppure quello è indagato con noi mai, oppure noi siamo diversi e non lo facciamo per le poltrone, ma rimarchiamo come la credibilità di tutti, ma proprio tutti, a partire dai 5 stelle, sia ormai sotto i piedi, forse anche più in basso.

Eppure si dirà lo abbiamo fatto per il paese, per il bene dell’Italia e degli Italiani.

Ma me lo volete chiedere una buona volta?

A me, Italiano, me lo volete chiedere quale sia il bene che io ritengo valido per me?

No, ogni volta fate tutto voi, ma possibile?

O siete così supponenti da poter dire voi quale sia il bene per me?

Va beh, comunque andiamo avanti, ci siamo chiesti come redazione se non fosse invece la situazione troppo ingarbugliata e occorresse fare un passo indietro.

Il Governo Conte II si è trovato a giocare per troppo tempo su due tavoli: quello populista anti Mes e quello europeista.

Una posizione imbarazzante.

Purtroppo costui se da un lato tranquillizzava la Merkel che il Mes sarebbe stato firmato dall’altro evitava il confronto in parlamento perché consapevole che la questione avrebbe fatto esplodere le contraddizioni interne.

Perché?

Perché il Mes è una linea di confine che ha creato nel tempo oppositori dentro e fuori la compagine di governo.

Per capirci: PD più o meno pro Mes, Forza Italia tutta pro Mes, M5s più contro che Pro, Renzi super Pro, Lega contro con eccezioni importanti, Fratelli d’Italia contro.

Conte ha perso di credibilità a Bruxelles ritardando la posizione ufficiale sul Mes.

Ne ha approfittato Renzi che, al soldo, del partito di Ursula, ha aperto la crisi con l’obiettivo di evitare le elezioni e aderire al Mes.

Come?

Attraverso un governo di unità nazionale che accanto al Recovery Plan ci porterà dentro il Mes.

Ci sbagliamo? Forse no.

Ecco perché è arrivato Draghi? Ambasciatore merkeliano di conosciuta astuzia?

Abbiamo ragione? Forse sì.

La cosa però che più di tutte lascia sconvolti sono i voltafaccia, le scarse linee di condotta, l’inesistente linea politica…

E va beh, che ci dobbiamo fare, ce ne ricorderemo alle prossime elezioni, se mai ci saranno più, occorrerà far cancellare l’articolo 48 dalla costituzione, ma quale partito dovremmo votare poi? destra sinistra validi coerenti che mantengono quello che dicono?

Ma dove è la base popolare dei partiti, ma perché non insorge contro questa evidente allucinazione politica?  

Perché sono adesso tutti dentro?

AHAHAHAHAH tutti dentro che bella frase.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Corrado Faletti

Direttore Responsabile

 

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