“La Conoscenza Rende Liberi”

”Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima.”

– William E. Henley

È una delle citazioni preferite di Paolo Borzacchiello, Autore de “Il Codice Segreto Del Linguaggio” (Roi Edizioni), “La Parola Magica” e “Il Super Senso” (Mondadori), “HCE” – La Scienza Delle Interazioni Umane – Volume 1 (Gribaudo).

Basta il nome.

Sorrido mentre, in uno dei suoi libri, ritrovo il suo biglietto da visita: bianco, essenziale, elegantissimo. Sul fronte, nome e cognome in un font vintage Anni Sessanta. Sul retro, il “nulla” impreziosito da un contatto, scritto di suo pugno, in calligrafia. Un piccolo, preziosissimo dono.

Sul suo profilo di Facebook, Paolo Borzacchiello si descrive in tre parole: Autore, Consulente, Speaker. Ah, la Consapevole Sobrietà di chi mira all’Essenza! E brilla!   

Come un Faro nella Nebbia.

Paolo è Luce a rischiarare la via di odierni Ricercatori come noi, consapevoli del potere creativo delle Parole con cui scegliamo di raccontarci la Vita.

Del resto, che cos’è la Vita, se non Silenzio gravido di Parole?

Parole come Profezia di un Miracolo in continuo divenire.

Parole come Onde, che non tornano a vuoto senza aver compiuto e condotto a buon fine ciò per cui sono state pronunciate – grazie dello spunto d’Ispirazione, Profeta Isaia!

Parole come Strumento di Conoscenza, di ciò che accade al di qua e al di là della nostra pelle.

La Conoscenza che ci rende liberi di scegliere “Le Parole Giuste, nel Giusto Ordine” (la frase-Brand di Paolo) a salvaguardia del nostro Giardino interiore e del Territorio di cui siamo, più o meno consapevoli, Creatori.

La Mappa è il Territorio.

“Percezione e Realtà sono la stessa cosa, e la realtà si trasforma a seconda delle parole che scegliamo per raccontarcela.” (P.B.)

Paolo Borzacchiello ha recentemente messo in discussione uno dei Principi fondamentali della P.N.L.: “La Mappa Non è il Territorio”, sostenendo invece che “La Mappa È il Territorio”.

In altri termini:

Non esistono versioni personali di un’unica realtà oggettiva uguale per tutti.

Non esistono diverse mappe di un unico territorio uguale per tutti.

Esistono diversi territori quante sono le mappe, ognuna delle quali è “realtà oggettiva” per chi l’ha creata.

Partendo da questo presupposto e dato il particolare momento storico che stiamo vivendo, ho chiesto a Paolo di stilare un vademecum utile a:

  • ripristinare e mantenere un certo equilibrio dal punto di vista mentale ed emotivo;
  • operare delle scelte non suggerite dalla rabbia, dalla confusione o dalla paura ma scelte utili, ponderate, costruttive.
  • essere creativi nel trovare nuove soluzioni a sempre nuove sfide, spesso impreviste, da gestire.

Così che, anziché lasciarci dividere dalle rispettive opinioni – confusi, arrabbiati, addirittura spaventati – possiamo ritrovare una certa autonomia di pensiero e il Buon Senso.

Aumentando nel contempo le difese immunitarie!

Informazione o Propaganda?

Ai giorni nostri poi, esposti come siamo a una miriade di informazioni differenti e spesso contraddittorie, a chi possiamo credere? Di chi possiamo fidarci? Come possiamo distinguere un’etica informazione dalla propaganda?

Esistono degli indizi linguistici che ci permettono di distinguere l’una dall’altra?

Per seguire l’intervista, in video première sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti” venerdì 28 agosto 2020 alle ore 23:30, clicca qui.

Se ancora non ti sei iscritto al Canale, questo è un ottimo momento per farlo. E, mi raccomando: ricordati di attivare le notifiche!

Così, come amo dire sempre, Viaggiamo insieme!

Ondina Wavelet (JL)




“Il Sanscrito: la lingua per parlare con Dio”

All’inizio fu il caos.

Sembra che all’inizio dei tempi il caos regnasse sovrano. Del resto, da un “Big Bang” non ci si può aspettare il massimo dell’ordine e della pulizia… Si è mai vista nascere un’aiuola dallo scoppio di un petardo? Ecco.

Così, Lassù – “lassù”, dal punto di vista del pianeta terra – Qualcuno decise di dare una bella rassettata, fischiettando un motivetto.

Me ne ricorderò la prossima volta che devo rigovernare casa: “firulì firulà”, ed esco a fare una passeggiata.

Scherzi a parte …

Poi, il Suono.

Dopo aver saputo che Chiara Sparacio, Caporedattore cronaca del mio giornale online preferito – indovina quale … 😉 – oltre a occuparsi di cronaca ed educazione è anche un’appassionata studiosa di culture e filosofie orientali nonché esperta traduttrice dal Sanscrito, ho subito voluto intervistarla.

Dal nostro incontro su Skype è nata una piacevolissima conversazione, che prende l’abbrivio dalla domanda:

“Posto che siamo consapevoli del potere creativo della Parola come combinazione e articolazione di Suoni – ben lo sapevano gli inventori del Sanscrito, l’unica lingua inventata a tavolino per comunicare con il trascendente, l’universo, Dio – come possiamo far tesoro di questo Potere per far fronte agli imprevisti che la vita ci riserva?

… e la Parola sacra!

Caporedattore Consulente e Autrice, Chiara ha al suo attivo tre libri. Uno di essi, “La Cadenza delle Parole” – cito la recensione –  “… è una raccolta di pensieri, riflessioni e storie raccontate da punti di vista inusuali e dissacranti prospettive. Un libro da leggere lentamente, un pezzo per volta, aspettando di trovare il brano che entrerà in sintonia col lettore, facendolo vibrare e risuonare, riconoscendo se stesso in quella storia”.

Nel corso della nostra chiacchierata tocchiamo vari argomenti: dalle antiche civiltà con le loro caste sacerdotali e i rispettivi approcci col trascendente, all’uso sapiente e accorto dei mantra per chi pratica la meditazione come rituale quotidiano, alla presa di coscienza che la parola è potente non solo in quanto “parola”, ma anche come risultato dell’accostamento di suoni articolati nella giusta combinazione, la cui onda vibratoria, propagandosi nel Cosmo, ne altera per sempre l’assetto.

Una ricca e piacevole conversazione, la nostra, per scoprire come sia possibile, grazie al potere creativo delle parole, gestire con equilibrio e saggezza il nostro mondo interiore, le impreviste circostanze e i cambiamenti che ogni giorno la vita ci riserva.

Venerdì 21 agosto 2020 alle 23:30, sul Canale YouTube “Jasmine Laurenti”.

Per raggiungerci al Soul Talk, clicca qui.

LOve, Ondina Wavelet (JL)

 




Il made in Italy che piace al mondo

Un sogno in bella vista sulla scrivania …

Il video di quest’oggi riassume la Storia di un Progetto di Coraggio.
 
Il Diario di Viaggio di chi un giorno ha deciso di lasciare la sua terra e quel che aveva fino a quel momento costruito, per reinventarsi la vita.
Come chi cambia vita, anche quest’uomo impara ad assumersi dei rischi e si impegna a rendere concreti i suoi sogni.

… diventa tangibile Realtà.

Così, da piccolo imprenditore nell’ambito della ristorazione, Stefano Versace si dedica al mondo del gelato aprendo dei punti vendita in America.
 
Ancora una volta in ogni settore, dal Food alla Moda, dall’Arte al Design, il “Made in Italy” si riconferma Brand sinonimo di Qualità Eccellente, in ogni parte del mondo.
 

“Rialzati, Italia!”

Stefano porta avanti il Progetto “Rialzati Italia”: Progetto dedicato alle micro, piccole e medie imprese italiane che, a seguito del delicatissimo periodo appena trascorso, hanno esuberanti scorte di magazzino di prodotti di altissima qualità.
 
Grazie a “Rialzati Italia” le micro, piccole e medie Aziende italiane possono, mediante un ricco supermarket digitale aperto a buyers internazionali, far conoscere al mondo intero l’eccellenza dei loro prodotti:
l’eccellenza del “Made in Italy”.
 
Per informazioni su questa bellissima iniziativa e per entrare attivamente a far parte del Progetto, clicca sul link:
https://progettorialzatitalia.it/
 
Se ti fossi perso la diretta di ieri sera, clicca qui.
Auguri di cuore Stefano, visionario realizzatore di Sogni!
Sono certa che anche questo tuo Progetto, attuato assieme ad altri “Angeli” come te, sarà un grande successo.
LOve,
Ondina Wavelet – Jasmine Laurenti



“Storia di una doppiatrice che decide di doppiare … Se stessa!”

Tutto avviene per un motivo.

Un sabato pomeriggio rovente: il termometro sul cruscotto segna 41 gradi.
Esausta, scelgo un parcheggio ombreggiato, reclino il sedile e chiudo gli occhi.
Da qualche anno, infatti, non sopporto il caldo come un tempo.
Devo recuperare le energie che mi ha tolto, sbrigando commissioni in giro per la mia amata Milano.

… anche gli incontri “casuali”.

È un attimo: accade “qualcosa” e riemergo dal mio torpore.
Apro gli occhi e riconosco, proprio di fronte alla mia auto, una figura a me familiare: una bella ragazza a passeggio con il suo cagnolino, intenta a conversare con qualcuno al cellulare.
È un’ex “collega” di lavoro, doppiatrice.
Proprio mentre il mio sguardo la raggiunge lei si gira verso di me, spalanca gli occhi con un misto di incredulità e sorpresa e con un sorriso di luce e di cielo, ricambia il mio saluto.
Conclude con grazia la sua conversazione.
Esco dall’auto. Un passo, e siamo una di fronte all’altra.
Tratteniamo un naturale, umano impulso di abbracciarci e, in un breve e intenso dialogo fatto di parole, sguardi e gesti, a due metri di distanza ci raccontiamo gli ultimi quattro anni di Vita.

La stessa identica frase, parola per parola …

Improvvisamente le sfugge una frase. La stessa frase che solo tre giorni prima avevo pronunciato in occasione della mia partecipazione come ospite al “Webinar Lunch” di Walter Klinkon: ha a che vedere con l’accorgersi di aver dato la voce a personaggi e messaggi altrui e di sentire l’urgenza, a un certo punto, di riprendersi la voce per donare al mondo il proprio Messaggio.

Il Risveglio a Nuova Vita.

Ah, la Bellezza del Risveglio al proprio Scopo, in qualsiasi campo si sia attualmente impegnati, è ineguagliabile.
Così, ostetrica spirituale, assisto a una Nuova Nascita.
Perché è di questo che si tratta, al di fuori di ogni scatola in cui si sia voluto rinchiudere, riducendone la portata, il Senso della Vita.
E il Senso della Vita è Rinascere a se stessi, riconoscere e rispondere alla propria individuale Chiamata con un “Eccomi, sono qui!”.

 

Tre giorni prima, al “Webinar Lunch” di Walter Klinkon.

 

Quando Walter mi ha chiesto: “Cosa fai mercoledì prossimo? Vieni al mio ‘Webinar Lunch’?” ho accettato subito. Prima di tutto perché amo teneramente questo ragazzo dai capelli arruffati.

Ci siamo conosciuti grazie a Facebook e, nel tempo, seguiti nelle rispettive iniziative, progetti ed eventi organizzati, non perdendoci mai di vista.

Un giorno di due anni fa, agli albori del mio Talk Show Viaggiante, l’ho raggiunto a Milano per chiedergli come abbia scoperto il suo vero Sé – argomento che ci interessa tutti, se vogliamo dare un senso alla nostra presenza su questo azzurro pianeta – e la sua Mission.

Le sue parole magiche: “Credici”, “Abracagrazie” e “Grazietudine”, hanno fatto il giro del web. Lo contraddistinguono come il mago delle parole, quel mago pazzerello che, strappandoti un sorriso, ti lascia di sé l’indelebile ricordo di una filosofia di vita semplice e proprio per questo alla portata di tutti: “Risvegliati, abbi fede, sii grato sempre e per ogni cosa, coltiva i tuoi talenti e condividine i frutti col mondo.”

Ecco riassunta, in poche parole, la Mission di questo luminoso Eroe dei nostri tempi.

Dettaglio non trascurabile: l’intervistata, questa volta, sono io.

Durante la nostra chiacchierata decido di aprire il mio cuore e raccontare la mia storia: la storia di una doppiatrice che, soddisfatta della sua esperienza come “donatrice di voce” per altri personaggi e messaggi altrui, decide di riprendersi la voce e doppiare … se stessa!

Un video utile per chi abbia un sogno da realizzare e non sappia da dove cominciare. Per vederlo, clicca sulla parola “video”! 😉

Dedicato a Stefania, l’Essere Umano meraviglioso incontrato “per caso” a Milano: ex collega che, in sala di doppiaggio, un giorno si è detta: “Sono più di questo. Posso fare di più”. Naturalmente continuerà a prestare la sua voce ad altri personaggi, con le loro battute scritte da altri Autori, dedicandosi nel contempo alla realizzazione del suo personale Sogno di diventare Scrittrice.

Sono certa che ce la farà. Anzi. Ce l’ha già fatta. Ha risposto alla sua Chiamata.

Be Water, Be Light!

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)




“Il Potere Creativo Del Logos”

Galeotto fu Socrate

Protagonista di questa Pagina di Diario è Giuseppe Bellantonio.

L’ho “incontrato” in “Socrate”, gruppo su whatsapp che riunisce persone accomunate dall’amore per la scienza, l’antroposofia, la spiritualità, la musica e la bellezza: punto di riferimento per uomini e donne che amano farsi domande e, nel rispetto delle opinioni di ciascuno, approfondire vari argomenti scambiandosi link ad articoli, video e podcast di ispirazione.

Il Passato

Esperto nell’ambito della Formazione e delle Tecniche di Gestione e di Marketing, Giuseppe matura una rilevante esperienza nell’ambito del sistema Banche e Finanza.

Già pubblicista, free-lance journalist, interviene con scritti, saggistica e interviste su numerose testate e fogli d’informazione digitale.

Ama studiare e approfondire ogni tematica riguardante i suoi vasti interessi culturali, che spaziano dalla storia alla filosofia, all’esoterismo.

 

Il Presente

È raro, oggigiorno, imbattersi in persone come Giuseppe.

Proprio com’è raro il suo modo di conversare: rispettoso delle opinioni del suo interlocutore, non si  preoccupa di far valere a tutti i costi le proprie. Le sue pause precedono frasi memorabili. Prende tempo per soppesare le parole prima di pronunciarle, nella consapevolezza che una parola di troppo, inutile o sconveniente, avrà un’eco eterna e l’Universo non sarà mai più lo stesso.

Per questo suo atteggiamento nei riguardi delle parole, Giuseppe esprime autorevolezza. Anche nei momenti di silenzio.

 

In Principio era il Verbo

L’ho intervistato sul potere creativo della prima Parola che sia mai stata pronunciata: il “Verbo”, o “Logos”.

Il Suono, Rumore, Tuono, Ruggito, “Fragore di grandi acque” come onda che, nel propagarsi, ha portato all’esistenza materia più o meno densa in molteplici forme, colori, apparenze.

Una cosa è certa: più indago in ambito scientifico, più mi innamoro della vita. Ogni giorno più grata del privilegio di testimoniare il miracolo del Tutto, di cui sono parte.

Scienza e Spiritualità vanno per mano. Si spiegano, completano e arricchiscono a vicenda.
Il resto è cultura, tradizione e rito, che vanno rispettati perché ciascuno di noi è in Viaggio al suo passo. Tanto il punto d’arrivo, qualunque nome gli diamo o comunque lo descriviamo, è lo stesso.

In questa piacevolissima chiacchierata, Giuseppe e io parliamo in modo scientifico-spirituale, oltre che della Creazione, del senso della Vita, dell’importanza dei Valori guida, di come ciascuno di noi possa dare il suo contributo a un risveglio collettivo delle coscienze, di Libertà.

Buon Ascolto!

Ondina Wavelet (JL)

 

 

 

 

 

 




“Il Poncho Dei Papi”

La pulce nell’orecchio …

Un giorno un’amica mi mette una pulce nell’orecchio: “Dovresti intervistare Christian Gaston Illan. Ha inventato un social in cui chi si iscrive si incontra veramente! Organizzano eventi e partecipano: sono menti brillanti, imprenditori di alto profilo, creativi, artisti … Un po’ di tutto. Li riconosci dal braccialetto che indossano …”

La mia amica Ary conosce la mamma di Christian: una signora che, orgogliosa del proprio figlio, ne condivide le iniziative e le idee vincenti. L’ultima è “iLoby”, il primo social che ha lo scopo di creare proficue liaisons tra persone attive nell’ambito del business e dell’imprenditoria.

 

Il primo “vero” social network

Se mi guardo indietro nel tempo, mi accorgo che tutte le volte che ho temporeggiato prima di contattare persone o intraprendere nuovi progetti, ho finito per innescare virtuosi processi e generare, più o meno consapevolmente, importanti conseguenze. Senza praticamente alzare un dito. Lasciandomi andare al Flusso della Vita.

La stessa magia si è ripetuta con Christian. A distanza di qualche mese dal suggerimento della mia amica, gli mando un messaggio su FB al quale risponde con garbo e disponibilità. Fissiamo il nostro appuntamento in una profumeria di nicchia nel cuore fashion – luxury di Milano per parlare di iLoby, il primo social network di persone “vere” che si incontrano per davvero.

La Mission di iLoby è creare liasions tra amici e amici degli amici: sintonizzati sulle stesse frequenze, fondati sugli stessi Valori, con lo sguardo proiettato ben oltre le circostanze contingenti. Tutti accomunati dal desiderio di creare Valore.

Clicca qui per vedere la prima parte dell’intervista.

E qui per vedere la seconda parte. 

 

Lo “Smart Villag[g]e Cloud”

A un mese dal nostro incontro, il mondo si ferma. Ma Christian prosegue la sua corsa e con Maria Giulia, la sua fidanzata, inaugura lo “Smart Villag[g]e Cloud”, la chat su whatsapp che annulla in un click gli altrimenti inevitabili effetti del “lockdown” e del “social distancing”. Mentre ne scrivo, il gruppo conta circa un centinaio di membri riuniti all’insegna dell’Amicizia, dell’Imprenditorialità e del Networking. Tra loro non ci sono solamente imprenditori ma atleti, giornalisti, speaker, attori, doppiatori, scrittori, artisti … addirittura direttori d’orchestra.

La loro frase – simbolo è l’aforisma di Thomas Edison: “Se facessimo veramente tutto ciò che siamo capaci di fare rimarremmo letteralmente sbalorditi.” Il tag del Gruppo più bello del pianeta è #insieme, e richiama il motto di iLoby “Insieme Siamo Più Forti”.

Mai motto fu più profetico: in tre mesi di inevitabile vita domestica, i membri più attivi della chat hanno stretto amicizia, avviato progetti e interessanti iniziative … insieme.

 

“Il Poncho Dei Papi”

… Christian aveva un sogno nel cassetto: raccontare la storia del suo incontro con papa Bergoglio, per consegnargli di persona il poncho acquistato da Marco e Patricia, i suoi genitori, su indiscutibile ordine di nonna Ita. Un poncho di rara fattura e bellezza – blu, con i lembi bianchi – fatto con amore da “Tero Guzman”, l’artigiano che ha reso il poncho, indumento gaucho di antica tradizione indigena del popolo salteno, famoso in tutto il mondo.

Ancora una volta si rivela prezioso l’apporto di Maria Giulia, che aiuta il suo compagno a mettere per iscritto la sua testimonianza di coraggio e perseveranza.

Nasce così “Il Poncho Dei Papi”, libro che racconta la storia di un Eroe dei nostri tempi che, sostenuto dalla fede e dalle parole di nonna Ita – “Il mondo appartiene agli audaci” –  sfida e vince le stesse insicurezze che, in simili circostanze, avrebbero dissuaso dall’azione la maggior parte di noi.

Ed ecco la nostra chiacchierata. Buon ascolto e, soprattutto, ottima Ispirazione!

Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“Le Parole Del BenEssere”

Imprenditore molla tutto e torna a fare l’infermiere.

Pierluca Narraccio è un Eroe silenzioso.

Un Eroe come lui non fa notizia sui giornali eppure, con l’uso sapiente delle sue parole, ha fatto e continua a fare la Differenza nella vita delle persone che incontra.

Con lui si completa la trilogia di “Soul 2 Soul Talk” dedicata agli Eroi che, durante l’emergenza sanitaria e il lockdown, si sono contraddistinti per aver fatto delle Parole ciò che effettivamente sono: semi da spargere in cuori fertili, Vascelli pronti a traghettare chi le pensa, dice e agisce, alla Terra Promessa che esse descrivono.

“Infermiere per amore”

Nei fine settimana Pierluca presta servizio come assistente d’aula per una nota Scuola Italiana di Formazione in P.N.L., ed è lì che lo incontro la prima volta.

Fuori dall’aula, nella vita di tutti i giorni, fa l’infermiere.

In ospedale, il vivere a stretto contatto con persone sofferenti lo ispira a ideare un nuovo approccio comunicativo con i pazienti.

Il suo sogno è offrire agli Operatori Sanitari, a tutti i livelli, virtuali esempi di interazione basati sull’uso responsabile delle parole.

“Da Paziente a Partecipante”

Sogno che si concretizza con “Le Parole Del BenEssere”, libro che inaugura un codice linguistico atto a instaurare tra Medici, Infermieri e pazienti, relazioni basate sulla fiducia e l’empatia.

“Le parole sono semi che germogliano in noi e nelle persone a cui li doniamo”, dice Pierluca riassumendo in un pensiero la sua prima opera letteraria.

Il compito dei Medici e degli Infermieri, in qualità di Ambasciatori di BenEssere, è quello di usare le parole per abbreviare il periodo di convalescenza del malato, invitandolo a partecipare attivamente al suo processo di guarigione.

Il paziente viene aggiornato in tempo reale sul suo stato di salute, sulle terapie scelte dal medico curante e sulla reazione alle stesse da parte del suo organismo.

Le parole, selezionate con cura, servono a raccontargli la sfida da affrontare in modo positivo, chiaro e consapevole.

Da “paziente” passivo ad attivo “partecipante”, la persona curata diviene così consapevole del percorso terapeutico intrapreso e corresponsabile del suo processo di guarigione.

“Il Viaggio dell’Eroe”

Ogni Viaggio dell’Eroe che si rispetti inizia con la “Chiamata”.

Chiamata rappresentata dall’improvvisa quanto inattesa “Emergenza Covid-19”.

Pierluca, nel frattempo, si è costruito una realtà imprenditoriale, ma il momento storico è importante e lui non ci pensa due volte a mollare tutto, per tornare a indossare i panni dell’infermiere.

“Io in questo momento ci devo essere, devo poter fare qualcosa per questo”, racconta nel corso dell’intervista.

Decide così di raggiungere il personale medico e infermieristico già impegnato, giorno e notte, al Pronto Soccorso Covid-19 dell’Ospedale di Lodi.

Al termine del periodo più “caldo”, Pierluca condivide con noi la sua esperienza e ciò che di più prezioso gli ha insegnato:

il valore di uno sguardo quando tutto il resto del volto è coperto, per indagare lo stato d’animo del malato e rassicurarlo;

il potere delle parole “alte” di generare terapeutiche emozioni;

l’effetto placebo di gesti consapevoli ed empatici – un sorriso, una carezza, un disegno, un tocco – per accelerare il processo di guarigione o quantomeno aumentare le probabilità di un positivo esito del percorso di cura;

infine, riuscire a fare della solitudine – condizione non cercata né voluta, ma in quel momento necessaria – l’opportunità per conoscere meglio noi stessi e apprezzare il Valore della Vita … “da vivere senza rimpianti e senza rimorsi … pienamente!”

Buon Ascolto!

Ondina Wavelet




“Il Violinista sul Balcone”

L’imprevedibilità della vita 

Il 24 febbraio 2020, una decina di giorni prima dell’inizio del “lockdown” in tutta Italia, al Teatro alla Scala di Milano viene scoperto un caso di coronavirus.

Aldo Sebastian Cicchini, violinista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, proprio in quei giorni – in via del tutto eccezionale – si trova lì.

Ironia della sorte, il suo periodo di quarantena inizia proprio a “ChinaTown”, il quartiere cinese a Milano dove abita con la moglie Ana e le loro splendide bambine, Sol e Victoria.

Ma facciamo un passo indietro …

Nato nel 1988 a Montevideo – Uruguay in una famiglia che, riconoscendo il suo precocissimo talento – a due anni  chiedeva di poter ascoltare ogni giorno “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi – lo affida alle cure della Maestra di musica Ludmila Cavallaro, Aldo impara a suonare il violino “giocando”.

Intraprende quindi il suo percorso di Studi, contrassegnato da diplomi a pieni voti e importanti riconoscimenti, in varie parti del mondo.

La domanda più importante

La domanda più importante di tutte è racchiusa in una parola: “Perché”?

“Perché faccio quel che faccio?”

Per Aldo, più che suonare il violino, la cosa più importante è suscitare emozioni nei suoi ascoltatori e vederle riflesse sui loro volti.

Come gli mancava questo aspetto del suo lavoro, durante il lockdown! Come gli mancava il suo adorato pubblico!

“La cosa che più mi appaga non è il violino in sé – mi confida nel corso dell’intervista – ma è poter vedere gli sguardi della gente, vedere le emozioni nei loro volti mentre sentono la musica che produco o che faccio anche coi miei colleghi … Allora ho pensato: ok, la situazione è questa. Cosa posso fare per reinventarmi?”

Alla nostalgia si è presto aggiunto un senso di impotenza, stemperato subito in fiducia: “Non sono un medico e non posso salvare vite umane … Ma una cosa la posso fare: suonare il violino e, attraverso la musica, porgere un Messaggio di Incoraggiamento e di Speranza.”

Sincronicità

Venerdì 13 marzo 2020: Aldo decide di realizzare un concerto da casa alle 19:30, in diretta su Facebook e Instagram. Ha già preparato un tappeto sonoro di chitarra, che userà come sottofondo per suonare il violino.

Il giorno stesso, Aldo riceve l’invito a partecipare a un gigantesco flashmob da tenersi alle 18:00: dalle finestre e dai balconi di tutta Italia ogni musicista, alla stessa ora, suonerà per allietare i propri vicini di casa.

Aldo mette insieme le due idee: mentre partecipa al flash mob dal suo balcone, trasmette il suo concerto live sui social.    Così, può raggiungere i vicini di casa e i follower in rete, contemporaneamente.

La meraviglia dei vicini non si fa attendere: neppure sapevano che lui fosse un musicista!

In un batter d’occhio si sporgono dalle finestre e dai balconi, sorpresi da inattesa meraviglia.

Il successo strepitoso dell’evento, convince Aldo a ripetere l’esperienza. Quello che doveva essere un episodio speciale e isolato, sarà per lui il primo di ventitré concerti, uno ogni sera, fino alla fine del periodo di lockdown previsto per il tre di aprile.

La sua è un’avventura umana e mediatica che verrà ricordata a lungo. Tra notizie di cronaca non proprio felici, si narrerà la storia del violinista che, dal balcone di casa, ha consolato gli inquilini del suo condominio e quelli del palazzo dirimpetto: due stabili a forma di semicerchio, posti l’uno di fronte all’altro, a far cassa di risonanza in un teatro all’aperto.

Aldo realizza che il suo Dono, oltre a far bene agli ascoltatori, fa bene anche a lui: “Era il nostro appuntamento – ricorda – il nostro momento per dimenticare le brutte notizie, la morte … volare insieme in un mondo perfetto, senza sofferenza, senza paure … Si è formata una specie di squadra: c’erano i compleanni dei bambini e cantavamo tutti insieme “Tanti auguri”. Abbiamo cantato l’Inno insieme, abbiamo cantato “Nel blu dipinto di blu” … Tutti i vicini a squarciagola mentre io suonavo … Era bellissimo … Non potendo starci vicini, comunque ci abbracciavamo in questo modo ed era bellissimo.”

Anche la condivisione delle sue performance sui social viene presto premiata.

La vicina cinese di pianerottolo riprende un suo concerto col telefonino e gli chiede di poterlo postare su Weibo – l’equivalente di Facebook in Cina.

Il video diventa “virale” – mai metafora fu più azzeccata! – totalizzando in brevissimo tempo un incredibile numero di visualizzazioni.

Ironia della sorte: grazie ai social, le note di Aldo raggiungono gli estremi confini della terra. Specialmente la Cina, da cui tutto ha avuto inizio.

E, guarda caso, proprio da “China Town”: il quartiere cinese di Milano dove Aldo Sebastian Cicchini, violinista di fama internazionale, ha scelto di abitare con la sua bellissima famiglia.

Morale della storia

Com’è vero che il virus non conosce confini è altrettanto vero che la Musica, sorvolando le barriere del pregiudizio e delle differenze culturali, offre a ciascuno di noi il Pretesto per riconoscerci uguali, di fronte alla morte e alla Vita.

“La Musica è il Linguaggio Universale che ci unisce tutti” dice Aldo.

“Se la Musica è portatrice di un messaggio, il tuo è sicuramente un Messaggio d’Amore – aggiungo io – che tu ne sia consapevole o meno …

“Sì sì, lo sono, lo sono” … e si accende in un sorriso.

Se di questo importante periodo storico possiamo far tesoro di qualcosa, forse è proprio di questo: aldilà di fatti di cronaca e attribuzioni di responsabilità, al di sopra di opinioni, giudizi e pregiudizi, oltre la paura della morte c’è la Vita, con il suo irresistibile Richiamo a viverla per ciò che essa è, nella sua vera Essenza: Esperienza, Miracolo d’Amore, Opportunità per riscoprirci, dietro un velo di illusorie differenze, UNO.

Ondina Wavelet

Per guardare la video intervista clicca qui.

P.S.: grazie di cuore a Christian Gaston Illan e Maria Giulia Linfante, fondatori del fantastico Gruppo Smart Villag(g)e Cloud, per avermi dato la fantastica opportunità di conoscere Aldo e di apprezzare il suo bellissimo cuore.

Per conoscere questa splendida iniziativa, clicca qui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




“Tutto Andrà Bene”

“Tutto andrà bene”

“Metti in conto che ci sarà della solitudine sulla strada della libertà. Metti in conto che prima o poi, su quella strada, ci troverai tutta la gente con il tuo stesso coraggio, metti in conto che, trovando te stesso, non avrai più bisogno d’altro. Metti in conto di sentire tutta la ricchezza del mondo, vissuto da vivo. Metti in conto di accorgerti di… respirare. Metti in conto la disapprovazione degli obbedienti, l’incomprensione dei saccenti, il sospetto dei disamanti, il sorriso dei poeti. E la simpatia dei santi. Metti in conto l’amore. E tutto andrà bene.”

Luciana Landolfi – Brescia, 21 ottobre 2003

 

… anche oggi.

È ora di pranzo e suona il campanello. È il postino che suona una volta, con piglio deciso. Sembra voler dire: “Tanto lo so che sei in casa”. Anche se non ci sei. Così, se in un millisecondo non ti affacci alla finestra per urlare: “Eccomi! Arrivo!” lascia l’avviso nella cassetta delle lettere. Ed ecco che trovo, al mio ritorno, l’avviso di una raccomandata.

La descrizione dice “lettera”. Viene dall’Italia. Corro all’Ufficio Postale. È una busta gialla, di quelle rivestite di bollicine d’aria che se le premi schioccano. Adoro le buste gialle misteriose: contengono sempre bellissime sorprese. Mentre appongo la mia firma “digitale” esulto come quando, da bambina, pregustavo l’arrivo degli zii Inglesi che, ogni anno nel periodo di Natale, tornavano a casa.

Il mittente è la mia cara amica Luciana Landolfi. Mi aspetto di trovare il suo ultimo libro “Tutto andrà bene”, uno di quelli che metti in borsetta per tenerlo, ovunque tu vada, vicino al cuore. A casa penso a come sorprenderla a mia volta. Realizzo, emozionata, una diretta su Instagram. Inattesa come un treno in ritardo di un minuto alla stazione di Lugano, raggiungo tre spettatori. Ma va bene così: la diretta è terapeutica per me. Non dò il tempo alla mente di “prepararsi” le cose da dire. Così, è il mio cuore a parlare.

 

Le interviste

Ho incontrato Luciana di persona tre volte. Per parlare di “Respira come se fossi felice”, libro-intervista scritto con Paolo Borzacchiello (Autore del best seller “La Parola Magica”); in occasione della pubblicazione di “Dimmi Che Ti Amo”, raccolta di aforismi, pensieri, poesie, condivisi da Luciana sui social e raccolti per la prima volta in un libro da assumere a piccole dosi quotidiane, tanto è profondo e taumaturgico (anche aprendolo in una pagina a caso!); in pieno periodo “emergenza sanitaria” invece, in concomitanza con l’uscita del suo ultimo “Tutto Andrà bene”, ci siamo video-chiamate su Skype.

(Guarda il video corredato all’articolo)

 

Nonna Olivia

“Tutto Andrà Bene” – per chi si fosse imbattuto nello striscione arcobaleno a rallegrare il balcone di un simpatico dirimpettaio, nei post-it multiformi e coloratissimi appiccicati un po’ ovunque in città, in foto bene auguranti sui social o nelle catene di messaggi su whatsapp (l’elenco potrebbe continuare all’infinito) … è lo slogan del periodo di emergenza sanitaria, il “mantra” amuleto, la formula magica che, cacciata via la paura, ravviva la luce della Fede.

In realtà “Tutto Andrà Bene”, oltre a essere il titolo di svariate poesie di Luciana – la prima di esse, in apertura di articolo, è datata 2003 – riassume la filosofia di vita di nonna Olivia, “Essere Soprannaturale” stupendamente tratteggiato nel primo capitolo.

Donna-Medicina, Donna-Preghiera, Donna-Amore, nonna Olivia è Fonte di Ispirazione per la piccola Luciana, gloriosa incarnazione delle tre parole che, due generazioni più avanti, diverranno Atto Poetico personale e collettivo, Atto di insensata Bellezza, Modo di Vivere e di guardare gli Altri, ritenendoli in grado di affrontare gli eventi della vita. Anche e soprattutto quelli imprevisti, quelli che da un momento all’altro non è più lo stesso.

 

E il Verbo si fece carne

In principio era il Verbo. Come dire: in principio era il Suono. Il Suono prodotto da una Vibrazione. Musica creatrice.

A quanto pare due elementi preesistevano alla Creazione, così come ci viene descritta nel libro della Genesi: il Verbo ha assistito alla sua Creazione. (Anche l’acqua, a quanto pare, non è stata creata. Semplicemente, “c’era”)

Il Verbo si fa “carne” in chi Lo accoglie e ripone la sua fiducia in Esso. Risuona in chi si lascia attraversare dal suo atto Creativo,  vibrando alla stessa frequenza.

La Parola sostiene ciò che crea. È Promessa mantenuta, nell’eterno Presente.

Così, “Tutto Andrà Bene” è Atto Profetico che si fa Dono per l’Umanità. Varcando i confini di nazioni e continenti, culture e linguaggi, religioni e filosofie di vita, ci rende Uno.

 

Il Futuro ci salverà

Soprattutto, in un periodo storico importante come questo, “Tutto Andrà Bene” è il Messaggio che viene da un Futuro salvifico.

Se sapremo guardare tutti insieme verso di Esso – Porto di Quiete al riparo dai marosi della Vita, Rifugio sicuro nei momenti di incertezza, Giardino Sacro di Pace interiore – non temeremo più il Cambiamento: ritroveremo Noi Stessi e lo Scopo per cui siamo vivi, in questo splendido Universo.

Ondina Wavelet (JL)

 

http://https://youtu.be/qnyIpDtWbzs

 

 

 

 

 

 

 

 




“Lavori in Corso”

Ci sono tre parole che generano in me un senso di euforia, curiosità ed entusiasmo: “Lavori In Corso”.
In Inglese: “Work In Progress”.
 
Tre parole magiche, per alzare lo sguardo dalle incombenze quotidiane considerandole strumentali al raggiungimento di nuovi Traguardi, e non “le solite faccende”.
 
Pensare, dire, agire.
 
Fare, anche se ciò che ottieni non è perfetto come te lo immagini.
Perché la perfezione è un inganno: ti dice che non sei e non fai abbastanza.
Ma è il desiderio stesso a rivelarti che c’è di più, oltre il velo di ciò che appare.
 
Se lo sogni, lo puoi anche fare.
Se lo desideri, lo puoi progettare.
Se lo vuoi, nulla ti può fermare.
 
Dipende da te.
Quelli che chiami “limiti”, non oggettivamente dimostrabili, sono fantasmi, miraggi, ologrammi.
 
Ne ho individuati tre:
– non crederci
– dar retta a pensieri e convinzioni bugiardi
– distrarti, confrontandoti con gli altri.
 
Perciò oggi, Eroe dei nostri giorni, esponi un bel cartello all’ingresso del tuo spazio creativo: “Lavori in Corso”.
Ti bastano un foglio di carta, una penna, un telefonino, e tutta la Creatività che, dentro di te, attende solo un tuo cenno per risvegliarsi.
 
Il resto, fallo.
Anche se non è “perfetto”.
Ricordi? È un “work in progress”: puoi sempre apportare miglioramenti durante il viaggio!
 
Oggi, nella mia stanza guardaroba, allestisco il mio set magico per registrare podcast da favola.
 
Nel frattempo, se te la fossi persa, ti invito a guardare la “Buonanotte da Eroe” di ieri sera.
 
Stay Tuned … 😉
 
Ondina Wavelet (Jasmine Laurenti)
 
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