Il vantaggio del laureato In lettere
Noi laureati in lettere e filosofia partiamo avvantaggiati.
[esperimento sociologico letterario di resistenza umana].
Nella guerra sociale dell’affermazione e della gratificazione,
nella jungla dello scherno e delle maldicenze,
nella Cambogia delle rappresaglie psicologiche e delle violenze verbali,
noi laureati in lettere e filosofia, partiamo avvantaggiati.
Perché lo sappiamo fare.
Perché ci siamo abituati.
Perché veniamo addestrati fin da subito a incassare il colpo anziché schivarlo,
a resistere al dolore anziché fuggirlo.
Lo affrontiamo, lo assorbiamo e contrattacchiamo con il colpo segreto del tomo nascente.
Noi ci iscriviamo all’università e già la segretaria ci guarda e ci fa capire che non abbiamo futuro,
che saremo gli scarti delle graduatorie perenni e la sponda delle miserie di ogni call center.
Siamo la falange inutilmente laureata della moderna classe operaia.
Ma lo sappiamo fare.
Noi abbiamo avuto a che fare con centinaia di persone di tutti i luoghi e di tutti i tempi (per lo più morte o immaginarie) e, senza conoscerle e senza apparenti ragioni, ci siamo sforzati di capirle.
E il più delle volte ci siamo riusciti.
Noi osserviamo le azioni degli uomini da quando la terra era una massa d’acqua.
Ormai ne conosciamo tutte le cupidigie e tutte le dolcezze.
Siete un libro aperto … e già sfogliato mille volte.
Conosciamo più autori che persone e ogni pensiero ha una bibliografia di riferimento di almeno dieci testi ordinati in ordine cronologico.
Mentre gli altri sfogliano l’almanacco del giorno dopo pensando al giorno in corso, noi spulciamo la cronologia universale pensando all’eternità.
Quando persone noiose pensano di avere argomenti interessanti, l’unico aspetto per noi degno di attenzione è l’antropologica struttura sociolinguistica sintattica e lessicale di quello che dicono.
Di un discorso vanesio, noi dimentichiamo il senso generale e ci fermiamo sulla semplice parola assaporandone la storia segreta.
Per noi una parola ha a che fare con la linguistica italiana, la filologia romanza e la glottologia generale.
Dietro un saluto comune, odoriamo slavi misteri sociali.
Ma che ne sanno gli altri?
Ci offendono e ci scherniscono ma noi non ci spostiamo.
Abbiamo abbandonato i banchi delle biblioteche per integrarci nella società ma continuiamo a sfogliare i libri di nascosto.
Ci siamo mischiati a voi.
Se ci conoscete da poco, probabilmente neppure sapete che studi abbiamo fatto
Ma ci riconoscerete dalla forza.
Noi non ci pieghiamo alle vostre maldicenze.
Incassiamo e non ci pieghiamo.
E poi entriamo.
E vi deridiamo.
Non abbiamo la tecnica degli istituti professionali
ma abbiamo studiato Aristotele e sappiamo cos’è la techné.
Non abbiamo le basi, ma abbiamo le fondamenta.
Pensate di potere fare a meno di noi ma senza noi non vi capite.
Noi ridiamo mentre voi state seri e non capite perché.
Nella nostra perfetta mimesi, ci riconoscete da questo: dall’ironia.
Non avrai davvero letto fino a qui…
incredibile…
Sono costernata.