30 pensieri offensivi per le donne
Ecco l’elenco delle cose che nella società in cui viviamo offendono l’esser donna.
Di seguito riportiamo un elenco in via di incremento che un campione di 250 donne intervistate hanno raccolto nel corso degli ultimi 3 mesi.
L’elenco qui riportato non è stato presentato in ordine di importanza ma in ordine di produzione.
Questo elenco sarà oggetto di approfondimento nel corso delle trasmissioni di Betapress.it a tutela del più debole.
Elenco
1) Il pensiero che si debba essere sempre l’amante di qualcuno per far strada;
2) Dover ascoltare e sopportare in silenzio battute allusive da parte di uomini in qualunque momento e in qualunque contesto;
3) Pensare che il proprio valore sia monetizzabile;
4) Non poter fare un figlio se non si ha un contratto a tempo indeterminato per paura di essere licenziate;
5) Aspettare di firmare un contratto a tempo indeterminato per far figli;
6) Compensare il proprio bisogno di affetto e approvazione con la svendita del proprio corpo;
7) Sentir dire come complimento “ragioni come un uomo”… come se, in certi casi, ci volesse tanto…
8) Percepire in un uomo la sincera invidia verso chi mercifica il corpo femminile;
9) Che la tv mostri la donna come un oggetto buona solo a ballare e dimenarsi;
10) Che l’immagine passata dai media sia quella di una donna uterina e dai nervi fragili;
11) Il fatto che ancora, si ritenga che una chiave di volta del marketing sia legata al sesso;
12) Che vengano sottovalutate dagli uomini la sindrome pre-; infra- e post- mestruale;
13) Non poter dichiarare la propria omosessualità senza che un uomo non esprima i propri sogni erotici;
14) Che si usi un nudo femminile anche per pubblicizzare una saponetta;
15) Che si usino immagini femminili ammiccanti anche per pubblicizzare un formaggio;
16) Accettare e fare propri tabù sessuali legati al contesto familiare, religioso e culturale in cui si è cresciuti;
17) Sentir chiamare un uomo per nome cognome e titolo e la donna, di pari età, titolo e grado, “ragazza, signora. signorina” … quando va bene… quando va male: per metonimia con una parte del proprio corpo o per similitudine con nomi di animali;
18) Gli uomini che devono a tutti costi mettere le mani addosso per toccare e palmare;
19) La violenza fisica e psicologica sulle donne;
20) La stupida competitività femminile;
21) Perdere la tenerezza umana per un modello di potere;
22) Fare del valore delle bellezza un valore esteriore, canonizzato e rigoroso piuttosto che una commistione di animo, modi e gesti;
23) Sentirsi nel torto quando si subiscono molestie e violenze;
24) Dovere apparire per poter essere;
25) Pensare di dover nascondere la propria intelligenza per poter trovare un uomo;
26) La frase “essere bella è un grande limite per la carriera”: chi dice così ritiene che la propria bellezza sia oltremodo superiore alla propria intelligenza;
27) L’idea che la sola priorità di tutte le donne debbano essere il matrimonio, i figli e il marito;
28) Quando ci si separa dal marito, pretendere gli alimenti anche se ci si potrebbe mantenere da sole;
29) Confondere la sensualità con la sessualità;
30) Pensare di dover essere simile ad un uomo per poter esser ritenuta uguale o migliore: non dobbiamo essere uguali ma complementari: ciò che una donna non fa, lo farà l’uomo e viceversa.