Sono professori, non divani

Nei prossimi giorni sono attesi gli esiti delle operazioni di mobilità del personale docente, tante ancor oggi sono le vittime di una riforma beffa e del silenzio dei sindacati rappresentativi. I docenti non sono firme sulle deleghe sindacali ma persone con affetti, radici nel territorio e tanto tanto tanto da dare alla comunità.

Docenti e non divani
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Nei prossimi giorni sono attesi gli esiti delle operazioni di mobilità del personale docente, tante ancor oggi sono le vittime di una riforma beffa e del silenzio dei sindacati rappresentativi.

I sindacati ricevono messaggi quotidianamente di colleghi che sperano in un avvicinamento alla loro famiglia e tanti purtroppo temono la delusione che dal 2015 si ripropone ogni anno.

Sarebbe bello avere una mobilità straordinaria.

Sarebbe bello avere una vera azione di protesta da parte dei 6 sindacati rappresentativi.

Sarebbe bello che la politica si interessasse realmente ai docenti ed al personale della scuola tutto.

I sindacati cercano di fronteggiare in ogni modo tutta questa indifferenza ma ricordiamoci sempre che le battaglie si vincono solo se si è uniti!

Il vecchio adagio dice “l’unione fa la forza” ed è questo quello che faremo, uniti fianco a fianco contro un sistema che non funziona in barba anche a sindacati che hanno millantato vittorie e benefici e che alla fine si sono fatti conquistare dagli interessi personali.

Non è tempo di muri ma di ponti.

I docenti non sono firme sulle deleghe sindacali ma persone con affetti, radici nel territorio e tanto tanto tanto da dare alla comunità.

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