I manoscritti non hanno nulla a che fare con le pagine che vediamo ogni giorno e non tocchiamo.

Il manoscritto porta con sé la grafia, la carta, il tempo, la muffa, gli smangiucchiamenti del tempo e dei topi…

Il manoscritto dice molto di più delle parole incise.

Per lui parlano l’inchiostro, le miniature, le pieghe delle lettere.

Il manoscritto si legge lentamente e ogni parola è un traguardo.

Ogni parola prende senso solo se legata alla precedente e alla successiva.

I manoscritti hanno una lingua scritta e una tracciata e si leggono molto lentamente.

Ci sono manoscritti che si leggono in centinaia di anni.

Al manoscritto non si accede senza lo studio della paleografia.

E più passa il tempo più si capisce che dietro ogni parola c’è l’universo intero contemporaneamente.

Nel manoscritto ogni parola è l’aleph

Ma ci vuole tempo

Che più nessuno ha.

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