Viaggiare con il Covid – Giro in Campania

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La pandemia attraverso un viaggio

Da quando l’orientamento è stato quello di muoversi il meno possibile e spostarsi solo per le necessità, i viaggi sono cambiati radicalmente e, a ruota, i paesaggi ad essi legati.

A Settembre il sole24ore segnalava un incremento di vendita di immatricolazione di nuovi camper superiore al 100% rispetto l’anno precedente.

Il motivo ragionevole sta nella sicurezza percepita in tempi di paura da contagio.

Abbiamo anche noi voluto fare un esperimento e deciso di guardare l’Italia dal lunotto panoramico così, piano piano, racconteremo i nostri viaggi tra le regioni che si aprono e si chiudono.

Trovandoci in Campania al momento della partenza, abbiamo approfittato del primo fine settimana che concedesse lo spostamento all’interno della regione e siamo usciti.

Itinerario

Il venerdì siamo partiti da Napoli in direzione Padula dove abbiamo visitato la Certosa.

Abbiamo sostato in un’area vicino la Certosa, abbiamo fatto rifornimento di acqua al B&B le querce e il mattino dopo siamo partiti alla volta dell’Oasi cascate capelli di Venere (a Casaletto Spartano).

Dopo uno spuntino nell’area di sosta lì vicino siamo ripartiti per Acciaroli (SA) dove abbiamo fatto una passeggiata lungo il porto e nel paese, dove abbiamo comprato un pacco di fichi secchi tipici della zona, siamo poi tornati all’area di sosta e lì abbiamo cenato dentro il camper.

Il mattino dopo abbiamo fatto colazione al muretto e abbiamo mangiato le loro buonissime graffe, fatto un’altra passeggiata nel paese, scaricato presso l’area Giù Gio’ e ripartiti alla ricerca di un agriturismo in cui pranzare.

Siamo così arrivati a Cava de’ Tirreni a la Selva, posto consigliassimo dove si mangia benissimo ma da affrontare con cautela se si decide di andare in camper.

I luoghi

I luoghi che abbiamo visitato sono bellissimi.

La Certosa di Padula è un capolavoro di organizzazione e valorizzazione… peccato che sia tutto, se non perso, in sospeso: i pochissimi visitatori non possono valorizzare al meglio tutto il lavoro ben fatto dall’Assessore al turismo.

Tutte le botteghe e le attività all’interno della Certosa erano chiuse.l

Le aree di sosta erano deserte e non servite.

L’Oasi i capelli di Venere bellissima.

Un luogo magico con un percorso di passeggiata lungo ma agevole.
Anche qui, purtroppo, tutti i servizi erano chiusi.

Ad Acciaroli abbiamo avuto la vera percezione di quanto la chiusura dovuta alla pandemia abbia colpito la società.

Un intero paese turistico, semi vuoto e chiuso. Un dolore enorme che fotografa lo stato delle attività nel nostro paese.

 

Considerazioni

Al di là della bellezza del viaggio e dei luoghi, quello che ci è rimasto addosso è il colpo che l’economia e la società sta subendo in questo momento.

Chi scrive non ha la formazione specifica per mettere in dubbio il rischio per la salute e né contesta le scelte fatte alle quali si è adeguato e si adeguerà.

Chi scrive, però, aggiunge al senso civico il dolore umano e imprenditoriale di un’economia sgretolata e di attività lavorative piegate e sole.

Speriamo che questo primo viaggio attraverso le regioni colorate possa mostraci in futuro scenari migliori.

 

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