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Mentre i media nazionali rimangono sorpresi, insieme a tutti i “Democratici” USA ed in particolare quelli Italiani, come fossero “caduti dal pero”, essendosi la mattina del Mercoledì 6 Novembre svegliati con la sorpresa di aver dovuto constatare la vittoria di Donald Trump, rieletto Presidente USA, Il giovedì, Il neo eletto presidente, ha telefonato a Putin chiedendogli di evitare l’alzata della asticella sulla guerra in Ucraina.

Una vittoria che non lascia dubbi, avendo sbaragliato la candidata DEM con il voto di ben 312 grandi elettori contro i 270 necessari.

Una vera e propria sberla, l’elezione di Trump, che tuttavia deve far riflettere come i media europei, ancor più quelli Italiani, siano poco propensi ad informare informandosi, forse preferendo piuttosto a fare propaganda.

Non è un caso che mentre in USA tutti prevedevano la vittoria di Trump, tanto che anche i più noti e blasonati quotidiani da sempre filo DEM hanno preferito non schierarsi, in Italia i media, appoggiati da tutti gli esponenti della sinistra, asserivano con grande convinzione la vittoria della candidata democratica contro il candidato Trump, apostrofato con epiteti davvero incredibili.

Per di più affermazioni veramente stravaganti sono state rivolte verso coloro che avrebbero “osato” votare l’ex presidente in forza ad i repubblicani.

Stupisce lo sparire dalle cronache Italiane del grande successo di Trump che ha sbaragliato i DEM anche in quelle aree ritenute roccaforti di questi ultimi. Sono così in molti a sostenere che ciò assomiglia ad un segnale. Forse qualche cosa che è andata storta vanificando tutta quella “propaganda” che sembrava essere ben architettata?

Ricordiamo per la cronaca, come il grande successo del voto popolare che ha premiato Trump, abbia contraddetto ed isolato quelle lobby che hanno messo in moto artisti, cantanti, influencer di ogni tipo, personaggi e risorse, pur di sconfiggere l’ex presidente, oggi volutamente ed indiscutibilmente rieletto.

Di sicuro, sembra che, non potendo più negare una così sostanziosa evidenza, non sia rimasto altro che spargere preoccupazione sul futuro che il rieletto Presidente Trump vorrà indicare con la Sua politica interna, ma anche estera.

Non osiamo ripetere i vari epiteti profusi nei confronti del Presidente Trump, dai vari esponenti democratici, amanti del politicamente corretto, che se dovessimo pronunciarli noi, cittadini semplici, i “guai” sarebbero certamente assicurati.

Ci sorprende tuttavia come affermazioni che tanti considerano sovversive al punto che sembrano istigare alla violenza e non solo, per di più pronunciate da esponenti di rilievo della sinistra democratica, non vengano rilevate da chi dovrebbe…

Eppure sono gli stessi che hanno imposto il “politicamente corretto”, gli stessi che urlano contro tutto e tutti coloro i quali osano utilizzare anche termini, adeguati secondo l’utilizzo della lingua Italiana, ma contrari al Loro volere.

Che sia una strana interpretazione della parola democrazia, che sempre più si trasforma in dittatura democratica unilaterale?

Non è dato da sapere, ma il dubbio affiora sempre più.

Ritornando tuttavia ad i fatti internazionali, prendendo spunto dal detto “chi ha tempo non aspetti tempo” Donald Trump, immediatamente dopo il mercoledì 5 Novembre, avendo avuto la certezza della sua elezione a Presidente degli USA, tenendo fede all’ impegno preso con i suoi elettori specialmente quelli del popolo, ha telefonato a Putin.

Una telefonata di rassicurazione, che invita Putin ad evitare una escalation in Ucraina ma che apre finalmente un grande spiraglio per un tavolo di trattative di pace.

Fondamentale e molto apprezzata quindi questa telefonata che di fatto inizia un percorso che tutti i popoli auspicano ma che forse osteggiato da alcune lobby governative anche europee. potrebbe dare vita ad un tavolo di trattative che porti alla pace tra Ucraina e Russia.

Un impegno preso con seria determinazione, ma fortemente contrastata dalla sua controparte, che dopo due anni non solo non ha mai aperto alcun tavolo di trattativa, ma ha sempre sostenuto Zelenski, fornendo armi ed ingenti risorse economiche, indebitando gli USA e gravando sui suoi contribuenti.

Così, a poche ore dalla sua elezione, e molto prima del suo insediamento alla CasaBianca, il “guerrafondaio” Trump, inspiegabilmente così definito dai DEM, ha inteso rassicurare il Presidente Russo, il quale si è complimentato per la Sua rielezione.

Ricordiamo che Trump è stato l’unico Presidente non iniziare guerre, durante il suo precedente mandato, nonostante non si capisca perché sia definito guerrafondaio, inoltre non ha mai ricevuto alcun “Nobel” per la pace, cosa che invece è stato dato al Suo predecessore che di guerre …

Il rumoroso silenzio dei vari Capi di Stato Europei, compresi gli Italiani, e il continuato appoggio schierato verso l’Ucraina e ormai il poco “nominato” Zelensky,

non può che indurci a riflettere.

Avrà vinto l’Ucraina come da mesi ci stanno dicendo i media Italo Europeisti, o cadendo ancora una volta dal pero scopriremo una strana propaganda assai distante dalla realtà?

Chi vivrà, vedrà …

 

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