Benedetto sia quel sentimento che ci prende quando davvero non sappiamo cosa fare,

quel sentimento che piano piano perdiamo con l’età perché, più cresciamo, meno tempo, ci pare, ci resta per annoiarci.

Più cresciamo, più ci pare che il mondo abbia sempre qualcosa da esigere da noi, qualcosa che, se non la portiamo a termine, potrebbe mettere a repentaglio l’intera esistenza cosmica.

Benedetta sia la noia quando ci lascia distanti da tutto quello che normalmente facciamo e ci fa dire “non c’è nulla da fare”.

Accogliamo la noia e amiamola perché essa è Benedetta.

Quando la grazia della noia ci tocca, non cerchiamo alternative o distrazioni,

non cerchiamo riparo in passatempi che portano via i nostri pensieri,

non apriamo una finestra sulle vite degli altri ma, piuttosto, apriamola sulla nostra.

Benedetta sia la noia che ci presenta la nostra vita, che ci da la possibilità di restare soli con noi stessi, lì dove siamo

e di conoscerci, socializzare con noi, cosa che non facciamo spesso.

Amiamo la noia che ci lascia soli con noi stessi, lì, nel vuoto, dove il peggiore dei rischi che possiamo correre è lo stupore di incontrarci e riconoscerci.

 

 

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