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E’ scomparso il Vicepreside, già nella legge 165 del 2001 è stato soppresso, eliminato e sostituito dalla parola collaboratore a volte vicario, a volte primo collaboratore…

Ma Lui, il Vicepreside, alla faccia di tutti quanti è ancora lì, vigile ed attento, silenzioso al servizio della Scuola, si è vero è stato eliminato formalmente, ma le scuole non possono funzionare senza di Lui e Lui lo sa, Lui, paziente in tutti questi anni è rimasto nelle retrovie continuando a combattere per il bene della scuola.

Eppure i Vicepresidi sono Desaparecidos, legalmente non esistono, lo Stato pur di non pagarli e di non riconoscerli li ha fatti sparire!!!

Paura, e se lo stato domani si stufasse dei suoi cittadini potrebbe farli sparire magari modificando un pochino qualche norma primaria, tipo ” L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al collaboratore che potrà essere scelto dal politico di turno fra i vicini di casa, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

Le aberrazioni di questo stato sono quasi comiche, perché pur avendo eliminato una figura manageriale importantissima continua a farla lavorare…

Minchia lavoro nero signor Tenente!!

Noi continuiamo invece a vederli lavorare proprio come Vicepresidi, i Dirigenti li trattano da Vicepresidi, i genitori vanno a parlare con i Vicepresidi, il MIUR scrive ai Vicepresidi (però li chiama vicari, sottile…) e tutti continuano a dormire sogni tranquilli perché il Vicepreside c’è!!

Noi invece continuiamo a dargli la parola perchè per fortuna adesso i Vicepresidi incominciano a parlare ed a far sentire le loro sacrosante ragioni, forza ragazzi, siamo con voi.

 

ANCODIS: Vicari si…..Vicari no…….Vicari ma….
questo è il PROBLEMA della governance del sistema scolastico italiano.
Occorre riconoscere giuridicamente il diritto di esistenza!

In questi giorni di inizio anno scolastico continuiamo ad aspettare che si concretizzi quanto detto dal Ministro Bussetti e richiesto dalle Associazione dei Presidi in merito al tema della governance delle scuole.
In particolare, ci aspettiamo una chiarezza di intenti e di posizioni che ad oggi ci appaiono confuse e cristallizzate ancora in un sistema che riteniamo vecchio e superato.
Ci riferiamo, in particolare, a due interventi che sottoponiamo alle riflessioni di quanti si occupano di scuola e che chiedono urgenti risposte:
a) Esonero del Collaboratore principale (denominazione ANP), Collaboratore Vicario (denominazione MIUR), Vicepreside 1° Collaboratore (denominazione comunemente riconosciuta) nelle scuole con DS reggente o titolare.
Siamo ancora in attesa di un intervento che consenta al DS di poter contare su un Collaboratore a tempo pieno per la gestione e l’organizzazione della scuola in modo adeguato, moderno e pienamente corrispondente alle necessità dell’Istituzione scolastica.
Non è più accettabile procedere nelle attuali condizioni di Collaboratori senza DS titolare o con DS part-time ed impegnati anche in attività di docenza: è un notevole risparmio per lo Stato ma un danno per la scuola e, soprattutto, per gli alunni delle classi assegnate al Collaboratore!
E’ il caso di ricordare che il 9 marzo 2018, durante l’incontro con le OO.SS., il MIUR si era impegnato a sollecitare i Direttori degli Uffici Regionali affinché nell’assegnazione dell’organico di potenziamento per l’A.S. 2018-2019 si tenesse conto della classe di concorso del primo collaboratore, come indicato dal dirigente scolastico.
Se l’impegno dell’Amministrazione fosse stato confermato nelle scuole avremmo avuto una unità di potenziamento corrispondente alla classe di concorso/tipologia di
posto del primo collaboratore, permettendo allo stesso di essere esonerato
dall’insegnamento. Ma l’impegno è stato palesemente disatteso!!
Successivamente sia Disal che ANP hanno ribadito in documenti ufficiali l’urgenza di tale intervento al fine di “assicurare la migliore governabilità delle istituzioni scolastiche……affinché tutti i DS preposti alle suddette scuole abbiano la possibilità di esoneraredall’insegnamento un docente loro collaboratore, individuato ai sensi dell’articolo 25 del d.lgs.165/2001, e di disporre la relativa supplenza fino al termine delle attività didattiche (comunicato ANP del 2/8/2018)”, indipendentemente dalla classe di concorso del Collaboratore.
E’ancora una volta a rischio la qualità e la funzionalità della scuola specialmente in quei territori dove la presenza di un DS reggente o part-time non può dare tempestive risposte alle urgenze ed emergenze che quotidianamente si presentano (spesso senza preavviso!).
Ci saremmo aspettati – vista l’urgenza – che la norma avesse visto la luce già nel decreto milleproroghe di recente approvazione (come anticipato dal Ministro Bussetti il 4/9/2018) ed, invece, stando al dispositivo nessuna risposta è stata data nel merito.
E le scuole – con buona pace dei DS e dei loro Collaboratori – continuano ad arrangiarsi nella quotidiana fatica di garantire un’efficiente gestione ed una efficace organizzazione unitamente al diritto allo studio degli alunni.
ANCODIS ribadisce l’urgenza di ripristinare l’esonero per tutti i Collaboratori vicari (la legge di stabilità 2015 ha cancellato questa possibilità ai danni delle autonome I.S.) indipendentemente dalla condizione di reggenza.

b) Riconoscimento giuridico della figura del VICARIO.
Nell’Avviso pubblico per l’individuazione degli “Snodi formativi territoriali”………. Conferma disponibilità corsi formativi in materia di privacy pubblicato il 22/8/2018 si legge “A tal fine, si chiede ………… di confermare la disponibilità ad organizzare un’attività di formazione in materia di protezione dei dati personali, ………. rivolta ad un massimo di quattro partecipanti per ciascuna istituzione scolastica, tra cui, necessariamente, il Dirigente Scolastico (DS), il vicario e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA)”.
Una piacevole sorpresa leggere in un documento ufficiale che esiste il Collaboratore VICARIO quale figura da impegnare – necessariamente – in questo corso di formazione!
Ma allora i VICARI formalmente esistono per il MIUR solo quando si devono occupare di formazione o lavorare nelle scuole in assenza del DS o gestire plessi distaccati o organizzare il servizio scolastico o sostituire il DS assente per ferie o malattia?
Ciascun DS (part-time/reggente/titolare) può contare su una squadra di Collaboratori che lo coadiuvano nelle scelte, nella pianificazione, nella gestione, nella condivisione delle criticità, che sono soddisfatti per i risultati positivi conseguiti: questi docenti per lo Stato NON esistono e non ricevono dallo Stato quanto, invece, offrono incondizionatamente alla loro Istituzione scolastica.
Lo abbiamo scritto e continuiamo a farlo: nel sistema scolastico italiano OCCORRONO figure intermedie, con un servizio contrattualmente riconosciuto in una carriera integrata, e tra di essi un Collaboratore che possa supplire temporaneamente all’assenza del DS.
Le forze politiche di maggioranza e di opposizione – se hanno a cuore l’organizzazione e la gestione moderna di una scuola e la conseguente qualità dell’offerta formativa – DEVONO trovare, nel confronto con tutti gli operatori (DS, DSGA, OO.SS) quelle soluzioni moderne ed efficaci che riconoscano ruolo e dignità a quanti si spendono – oltre la didattica – a servizio di alunni e famiglie.
A tal proposito non possiamo non apprezzare quanto si legge nel documento dell’ANDIS del 9 settembre “(I Collaboratori) Sono di sicuro sostegno a un sistema fondato su effettive autonomie…….con il pieno riconoscimento e la stabilizzazione delle figure di staff, in grado di collaborare col dirigente scolastico.
Certamente una posizione lungimirante e consapevole di una visione che guarda alle autonome istituzioni scolastiche come sistemi complessi nei quali una leadership può realizzarsi integrando e riconoscendo i contributi professionali dei Collaboratori del DS.
E’ arrivato il tempo di infrangere questa dicotomia tra la realtà dei Collaboratori ben nota in tutte le scuole e l’assenza di un fondamento normativo, tra l’evidenza di una presenza costante e riconosciuta da docenti, alunni e famiglie e il mancato riconoscimento giuridico da parte dello Stato, tra un ruolo effettivamente ed efficacemente svolto ogni giorno dell’anno e l’indifferenza delle OO.SS. che non spendono parola a loro sostegno!
Questa condizione per i Collaboratori non è più sostenibile e lo dimostreremo a cominciare dal possibile rifiuto a svolgere la cosiddetta “necessaria” formazione così come indicato dal MIUR!
ANCODIS, dunque, ribadisce la necessità– questa sì! – del riconoscimento giuridico e della progressione di carriera di quanti collaborano nella gestione e nella organizzazione delle autonome I.S. a partire dal 1° Collaboratore Vicario.
In caso contrario, verrebbero meno a scuole e DS quelle condizioni favorevoli che i Collaboratori garantiscono con la presenza quotidiana, con le loro specifiche competenze, con lo spirito di servizio e la leale collaborazione sempre profuse.
Chi si occuperebbe di organizzazione del servizio, di gestione supplenze, di controllo sicurezza nei plessi, di progettazione, di alternanza scuola-lavoro, di relazioni con i genitori, di gestione dei conflitti, di PON FESR, di RAV, di PdM?
La professionalità dei Collaboratori NON può essere messa all’angolo dal ricatto “Accetti queste condizioni o rinunci” oppure dalla asserzione qualunquista “Lo hai voluto fare tu”.
Per fortuna c’è di mezzo la forza della dignità e dell’etica in ciascun Collaboratore!

Rosolino Cicero, Presidente ANCODIS Palermo

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