Accademia Di Alta Cultura: la magia nera piega le menti deboli.

STRAGE DI PALERMO | All’Accademia Di Alta Cultura opinionisti, filosofi, insegnanti, rappresentanti del mondo della scuola, pedagogisti, medici e psicologi, religiosi, giornalisti, Forze dell’Ordine, Magistrati

La nota del Presidente dell’Accademia Di Alta Cultura, N.H. Giuseppe Bellantonio, anticipa già l’intervento del noto opinionista e critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese tra filosofi, insegnanti, rappresentanti del mondo della scuola sino a livello universitario, pedagogisti, medici e psicologi, religiosi, giornalisti, Forze dell’Ordine, Magistrati: tutti in Webinar a proposito di occultismo, satanismo, evocazioni ed invocazioni correlabili alla magia nera
ROMA, 15/02/2024 (informazione.it – comunicati stampa – politica e istituzioni)Recenti notizie di cronaca – scrive Giuseppe Bellantonio – hanno sollevato rinnovata attenzione nell’opinione pubblica sull’efferatezza e complessità di crimini compiuti nell’ambito dell’occultismo, del satanismo, delle evocazioni e invocazioni correlabili alla magia nera e alla c.d. cabala nera, delle alterazioni di coscienza e di quant’altro riconducibile a tale deviato e deviante, sciagurato quando non delittuoso, contesto.

L’allarme è vivo ma – dice Bellantonio -, considerati gli ambienti e i modi nascosti e dissimulati in cui tutto si sviluppa, risulta altamente complesso affrontare il tema in modo risoluto. Ciò se bene la maggiore informazione d’insieme consentita oggi dall’accesso più ampio alle banche dati generali presenti in WEB abbia accresciuto l’attenzione generale e la consapevolezza di tali turpi avvenimenti.

Tale maggiore cognizione deve però meglio allarmare gli addetti ai lavori e la società civile dei fortissimi e spesso tragici rischi in cui i singoli si espongono nel frequentare contesti che praticano certi “riti”, il cui fine è in primis quello di piegare, condizionare e soggiogare le menti (deboli o già tarate: questo è bene chiarirlo fin sa subito) ma anche lucrarci vergognosamente. 

Sollecitata da più fronti l’Accademia Di Alta Cultura agirà in seno al Progetto Umanistico e Culturale “RenasceRe” – già avviato da tempo in sinergia con BETAPRESSOpus Mediterranei e Project Man Academy – organizzando più incontri sulle problematiche del tema, sulle sue molteplici sfaccettature, alla presenza di opinionisti, filosofi, insegnanti, rappresentanti del mondo della scuola, pedagogisti, medici e psicologi, religiosi, giornalisti, Forze dell’Ordine, Magistrati; tutti, insieme all’Accademia Di Alta Cultura, per elaborare un contributo, concreto e veritiero, con l’obiettivo di sviluppare forme di tutela e salvaguardia tali da essere diffuse con il fine di mettere in guardia nei riguardi di gente senza scrupoli e fors’anche avida.

 

La scelta del Consiglio Direttivoquattro incontri con cadenza quindicinaleIl primo riguarderà il mondo sociale, della gioventù e della famiglia, la pedagogia e la sensibilità individuale e di gruppo. 

Il secondo affronterà il tema delle sette e tutte le situazioni delle devianze correlate, come la strada, la cultura, le religioni e le superstizioni e lo stato di salute psichica e fisica della persona. 

Il terzo definirà l’individuazione di dette sette e ne prenderà in analisi le svariate caratteristiche e la diffusione nel territorio sia italiano sia mondiale. 

Il quarto distinguerà gli ambienti in cui le sette e l’occultismo hanno trovato e cercano seguaci in campo sociale, culturale, politico, economico.

Le coordinate digitali degli incontri in web – precisa Bellantonio – saranno preventivamente diffuse per agevolare la partecipazione dei Relatori interessati.

Gli Atti del Convegno saranno poi resi noti al pubblico a mezzo stampa.

Intanto – chiude Bellantonio – l’Accademia Di Alta Cultura ringrazia fin da ora tutti quanti interverranno a sostegno del programma di cui sopra.




Betapress e Ettore Lembo, matrimonio di idee.

Il comitato di redazione di Betapress.it è lieto di avviare una nuova collaborazione tra le testate Betapress.it ed Ettore Lembo News.

La collaborazione tra Corrado Faletti ed Ettore Lembo rappresenta un esempio significativo di sinergia professionale nel campo del giornalismo d’inchiesta, un ambito in cui la dedizione alla verità e l’impegno civile si fondono per dar voce a storie spesso trascurate o celate.

Entrambi i giornalisti, pur avendo percorsi professionali distinti, hanno trovato un terreno comune nelle loro visioni del giornalismo come strumento di denuncia sociale e politica, portando alla luce scandali, ingiustizie e malversazioni che altrimenti sarebbero rimasti nell’ombra.

La collaborazione tra Faletti e Lembo è caratterizzata da un approccio meticoloso alla ricerca della verità, che si manifesta attraverso un’indagine rigorosa e approfondita.

La loro metodologia di lavoro si basa su un’accurata verifica delle fonti, l’incrocio di dati e testimonianze, e un’immersione totale nei contesti investigati.

Questo approccio scrupoloso non solo conferisce credibilità alle loro inchieste, ma permette anche di tessere narrazioni complesse che riflettono la multidimensionalità delle realtà esaminate.

Un elemento distintivo della loro collaborazione è l’interdisciplinarità, che permette di affrontare le tematiche indagate da molteplici prospettive.

Lembo, con la sua profonda conoscenza del tessuto socio-politico, e Faletti, con la sua abilità nel narrare storie umane vere e disincantate, combinano le loro competenze per creare reportage che sono al tempo stesso informativi e coinvolgenti.

Questa fusione di stili e approcci non solo arricchisce il contenuto delle loro inchieste, ma rende anche il loro lavoro accessibile a un pubblico più ampio, facilitando la comprensione di questioni complesse e promuovendo una maggiore consapevolezza sociale.

La loro visione comune del giornalismo come strumento di cambiamento sociale è un altro pilastro fondamentale della loro collaborazione.

Entrambi credono fermamente che il giornalismo debba svolgere un ruolo attivo nella società, non limitandosi a documentare la realtà, ma aspirando a trasformarla.

Attraverso le loro inchieste, Faletti e Lembo cercano di stimolare il dibattito pubblico, incoraggiare la riflessione critica e, in ultima analisi, influenzare le politiche e le pratiche in modo da promuovere la giustizia e l’equità.

Tuttavia, la loro collaborazione non è esente da sfide.

Operare nel campo del giornalismo d’inchiesta comporta rischi significativi, tra cui la possibilità di ritorsioni legali e personali.

Inoltre, la crescente polarizzazione mediatica e la diffusione delle fake news rappresentano ostacoli ulteriori alla diffusione di un giornalismo basato su fatti accuratamente verificati.

Nonostante queste difficoltà, Faletti e Lembo rimangono impegnati nel loro percorso, sostenuti dalla convinzione che la loro opera possa contribuire a una società più informata e giusta.

In conclusione, la collaborazione tra Corrado Faletti ed Ettore Lembo simboleggia il potere del giornalismo d’inchiesta condotto con integrità, passione e impegno civile.

Attraverso il loro lavoro congiunto, essi non solo portano alla luce verità nascoste, ma dimostrano anche come il giornalismo possa agire come forza motrice per il cambiamento sociale, ispirando altri professionisti del settore e il pubblico a ricercare la verità e ad agire in difesa della giustizia e della trasparenza.




Foibe, oltre la retorica

 

 

CONVEGNO IN OCCASIONE DELLA CELEBRAZIONE DELLA SOLENNITA’ CIVILE DEL GIORNO DEL RICORDO IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE FOIBE, DELL‘ESODO GIULIANO-DALMATA, DELLE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE.

Oggi, nei locali del MCP-Museo Città di Pomezia | Laboratorio del Novecento, si terrà un importante e solenne Convegno dall’eloquente titolo 10 FEBBRAIO OLTRE LA RETORICA.

Molti e qualificati gli intervenuti che si avvicenderanno nell’esporre ricordi e pensieri: nel segno del RICORDO e non certo dell’ACREDINE, o dell’ASTIO, o dell’ODIO, fini a se stessi.

Certamente, aleggia ancora con energia il desiderio di vedere riconosciuta una GIUSTIZIA piena, solenne e scevra di quei capziosi distinguo che ancora suonano da comodo alibi per coloro che – in quei periodi  tragici – si distinsero per crudeltà ed efferatezza. 

Il dramma fu atroce e crudele, separando intere famiglie, uccidendo, violando cose e persone, violentando, gettando nelle cavità carsiche persone ancora vive o agonizzanti… Uno scempio umano praticato in nome di non si sa bene quale beluina ideologia: becera, malata e sanguinaria.

Crudeltà, assistite dalla violenza dei conflitti, che ci auguravamo di non dover mai più vedere, posto che si riteneva che gli insegnamenti – ancorchè tragici – della Storia, ma che invece si ripropongono con cruda violenza: incuranti del sangue che spargono, delle vite che spengono, della miseria che spandono, dei lutti che diffondono…

…incuranti del suono del pianto che accomuna le vittime e i loro cari… un suono che è sempre lo stesso, a tutte le latitudini.

‘Mai più guerra’, dicono i popoli, ‘mai più violenza’ sostengono compunti i politici e chi ci amministra … gli stessi che, con motivazioni spesso risibili e pretestuose, sono coloro che le guerre le dichiarano e le gestiscono, mandando i popoli al macello!

Vi prego… rendete onore alla Memoria di questi nostri morti, non diversi da altri morti, da altri Esseri Umani tragicamente immolati: foibe, camere a gas, campi di concentramento, lanci di bombe, scariche di armi automatiche… a mutare sono solo luoghi e particolari delle uccisioni e delle efferatezze che possono averli contraddistinti …

… ma i Morti sono Morti … non diamo loro colore, targhette distintive… nomi diversi con il profumo pungente delle vernici fresche del ricordo rinnovato per l’occasione… 

I Morti devono essere un perenne monito!

I Morti dobbiamo onorarli sempre, anche perché non ne esistono di ‘serie A’ o ‘B’ o ‘C’: specie se a ucciderli è stato l’odio etnico, sociale, politico o religioso ! 

Perché solo onorandoli, sottolineiamo l’importanza della Memoria, del Ricordo – che non può certo durare la sola solennità di un paio di giorni! – : e solo sottolineando e vivendo consapevolmente tutto ciò, potremo evitare nuove stragi, nuove uccisioni, nuovi morti, nuove tragedie …

Eleviamo oggi il nostro memore pensiero a tutti questi nostri Fratelli immolati tragicamente sull’altare dell’odio etnico e politico, e ci stringiamo al perenne dolore delle loro Famiglie e dei Sopravvissuti tutti.  

Abbiamo personalmente delegato il Dott. Antonio Ballarin  –  Presidente Emerito di FederEsuli – di farsi portavoce presso gli intervenuti di questi nostri sentimenti, personali quanto condivisi da quanti amano la Libertà e quell’Amore Fraterno che è il vero cemento che unisce le Persone, i Popoli.

 




Agenzia delle Entrate nuovo DIO.

Ieri abbiamo scritto della scure fiscale nei prossimi stipendi dei lavoratori della scuola, vedi nostro articolo https://betapress.it/scure-fiscale-sugli-stipendi-ma-usiamola-noi-per-tagliare-le-teste-di-questa-classe-politica/, oggi la risposta dell’agenzia delle entrate alle innumerevoli proteste che si stanno sollevando rispetto ad una azione che evidentemente metterà in ginocchio migliaia di famiglie italiane.

Questa è la risposta:

La informiamo che non è possibile rateizzare i debiti per conguaglio fiscale. Questi devono essere recuperati in unica soluzione su disposizione dell’agenzia delle entrate.

Un vaffanculo faceva meno male, qui leggiamo supponenza, menefreghismo, ignoranza, miopia politica, stupidità ed incapacità di capire le esigenze del popolo oggi in forte difficoltà.

Ma i dipendenti dell’Agenzia hanno il conguaglio fiscale?

Siamo al livello di Maria Antonietta: il popolo si lamenta perché ha fame, dategli le brioche.

In realtà la frase non era proprio di Maria Antonietta, ma ormai l’immaginario collettivo la vede così.

Quindi alla frase: Agenzia le famiglie non reggeranno a questa tua operazione, la risposta è stata e chi se ne frega noi facciamo così!!!

Ma Noi chi?? ma tu sei mica Dio, sei un ente al servizio del popolo, e se affami il popolo che ti mantiene sei sicura che tu stia facendo il bene del paese??

Ma cacciamoli via tutti, questi sono degli incompetenti!!

Ma quando gli Italiani faranno come i Francesi che per un anno in più di età pensionabile gli hanno devastato le strade?

Basta Italiani facciamoci sentire, smettiamo di fare la rana bollita.

 

 

 




Betapress sotto ATTACCO!!! Acqua in redazione.

Comunicato Stampa: Difesa dell’Indipendenza Editoriale e della Libertà di Stampa

 

La difesa della libertà di stampa e dell’indipendenza editoriale dei giornali assume un ruolo cruciale nelle società democratiche, in quanto garantisce il pluralismo delle opinioni e il controllo democratico sul potere.

La situazione odierna in cui Betapress viene attaccato dalla politica perché rifiuta di cambiare la sua linea editoriale apertamente critica nei confronti dell’attuale governo solleva questioni fondamentali riguardo la libertà di espressione, il diritto all’informazione e la relazione tra i media ed il potere politico.

Sappiate tutti che se cercate di affondare la nostra nave, noi ci trasformeremo in sottomarino!!!

In data odierna, ci troviamo di fronte a un attacco senza precedenti contro l’integrità della nostra testata giornalistica, un attacco che non solo mette in discussione la nostra indipendenza editoriale ma che minaccia i fondamenti stessi della libertà di stampa, pilastro insostituibile di ogni società democratica.

La nostra redazione ha ricevuto pressioni crescenti affinché cambiasse la sua attuale linea editoriale apertamente critica nei confronti dell’attuale governo e di alcune figure della politica locale.

Tali pressioni, provenienti da alcuni settori politici, non solo ignorano, ma cercano deliberatamente di sovvertire il principio fondamentale su cui si basa la nostra professione: l’imparzialità e l’oggettività dell’informazione.

È dovere di un organo di stampa fornire ai cittadini una narrazione equilibrata e multi sfaccettata della realtà, consentendo loro di formarsi un’opinione informata su base di fatti accuratamente verificati e non di pregiudizi o di agende politiche.

La nostra redazione si impegna quotidianamente a garantire che ogni articolo, reportage o editoriale rispetti questo sacrosanto principio, guidati unicamente dalla ricerca della verità e dall’interesse pubblico.

L’attacco che stiamo subendo rappresenta un tentativo di intimidazione che mira a minare la nostra autonomia, costringendoci a diventare strumento di propaganda politica, anche tramite il nostro silenzio.

Questo non solo è inaccettabile ma rappresenta un pericoloso precedente che, se non fermato, potrebbe compromettere l’intero ecosistema informativo, riducendo la pluralità di voci e la ricchezza del dibattito pubblico, fondamentali in uno stato democratico.

Ribadiamo con fermezza che non cederemo a tali pressioni.

La nostra missione è quella di servire il pubblico con informazioni oneste e non filtrate, contribuendo così alla salute della nostra democrazia.

La libertà di stampa è un diritto inalienabile che resiste non solo come fondamento della nostra professione ma come baluardo contro ogni forma di autoritarismo.

Invitiamo l’opinione pubblica, le istituzioni democratiche, le organizzazioni nazionali e internazionali a sostenerci in questa battaglia non solo per la nostra testata, ma per la salvaguardia della libertà di informazione ovunque.

È solo attraverso una stampa libera e indipendente che una società può aspirare a essere veramente libera e democratica.

In ogni caso, mentre continueremo a svolgere il nostro dovere giornalistico con integrità e dedizione, richiamiamo tutti i soggetti coinvolti a riflettere sull’importanza cruciale di mantenere uno spazio pubblico in cui la diversità di opinioni possa prosperare senza timore di ritorsioni o censure.

La democrazia si nutre di dibattito e critica; soffocarle significherebbe compromettere l’essenza stessa della libertà per cui tanto abbiamo lottato.

Betapress non accetta di essere minacciato con nessun mezzo, anche se non abbiamo risorse adeguate per una difesa ad oltranza, ma dalle barricate non scenderemo.

Meglio chiudere che cedere alle pressioni che ci vogliono zittire.

Hanno attaccato il nostro direttore ed alcuni di noi usando sia mezzi espliciti che mezzucci da fascisti da pane e salame, una volta si devastavano le direzioni dei giornali e si picchiavano i direttori, oggi si applicano sistemi di pressione e di attacchi personali, anche arrivando a fare velate minacce  sul tipo “ma ti conviene continuare a collaborare con quel giornaletto?”.

Sappiamo benissimo che tutti negheranno di aver attaccato Betapress, ma alcune evidenze anche eziologiche sono innegabili: gli attacchi sono iniziati in modo veemente da quando abbiamo pubblicato l’articolo “quando un ministro mente sapendo di mentire …” dedicato al ministro Valditara, e l’articolo “sindaco incompatibile che fare “ in cui davamo evidenza di documenti riservati che esplicavano un piano “criminogeno”, e sono cresciute con il crescere degli articoli sugli stessi temi.

Sappiano tutti che la redazione di Betapress non cederà, non daremo la nostra integrità in cambio di una comodità personale.

 

“Una stampa libera può essere buona o cattiva, ma senza libertà, la stampa non potrà mai essere altro che cattiva.”
Albert Camus.

 

Questo comunicato riflette un nostro impegno profondo alla libertà di stampa e all’indipendenza editoriale, concetti che vanno difesi strenuamente in qualsiasi circostanza.

Di contralto alla libertà di stampa, la stampa deve garantire l’assoluta imparzialità, e questo apre molti altri temi su cui cercheremo di aprire ulteriori riflessioni.

La difesa di tali principi non solo è cruciale per la professione giornalistica ma rappresenta anche un imperativo democratico, essenziale per il mantenimento di una società aperta, informata e libera.

Chiediamo a tutti di aiutarci, continueremo a pubblicare i nostri articoli e soprattutto i prossimi due sul ministro e su Bandecchi, finché ne avremo modo; diffondete il più possibile il nostro appello, ricordate che l’informazione libera è l’unica salvezza contro un abisso di tenebre.

 

Ombre di Autorità: l’Impatto del Bossing sulla Cultura e l’Integrità della Pubblica Amministrazione

 

 

Politici e Bugie: responsabilità etica.

Le nomine di Valditara

Se esercito il potere per il potere…

Bossing verso pubblici dipendenti

 

“La Sicilia non è Italia e nemmeno meridione …”

 

 

Rampelli vs Cineca – scontro di civiltà?

Siamo in Europa ma il MIUR non è d’accordo

Nuovo concorso DS, il MIUR dimentica precari, vicari e ricorrenti, l’ennesima ingiustizia!

Caro Ministro, ma mi faccia il piacere…

Concorso DSGA: note di malcostume italiano

PON – intervista ad un ex ispettore dei fondi europei del MIUR

 

 

 

 

 

Bandecchi, Terni, giunta comunale, incompatibilità… che fare???

 

 




Lupi di stato contro l’articolo 21

Il tema della libertà di stampa è di cruciale importanza nelle società democratiche, fungendo da pilastro per il mantenimento di un dibattito pubblico aperto e informato.

L’articolo 21 della Costituzione, come in molti stati liberal-democratici, riconosce esplicitamente il diritto alla libertà di espressione e di stampa, affermando il principio secondo cui ogni individuo ha il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero per mezzo della parola, della scrittura e di ogni altro mezzo di diffusione.

Questo articolo rappresenta un fondamento legale essenziale che dovrebbe garantire non solo la libertà di espressione individuale ma anche la protezione e il sostegno alla stampa come istituzione fondamentale per la democrazia.

Nonostante la presenza di tale articolo nella Costituzione, si può osservare una marcata discrepanza tra la teoria e la pratica nell’applicazione delle leggi che tutelano la libertà di stampa.

La critica principale che si può muovere in questo contesto è che lo stato, nonostante riconosca formalmente il diritto alla libertà di stampa, spesso non mette in atto meccanismi efficaci per la sua difesa e promozione.

Ciò si manifesta attraverso varie dinamiche, tra cui la mancanza di leggi adeguate che proteggano i giornalisti dalle minacce e dalle aggressioni, la presenza di normative che limitano l’accesso alle informazioni e la tendenza di alcuni governi a esercitare pressioni indirette sui media, attraverso pratiche come la pubblicità governativa selettiva o l’uso strumentale della giustizia per intimidire e sanzionare voci critiche.

L’assenza di un’applicazione pratica efficace del diritto alla libertà di stampa riflette non solo una vulnerabilità per i professionisti dell’informazione ma minaccia anche il diritto dei cittadini di essere informati su questioni di pubblico interesse.

Inoltre, la mancata implementazione di misure protettive per la stampa può portare a un clima di autocensura tra i giornalisti, i quali possono sentirsi costretti a evitare temi controversi o critici nei confronti del potere per paura di ritorsioni.

È imperativo che lo stato adotti un approccio più proattivo nella difesa della libertà di stampa, attraverso l’elaborazione e l’applicazione di leggi che non solo riconoscano formalmente il diritto alla libera espressione ma che offrano anche protezioni concrete ai giornalisti e ai media.

Ciò comprende l’istituzione di meccanismi di protezione per i giornalisti minacciati, la garanzia di accesso alle informazioni pubbliche, e la creazione di un ambiente in cui la libertà di stampa possa prosperare senza il timore di censure o repressioni.

In conclusione, sebbene l’articolo 21 della Costituzione stabilisca un solido fondamento teorico per la libertà di stampa, è evidente che lo stato deve fare di più per tradurre questi principi in azioni concrete.

La creazione di un ambiente sicuro e aperto per i giornalisti e la stampa non è solo una questione di rispetto dei diritti costituzionali ma è essenziale per il mantenimento di una democrazia sana e vibrante.

 

 

La libertà di stampa

 

 

L’indipendenza di Stampa




NOI…DSGA, firma assurda di un contratto offensivo.

Il gruppo NOI…DSGA in data 18 gennaio 2024 in concomitanza con la firma definitiva del CCNL Istruzione e Ricerca 2019/21, sospenderà ogni sua attività.

Per tutti i DGSA di ruolo e per tutto il personale ATA, il 18 è una giornata di lutto.

Con la firma di questo vergognoso atto, muore la possibilità di valorizzazione dei DSGA in qualità di unici funzionari dello Stato, muore la possibilità di un riconoscimento economico e giuridico dopo anni di sopportazione, di soprusi e di angherie da parte dell’Amministrazione, di reggenze non retribuire, di compensi non garantiti e di risorse economiche promesse poi sempre negate: Titolo di accesso ridotto, dequalificazione a funzionario facente funzione per poi dover ottenere un incarico triennale per tornare DSGA, dopo aver vinto un concorso pubblico da DSGA con laurea specialistica, reggenze d’ufficio senza retribuzione, nessun aumento dell’indennità ferma da oltre 16 anni, mentre il FUN dei DS ogni anno cresce.

Muore il 18 la possibilità di creare una macchina amministrativa moderna, con un funzionario preparato chiamato a sostituire il DSGA in caso di assenza, sostituito da un “clone” di un collaboratore scolastico, una via di mezzo tra un CS e un AA e che non risolverà alcun problema, anzi! Muore la possibilità di una valorizzazione del Personale ATA di cui si blocca ogni possibilità di sviluppo giuridico ed economico futuro.

L’Amministrazione sceglie la strada di valorizzare solo pochi docenti scelti accuratamente dai dirigenti, assegnandogli titoli accademici altisonanti, mentre si accorpano le scuole, tagliando solo posti da DSGA e di ATA!

Ecco.

Allora il 18 non è il caso di arrovellarsi per risolvere i problemi della propria scuola.

Chiederemo ai Dirigenti e al MIM. Alle OOSS firmatarie di questo CCNL.

Vi chiediamo di pre-aderire al nostro ricorso contro questo CCNL: https://forms.gle/p98WeoZScUQyJeC16




Ponte dell’Immacolata, occhio ai voli…

COMUNICATO STAMPA

Due milioni di passeggeri aerei nel ponte dell’Immacolata.
Cosa fare in caso di neve e disservizi aerei

Sono quasi due milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza, prendendo un aereo in vista delle festività di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata.

Una scelta intrapresa nell’imminente ponte, come specificato anche da Federalberghi, che vedrà 13,3 milioni di italiani coinvolti in viaggi per trascorrere qualche giornata in località di arte o in montagna.

Se da un lato, nell’anno che sta volgendo al termine, è stata netta la ripresa del turismo italiano ed anche europeo, dall’altro lato bisogna fare i conti con le amare sorprese, che, sempre più spesso capitano nelle ultime settimane per i passeggeri che decidono di mettersi in volo.

Federalberghi ha infatti certificato che il 14% dei viaggiatori ha scelto l’aereo per spostarsi, che, quindi vedrà ben quattro milioni di casi in Italia di viaggiatori in aereo per la festa dell’Immacolata, considerando che i passeggeri useranno l’aereo due volte. Per tanti, però, il viaggio può diventare un incubo.

Centinaia di voli, infatti, fa sapere ItaliaRimborso, sono stati cancellati improvvisamente da parte delle compagnie aeree, o riportano un ritardo consistente, nelle ultime settimane, tanto da poter richiedere la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Europeo 261 del 2004.

Per il 2023, ItaliaRimborso ha raccolto dati che mostrano come sia possibile richiedere risarcimenti per oltre 200 milioni di euro, molti dei quali, però, non richiesti da parte dei passeggeri, ignari delle proprie possibilità certificate dal Regolamento Comunitario.

“Questi tipi di risarcimento – dichiara il ceo di ItaliaRimborso, Felice D’Angelo – possono essere richiesti qualora sia riscontrata la responsabilità del disservizio da parte della compagnia aerea. La nostra claim company è in grado di riconoscere, anche attraverso il supporto della tecnologia, le circostanze che riguardano un disservizio aereo. Pertanto analizziamo giornalmente le segnalazioni che vengono forniti dai passeggeri, che, spesso, vengono lasciati da soli dalle compagnie, senza la dovuta assistenza”.

È opportuno, però, precisare che non tutti i voli sono risarcibili.

Nelle ultime ore, infatti, per via della neve, alcuni aeroporti del nord Europa sono stati chiusi per impraticabilità della pista ed i passeggeri sono stati dirottati in aeroporti limitrofi.

In questi casi la compagnia aerea deve fornire assistenza ai viaggiatori, mettendoli nelle condizioni di raggiungere la meta prefissata.

Nel caso in cui ciò non avvenga, il passeggero può sostituirsi al vettore aereo ed avviare una richiesta di rimborso delle spese sostenute.

In caso di disservizi aerei, il passeggero può rivolgersi direttamente al servizio clienti della compagnia aerea o chiedere il supporto ad una claim company.

 




“La ‘Macchina Crea Invenzioni’ – Creatività e metodologia applicata – Volume II”

 

Nel volume di Alessandro Bolognini “La ‘Macchina Crea Invenzioni’ – Creatività e metodologia applicata – Volume II” (Giuffrè Francis Lefebvre Editore, 2023, pp. 153) pubblicato nella collana “Pubblicazioni CE.DI.S – Università eCampus”, l’autore presenta un metodo da lui elaborato e basato sul calcolo combinatorio.

Tale metodo si configura come un’alternativa alle IA generative e viene utilizzato per creare: tutte le immagini possibili, tutte le immagini 3d possibili, tutti i video possibili, tutti i video 3d possibili, tutti gli audio possibili, tutti gli audiovideo possibili e tutti gli audiovideo 3d possibili.

Di particolare rilievo risulta anche il capitolo dedicato alle “immagini invenzione” cioè a quelle immagini il cui contenuto è composto da progetti che descrivono e rappresentano invenzioni.

 

Per avere un’anticipazione sui contenuti del volume, potete vedere il video di presentazione cliccando il seguente link https://www.youtube.com/watch?v=USCNcKYnWYU

 

Alessandro Bolognini – Artista e Communication Manager. Si laurea prima in Scienze della Comunicazione e poi in Scienze e Tecniche Psicologiche.

È autore di contributi nel campo del management e delle tecniche di applicazione del linguaggio espressivo nel settore del pensiero creativo e delle sue valenze sociali, socio-economiche e formative.

Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: “Smart leadership e organizzazioni di volontariato” (Armando Editore, 2019); “Test di A. Bolognini – Arte e counselling: costruzione di uno strumento di lavoro e suo utilizzo nel campo sociale” (Giuffrè Francis Lefebvre Editore, 2019); “Tecnointrusività tra ricerca, etica e diritto” (Giuffrè Francis Lefebvre Editore, 2021); “La ‘Macchina Crea Invenzioni’ – Creatività e metodologia applicata – Volume I” (Giuffrè Francis Lefebvre Editore, 2021).

 

Sito dell’autore: https://www.alessandrobolognini.com

 




“San Francesco Marathon 2023”

Nella foto, da sinistra a destra: il Patron dell’Evento Padre Federico Claure e il Brand Ambassador Christian Gaston Illan.

È alla sua prima edizione, all’insegna del motto “I Bless You Life!”, la “San Francesco Marathon”.

“Maratona” come metafora della vita.

In un mondo in cui ciascuno di noi corre dietro ai propri impegni quotidiani c’è chi, fin dal 2017, lavora dietro le quinte per dar vita a un gioioso pretesto per correre insieme: la “San Francesco Marathon”. 

È un Evento di respiro internazionale quello che ci attende domenica 5 novembre 2023 ad Assisi, in cui si incontrano e fondono Sport, Cultura, Valori, Spiritualità e Solidarietà.

Motto dell’Iniziativa è  “I Bless You Life”, “Ti Benedico Vita”.

L’Organizzazione

Alla sua prima edizione, la Corsa è rappresentata da Padre Federico Claure e organizzata dalla SSD Life Running Assisi, società sportiva dilettantistica no profit affiliata al Coni e alla Fidal.

L’Evento è realizzato in collaborazione con la Città di Assisi e Athletica Vaticana, sotto il patrocinio della Diocesi Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, della Conferenza Episcopale Italiana e dell’Università degli Studi di Perugia.

Sport, Valori, Spiritualità e Solidarietà

L’Iniziativa mira a promuovere i valori che ispirano la vita del “runner” che c’è in ognuno di noi: impegno, costanza, disciplina.

Allo stesso tempo, la corsa è uno sport che va al di là della dimensione fisica per abbracciare quella spirituale.

Ed ecco che ai valori francescani dell’amicizia e della fraternità si unisce un gesto solidale nei confronti dei più vulnerabili. Le quote di iscrizione, infatti, verranno devolute alla realizzazione di progetti di valore sociale della Diocesi di Assisi e delle Istituzioni civili del territorio. Le opere di solidarietà verranno via via rese note nel sito ufficiale della manifestazione.

 

Il Messaggio

“La maratona è metafora della vita”, recita il messaggio diramato dagli Organizzatori. “A volte ci sono momenti di avversità, e ci sono anche momenti di bellezza. La bellezza ha la forza di guarire l’anima, di consolarla, accarezzarla, rigenerarla …”

Prosegue: “La San Francesco Marathon è uno spazio di ricerca, incontro e dialogo aperto a credenti e non credenti, a tutti, sulla base della comune umanità, alla ricerca di quello che ci rende umani, alla ricerca di quello che ci mantiene umani.”

E conclude:  “Se le persone tornassero dopo la maratona con un “Che bello”! nel cuore, avremmo adempiuto la nostra missione.”

Il sigillo di Qualità

Madrina della manifestazione è la cantautrice, atleta paraolimpica e modella italiana Annalisa Minetti che, assieme ad altri atleti, parteciperà alla staffetta di solidarietà in seno alla maratona.

Brand Ambassador dell’Iniziativa è l’avvocato e imprenditore di origine argentina naturalizzato a Milano Christian Gaston Illan, appassionato di sociologia e noto al grande pubblico come opinionista calcistico televisivo. 

“È un luogo speciale, la corsa, nella sua capacità umana, formativa e culturale, unita alla bellezza di questa terra” rivela. “Non può che essere un’esperienza indimenticabile per ogni persona che verrà a correre …” 

Padre Federico Claure, patron dell’Evento, parlando di Christian dichiara: “Siamo molto contenti e grati per il suo entusiasmo e presenza nel Progetto. L’incontro con Christian è legato al nome di Francesco in quanto si deve ad un incontro che lui ebbe con Papa Francesco per donargli un poncho argentino. La sua professionalità, serietà e passione sono valori importanti per questo progetto di solidarietà. Vi aspettiamo con gioia ad Assisi!”

 

I tre percorsi

La maratona, che si rivolge a chiunque desideri conciliare l’attività sportiva con il suo profondo significato spirituale, è aperta a dilettanti, amatori e professionisti. 

Tre infatti sono le attività previste: 

• il percorso “famiglia” denominato “Vieni con me!”, lungo 5 km; 

• quello competitivo di 10,2 km; 

• la maratona vera e propria di 42,195 km. 

Quest’ultima si snoderà fra i luoghi più cari a San Francesco d’Assisi: Spenno, Cannara, fino allo scrigno della Porziuncola, la Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Ed è proprio qui che nascerà “Il Village”: punto di riferimento per eventi e sponsor, all’insegna dei valori sportivi ed etici che ispirano l’Evento. 

Informazioni e modalità di iscrizione

La partenza è prevista per le 09:15 circa di domenica 5 novembre 2023 dalla piazza della Basilica di Assisi, che custodisce la tomba del Santo.

Per iscrizioni e ulteriori dettagli, c’è la pagina web dedicata all’evento.