OPEN DAYS, ATTIVITÀ DI (DIS)ORIENTAMENTO
Iniziati a novembre, sembrano ormai alla fine anche se qualcuno userà anche l’ultimo giorno, il 30 gennaio, per … “un alunno in più “.
Povera scuola!
Comunque l’incubo sembra ormai finito.
Un tempo non esistevano, forse solo nelle scuole private per questioni di sopravvivenza, questioni che oggi sembrano interessare anche la scuola pubblica.
Una maratona nella quale genitori e ragazzi “saltano” da una scuola all’ altra, ascoltando noiosissimi discorsi autoreferenziali, belle promesse, inutili visite a laboratori imbellettati per l’occasione, tentando di intuire, dietro tanta retorica, la nuda realtà.
Ma la scuola non deve essere solo un luogo accogliente e non dovrebbe mai perdere di vista il suo ruolo principe di trasmettere “virtute e canoscenza”.
Purtroppo si dimentica che la scuola richiede anche impegno, fatica e sacrificio e non mille progetti e attività per intrattenere in modo ludico gli studenti, perché ciò contribuirebbe ad alimentare le derive di una società sempre più fluida che sta creando confusione e incertezza.
Allora?
Allora palese è il disorientamento tra tanti indirizzi di studio, corti e lunghi e anche duplicati e le tante e creative offerte formative proposte per “un alunno in più “.
Il 30 gennaio sta arrivando, si avvicina il momento della scelta.
In bocca al lupo ragazzi.
Pio Mirra
DS IISS Pavoncelli – Cerignola (FG)