Banche ed ingiusti profitti

L’ipotesi di una tassa sugli extraprofitti delle Imprese bancarie , con la conversione in legge del Decreto Omnibus, è diventata norma (legge n. 136/2023).

La misura si applicherà sul 40 per cento dell’apprezzamento del margine di interesse degli Istituti del credito nell’esercizio 2023 e non potrà essere superiore allo 0,26% dell’attivo dello Stato Patrimoniale.

La misura sembrerebbe minare la fiducia delle imprese verso il Governo ed  indebolire i presupposti dello Stato Liberale.

 In realtà l’aumento dei tassi d’interesse in atto ha rafforzato i Prodotti Netti Bancari agendo direttamente sui Mark Up/Mark down e conseguentemente sul Margine da Intermediazione: la relazione per la quale gli Istituti di credito hanno guadagnato di più sulla raccolta (Mark Down), remunerandola meno del tasso interbancario, e di più sui Prestiti e Finanziamenti (Mark Up), praticando tassi più elevati dei tassi di provvista.

È questa l’asimmetria che porta grandi utili alle aziende bancarie che incassano interessi attivi suo finanziamenti ad imprese e famiglie e remunerano la raccolta bancaria con tassi passivi.

Nelle fasi di rialzi dei tassi durature,  come è avvenuto negli ultimi mesi, gli Istituti di credito adeguano gli interessi sui mutui alle famiglie ed alle imprese ma potrebbero essere refrattari all’adeguamento della remunerazione dei depositi bancari.

Ciò crea un’asimmetria che è giusto che venga tassata e non tanto in quanto “extra-profitto” ma proprio perché “profitto – ingiusto” .

 

Il grafico anno su anno del #FTSE settoriale Banche  (acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa, il FTSE MIB è l’indice azionario di riferimento in Italia.

È formato da un paniere di 40 titoli dei mercati Euronext Milan ed Euronext MIV Milan, selezionati in base alla capitalizzazione, al volume di scambi e al settore – Fonte Wikipedia) la progressione del settore. Nell’infografica si nota chiaramente la progressione dell’Indice rappresentativo delle Banche  anno su anno e a 24 mesi.

 

Risulta agevole notare come il rialzo dei tassi deciso per ben 7 volte negli 10 mesi abbia gonfiato, senza dubbio, la dinamica virtuosa del conto economico del sistema bancario.

Ovviamente la misura, in futuro, dovrebbe essere applicata con una progressività tanto più rilevante quanto maggiore è stato la reattività del settore creditizio agli adattamenti sul costo del credito e sugli interessi per i risparmiatori.

Le banche che non hanno allineato prontamente i movimenti dei tassi alle linee di bilanci aumentano quindi i crediti finanziari ma anche i tassi sui depositi a vista ed a termine dovrebbero pagare una tassa non solo equa ma anche giusta nei riguardi della collettività.

La legge ha lasciato, tuttavia, una via d’uscita agli Istituti di credito per non pagare il dovuto.

L’escamotage riposa sull’opzione di destinare a riserva due volte e mezza l’imposta dovuta, un’opzione che consentirà il rafforzamento dei bilanci bancari.  

Sarebbe auspicabile che la misura venga estesa anche ad altri settori che hanno registrato risultati di mercato non caratteristici ed il pensiero va , ovviamente, al settore farmaceutico.

 

 

 

 

 




Scancel Culture??

Nel tentativo di resistere a movimenti culturali anomali e poco orientati alla salvaguardia del patrimonio culturale della nostra società l’Accademia di Alta Cultura presieduta dall’illustre Dott. Giuseppe Bellantonio ha lanciato un accorato invito a tutte le associazioni per salvaguardare la vera cultura della società e della nostra storia.

Come redazione con piacere lo rilanciamo invitando tutti ad aderire.  

Accademia di Alta Cultura

 

Invito alla collaborazione

 

Dopo la ‘Campagna Associativa Straordinaria’ del 2022, l’Accademia di Alta Cultura – anche recependo le riflessioni dei propri Soci e simpatizzanti – ha intensificato la propria attenzione verso il rapido – e, purtroppo, non sempre positivo – sviluppo delle esigenze della Società Italiana, in particolare.                    Il peculiare momento storico, sociale, economico e culturale, rende quanto mai opportuna una forte presa di coscienza, il cui fine è quello di tendere sollecitamente a un riequilibrio generale, tale da garantire il recupero di Valori, Tradizioni e Ideali che hanno caratterizzato la crescita e lo sviluppo di decine e decine di generazioni. Ciò, nella considerazione che, pur nella obiettiva difficoltà di recuperare appieno quanto abbia subito i fieri colpi di una sconsiderata cancel culture, vera e propria smania di imporre nuovi c.d. ‘valori’ disgregando i precedenti, sia necessario porsi delle priorità qualificate e qualificanti.                    

Studi, incontri, approfondimenti e riflessioni, su tematiche e problematiche di comune interesse, hanno caratterizzato ad oggi tali sforzi, premiandoli con graditi consensi nel trattare il tema portante: RIGENERARE LE COMUNI RADICI – NUOVI SENTIERI PER RECUPERARE ANTICHI VALORI.                            

I dialoghi e il confronto con altre Associazioni parimenti impegnate, hanno condotto a una ribadita motivazione nel dare rinnovato vigore a uno sforzo di certo non esauritosi: anzi, nell’incontro con i vertici dell’APU, capofila nel coinvolgimento di molte altre Associazioni Culturali con identiche finalità sociali, il coincidere di sensibilità, riflessioni, percezioni e indirizzi, ha fatto rapidamente da traino alla definizione di un progetto condiviso – e quindi comune e di ampio respiro: una vera e propria ‘piattaforma’ – cui l’Accademia di Alta Cultura, una delle più antiche d’Italia, offrirà il proprio massimo, fattivo, apporto.                   

Gli eventi – conferenze, mostre, focus, dibattiti e quant’altro: non solo all’insegna della Cultura nel senso più ampio, ma anche delle Arti e delle Scienze – avranno modo di svilupparsi lungo tutta la Penisola, non disdegnando di superare i confini nazionali per così favorire lo scambio e il confronto anche tra Genti con Tradizioni e Culture diverse ma di certo non meno importanti: confronto e dialogo sono i modi ideali per crescere interiormente e per agevolare lo sviluppo di ogni relazione a livello globale. Gli incontri prevedono fin da ora anche la presenza e la partecipazione di relatori qualificati che avranno il piacere di condividere i nostri obiettivi e che quindi si potranno identificare con noi nel trattare il tema trainante, ossia

IL PIACERE DI SAPERE

ma anche quant’altro di significativo e rilevante possa essere individuato. Ovviamente, non mancheranno i progetti educativi e scolastici come pure nel settore della formazione. Certamente, ci si avvarrà del prezioso contributo di enti universitari in grado di sostenere e meglio qualificare le iniziative stesse.          

Le riunioni potranno svolgersi con sistemi digitali o di presenza, considerando le esigenze e le disponibilità locali che via via potranno presentarsi        

Ciò detto, con questa nostra desideriamo rivolgerci in via preminente a quelle Associazioni con le quali intercorrono già delle relazioni improntate a viva considerazione e reciprocità, ma ci indirizziamo anche a quelle strutture ed a quei soggetti cui per competenza, professionalità, valori etici e morali, va fin da ora la nostra stima, invitandoli a unirsi a noi, così da poter condividere e ampliare il Progetto le cui linee essenziali sono sopra evidenziate.

Saremo lieti di un contatto che consenta di considerare la migliore via per sintonizzarsi al fine di contribuire a soddisfare le esigenze di Persone che non intendono rinunciare a immaginare, sognare e creare, e soprattutto a pensare così rinnovando le proprie energie e contribuendo a vivacizzare quelle altrui.

Una sorta di Rinnovamento Culturale – utilissimo là dove invece possa stagnare una deprimente mortificazione del sentire più vero e autentico – intorno al quale costruire capacità, competenze e futuro.

Nell’attesa di un incontro, Grazie per la cortese attenzione e un cordiale saluto, anche da parte del Dr. Antonio Ballarin – eminente studioso di fisica quantistica e accademico a livello internazionale – che, nel prossimo anno, subentrerà nella carica di Presidente dell’Accademia di Alta Cultura.

 

Roma, 23 Settembre 2023                                                           Accademia di Alta Cultura                                                                                                            Il Presidente  (Giuseppe Bellantonio)

 

 

 

per contatti:

Accademia di Alta Cultura – Associazione Culturale – Via Marino Mazzacurati, 767 – 00148 Roma {RM) || C.F.: 96024880583 ||

Registrata AA.EE. di Roma ||  http://accademiadialtacultura.blogspot.com  || Facebook: Accademia di Alta Cultura – Italia 1948 ||Contatti e corrispondenza, e-mail: accademiadialtacultura@gmail.com




La Mamma Cattiva!

 

La figura materna svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel benessere del bambino.

Tuttavia, in alcuni casi, una madre può avere un impatto negativo sullo sviluppo del proprio figlio.

Ma può esistere una Mamma cattiva?

Ovvero una mamma che opera per il male del proprio figlio?

La risposta è no, normalmente troviamo non mamme cattive ma mamme negative, ovvero quelle mamme che non hanno nei confronti dei figli un comportamento adatto al loro sviluppo armonico. 

È importante comprendere i rischi e le conseguenze di un comportamento materno negativo al fine di intervenire tempestivamente e fornire il sostegno necessario al bambino.

Questa breve digressione fornisce un’analisi sull’impatto delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino e mette in luce l’importanza della pedagogia nel garantire un ambiente sano e positivo per i bambini.

Definizione dell’impatto delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino

La definizione dell’impatto delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino è un argomento complesso che richiede una comprensione approfondita.

Quando parliamo di figure materne negative, ci riferiamo a comportamenti o atteggiamenti che possono portare a un effetto dannoso sullo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo del bambino.

Questi comportamenti possono includere abuso fisico o emotivo, trascuratezza, instabilità emotiva, mancanza di supporto affettivo e così via.

Gli effetti di una figura materna negativa possono variare da un rallentamento dello sviluppo dei bambini, problemi di comportamento, problemi di attaccamento, bassa autostima, difficoltà nel regolare le emozioni, e problemi scolastici.

È importante sottolineare che non tutte le figure materne negative avranno un impatto così grave sullo sviluppo del bambino, ma è cruciale riconoscere i segnali precoci e agire prontamente per mitigare gli effetti negativi.

Di seguito, esploreremo più in dettaglio gli effetti specifici di una figura materna negativa e come riconoscere questi comportamenti.

Ricerche e studi su questo argomento

Per comprendere appieno l’impatto delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino, è importante fare riferimento a studi e ricerche scientifiche.

Negli ultimi anni, molti psicologi e ricercatori hanno indagato su questo argomento, fornendo una base solida di conoscenze su cui basare le nostre analisi.

Alcune delle ricerche hanno evidenziato che i bambini che sono stati esposti a figure materne negative possono manifestare un ritardo nello sviluppo delle competenze sociali e cognitive.

Ad esempio, potrebbero avere difficoltà a stabilire relazioni positive con i loro coetanei o ad acquisire abilità di problem solving.

Altri studi hanno sottolineato come i bambini che hanno avuto esperienze negative con le loro figure materne possano sviluppare problemi di autostima e presentare un maggior rischio di sviluppare disturbi emotivi come l’ansia o la depressione.

Gli effetti negativi delle figure materne sulla salute mentale del bambino

Per capire appieno l’impatto delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino, è fondamentale esaminare gli effetti negativi sulla salute mentale dei bambini.

Numerosi studi hanno dimostrato che i bambini che sono stati esposti a figure materne negative hanno una maggiore probabilità di sviluppare problemi di salute mentale.

Uno studio ha rilevato un collegamento significativo tra figure materne negative e un aumento del rischio di sviluppare disturbi d’ansia.

I bambini che hanno sperimentato atteggiamenti controllanti o critici da parte delle loro figure materne sono più inclini a sviluppare ansia e preoccupazione e possono manifestare sintomi di ansia come insonnia, irritabilità e difficoltà a concentrarsi.

Allo stesso modo, un’altra ricerca ha evidenziato un legame tra figure materne negative e un aumentato rischio di depressione nei bambini.

I bambini che hanno subito abusi emotivi o sono stati trascurati possono sviluppare una bassa autostima e sentimenti di tristezza persistenti.

Esplorando ulteriormente, anche nei prossimi articoli, questi effetti negativi delle figure materne sulla salute mentale del bambino, analizzeremo le cause sottostanti e le possibili strategie di intervento per mitigare tali effetti.

Il ruolo delle figure materne nella formazione delle relazioni sociali dei bambini

Il ruolo delle figure materne nella formazione delle relazioni sociali dei bambini

Oltre agli effetti negativi sulla salute mentale, le figure materne negative possono anche influenzare negativamente la formazione delle relazioni sociali nei bambini.

Studi hanno dimostrato che i bambini che sono stati esposti a comportamenti di controllo o critica da parte delle loro figure materne possono sviluppare difficoltà nel creare legami sani con i loro coetanei.

Questo può manifestarsi in diversi modi. Ad esempio, i bambini possono mostrare un atteggiamento di chiusura e isolamento, evitando l’interazione con gli altri.

Possono anche sperimentare difficoltà nell’integrarsi all’interno dei gruppi e nel sentirsi accettati dagli altri.

È importante sottolineare che queste difficoltà sociali possono persistere anche in età adulta e avere impatti duraturi sulla vita dei bambini colpiti.

Pertanto, comprendere il ruolo delle figure materne nell’ambito delle relazioni sociali dei bambini è fondamentale per sviluppare strategie di intervento efficaci.

Quali possono essere le ragioni di queste difficoltà sociali e che tipi di strategie che possono essere adottate per aiutare i bambini a superare gli effetti negativi delle figure materne sulle loro relazioni sociali?

Come mitigare gli effetti negativi delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino

Come mitigare gli effetti negativi delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino

Mentre abbiamo esaminato gli effetti negativi delle figure materne negative sullo sviluppo delle relazioni sociali dei bambini, è importante sottolineare che esistono strategie che possono essere adottate per mitigare questi effetti.

Innanzitutto, è fondamentale fornire un ambiente sicuro e stabile per il bambino, dove si senta amato e accettato.

Le figure materne possono lavorare su se stesse, cercando di alleviare il proprio stress e ricevendo il supporto adeguato per affrontare i propri problemi.

In secondo luogo, è essenziale incoraggiare il bambino a sviluppare l’autostima e l’empatia, attraverso attività che promuovano un senso di successo e gratificazione personale.

I bambini devono essere esposti a modelli di comportamento sani e positivi, al fine di apprendere come formare relazioni positive con gli altri.

Ci sono anche programmi di intervento precoce e terapie familiari che possono essere utilizzati per favorire il recupero dei bambini che sono stati esposti a figure materne negative.

Conclusioni e raccomandazioni per un ambiente sano di crescita per i bambini

In conclusione, comprendere l’impatto delle figure materne negative sullo sviluppo del bambino è fondamentale per promuovere un ambiente sano di crescita per i più piccoli.

Abbiamo esplorato le conseguenze negative che possono derivare da modelli di comportamento negativi e abbiamo discusso alcune strategie per mitigare questi effetti.

Per garantire un ambiente sano di crescita per i bambini, è importante che le figure materne lavorino su sé stesse, cercando di alleviare lo stress personale e ricevere il supporto adeguato.

Creare un ambiente sicuro e stabile in cui il bambino si senta amato e accettato è essenziale per favorire lo sviluppo sano delle relazioni sociali.

Inoltre, incoraggiare l’autostima e l’empatia nel bambino attraverso attività gratificanti e fornire modelli di comportamento sani e positivi sono altrettanto importanti.

I programmi di intervento precoce e le terapie familiari possono anche essere utilizzati per aiutare il bambino a superare gli effetti negativi delle figure materne negative.

 

 

 




L’arte di parlare in pubblico: Consigli per un’oratoria efficace

Parlare in pubblico è una delle abilità più ricercate e, per molti, anche tra le più temute.

Ma come ogni arte, anche l’oratoria può essere affinata e perfezionata con pratica e dedizione.

Occorre rispettare alcuni principi base sui quali non si deve derogare; ve ne diamo un breve assaggio.

 

Conosci il tuo pubblico

Prima di qualsiasi discorso o presentazione, è fondamentale comprendere a chi stai parlando. Quali sono le loro aspettative? Cosa sanno già sull’argomento? Questa comprensione ti aiuterà a calibrare il tuo messaggio in modo efficace.

 

Organizza il tuo contenuto

Struttura il tuo discorso o presentazione in modo logico e sequenziale. Una struttura chiara aiuterà il tuo pubblico a seguire il flusso delle tue idee. Inizia con un’introduzione accattivante, segui con il corpo centrale e concludi con una chiusura memorabile.

 

Pratica, pratica, pratica

La preparazione è la chiave. Anche i più grandi oratori praticano regolarmente. Esercitati a voce alta, davanti a uno specchio, o meglio ancora, di fronte a un piccolo gruppo di amici o colleghi che possono darti feedback costruttivi.

 

Gestisci l’ansia

È normale sentirsi nervosi prima di parlare in pubblico. Respira profondamente, focalizzati sul messaggio e non su te stesso. Ricorda, il tuo obiettivo è condividere informazioni, non ottenere approvazione personale.

 

Utilizza il linguaggio del corpo

Il tuo linguaggio corporeo comunica tanto quanto le tue parole. Mantieni un contatto visivo con il tuo pubblico, usa gesti naturali e evita abitudini distrattive come giocare con i capelli o toccarsi il viso.

 

Coinvolgi il tuo pubblico

Pone domande retoriche, racconta aneddoti o storie pertinenti, o usa altre tecniche per coinvolgere attivamente il tuo pubblico e mantenere la loro attenzione.

 

Migliora la tua vocalità

La chiarezza della voce, la variazione del tono e il ritmo sono elementi chiave. Evita di parlare troppo velocemente e fa attenzione a non cadere in un tono monotono.

 

Sii autentico

Il pubblico apprezza l’autenticità. Non cercare di imitare qualcun altro o di essere una versione idealizzata di te stesso. Mostra passione per l’argomento e credi in ciò che stai dicendo.

 

Preparati per le domande

Anticipa le possibili domande e prepara le risposte. Questo ti darà maggiore sicurezza durante la sessione di domande e risposte.

 

Rifletti e impara

Dopo ogni discorso o presentazione, rifletti su ciò che ha funzionato e su ciò che potresti migliorare. Considera ogni opportunità di parlare in pubblico come un passo verso la maestria nell’arte dell’oratoria.

 

In conclusione, parlare in pubblico è una competenza che richiede pratica, preparazione e autorevolezza.

Ma con dedizione e passione, chiunque può diventare un oratore efficace e ispirare il suo pubblico.




La storia deve essere raccontata in modo neutrale, altrimenti non è storia.

In questi giorni è sorta la discussione sull’insegnamento della storia, discussione originatasi dalle parole del ministro Valditara sul rinnovo dell’accordo con ANPI, associazione partigiani.

Ben rappresenta il giornale la situazione in questo articolo https://www.ilgiornale.it/news/ha-ragione-valditara-raccontare-storia-ben-diverso-fare-2213308.html

Come dare torto a chi finalmente sostiene che la storia debba essere raccontata in modo neutrale, rappresentando tutte le realtà coinvolte e le loro motivazioni.

Lo stesso Barbero, grande divulgatore storico, afferma la necessità che la storia sia raccontata dai documenti e dalla verità, dai fatti insomma, e non dai sentimenti, giusti o sbagliati che siano.

https://allaenne.sns.it/video/alessandro-barbero-unintervista/.

https://youtu.be/ccXct8YxEGc?si=ZAzq7kQPvRnnIlYS.

In effetti dare il racconto della storia in mano a chi della storia ne estremizza i significati per un proprio personale interesse non è la cosa più opportuna per il bene degli studenti in particolare ma di tutti in generale.

Riceviamo molte segnalazioni sul tema è ne pubblichiamo una rappresentativa anche per l’autorevolezza di chi la scrive:

spett.le Betapress, con riferimento all’articolo odierno pubblicato da LA VERITA’ “fate scendere l’Anpi dalla cattedra” in merito all’accordo MIM / Anpi per l’insegnamento della storia nelle scuole, che il ministro Valditara ha comunicato di voler rinnovare allargandolo a tutte le associazioni partigiane , osservo che un analogo accordo è già stato perfezionato il 3 luglio scorso dal MIM con gli istituti per la storia della resistenza (il cui presidente Pezzino è coordinatore di un comitato scientifico promosso da Anpi), prevedente , tra l’altro, l’impiego dei docenti esentati dal servizio presso gli istituti per la storia della resistenza (art.3 ACCORDO 3.07.23) . Valditara CONFERMA che la “cattedra” della storia nella scuola sia comunque monopolio dei “partigiani”. Resta l’interrogativo sul perché il Ministero dell’istruzione (del governo Meloni come dei Governi di centrosinistra) debba appaltare (con assegnazione di risorse pubbliche) l’insegnamento della storia agli studenti a terzi ed altresì solo se appartenenti ad una determinata area politica.

Marco Filisetti già dirigente generale Ministero Istruzione mfilisetti@lanostragorle.org.




L’EROICA apre la cerimonia di inizio anno scolastico.

L’inizio dell’anno scolastico 23/24 è stato celebrato il 18 settembre 2023 a Forlì presso il plesso scolastico Allende.

La cerimonia è stata trasmessa da rai uno nell’ambito del programma Tutti a Scuola condotto da Flavio Insinna e Malika Ayane. (vedi la cerimonia). eroica eroica eroica

Il Maestro Leonardo De Amicis ha diretto l’Orchestra Sinfonica delle Scuole Marchigiane, L’EROICA, progetto nato dalla volontà dell’Ufficio Scolastico per le Marche nella persona dell’ex direttore generale Marco Ugo Filisetti e del maestro Luca Testa, Dirigente scolastico del Liceo Marconi di Pesaro.

Un progetto nato nel lontano 2019 e portato alla sua realizzazione con il concerto inaugurale del 23 ottobre 2022 in favore delle popolazioni alluvionate delle Marche, di cui la nostra testata si è già occupata.

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[youtube https://www.youtube.com/watch?v=nDP7MGfUTjk&w=640&h=360]

 

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=dQskhYXsiuY&w=640&h=360]

 

Riportiamo con piacere il messaggio che il Dott. Marco Ugo Filisetti ha inviato ai componenti dell’orchestra dopo la performance davanti al Capo dello Stato.

Carissimo Maestro Luca Testa e carissimi componenti de l’orchestra EROICA, complimenti per la vostra magistrale esibizione a Forlì il 18 settembre in occasione dell’inaugurazione nazionale dell’a.s. 2023/24. EROICA non è solo un insieme di strumentisti che collaborano ad un’esecuzione musicale e migliorano la propria formazione artistica, ma con la propria azione interpreta lo spirito comunitario, identitario ed “eroico” che, con l’esempio, cerca di trasmettere ai giovani marchigiani, ribadendo loro il messaggio: “Siate sempre uniti, pur nelle diverse idee, siate Comunità, siate amicizia, strumento di amicizia, non lasciate che odi, rancori vi dividano rompendo l’armonia della comunità giovanile alla quale naturalmente appartenete, esercitando in questo tempo il dovere dell’autocoscienza che si interroga a partire dalla propria identità per orientarsi: chi sono io, i miei padri, le mie radici, da dove vengo per sapere dove andare.
Siate coraggiosi e determinati per vincere tutte le difficoltà che si frappongono nel percorso che al suo solstizio consentirà a ciascuno di voi di entrare nella Comunità portando ciascuno la pietra al Cantiere, come è stato per chi vi ha preceduto e per questo sentiamo con riconoscenza presente.
Continuate ad intraprendere anche quando sembra non esserci speranza e perseverare anche se vi sembra di non riuscire.
Conservate sempre il dominio di se stessi, la chiarezza di giudizio, la libertà interiore rifuggendo da ogni tipo di droga che inevitabilmente offusca la mente e semina nell’ anima stanchezza ed impotenza, neutralizzando la corretta capacità di azione .
La vostra vita sia sana, naturale, equilibrata, lontana da tutto ciò che è frivolo, superfluo, artefatto, come i bisogni artificiali creati dalla società consumistica, sia attenta a non alterare gli equilibri ambientali e naturali, sia rispettosa degli altri con sincera comprensione verso le loro inclinazioni, convinzioni o vocazioni. In sintesi: abbiate una concezione eroica della vita, dove per eroe non si intende la persona dal comportamento eccezionale ma colui che, sveglio alla vita, non spegne la luce di cui ciascuno è portatore e, padrone di se stesso, compie il proprio dovere senza aspettarsi ricompense o temere punizioni, avendo nella propria coscienza un giudice ben più acuto e inesorabile.”

Marco Ugo Filisetti

Ex Direttore Generale USR marche ed ideatore del progetto orchestra sinfonica delle scuole marchigiane

 




Bambini disobbedite, perché vi aiuta ad imparare.

Genitori voi invece obbedite, perché vi aiuta a far crescere.

Ma come può obbedire un genitore? ed a cosa, vi chiederete voi lettori…

Il genitore deve obbedire ad un semplicissimo dovere: la necessità di dare strumenti corretti di crescita al proprio figlio, come?

Cercando di conoscere.

La disobbedienza dei bambini è una tappa inevitabile e cruciale nel loro processo di crescita e sviluppo.

Nonostante possa risultare frustrante per genitori e tutori, è importante considerarla come una fase naturale del percorso di apprendimento di un bambino.

È importante capire che i bambini stanno cercando di individuare i propri limiti e di acquisire un senso di indipendenza e autonomia, infatti i primi atti di disobbedienza nei bambini sono spesso un segno che stanno iniziando a sviluppare un senso di sé ed un desiderio di indipendenza.

Questo comportamento può manifestarsi in molte forme, come il rifiuto di seguire le istruzioni, il testare i limiti delle regole, provocare apertamente gli adulti o ignorare i comandi diretti.

È fondamentale comprendere che la disobbedienza non è necessariamente un segno di cattiva educazione o mancanza di rispetto, ma piuttosto del fatto che i bambini stanno cercando di capire il mondo che li circonda e apprendono dalle esperienze, anche da quelle negative.

Questo processo di apprendimento comporta spesso sfide ed errori, anche da parte di genitori e tutori, che hanno un ruolo cruciale nella gestione della disobbedienza dei bambini.

La comunicazione è la chiave: spiegare chiaramente le aspettative e le regole, insieme alle ragioni dietro di esse, può aiutare i bambini a comprendere meglio cosa ci si aspetta da loro.

Infatti la disobbedienza è spesso una fase temporanea e una parte normale dello sviluppo infantile, dove i bambini stanno imparando a esprimere la propria individualità e a comprendere le conseguenze delle loro azioni.

E’ inevitabile che la disobbedienza sia più presente quando quando non comprendono completamente ciò che si aspetta da loro.

Il problema genitoriale è il tempo ma anche la capacità: per spiegare occorre tempo e capacità di trasformare in concetti chiari per un bambino il mondo delle regole che ha intesta un adulto.

Occorre, in un certo senso, che il genitore si ponga in un rapporto esegetico con il bambino al fine di parlare in una lingua e con concetti a lui comprensibili.

In questo meccanismo il genitore dovrebbe conoscere bene alcuni principi come la ridondanza della comunicazione e la semplificazione del concetto, o anche solo la sua traduzione nel mondo immaginifico del figlio.

Certamente conoscere il mondo linguistico in cui il bambino si sta muovendo è importante.

La risposta del genitore a questa necessità non può essere non ho tempo, ma al limite non sono in grado di farlo, perché con la risposta non ho tempo il genitore si chiude alla possibilità, mentre con la risposta non lo so fare si apre un mondo di opportunità.

Regola fondamentale da mantenere è la coerenza e la linearità di comportamenti.

Le regole dovrebbero rimanere costanti, e le conseguenze della disobbedienza dovrebbero essere appropriate e proporzionate, ma soprattutto applicate.

Questo crea un ambiente in cui i bambini possono prevedere le conseguenze delle loro azioni, il che può contribuire a motivarli a seguire le regole.

Tuttavia, nonostante la necessità di regole e discipline, è altrettanto importante lasciare spazio per l’autonomia e la scelta, ma anche per l’empatia; mostrare empatia verso i sentimenti dei bambini può contribuire a ridurre la disobbedienza, la disobbedienza infantile spesso nasce dalla frustrazione o dal sentimento di abbandono.

Consentire ai bambini di prendere decisioni appropriate per la loro età può ridurre fenomeni di ribellione alle regole, poiché si sentono coinvolti nel processo decisionale; ad esempio, invece di dire “Indossa questa giacca”, si potrebbe chiedere “Vuoi mettere il tuo maglione rosso o il tuo giubbotto blu?”.

Inutile osservare che i bambini spesso imparano dal comportamento dei loro genitori e delle figure di riferimento, ecco perché  mostrare un comportamento rispettoso delle regole può avere un impatto positivo, spesso ricreando ambienti simili in cui gli adulti rispettano le regole che loro stessi impongono ai figli.

L’esempio classico è il rapporto intergenerazionale: un bambino che vede il proprio genitore rispondere male al suo genitore non sarà certo portato a rispettare una regola educativa contraria al comportamento visto attuare dal genitore stesso.

Concludendo la disobbedienza può essere un terreno fertile per l’apprendimento e la crescita dei bambini, ma solo se noi abbiamo gli strumenti per comprenderla ed incanalarla verso un percorso di comprensione dei meccanismi.

Attraverso la disobbedienza si possono sviluppare competenze come la risoluzione dei problemi, la negoziazione e la comprensione delle conseguenze delle azioni.

In estrema sintesi, la disobbedienza dei bambini è una fase normale del loro sviluppo utilissima per poter far comprendere regole, comportamenti sociali e obblighi dell’IO.

La distanza della famiglia da questi momenti educativi, e la loro mancata comprensione da parte dei genitori,  è sicuramente uno tra i più gravi danni possibili da arrecare al bambino.

Affrontarla con pazienza, comunicazione aperta e coerenza nelle regole e nelle conseguenze può aiutare i bambini a imparare dagli errori e a crescere come individui responsabili e consapevoli.




AI: rivoluzione per il modo di apprendere, ma forse si dovrebbe rivoluzionare il modo di insegnare.

Leggo su ‘Il Sole 24 ore’ di ieri: “l’intelligenza artificiale arriva a scuola e rivoluziona il modo di apprendere”. SOMMESSAMENTE: visto la stato complessivo della scuola e della docetica, forse occorrerebbe rivoluzionare il modo di insegnare. 

Anche con l’aiuto degli economici robot, se occorresse  (lo dico provocatoriamente, fermamente convinto come sono che un buon insegnante sia insostituibile). 

Chi deve apprendere è già sufficientemente malridotto soprattutto grazie a giochi e giochini violenti, e allo stare incollato improduttivamente sullo schermo di un PC o di uno smartphone!

Situazioni che lo ‘rintronano’ non aiutandolo nel formulare ed esprimere un  PENSIERO AUTONOMO, privandolo di interessi nella RIFLESSIONE, nello stimolo alla CURIOSITÀ e quindi all’APPROFONDIMENTO e al DIALOGO, soprattutto prediligendo il CONFRONTO PERSONALE e la DIALETTICA, per poter crescere senza rimanere nella propria bolla.

Bolla colma di errori e incertezze, persino carente di dubbi.

Leggere che un giovane, oggi, è accreditato di un vocabolario di neanche 300/350 parole è come sapere che siamo a bordo di una eccezionale astronave, che può solcare gli spazi, ma che invece viene adoperata per andare da casa fino al calzolaio!

Personalmente credo che la tecnologia debba porsi dei limiti, per evitare ai vari Dottor Stranamore di imporre tesi e progressi scientifici che non tengano conto dell’Uomo e del suo immenso valore.

Di AI devono trattare coloro che sanno discernere il giusto dall’errato, che hanno ben presenti i valori dell’etica e della morale.

Soprattutto che siano dotati di una propria vivace intelligenza, perché qualunque macchina/dispositivo “intelligente” non può essere governato da menti instabili, tarate o – peggio ancora – deviate in senso opposto al Bene.




Genitori, chiedete modelli nuovi di insegnamento per i vostri figli.

Il modello educativo frontale è una delle metodologie di insegnamento più tradizionali e ampiamente utilizzate in tutto il mondo.

In questo approccio, un insegnante presenta informazioni o lezioni in modo diretto a un gruppo di studenti, che solitamente sono disposti in modo frontale o in file nei banchi.

Questo modello è spesso caratterizzato dalla trasmissione unidirezionale delle conoscenze dall’insegnante agli studenti, con un’enfasi sull’ascolto passivo e sulla memorizzazione.

Sebbene il modello educativo frontale abbia una lunga storia di utilizzo ed è ancora ampiamente praticato, è importante considerare alcune delle sue sfide e limitazioni.

Prima di tutto, questo approccio può favorire una passività da parte degli studenti, che possono diventare semplici ricevitori di informazioni piuttosto che partecipanti attivi nel processo di apprendimento.

Questa mancanza di coinvolgimento attivo può portare alla noia e alla perdita di interesse per il materiale didattico.

Inoltre, il modello frontale potrebbe non tener conto delle differenze individuali tra gli studenti.

Ogni studente ha uno stile di apprendimento unico, e il modello frontale potrebbe non essere adatto a tutti.

Molti studenti traggono beneficio dall’apprendimento attivo, dalla discussione, dalla collaborazione e dall’applicazione pratica delle conoscenze. Il modello frontale può limitare queste opportunità.

Un’altra sfida del modello frontale è che l’insegnante potrebbe non essere in grado di monitorare attentamente il progresso individuale degli studenti o rispondere alle loro esigenze specifiche.

Questo può portare a una mancanza di personalizzazione nell’insegnamento, che è fondamentale per il successo educativo.

In pratica possiamo individuare 8 punti critici:

1 – Passività degli studenti: Gli studenti spesso sono passivi durante le lezioni frontali, limitandosi ad ascoltare e prendere appunti. Questo può portare a una minore partecipazione attiva e interazione con il materiale.

2 – Apprendimento unidirezionale: L’insegnamento frontale si basa su una comunicazione unidirezionale, con l’insegnante che trasmette informazioni agli studenti. Questo limita le opportunità per gli studenti di fare domande e contribuire attivamente alla discussione.

3 – Differenze individuali: Gli studenti hanno stili di apprendimento diversi, e l’insegnamento frontale potrebbe non essere adatto a tutti. Alcuni studenti potrebbero avere bisogno di approcci più interattivi o di apprendere in modi diversi.

4 – Concentrazione limitata: Gli studenti possono perdere la concentrazione durante le lunghe lezioni frontali, specialmente se queste non sono coinvolgenti o interessanti. La noia può compromettere l’apprendimento.

5 – Memorizzazione a breve termine: L’insegnamento frontale spesso si concentra sulla memorizzazione a breve termine delle informazioni per superare interrogazioni o esami, ma questo può non favorire la comprensione profonda e l’applicazione delle conoscenze nel lungo termine.

6 – Poca personalizzazione: L’insegnamento frontale tende a essere uniforme per tutti gli studenti, senza tener conto delle loro esigenze specifiche o dei loro livelli di competenza. Questo può portare a un apprendimento inefficace per alcuni.

7 – Manca di contesto del mondo reale: Le lezioni frontali possono mancare del contesto del mondo reale, rendendo difficile per gli studenti collegare ciò che imparano alle applicazioni pratiche.

8 – Limitazioni tecnologiche: In alcune situazioni, l’insegnamento frontale può essere limitato dalle risorse tecnologiche e dalla disponibilità di strumenti educativi moderni, che potrebbero migliorare l’apprendimento.

Per superare questi limiti, molti educatori stanno esplorando approcci più interattivi, come il blended learning (un mix di insegnamento in classe e online), l’apprendimento basato su progetti e l’uso di tecnologie educative avanzate per migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti.

Tuttavia, è importante notare che il modello educativo frontale non è completamente privo di meriti.

Può essere efficace per la presentazione di informazioni chiave o la spiegazione di concetti complessi.

Inoltre, può essere utile in contesti in cui è necessario impartire conoscenze di base o standardizzate in modo efficiente.

Per migliorare il modello educativo frontale, è importante integrarlo con approcci più interattivi e partecipativi all’apprendimento.

L’insegnante può incorporare attività di discussione di gruppo, lavori di gruppo, progetti collaborativi e tecnologie educative per coinvolgere gli studenti in modo attivo e favorire l’apprendimento significativo.

In questo modo, il modello frontale può diventare parte di un approccio educativo più ampio e diversificato che tiene conto delle esigenze e delle abilità individuali degli studenti.

In conclusione, il modello educativo frontale ha un ruolo nel panorama dell’istruzione, ma è importante considerarne le sfide e le limitazioni.

Gli educatori dovrebbero cercare di bilanciare questo approccio con metodi più interattivi ed espansivi per garantire un apprendimento più efficace ed efficiente per tutti gli studenti.

La chiave per un’educazione di successo è la flessibilità e l’adattabilità nell’uso di diverse metodologie didattiche per soddisfare le esigenze degli studenti e promuovere un apprendimento significativo.

Il ruolo della famiglia e dei genitori deve essere interattivo anche sulle metodologie di insegnamento.

Questo non vuol dire che la famiglia deve decidere il modello di lezione che la scuola deve adottare, ma la famiglia deve decidere in che scuola mandare il proprio figlio proprio in base al modello di lezione che la scuola ha deciso di utilizzare.

 

 

 

Ribellione e patto educativo, strumenti intelligenti per i genitori (ed anche per i docenti).

Ci vuole più Disciplina!!!




Oscar della scienza al fisico dell’università di Firenze

Condividiamo con piacere e orgoglio la notizia diramata dal”ufficio stampa dell’università di firenze

Ricercatore dell’Università di Firenze premiato agli Oscar della Scienza: a Marko Simonović il “New Horizons in Physics Prize”

Il giovane è l’unico studioso in Italia ad aver ricevuto il riconoscimento nell’ambito del Breakthrough Prize.

I risultati dei suoi studi permetteranno indagini innovative su Universo e fisica fondamentale

 

Marko Simonović, ricercatore del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze, ha ricevuto il “2024 New Horizons in Physics Prize”. Il riconoscimento, assegnato oggi nell’ambito del Breakthrough Prize, è dedicato ai fisici all’inizio della carriera che si sono distinti per la rilevanza dei risultati ottenuti nei loro studi.

Simonović, ricercatore di Fisica teorica e cosmologia, è stato premiato – unico ricercatore in Italia – per i contributi apportati alla comprensione della struttura su larga scala dell’Universo e allo sviluppo di nuovi strumenti per esplorare l’esistenza di nuova fisica fondamentale a partire dalle indagini sulle galassie. Condivide il premio – pari a 100mila euro – con i due collaboratori Mikhail Ivanov e Oliver Philcox, rispettivamente ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e della Columbia University and Simons Foundation.

I tre ricercatori hanno sviluppato strumenti innovativi che permettono di condurre in maniera più efficace la ricerca sui fenomeni legati all’inizio dell’Universo e allo studio della materia e dell’energia oscura a partire dalle piccole fluttuazioni di densità presenti nelle mappe sulla distribuzione delle galassie ottenute dalle osservazioni spaziali.

Il Breakthrough Prize, conosciuto anche come Oscar della Scienza, è stato creato nel 2012 – da Sergey Brin, Priscilla Chan and Mark Zuckerberg, Julia and Yuri Milner, and Anne Wojcicki – e rappresenta uno dei più prestigiosi premi scientifici a livello internazionale.

La cerimonia di consegna si terrà a Los Angeles il prossimo 13 aprile.

La redazione di betapress si congratula con il dott. Simonović.